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Il sito di questa Rivista e le Edizioni prendono nome dall’isola dell’Egeo nella quale il Beato Apostolo Giovanni scrisse il Libro dell’Apocalisse, isola anche nota come «il luogo dell’ultima rivelazione»
«ALTIUS CÆTERIS DEI PATEFECIT ARCANA»
(in modo più alto degli altri, Giovanni ha trasmesso alla Chiesa, gli arcani misteri di Dio)
La lunetta usata come copertina della nostra home-page è un affresco del Correggio del XVI sec. conservato nella Chiesa di San Giovanni Evangelista a Parma
Creatrice e curatrice del sito di questa rivista:
MANUELA LUZZARDI
http://blog.messainlatino.it/2018/11/gallarate-il-nuovo-altare-con-le-teste.html?fbclid=IwAR1JIlfzmdxfy4VsCCrxLGkaToB8pSdE_LFjmvmfFEV8hvAA5WCLqxYnYNU
salve segnalo una notizia su come vengono spesi i soldi
Caro don Ariel, grazie per questa sua spiegazione dell’obolo della vedova. E’ bella, significativa e semplice, eppure le garantisco che non ho mai sentito nessun sacerdote farla.
Sdrammatizzando un po’, visto che lei parlava di automobili, le chiedo: che pensa dei treni? Viaggia mai in treno nei suoi spostamenti? Io ho un debole per i treni – almeno in teoria! – e faccio propaganda per loro!
«…come vorrei una chiesa povera e per i poveri» disse tempo fa il regnante pontefice. Perchè un fedele dovrebbe finanziare una gerarchia che copre sodomiti e stupratori (vedi dossier Viganò) e non vuol rispondere? Ai posteri l’ardua sentenza …
Sono andato a leggere velocemente l’Enciclica: un vero gioiello! Parole ispirate su argomenti ancora di estrema attualità per la formazione dei sacerdoti; parole premurose di esortazione, ammonimento ed insegnamento per tutti i consacrati e utili anche per i semplici fedeli.
Ci ritornerò con maggiore calma, compulsando parola per parola. Domanda: viene insegnata nei Seminari? O studiarla è lasciato alla discrezione dei singoli? Forse la risposta è già implicita in quello che stiamo tristemente vivendo …
Giuste riflessioni, ma Chiesa- denaro è complesso. Fermo resta che tocca ai Cristiani (cattolici) mantenere anche materialmente la Chiesa (5° precetto generale), tanti i modi non tutti giusti. Tante domande, ma risposte non formulette. Meglio il sistema 8 per 1000 italiano, o il sistema tassa ecclesiastica tedesco ? Buoni entrambi, o cattivi entrambi? La monetina durante la Messa, pacifica la coscienza ? Il biglietto per entrare nelle chiese artistiche, lecito ? Chiese antiche di Roma solo scenografia a pagamento per celebrazioni matrimoniali, confondono le idee ? Ai cristiani che convivono perché “non si possono permettere le spese del matrimonio”, diciamo mai che il matrimonio (e altri sacramenti) è gratis ma i lussi si pagano ? Lo stipendio ecclesiastico elargito ai sacerdoti, anche ai più mondani, ma negato agli odiati “tradizionalisti”, è conforme al diritto ? 50 anni fa un momento clou era la raccolta di offerte per le Missioni: oggi esistono più le Missioni evangelizzatrici, o soltanto ONG abborracciate ? Eventi eretici o sconci nelle chiese, immonde depravazioni di non pochi né infimi, ingerenze politiche monotematiche, sono da finanziare ?
Repetita iuvant.
Davanti a molte Sue domande mi permetto di dare a Lei e a molti lettori qualche certezza: l’8×1000 italiano e la tassa ecclesiastica tedesca sono due cose molto diverse.
In Italia si puo’ scegliere (anno per anno) di dirigere l’8×1000 dell’Irpef a favore e.g. della Chiesa Cattolica. Si tratta di soldi gia’ versati dalla persona al Fisco italiano: e’ semplicemente la possibilita’ di assegnarne la destinazione.
La tassa tedesca INVECE e’ una ritenuta alla fonte (i.e. dal suo datore di lavoro) che scatta in automatico dal momento che ci si registra all’Anagrafe affermando di appartenere alla Chiesa Cattolica (i.e. barrando la casellina Roemisch Katholisch). Si tratta di un importo percentuale fra l’8 e il 9×100 (percento), dal quale non si puo’ recedere se non tramite correzione all’Anagrafe con annesso procedimento curiale. Dichiarazioni false in questo ambito sono considerate alla stregua di delitti fiscali (vedasi Luca Toni, ex-calciatore del Bayern di Monaco) e come tali perseguite. Il procedimento curiale di cui sopra prevede che se la persona cancella la sua appartenenza all’anagrafe non puo’ “legalmente” ricevere i sacramenti (ivi inclusa…