Siamo tutti nel pennello di Caravaggio che ha dipinto il dito di Tommaso nel costato del Cristo Risorto

Padre Gabriele

Omiletica dei Padri de L’Isola di Patmos

—  omiletica —

SIAMO TUTTI NEL PENNELLO DI CARAVAGGIO CHE HA DIPINTO IL DITO DI TOMMASO NEL COSTATO DEL CRISTO RISORTO 

Forse si può leggere nell’atteggiamento di Tommaso un po’ di orgoglio e diffidenza nei confronti della comunità apostolica. Gesù allora irrompe nelle porte chiuse del suo cuore e della sua mente. Porta una prova inconfutabile: quelle ferite sono vere e dense d’amore.

.

Autore:
Gabriele Giordano M. Scardocci, O.P.

.

.

PDF  articolo formato stampa
.

.

.

Cari fratelli e sorelle,

Caravaggio, particolare: San Tommaso incredulo

oggi celebriamo la domenica della misericordia, dell’amore di Dio per l’uomo. Si può parlare di amore e misericordia in questi tempi del coronavirus? A tal mi risponde così una cara amica infermiera nella zona rossa dalla Lombardia:

.

«Misericordia è uscire alla propria zona di comfort […] e dire di sì a Dio e al prossimo. Con gesti semplici come mettere la crema a una persona, stringere una mano o comunicare con uno sguardo tutta la tenerezza che sentivo dentro di me, provenire non soltanto da Dio ma anche da tutti quanti quei fratelli che mi sono vicini con la preghiera, col pensiero, coi messaggi e ogni forma di bene che ho cercato di rimodellare perché mi potesse essere utile come amore da dare».

.

Oggi possiamo meditare insieme allora sulla misericordia e sull’esperienza di Tommaso apostolo, nella tenerezza, nella verità e nella gioia. Leggiamo a tal proposito negli Atti degli Apostoli:

.

«Tutti i credenti stavano insieme e avevano ogni cosa in comune; ogni giorno erano perseveranti insieme nel tempio e, spezzando il pane nelle case, prendevano cibo con letizia e semplicità di cuore, lodando Dio e godendo il favore di tutto il popolo» [At 2, 42-47].

.

La parola che esprime quell’insieme è ομοθυμαδόν (omotumadòn), termine che indica una comunione profonda nelle prime comunità cristiane. Tutto infatti, ci scrive l’Evangelista Luca, è ammantato di una comunione nella fede, nella carità e nei beni materiali. Dunque la comunione testimonia il vero volto di Dio ha come effetto la letizia e semplicità di cuore La comunione vera nella carità e nella fede mostra l’amore di Dio e le persone si convertono e decidono di diventare cristiani.

.

Questo è lo sforzo che anche oggi il cristiano è chiamato a fare: essere una persona credente che vive in relazione comunionale, perché non esiste una misericordia in solitudine autarchica. L’egoismo è contrario alla misericordia ed è radice di divisione; la misericordia è apertura a Dio e all’altro, in un atto di donazione di sé fino all’eccesso.

.

In questo senso, l’esempio di Tommaso apostolo ci mostra il modo in cui ci si apre a Dio e alla comunità. Il suo esempio ci è forse familiare.

.

Il Vangelo di oggi è diviso in due scene: la prima descrive gli apostoli chiusi dentro per paura dei Giudei, l’arrivo di Gesù [Gv 19, 23], in cui c’è l’invio degli apostoli, il fondamento della confessione dei peccati per mezzo dello Spirito. Nella seconda scena [Gv 24, 31], gli Apostoli sono di nuovo chiusi dentro, e stavolta c’è anche Tommaso, il quale non aveva creduto alla comunità:

.

«Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo».

Tommaso è la persona in ricerca di Dio: vuole credere solo dopo che ha visto e saputo (come infatti troviamo l’originale greco ίδιο (idiò) derivante da Οἶδα (oida) che indica “ho visto” quindi “so”, espressione che troviamo nell’opera Antigone di Sofocle.

.

Forse, si può leggere nell’atteggiamento di Tommaso un po’ di orgoglio e diffidenza nei confronti della comunità apostolica. Gesù allora irrompe nelle porte chiuse del suo cuore e della sua mente. Porta una prova inconfutabile: quelle ferite sono vere e dense d’amore. Con Santa Caterina possiamo provare a leggere i pensieri di Tommaso «e lì, nella ferita del costato, scoprirai il segreto del suo cuore: egli ti ha amato e ti ama in modo inestimabile». Finalmente l’apostolo può prorompere «Signore mio Dio!». Verità e Misericordia si incontrano. Finalmente anche l’apostolo può lanciarsi in una missione di donazione di sé, mediante la predicazione del mistero di Dio.

.

In Gesù Cristo tutti noi come Tommaso, scopriamo la verità di una tenerezza di chi non smette mai di amarci di fronte alle nostre fragilità. Questo ci dona la gioia della vita nuova, della domenica senza tramonto, che tutti iniziamo a vivere ora e vivremo in Paradiso con Lui.

.

Scriveva Rabindranath Tagore: «Sognai, e vidi che la vita è gioia; mi destai, e vidi che la vita è servizio. Servii, e vidi che nel servire c’è gioia».

.

Chiediamo a Dio di aprire il cuore alla misericordia perché il nostro servizio alla verità conduca tutti alla gioia dell’incontro.

Così Sia

Roma, 19 aprile 2020

 

.

.

.

Il blog personale di

Padre Gabriele

.

.

Visitate la pagina del nostro negozio librario QUI e sostenete le nostre edizioni acquistando e diffondendo i nostri libri, la stampa e distribuzione dei quali riprenderà dopo il 4 maggio a causa della attuale emergenza coronavirus, per la quale la nostra società di distribuzione ha momentaneamente sospeso sino a questa data sia la stampa che la distribuzione.      

.

Novità dalla Provincia Domenicana Romana: visitate il sito ufficiale dei Padri Domenicani, QUI

.

.

«Conoscerete la verità e la verità vi farà liberi» [Gv 8,32],
ma portare, diffondere e difendere la verità non solo ha dei
rischi ma anche dei costi. Aiutateci sostenendo questa Isola
con le vostre offerte attraverso il sicuro sistema Paypal:









oppure potete usare il conto corrente bancario:

intestato a Edizioni L’Isola di Patmos

IBAN IT 74R0503403259000000301118
in questo caso, inviateci una email di avviso, perché la banca
non fornisce la vostra email e noi non potremmo inviarvi un
ringraziamento [ isoladipatmos@gmail.com ]

..

.

.