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Il sito di questa Rivista e le Edizioni prendono nome dall’isola dell’Egeo nella quale il Beato Apostolo Giovanni scrisse il Libro dell’Apocalisse, isola anche nota come «il luogo dell’ultima rivelazione»
«ALTIUS CÆTERIS DEI PATEFECIT ARCANA»
(in modo più alto degli altri, Giovanni ha trasmesso alla Chiesa, gli arcani misteri di Dio)
La lunetta usata come copertina della nostra home-page è un affresco del Correggio del XVI sec. conservato nella Chiesa di San Giovanni Evangelista a Parma
Creatrice e curatrice del sito di questa rivista:
MANUELA LUZZARDI
Non va però dimenticato che la Giustizia del Padre, pur se sembra aver privilegiato il figlio minore, non li pone economicamente sullo stesso piano: non va infatti dimenticato che, alla fine, il Padre ricorda al figlio maggiore, rimasto sempre con lui, che “… tutto ciò che è mio è tuo..”, ovvero che tutto il patrimonio è suo e non del fratello minore.
Caro Padre, mi spiega come dobbiamo interpretare le dichiarazioni del Sommo Pontefice circa il fatto che la conversione dei non cristiani non e’ la nostra missione?
https://uk.reuters.com/article/uk-pope-morocco/conversion-is-not-your-mission-pope-tells-catholics-in-morocco-idUKKCN1RC0FJ
Da recente ri-convertita (da circa 3 anni sono tornata a Casa, come dice lei, l’unica vera casa), non nascondo la mia confusione e anche sincero dolore nel vedere tante contraddizioni nella Chiesa. E’ evidente che nessuno di noi vada in giro a mo’ di testimone di geova, pero’ se non testimoniamo la nostra fede, che ci stiamo a fare? Mi scuso se ogni tanto le chiedero’ chiarimenti e consigli in materia di fede e dottrina, ma preferisco essere ben catechizzata che parlare a vanvera. Come ben si vede, ormai ogni laico si sente autorizzato a predicare, profetizzare e commentare il Vangelo. Io ho gia’ sbagliato a lungo e mi dispiace vedere atteggiamenti e anche false dottrine che trovavo in finte religioni/sincretismi/esoterismo che un tempo seguivo. Se avessi voluto fare meno fatica, sarei stata dove stavo prima, a fare yoga e meditazione! So che questo disagio e’ comune a molti…
Cara Elena,
io non ho potuto ascoltare e leggere alcun discorso, né ho potuto vedere servizi televisivi od altro, perché in questi giorni sono stato molto impegnato ad amministrare confessioni a diversi sacerdoti e fedeli cattolici che desideravano ricevere questo prezioso Sacramento prima di Pasqua.
Guardi, mia cara, la cosa è molto semplice, perché che cosa fare ce lo ha detto Cristo Dio in tutta la potenza del risorto:
« “Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato. E questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno i demòni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano i serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno, imporranno le mani ai malati e questi guariranno”. Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu assunto in cielo e sedette alla destra di Dio.
Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore operava insieme con loro e confermava la parola con i prodigi che l’accompagnavano» [Mc 16, 9-20].
«Gli undici discepoli, intanto, andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva loro fissato. Quando lo videro, gli si prostrarono innanzi; alcuni però dubitavano. E Gesù, avvicinatosi, disse loro: “Mi è stato dato ogni potere in cielo e in terra. Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito santo, insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo”» [Mc 28, 16-20].
Ecc …
Come vede, il modo in cui vivere, che cosa fare e come farlo, ce lo ha insegnato Cristo Dio. E noi seguiteremo a seguire con scrupolo questo insegnamento, anche perché egli ci ha detto «Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno» [Mt 24, 35], mentre invece, altre parole, o anche gli stessi viaggi apostolici, passano, anzi: vanno e vengono …
Quindi stia molto serena.
” A questi fedeli ho sempre risposto: fai una cosa, vai da quel parroco e chiedigli la celebrazione di una Santa Messa in suffragio dei tuoi defunti, dandogli la relativa e libera offerta. Dopo che avrà celebrata la Santa Messa di suffragio – che celebrerà – a quel punto vagli a domandare: ma le Messe di suffragio, non si celebrano forse per le anime del Purgatorio? ”
E intanto il lettore ha pagato e magari profumatamente. Non è meglio chiedere prima al sacerdote se crede all’esistenza del purgatorio? Dopodiché ritenere se è il caso di cercarne un altro che crede in quello che fa?
.. anche questa è un’ottima idea!
Questa e’ senza dubbio la parabola piu’ emblematica nella nostra fede, forse la piu’ conosciuta anche fra i non credenti. Tuttavia e’ stata continuamente abusata per ribadire uno sterile e pericoloso misericordismo. Nell’omelia di ieri il mio parroco non ha mancato di sottolinerare (ma d’altra parte sento un discorso simile ogni Santa domenica) che non dobbiamo dubitare che Dio ci perdona sempre, anzi ci ha gia’ perdonati, a prescindere. Ma la parte dove si dice che il figliolo si e’ pentito, magari anche per convenienza all’inizio, ma poi si e’ comunque convertito, dove e’ finita? Io sono ahime’ consapevole dei miei errori, anzi peccati, e delle loro conseguenze nefaste. So che Dio mi aspetta a braccia aperte ma il dolore e le prove che attraverso fanno parte del percorso di guarigione, Negare questa verita’ a tutti i peccatori, secondo me, significa togliere la possibilita’ di salvezza, intendo dire quella eterna. Il Paradiso e’ continuamente citato in Chiesa, la possibilita’ di finire all’ Inferno o Purgatorio e’ assolutamente cancellata, perche’?
Cara Elena,
le rispondo circa la sua domanda: «Il Paradiso è continuamente citato in Chiesa, la possibilità di finire all’Inferno o Purgatorio è assolutamente cancellata, perchè?»
… semplicemente perché da mezzo secolo a questa parte stiamo assistendo a varie eresie di ritorno. Una di queste è la ἀποκατάστασις [apokatástasis, il ritorno allo stato di origine]. In breve: secondo questa dottrina, l’Inferno esiste, però, alla fine dei tempi, avverrà una ri-generazione che riporterà tutto allo stato originario ed anche le anime dannate saranno salvate, perché non sarebbe accettabile che la misericordia di Dio permetta la dannazione delle anime in eterno; quindi l’inferno esisterebbe, ma “a tempo”, non eterno.
Questa dottrina fu condannata nel V° concilio della Chiesa celebrato a Costantinopoli nel 553 il quale stabilì:
«Se qualcuno dice o sente che il castigo dei demoni e degli uomini empi è temporaneo o che esso avrà fine dopo un certo tempo, cioè ci sarà un ristabilimento (apocatastasi) dei demoni o degli uomini empi, sia anatema».
Come le dicevo, molte delle vecchie eresie oggi sono tutte riemerse, ed in modo anche più virulento, con la differenza che ieri, si condannavano, oggi sono fatte invece rientrare nella sfera del “libero dibattito teologico” o meglio della “legittima espressione di opinioni diverse”.
Quando una eresia diviene una “semplice opinione diversa”, accade ciò che oggi abbiamo sotto gli occhi.
Agli inizi degli anni Settanta, nelle aule della Pontificia Università Gregoriana si insegnava tranquillamente che il Purgatorio non esisteva e che era una pura invenzione letteraria di Dante Alighieri. Ciò veniva insegnato anche con enorme ignoranza, perché le dottrine sul Purgatorio in epoca cristiana risalgono al II secolo, ma già nella letteratura vetero-testamentaria era fatto richiamo alla purificazione delle anime.
Mentre venivano diffusi questi insegnamenti, il Santo Pontefice Paolo VI gemeva di dolore, soffriva e gemeva, affermando infine che, ohibò … «da qualche fessura è entrato il fumo di Satana». Quindi continuò a soffrire ed a gemere, mentre si insegnavano tranquillamente queste ed altre dottrine simili …
In molti sacerdoti si è quindi insidiata l’idea che l’Inferno eterno sarebbe una vera e propria contraddizione della misericordia divina, tanto non hanno la capacità di collegarlo a due elementi che poi costituiscono il principio stesso di non-contraddizione di Dio, che sono: la libertà ed il libero arbitrio donato all’uomo fatto a sua immagine e somiglianza.
Se il premio è la beatitudine eterna, il rovescio della medaglia, non può essere un “Inferno a tempo”, ma un inferno eterno, frutto della libera scelta dell’uomo e della sua
ostinata chiusura alla grazia di Dio, perché sia la beatitudine sia la dannazione eterna, si collocano entrambe in una dimensione di eternità nella quale non sarebbe possibile applicare l’eternità alla beatitudine e la temporalità all’Inferno, entrerebbe in contraddizione sia la libertà ed il libero arbitrio sia il concetto di Dio eterno vivo e vero.
Più volte ho accolto penitenti che mi hanno domandato se il Purgatorio esisteva veramente, perché quello e quell’altro parroco, gli avevano detto a chiare lettere che esso non esisteva. A questi fedeli ho sempre risposto: fai una cosa, vai da quel parroco e chiedigli la celebrazione di una Santa Messa in suffragio dei tuoi defunti, dandogli la relativa e libera offerta. Dopo che avrà celebrata la Santa Messa di suffragio – che celebrerà – a quel punto vagli a domandare: ma le Messe di suffragio, non si celebrano forse per le anime del Purgatorio? Infatti: le anime del Paradiso non ne hanno alcun bisogno oerché sono loro che pregano ed intercedono per noi, meno che mai ne hanno bisogno quelle dell’Inferno. Dunque, per chi celebra, lei, le Sante Messe di suffragio?
E ascoltate poi che cosa vi risponde.