I vaccini anti-covid19. Quella morale e quella carità cristiana ignota a quei turbolenti “cattolici antivax” che urlano sui social media come pescivendoli al mercato rionale

—  Attualità ecclesiale —

I VACCINI ANTI-COVID19. QUELLA MORALE E QUELLA CARITÀ CRISTIANA IGNOTA A QUEI TURBOLENTI “CATTOLICI ANTIVAX” CHE URLANO SUI SOCIAL MEDIA COME PESCIVENDOLI AL MERCATO RIONALE

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Il Cattolico ha il dovere morale di vaccinarsi per un senso di profonda responsabilità nei confronti del genere umano, perché il genere umano è quel suo prossimo che non solo deve rispettare e tutelare, ma che deve proprio amare come se stesso. Cosa dura da far capire a soggetti ciechi e ottusi che hanno fondata la loro ideologia anti-scientifica anzitutto sul palese disprezzo per l’altro, che sia il singolo o che sia l’intera comunità scientifica mondiale. E simili atteggiamenti, per un cattolico, sono veramente e profondamente peccaminosi.

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terapia intensiva

A questo tema delicato i Padri de L’Isola di Patmos hanno dedicato il saggio: La Chiesa e il coronavirus. Emblematico il sottotitolo del libro: «Tra supercazzole e prove di fede. L’apostolato dei Padri de L’Isola di Patmos in tempo di pandemia», nato dalla riflessione di apertura in cui il teologo domenicano Gabriele Giordano M. Scardocci spiega il significato di supercazzola, termine assunto dal lessico filosofico per indicare giri di parole prive di senso. Seguono le riflessioni di tutti e tre, incluse quelle molto preziose del teologo cappuccino Ivano Liguori che ha trascorso anni della sua vita sacerdotale a prestare servizio nel grande polo ospedaliero di Cagliari, a contatto giornaliero con la vita umana, la malattia e la morte.

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Se prima era opportuno ricordare la nostra opera di saggistica, che sinceramente vi consigliamo in lettura, adesso è necessario articolare una premessa, prima di aprire la riflessione vera e propria.

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Il movimento dei cosiddetti antivax ha dei propri aderenti molto virulenti anche all’interno del nostro mondo cattolico, benché si tratti di cattolici a modo loro. Si va infatti dai catastrofisti millenaristi a quelli convinti della diabolica immoralità dei vaccini all’interno dei quali sono stati frullati i feti dei bambini abortiti (!?). Seguono quelli che identificano il vaccino col marchio della bestia che compare nella narrativa simbolica e a tratti ermetica dell’Apocalisse del Beato Apostolo Giovanni e altri che parlano dell’imminente lotta finale che vedrà il definitivo trionfo del Cuore Immacolato di Maria.

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Se a questi vari estremisti novax del cattolicesimo fai-da-te spieghi che la Santa Sede non ha tardato a chiarire la moralità dei vaccini rispondendo anzitutto alla bufala dei feti di bimbi abortiti frullati al loro interno [vedere documento della Congregazione per la Dottrina della Fede], la risposta del catto-idiota integralista antivax non si farà attendere: «La Santa Sede ha ormai smarrito gli autentici valori del Vangelo e si è sottomessa ai poteri forti mondiali». Appresso seguono poi le contumelie sul Pontefice regnante da parte di molti appartenenti a questi gruppuscoli pseudo-cattolici che risolvono il problema alla radice mettendo direttamente in dubbio la validità della sua elezione al sacro soglio. Rifacendosi, anche in questo caso, a tutte le bufale che circolano da anni sulla fantastica invalidità dell’atto di rinuncia del Sommo Pontefice Benedetto XVI.

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Gli antivax che ritengono di essere cattolici sono tra tutti i peggiori, perché supportano le loro teorie strampalate con il soprannaturale, mentre gli antivax laicisti si basano su loro evidenti disturbi psicotici, oppure sui fanta-complotti, senza scomodare Dio Padre, il Verbo di Dio Incarnato, la Beata Vergine Maria e l’Apocalisse del Beato Apostolo Giovanni.

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L’esperienza maturata in questi tempi di pandemia ha insegnato, a me e ai miei confratelli redattori, che parlare con l’antivax è inutile, perché è chiuso al ragionamento e al senso critico. Si possono portare tutte le più logiche ragioni scientifiche, che egli rifiuterà sempre e comunque, sostenendo teorie assurde variabili dai complotti planetari sino alla inesistenza del Covid-19 chiamato ironicamente “pandemenza”, senza alcun rispetto per i vivi che si sono salvati e per la memoria di tutti coloro che sono morti e le loro famiglie ancora sofferenti per la perdita dei loro cari.

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L’antivaccinista ha però una risposta assurda sempre pronta: non nega che vi siano stati svariati milioni di morti in tutto il mondo, nega che siano morti per Covid-19, perché a suo dire non ne abbiamo alcuna prova. Inutile ricordargli i 793 morti in un solo giorno il 21 marzo 2021 e la triste fila di camion militari che trasportavano le salme fuori Bergamo dove non c’erano più luoghi di sepoltura e cremazione, perché l’antivaccinista ha una risposta pronta anche per questo: «Non è stato dimostrato che siano morti di Covid-19 perché non sono state eseguite le autopsie». Dinanzi a una simile risposta basata su granitiche convinzioni illogiche e anti-scientifiche, si può forse spiegare che non è possibile effettuare autopsie sulle salme di un numero simile di deceduti in un momento di emergenza senza precedenti come quello che abbiamo vissuto nel 2020, con gli ospedali che scoppiavano e il personale sanitario allo stremo delle forze? O che forse, anziché salvare la vita ai vivi, si doveva fare le autopsie ai morti? O che forse si è smarrito il ricordo di medici ultra ottantenni rientrati in servizio perché, a partire dai medici, il personale sanitario era stato messo fuori combattimento dal virus che aveva colpito anzitutto medici e para-medici? Spiegare tutto questo non serve purtroppo a niente, proprio perché l’antivax ha una risposta di smentita irrazionale pronta per tutto, mentre l’antivax pseudo cattolico ancora di più e ancora di peggio. Gli uni per un verso, gli altri per altro verso, si collegano ai loro siti e blog complottisti di fiducia e bevono di tutto e di più come delle oche alle quali sono stati dati granelli di sale in cibo.

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A questi soggetti impossibili da scalfire nelle loro radicali opinioni, ho tentato di narrare certe tristi esperienze fatte come sacerdote? Sì, l’ho fatto, narrando per esempio di essere entrato in una terapia intensiva con tutte le più alte cautele perché un amico medico, 52 anni d’età, era ad alto rischio di mortalità. E come desiderio, sapendo di essere prossimo alla morte, chiese di me. I suoi colleghi fecero un’eccezione, per questo ometto sia il luogo sia soprattutto il nome dell’ospedale. Non entrai propriamente dentro, ma rivestito di tuta, con mascherina, guanti e visiera agli occhi, lo vidi a mezzo metro al di là del vetro. Dall’interno le infermiere spinsero il letto a rotelle fino al vetro e una delle due attivò dall’interno il vivavoce del suo cellulare, altrettanto feci io col mio. Sorrisi all’amico e gli dissi: «vuoi domandare in cuor tuo perdono a Dio onnipotente e misericordioso per i tuoi peccati?». Lui bisbigliò per due volte: «… si … si …». Levando la mano dinanzi al vetro recitai: «Ego, facultate mihi ab Apostolica Sede tributa, et remissionem omnium peccatorum tibi concedo. In nomine Patris, et Filii, et Spiritus Sancti» (Per le facoltà a me conferite dalla Sede Apostolica ti concedo la remissione di tutti i tuoi peccati …). Mentre poi presi a recitare: «Per sacrosancta humanae reparationis mysteria, remittat tibi omnipotens Deus omnes praesentis et futurae vitae poenas, paradisi portas aperiat et ad gaudia sempiterna perducat». Incominciò a stravolgere gli occhi e a divenire cianotico. Le infermiere spinsero di nuovo il letto nella sua posizione e non vidi più nulla se non le spalle delle due e di altri tre membri del personale sanitario sopraggiunti di corsa. Quando dopo alcuni minuti si distaccarono da lui, uno di essi si volse verso di me scuotendo la testa. A quel punto vidi l’amico riverso sul letto con gli occhi stravolti e la bocca spalancata. Era morto, al di là del vetro, soffocato. 

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Ho narrato questo episodio a qualche antivax che vive di complotti e che ironizza sulla “pandemenza” da Covid-19? Certo, l’ho fatto, ma con questi risultati: una mi rispose affermando con gran sicurezza e sicumera che quella era la prova provata che con le intubazioni erano state ammazzate le persone, perché se non le avessero sottoposte a ventilazione artificiale non sarebbero morte. Un altro mi rispose che quelle erano delle morti causate volutamente per creare una grande instabilità socio-politica e per metterci tutti sotto controllo con una vaccinazione a tappeto. Evito di andare oltre con le risposte assurde che mi furono date, prive soprattutto di umano rispetto per i vivi e per i morti. Quale preparazione scientifica avevano queste persone? Da dove traevano le loro granitiche sicurezze? Semplice, saltano di blog in blog, tra complotti e teorie anti-scientifiche, senza che nessuno li possa scalfire, ecco da dove traggono le loro sicurezze. Ho mai consigliato loro di visionare il Sito ufficiale del Ministero della Salute o quello della Agenzia del Farmaco? Certo che sì, ma per l’antivax le uniche verità risiedono nelle pericolose dichiarazioni di quel cialtrone di Stefano Montanari e di quella vergogna d’italiano di Antonio Pappalardo, che dall’alto della sua carica di generale in pensione dell’Arma dei Carabinieri finì rinviato a giudizio per vilipendio del Capo di Stato. Questa la triste morale della favola: è inutile parlare con certe persone, invitarle alla ragione o ad ascoltare i pareri degli esperti che, lungi dall’essere infallibili, ne sanno di certo più dell’antivax privo di qualsiasi formazione scientifica, perché in ogni caso seguiteranno a nutrirsi di bufale sui social media. Parlare con loro è quindi una perdita di tempo che implica due diverse fatiche: prima si compie lo sforzo necessario per arrabbiarsi, poi si compie lo sforzo necessario per tranquillizzarsi.

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Interessante il rapporto nevrotico di queste persone quando fanno ricerche su internet, dove trovano solo ed esclusivamente ciò che vogliono trovare a suffragio delle loro opinioni, tutto il resto non esiste. Criticano in modo spietato i virologi — va da sé senza avere strumenti scientifici per farlo —, tacciandoli di essere servi dei poteri occulti o sul libro paga di quelli forti e manco a dirsi delle multinazionali farmaceutiche, ma nessuno di questi antivax ha mai letto i loro articolo scientifici, i dati statistici riportati o ascoltato le loro conferenze. L’antivax si è creato un mondo chiuso dal quale sostiene e diffonde senza pudore l’anti-scienza, criticando la scienza con metodi anti-scientifici grossolani, il tutto dopo essersi rifiutato di leggere, ascoltare e valutare le ragioni che la scienza porta, perché il suo mondo spazia appunto tra Stefano Montanari e Antonio Pappalardo, i due venefici soggetti di cui dicevo prima.

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Tentare di ragionare con un antivax è come voler parlare di rispetto per le diverse culture religiose con un fondamentalista islamista dell’Isis. In un primo momento si è pensato che gli antivax andassero trattati con empatia, vale a dire presi in giro bonariamente e altrettanto bonariamente messi in ridicolo per cercare di indurli a prendere atto di quanto strampalate e fuori da ogni criterio scientifico fossero le loro convinzioni. È stato però un errore, sarebbe bastato chiedere lumi a qualche esperto psichiatra per prendere atto che il fanatico invasato da fanatismo politico, o peggio ancora religioso o pseudo-religioso, oltre a non possedere una vena ironica e umoristica è del tutto privo di auto-ironia. Come unico punto di riferimento ha solo le convinzioni che si è formato e sulle quali non intende discutere, salvo diventare violento e aggressivo.

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Uso me stesso come esempio ricordando che di formazione sono teologo dogmatico e studioso della storia del dogma. È ovvio che per me i dogmi sono i pilastri fondanti della nostra fede. Ma non ho mai avuto problema a confrontarmi con persone e studiosi che considerano i dogmi delle pure e semplici invenzioni umane, costruiti e poi definiti da persone intelligenti, o da intere assise di persone intelligenti ― a partire dal primo grande Concilio di Nicea dell’anno 325 ― al fine di tenere in piedi l’impianto di quella fides catholica che certi studiosi non credenti, o atei, considerano elaborata a tavolino. Quindi che il Cristianesimo ebbe il successo che a partire dal IV secolo riscosse grazie all’Imperatore Costantino, che a suo modo ne fu per gran parte il creatore, non solo il sostenitore per interessi puramente politici. A fronte di questo e altro, perché io teologo e molti miei confratelli sacerdoti teologi, non abbiamo mai avuto problema ad avere questi scambi? Anzi, quasi sempre ne è nata stima reciproca e anche belle amicizie umane tra persone molto diverse tra di loro, pure se le une credono e le altre negano il tuo credo. Il tutto è avvenuto e seguita ad avvenire per il semplice fatto che dall’una e dall’altra parte non c’è mai stato un chiuso, ottuso e gretto atteggiamento integralista. L’antivax è invece il paradigma della persona chiusa, ottusa e gretta che struttura il suo sentire soggettivo su forme di pericoloso integralismo psicologico.

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Perché noi Padri de L’Isola di Patmos ci siamo subito vaccinati appena giunto il nostro turno? Due i principali motivi: il primo, perché la scienza ha indicato il vaccino come unico possibile rimedio per arginare o comunque limitare gli effetti del virus. E nessuno di noi ha conoscenze e competenze scientifiche per poter affermare che la scienza sbaglia, quindi abbiamo seguito, come tutti dovrebbero fare, il consiglio degli specialisti e degli uomini di scienza. Il secondo, perché come pastori in cura d’anime e come teologi abbiamo e viviamo interiormente ed esteriormente, in sostanza e forma, un profondo senso di responsabilità nei confronti del genere umano. Domanda: la scienza e gli uomini di scienza, possono sbagliare? Certamente, è accaduto più volte e accadrà anche in futuro, però, se proprio vogliamo concedere il beneficio dell’errore umano, meglio concederlo alla scienza e agli uomini di scienza che cercano di salvare le vite umane, anziché dare certi benefici a ignoranti arroganti privi dei fondamenti basilari di certe scienze mediche. E questa si chiama logica, si chiama comune buon senso, quello pressoché assente negli antivax ideologici e purtroppo anche in una fetta sempre più consistente di popolazione.

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Se con gli antivax non si può ragionare, allora in che modo si può interagire con loro, appurato scientificamente che l’unico sistema per ridurre i danni da Covid-19 è la vaccinazione di tutta la popolazione, checché ne possano dire costoro? Il problema è giuridico per quanto riguarda lo Stato laico, morale per quanto riguarda la nostra fede cattolica.

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Partiamo dallo Stato laico: abbiamo visto gruppi di antivax esaltati gridare «libertà, libertà!» sulle piazze per rivendicare il loro “diritto” del no al vaccino. La prima domanda che bisogna porsi è la seguente: per queste persone, che cos’è la libertà? Procediamo con gli esempi: vogliamo per caso incriminare per atti osceni in luogo pubblico una coppia che decide di avere un rapporto sessuale su una spiaggia affollata o sulla panchina di un luogo pubblico? Lo fanno perché si amano e per questo decidono liberamente di fare l’amore, è un loro diritto amarsi e fare l’amore, o no? Come può esistere nel 2021 un sistema così retrogrado e puritano che osa chiamare “atti osceni” la libertà che due persone hanno di amarsi? Dunque è presto detto: l’articolo 527 del Codice Penale non va semplicemente depenalizzato, ma proprio abolito come figura di reato. Come vedete la libertà è un concetto nel quale si può racchiudere di tutto, dal diritto di una coppia a copulare in un luogo pubblico al diritto assoluto e indiscutibile della donna di abortire un figlio, per seguire col diritto altrettanto assoluto e indiscutibile di praticare l’eutanasia. Tutti coloro che nel corso del tempo, in vari Paesi del mondo, hanno voluto trasformare la vita umana, la propria ma soprattutto quella degli altri, in un bene disponibile, lo hanno sempre fatto gridando due parole: «diritti» e «libertà». Ovviamente, nel nostro discorso, non sono in questione né l’aborto né l’eutanasia, ma la salute intesa come interesse collettivo. L’articolo 32 della Costituzione della Repubblica Italiana è molto chiaro:

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«La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti».

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In una situazione di pandemia, possono delle persone ledere la tutela della salute della collettività perché per loro motivazioni puramente irrazionali, anti-scientifiche e ideologiche rifiutano la vaccinazione? Lo stesso articolo 32 prosegue però a precisare:

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«Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana».

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La nostra Costituzione è chiara senza fraintendimento nell’indicare che la salute è un bene collettivo, ma che al tempo stesso nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario, se non ai sensi di legge. Sono entrambi due punti fissi e rigidi. E proprio questo è il problema: bisogna stabilire in modo chiaro e preciso che coloro che rifiutano la vaccinazione per loro motivazioni puramente irrazionali, anti-scientifiche e ideologiche, o anche per forme di ignoranza radicata e invincibile, possono realmente recare un grave danno all’intera collettività. Il tutto deve essere provato però in modo molto rigoroso nel rapporto di causa ed effetto, tanto da poter invocare la obbligatorietà in virtù del fatto che nessun Paese liberale, democratico e veramente civile ha mai concesso che la male intesa idea soggettiva di “libertà” possa recare grave danno all’intera collettività. Personalmente ― ma il mio pensare, beninteso, è un’opinione che lascia il tempo che trova ―, credo che nella situazione attuale potrebbero ricorrere tutti gli elementi giuridici per imporre l’obbligatorietà della vaccinazione. Come però ripeto il tutto deve essere chiarito in punta di diritto nel modo più rigoroso possibile, evitando così di dare vita, in caso contrario, a un pericoloso precedente in virtù del quale si possa dichiarare domani non salutare la permanenza in vita di un malato terminale o la nascita di un bimbo affetto da sindrome di Down.

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Usando come esempio quello del buon pater familias, potremmo dire che lo Stato è un po’ come un genitore che avendo il dovere di tutelare una famiglia molto numerosa non può permettere in alcun modo che alcuni rechino grave danno a tutti gli altri. Certamente lo Stato non può agire come quel padre debole e smidollato che con un sorriso addolorato stampato in faccia prova in tutti i modi a convincere un figlio irragionevole e ribelle a non danneggiare gli altri, specie quando questo non considera ciò un danno ma piuttosto l’esercizio di un suo libero diritto. Può dunque ammonirlo una, due volte, ma alla terza eserciterà la sua potestas in modo coercitivo e lo obbligherà a fare quel che è doveroso faccia per non recare danno a tutti gli altri.

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In uno Stato come il nostro, formato perlopiù da politici affamati di voti come dei bulimici voraci, pronti a dimenticarsi gli Antonio Gramsci, i Palmiro Togliatti e gli Enrico Berlinguer che hanno caratterizzato il loro glorioso passato di Sinistra italiana, per piegarsi a un povero analfabeta come quel certo Influencer lombardo che muove dodici milioni di followers. Con, dall’altra parte, una Destra cosiddetta populista che misura la temperatura mestruale all’utero della piazza per cercare di capire come compiacerla e aumentare così in futuro il consenso elettorale, qualcuno vede per caso all’orizzonte uno Stato che possa agire con la sapienza del buon pater familias?

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Mi stupisco veramente del nostro Presidente della Repubblica e di tutti i politici che invitano le frange dei novax al senso di responsabilità, perché sarebbe come chiedere a un cieco di leggere la segnaletica stradale o a un sordo di apprezzare la voce della soprano Maria Callas. Per questo non capisco come mai la massima carica dello Stato e i politici dotati di buon senso perdano tempo inutilmente attraverso queste esortazioni che, come suol dirsi, possono sortire come unico effetto quello di intestardire ancora di più nell’irrazionale queste frange di persone. Occorre — a mio modesto parere — un deciso intervento legislativo. Non basta dire che senza green pass non si potrà entrare nei locali pubblici, quindi essere per ciò sottoposti a tutta una serie di limitazioni. Occorre di più: è necessario stabilire con preciso e deciso decreto legge che le persone contrarie alla vaccinazione per motivi ideologici-irrazionali, se contraggono il virus in forma grave dovranno pagare dalla prima all’ultima tutte le spese sanitarie, anche perché, un ammalato ricoverato in terapia intensiva, alla collettività nazionale dei pubblici contribuenti costa 2.000 euro al giorno di degenza. Una simile decisione sarebbe utile anche per evitare altre possibili e per nulla improbabili ingiustizie sociali, per esempio che una persona alla quale non è possibile somministrare il vaccino per sue gravi e complesse patologie, sia infettata dall’antivax che finisce poi ricoverato in terapia intensiva a spese della collettività, mentre per il malato al quale non poteva essere somministrato il vaccino non ci sarà posto per il ricovero. L’antivax uscirà dalla terapia intensiva e continuerà a parlare di complotti dei poteri forti, semmai denuncerà pure i medici che con la scusa della “pandemenza” hanno causato il danneggiamento dei suoi organi interni, mentre il malato al quale non era possibile somministrare il vaccino morirà, perché l’antivax gli ha rubato il posto nella terapia intensiva.

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A questi ideologi-irrazionali va chiesta e pretesa coerenza, se contraggono il virus della “pandemenza”, le soluzioni dovrebbero essere due: o si curano con la loro tanto esaltata medicina alternativa, con la naturopatia, l’omeopatia e i cocktail di aminoacidi e vitamine, oppure pagano le conseguenze del loro grido «libertà, libertà!» saldando tutte le spese ospedaliere. Domanda: si può, moralmente, negare le cure e il ricovero in terapia intensiva a una persona che non può pagarle? Penso di sì, anzi ritengo che sarebbe non solo possibile ma anche opportuno e risolutivo, basterebbe a tal proposito ricordare in che modo fu posta fine alla stagione dei sequestri di persona in Calabria e in Sardegna. Bloccando alle famiglie dei sequestrati i beni e rendendo impossibile il pagamento dei riscatti. Purtroppo alcuni sequestrati non fecero mai ritorno a casa né mai furono ritrovati neppure i loro cadaveri, però la stagione dei sequestri di persona si chiuse definitivamente. Da sempre, purtroppo, non solo è lecito, ma persino auspicabile e opportuno sacrificare in certe particolari situazioni una vita umana per salvarne altre mille dal rischio di morte. Questo principio all’apparenza disumano e crudele lo compresi verso la metà degli anni Novanta attraverso il racconto di un’anziana donna ebrea, madre di quattro figli, che dalla soffitta dove era nascosta con gli altri tre figlioletti vide in strada il figlio maggiore adolescente, uscito per degli approvvigionamenti — perché essendo adolescente destava minore sospetto — catturato dalle S.S. nell’inverno del 1943. Cosa avrebbe dovuto fare? Correre in strada urlando “ridatemi mio figlio!”, facendo in tal modo catturare anche gli altri tre, oppure finendo catturata anche lei e lasciando soli gli altri tre piccoli già orfani di padre? Le menti che vivono di passioni e che esprimono giudizi dettati da pure emozioni, quale soluzione logica, razionale e realistica darebbero dinanzi a un caso del genere?

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Concludiamo adesso con i peggiori: i novax che pensano di essere cattolici e che rivendicano il diritto di esserlo a modo loro, come del resto è tipico in tutte le forme espressive degli integralisti. Anzitutto che cosa vuol dire:

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«Preziosa agli occhi del Signore è la morte dei suoi fedeli»? [Sal 115, 15].

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Può voler dire molte cose, a partire dal fatto che nessuno, per egoismo e ideologiche convinzioni errate può mettere a rischio la vita dei fedeli, così preziosa agli occhi del Signore. E ancora:

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«Dammi intelligenza e osserverò la tua Legge; la praticherò con tutto il cuore. Guidami per il sentiero dei tuoi comandamenti, poiché in esso trovo la mia gioia» [Sal 119, 34-35].

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Come si conciliano queste parole con chi, come l’antivax pseudo cattolico fondmentalista, rifiuta invece l’intelligenza per elevare a legge la stoltezza illogica che ha deciso di far albergare in sé stesso? Anche l’ultimo degli integralisti pseudo-cattolici convertito alla moderna religione pagana dell’antivaccinismo ― salvo sentirsi cattolico integrale duro e puro ― è capace a recitare come una tiritera la frase impressa nel Libro del Levitico e poi riportata anche per bocca di Cristo Dio nei Santi Vangeli:

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«Non odierai tuo fratello nel tuo cuore; rimprovera pure il tuo prossimo, ma non ti caricare di un peccato a causa sua. Non ti vendicherai e non serberai rancore contro i figli del tuo popolo, ma amerai il prossimo tuo come te stesso. Io sono il Signore» [Lv 19, 17-18].

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Il cattolico fanatico convertito alla religione pagana dell’antivaccinismo, le parole delle Sacre Scritture e dei Salmi non è proprio in grado di recepirle. Se poi le legge, non riesce purtroppo a comprenderle. Il fratello è indubbiamente il nostro simile in carne e ossa, ma è anche un grande contenitore all’interno del quale sono racchiuse tutte le specie di fratellanza: fratello è il personale medico e paramedico che ha svolto il proprio lavoro in un grande momento di crisi sanitaria. Fratello sono i virologi che anziché andare in televisione ― checché se ne dica, perché li ho incontrati negli studi di Mediaset e più volte ci ho parlato ―, avrebbero preferito rimanere nei loro ospedali e nei loro laboratori di ricerca. Difficilmente però, a fare informazione in un momento di emergenza da pandemia poteva provvedere l’Associazione Nazionale dei Parrucchieri o quella delle Estetiste, l’Ordine Nazionale degli Avvocati, quello degli Ingegneri o quello degli Architetti. E semmai, per andare a fare informazione, loro che erano gli unici in quel momento qualificati a farla, hanno sacrificato il poco tempo disponibile che gli restava per stare una o due ore con le loro mogli e i loro figli.

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Negli scritti, nei messaggi, nelle dichiarazioni degli antivax cattolici serpeggia un disprezzo sarcastico intollerabile che denota una mancanza pressoché totale di carità cristiana, basta leggere certi blog o riviste telematiche per comprendere e toccare con mano il loro infimo livello umano. Parole intrise di rancore, dense di minacce e di giudizi morali che non stanno cristianamente né in cielo né in terra.

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«Ama il prossimo tuo come te stesso» vuol dire anzitutto proteggerlo e tutelarlo, perché non esiste ragione soggettiva, basata sulle emozioni fondate sulla anti-scienza, in nome della quale si possa recare gravi danni ai propri simili, a partire dal rifiuto della vaccinazione.

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Come cittadino della Repubblica Italiana, sacerdote e teologo affermo che rifiutare in questo momento la vaccinazione, dopo che le migliori conoscenze della scienza moderna mondiale l’hanno indicata come unico rimedio per evitare, o almeno per ridurre di molto i danni del Covid-19, è cosa moralmente inaccettabile, vale a dire peccaminosa, in quanto peccato contro la carità. E lo è perché l’intera narrazione vetero e novo testamentaria mi dice esattamente il contrario di quello che scrivono certi poveri sciagurati qualificandosi come “veri cattolici” e come “vero pensiero cattolico”.

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Grazie a Dio non sono membro della Conferenza Episcopale Italiana, se lo fossi non esiterei a proporre a tutti gli altri fratelli vescovi l’adozione di una decisione drastica: senza green-pass non si entra in chiesa. Ce lo impone l’amore per il prossimo e il nostro rifiuto deciso e totale verso ogni forma di idolatria, inclusa la moderna religione pagana degli antivax basata sul culto di una non meglio precisata medicina alternativa, della naturopatia e della omeopatia. Soggetti ai quali puoi mettere sotto gli occhi le persone che muoiono soffocate per mancanza di respirazione, ma che senza rispetto alcuno per i morti e per i vivi ti diranno che non è vero, che è tutta quanta una “pandemenza”. È vero, è una “pandemenza”, per l’esattezza la “pandemenza” ideologico-irrazionale e antiscientifica degli antivax, ignari che i dementi affetti da “pandemenza” esistono eccome, sono loro!

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Il Cattolico ha il dovere morale di vaccinarsi per un senso di profonda responsabilità nei confronti del genere umano, perché il genere umano è quel suo prossimo che non solo deve rispettare e tutelare, ma che deve proprio amare come se stesso. Cosa dura da far capire a soggetti ciechi e ottusi che hanno fondata la loro ideologia anti-scientifica anzitutto sul palese disprezzo per l’altro, che sia il singolo o che sia l’intera comunità scientifica mondiale. E simili atteggiamenti, per un cattolico, sono veramente e profondamente peccaminosi.

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dall’Isola di Patmos,  29 luglio 2021

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In postilla finale chiarisco: nell’era dell’analfabetismo digitale un numero elevato di persone, oltre a non avere la capacità di comprendere quel che leggono, hanno difficoltà a capire il significato delle parole di cui ignorano radice ed etimo. E dopo avere letto titolo e sottotitolo di uno scritto articolato come questo testé proposto all’attenzione dei nostri Lettori, l’analfabeta digitale, letto solo il titolo e forse il sottotitolo, comincia a impazzare sui social media offendendo e attribuendo all’Autore ciò che mai ha pensato, detto e scritto. Credo di avere spiegato a sufficienza che certi soggetti sono irrecuperabili poiché chiusi a meccanismi anche elementari di ragionamento. Per scrupolo di chiarezza preciso che non ho mai sostenuto l’obbligo alla vaccinazione, ma solo sostenuto e chiarito, da un punto di vista giuridico e da un punto di vista morale, il dovere alla vaccinazione. E per chiunque conosca la lingua italiana — eccezion fatta per gli analfabeti digitali —, le parole “dovere” e “obbligo” hanno due diversi significati nell’ambito del diritto e nell’ambito della dottrina cattolica, quindi due diversi modi di applicazione.

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Cari Lettori,

vi prego di prendere visione dell’articolo scritto dal presidente delle nostre Edizioni [vedere QUI], nel quale avevamo chiesto un sostegno per il fondo delle mie spese processuali dopo che fui reso oggetto di una querela che, per quanto infondata, mi impone però di procedere alla mia difesa in sede di giudizio e quindi mi obbliga a spendere soldi per le spese legali. La logica è palese: colpirne uno per spaventarne e metterne a cuccia mille. Sino a oggi abbiamo raccolto quasi il necessario. 

Per questo ringrazio coloro che sino a oggi hanno inviato un contributo per il fondo spese processuali e ai quali ho inviato in privato un messaggio di ringraziamento. Purtroppo ad alcuni non ho potuto rispondere, perché assieme alla loro donazione non hanno inviato un messaggio con la loro email, quindi è stato impossibile anche e solo ringraziarli. Li ringrazio tanto in queste righe, dispiaciuto per non avergli potuto inviare un messaggio.

 

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ma portare, diffondere e difendere la verità non solo ha dei
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ringraziamento [ isoladipatmos@gmail.com ]

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245 commenti
  1. Mar
    Mar dice:

    Le consiglio di cambiar nome alla sua testata, inappropriato; se fossi in lei sceglierei il nome di una delle sette chiese. Quale preferisce? E’ suo!

  2. carlo
    carlo dice:

    Avevo postato due messaggi nei giorni scorsi che non sono stati pubblicati. Strano, ma tutto può accadere, speriamo non sia censura.

  3. carlo
    carlo dice:

    Sicuramente, perchè io diversamente e personalmente ho denunce da decine di persone che lamentano gravi disturbi insorti dopo somministrazione del vaccino

    • Padre Ariel
      Padre Ariel dice:

      Abbiamo semplicemente chiuso i commenti perché molte persone, lei incluso, ripetono come un mantra le stesse identiche cose postando collegamenti a link e filmati di YouTube di cui sono autori soggetti che non hanno alcuna seria formazione scientifica e alcun serio approccio scientifico al delicato problema.

  4. Enrico
    Enrico dice:

    Proprio in questi giorni il Papa ha ribadito come il vaccinarsi sia un gesto di generosità, ma presumo che per i cattolici-fai-da-te che hanno commentato qui la cosa sia indifferente, se non indisponente, visto che la loro guida sono i gruppi social o le pagine web di qualche balordo che si improvvisa esperto di tematiche di cui non ha alcuna conoscenza specifica.

    Tutto ora si basa sulla narrazione che il covid è una malattia seria se non curata ma basterebbe dare le cure giuste subito e il problema sparirebbe, prima si diceva che il covid era solo un’influenza, prima ancora che non esisteva. L’importante è negare l’esistenza di una realtà scomoda, che non si desiderava.

    E intanto io continuo a vedere novax ricoverati in ospedale o in terapia intensiva, mentre non sono a conoscenza di casi di reazione grave ai vaccini. E si che ormai, nella mia cerchia di conoscenze, sono molti di più i vaccinati rispetto a quelli che hanno passato il covid. Ma si vede che frequento delle persone strane con reazioni anomale rispetto alla vulgata dei social.

  5. Alfredo
    Alfredo dice:

    Caro padre, stimo ciò che scrive ma quest’ ultimo articolo mi ha messo in disaccordo. A ben vedere non era specificatamente rivolto al mio caso ma anche io non ho aderito alla campagna di vaccinazione. Questo non perché sono un “no vax”, ma perché ritengo sia lui a non essere un vaccino. Infatti è un vaccino sperimentale. E non mi pare corretto dover rischiare affidando la protezione della mia salute a un farmaco genico che col tempo potrebbe rivelarsi diverso da quello che le scarse ricerche non hanno potuto evidenziare. Evidenze comunque preoccupanti viste le reazioni avverse già note, otre a quelle che hanno successivamente obbligato le case farmaceutiche produttrici a dover aggiornare i “bugiardini “( per es. alcuni ultimi studi avrebbero sottolineato il rischio di cardiotossicità e neurotossicita’ della proteina spike, da cui le miocarditi giovanili tristemente famose per l insolito numero di morti improvvise registrate ). Avessi la consolazione non dico di non infettarmi ( la mia fascia d età ha comunque una minima probabilità di ammalarsi gravemente) ma almeno di non essere infettivo! Invece sarei forse più pericoloso da ” vaccinato” in quanto, in caso di infezione, camufferei la mia alta carica virale, e diventerei potenzialmente produttore di varianti. Allo stato attuale, per il mio stile e la mia aspettativa di vita ritengo sia un atto di carità evitare quel rimedio, che potrebbe rivelarsi peggiore del male stesso. Sto resistendo pensando ai miei figli e mia moglie E se non potremo andare da Gesù Lo pregherò affinché venga Lui da noi.

  6. orenzo
    orenzo dice:

    – Esistono vaccini etici e non etici.
    – E’ compito di chi ne ha l’autorità, decidere se approvvigionare ed usare vaccini etici o non etici.
    – Come si comprendevano coloro che bruciavano incenso all’imperatore quando a rischio era la loro vita, così si comprende chi accetta i vaccini non etici quando uno stato (Vaticano compreso) non mette a disposizione i vaccini etici.

  7. Carlo
    Carlo dice:

    Dopo l’articolo venefico che prendeva come esempio positivo Burioni nei mesi passati (peraltro mi sembra sia stato pure cancellato), oggi ripasso nel sito e trovo questa somma di stupidaggini che provengono da un sacerdote che dovrebbe avere luce per guidare un popolo….
    Che tristezza fa la crassa ignoranza di chi parla di cose che non conosce ma sulle quali è convinto di essere esperto.
    Non vale la pena neanche di replicare
    Giusto accettare la Sua sentenza: i non vaccinati non devono essere curati negli ospedali se si ammalano. Ma per equità lo stesso divieto va posto nei confronti di chi si vaccina e poi si ammala gravemente, dato che suberbia merita pena. Poi non vanno curati neanche i fumatori per i danni che derivano da tale vizio, perchè nessuna ignoranza può essere oggi giustificata al riguardo. Poi non curiamo in ospedale neanche gli obesi perchè è risaputo che se uno si ingozza poi si ammala gravemente (lo dice sempre la tivvù!)
    E chi si suicida con le droghe? Ammazziamolo subito senza possibilità alcuna.
    Caro padre delle colline di Genzano, ha passato anni a dipingere il potere ecclesiastico come tana di pederasti e corrotti (compreso il povero vicario del pope che ci dice essere peggio di Vallini) e i lettori oggi dovrebbero avere fiducia nel parere di comitati ecclesiastici che in privato giocano a trastullarsi con i birilli del vicino di letto??
    Pensi a salvare le anime che quando esce dal Suo apostolato fa danni incalcolabili
    Con rispetto del Suo abito

    • Padre Ariel
      Padre Ariel dice:

      Ha mai conosciuto un fumatore che afferma che il fumo fa bene e che non causa danni ai polmoni e che anzi favorisce le vie respiratorie?
      Ha mai conosciuto un alcolista che afferma che l’alcol fa bene al fegato e che aumenta la qualità della vita?
      Questa la differenza sostanziale tra un tabagista, un alcolista e un anti-vax che nega l’efficacia dei vaccini e che poi finisce a rompere i coglioni in terapia intensiva.

      La sua affermazione «Pensi a salvare le anime» è una frase che respingo al mittente, dotato evidentemente di scarsa o forse nulla formazione cristiana, posto che i Santi Vangeli narrano di come Cristo abbia curato i corpi degli ammalati.

      Pertanto, se lei fosse un cattolico degno di questo nome, dovrebbe sapere come mai, otto ospedali italiani su dieci, portano nomi di Santi e di Sante, o sono dedicati alla Madonna. Per il semplice fatto che sono stati fondati dalla Chiesa, da istituzioni religiose e da Santi fondatori e fondatrici di ordini e congregazioni religiose che, stando alla sua logica, andrebbero rimproverati per non essersi occupati della salvezza delle anime.

      Il tutto detto con il rispetto dovuto alla Sua ignoranza.

  8. Igino Valeri
    Igino Valeri dice:

    Buongiorno Padre,
    ho letto con profonda delusione il suo articolo, in cui cerca di elevare a morale cattolica le sue opinabilissime convinzioni personali.
    Premetto le mia di opinione personale: il cosiddetto vaccino e’ di fatto una sperimentazione di massa (circostanza innegabile) che ha un senso per le persone a forte rischio (anziani e soggetti fragili) ma e’ una follia irresponsabile se proposto e imposto con svariate pressioni a persone giovani e sane, come di fatto avviene.

    Le mie convinzioni si fondano su svariati argomenti, mi limito ad accennarne alcuni che sono fatti, e quindi non credo siano discutibili:

    1. Lei scrive che vaccinarsi e’ un gesto di solidarieta’ verso gli altri. Non e’ vero: e’ ormai appurato che i vaccinati si infettano e sono contagiosi. Ma c’è di piu’: ai vaccinati viene concessa una lunga serie di benefici che non hanno nessun fondamento logico o scientifico, se non quello di discriminare i non vaccinati e spingerli alla vaccinazione. Le faccio un esempio: pochi giorni fa ho preso un volo per tornare dalle ferie. Io, non vaccinato, prima del volo ho dovuto fare il test e sicuramente non ero contagioso. Accanto a me sedevano dei vaccinati, esentati dall’obbligo del test e quindi potenzialmente infetti e contagiosi. Dov’e’ la razionalita’? Dov’e’ la carita’ cristiana? Dov’e’ la scienza in tutto questo? Me lo spieghi lei. Dov’è il business? Se vuole glielo spiego io.
    In questo modo, tanti giovani sono stati spinti a vaccinarsi “per tornare a viaggiare” esponendosi ad effetti collaterali immediati o di lungo periodo…

    2. Lei scrive che il vaccino e’ l’unico rimedio per arginare il Covid. Anche questo non e’ vero. Dovrebbe sapere che esistono svariati farmaci che hanno dimostrato una grande efficicacia, specialmente in caso di trattamento precoce, e che sono stati elaborati protocolli di cura efficaci.
    Come sapra’, in Italia esiste un Comitato per le cure domiciliari precoci, le cui attivita’ e manifestazioni pubbliche sono oggetto di sistematica censura. Tuttavia, questo comitato ha 600.000 iscritti su facebook. I medici ed i sanitari che ne fanno parte hanno curato con successo tantissime persone. Questi medici sono (e qui infilo in mezzo ai fatti una mia opinione personale) i veri eroi: mentre tanti medici vigliacchi pensano solo a mettersi al sicuro attenendosi al protocollo (tachipirina e vigile attesa) tanti altri medici non hanno dimenticato il senso della loro professione e missione e, CRISTIANAMENTE, si sono presi il rischio di elaborare un protocollo e di non abbandonare i malati, fornendo loro delle cure tempestive e salvando migliaia di vite. C’è un quesito a cui non ho trovato risposte scientifiche. Il Covid danneggia l’organismo attraverso le infiammazioni e i trombi, ma ai pazienti si impone la tachipirina (che non e’ ne’ antiinfiammatorio ne’ antitrombotico) anziche’ l’aspirina, che ha entrambe queste proprieta’. Misteri della fede scientista.
    Hannah Arendt diceva che il male e’ mancanza di pensiero, non cerchi di ridicolizzare chi si pone delle domande e cerca di ragionare con la propria testa, anziche’ bersi acriticamente tutta la vulgata dei media e…

    • Padre Ariel
      Padre Ariel dice:

      Caro Iginio,

      il problema è che io ho visto morire le persone, come ho raccontato nei dettagli, lei forse no.
      A volte io trascorro giornate con persone che non hanno potuto vedere neppure le salme dei propri familiare, lei forse no.
      Io sono influenzato dal reale, perché un ragazzo di 27 anni, bergamasco, figlio unico, spesso si intrattiene a lungo a parlare con me, dopo avere perduto entrambi i genitori, entrati in terapia intensiva a 48 ore di distanza l’uno dall’altro e usciti dall’ospedale di Bergamo dentro le bare caricate sui camion militari. E questo ragazzo, che ha mille “perchè?” parla con me, non con lei, non con i dubbiosi sul vaccino.

      E lei, a me, parla di un … “Comitato di 600.000 iscritti su Facebook?” A me che ho toccato con mano la morte, che ho visto morire le persone, che ascolto le parole di dolore dei loro figli e familiari?

      Questa, la differenza che corre tra lei e me: io ho toccato con mano la morte, lei prende per oro colato i comitati facebokkari.

      Non sono dunque io ad avere deluso lei, ma è lei che ha deluso me con questi discorsi fatti a un prete che da oltre un anno è un serbatoio che raccoglie il dolore e la sofferenza umana di chi ha visto morire i proprio cari senza poter vedere neppure le loro salme.

  9. Roberto di Francia
    Roberto di Francia dice:

    Questo sarà il mio ultimo commento su questo sito, e anche la mia ultima visita (mi lasci indovinare: nujjenepoffregàddemeno). Mi ci è voluto qualche giorno per digerire il disgusto per lo stile e i contenuti di questo post ignobile (e di certi commenti), cui ho cercato di reagire nel modo più rispettoso possibile (non è stato facile) per tentare di smentire almeno le più ovvie falsità.

    Padre Ariel, la lascio con questo saggio interessante (per quanto non ne condivida tutto, ovviamente) e a suo modo illuminante. Si parla di “morale del branco e non-vaccinati”.

    https://charleseisenstein.substack.com/p/mob-morality-and-the-unvaxxed

    Spero che un giorno Lei si pentirà di aver contribuito ad aizzare una parte della gente contro quella che ha il solo torto di non condividere la sua fiducia nella “stragrande maggioranza della comunità scientifica” (o mediatica?), e che chiede di essere lasciata LIBERA di fare una scelta medica delicata. Al contrario di quella con la quale si schiera lei (in pessima compagnia dei Draghi, dei Macron, dei Biden di questo mondo, e già questo dovrebbe darle qualche “indizio”), che VUOLE IMPORRE la propria scelta agli altri, cammuffando il proprio squadrismo da altruismo o, ancora più falsamente, da carità cristiana.

  10. Alfredo Grande
    Alfredo Grande dice:

    Viviamo in una società atomizzata, in cui l’individualismo anche CATTOLICO la fa da padrone. Le parole dei giganti cattolici del 900 come il filosofo contadino Gustave Thibon lasciano senza fiato:
    “Lo straordinario rimpicciolimento del mondo operato dai progressi, della tecnica, e soprattutto l’esibizionismo democratico, hanno condotto la massa degli uomini a farsi delle opinioni e a provare dei sentimenti di fronte a ‘realtà che superano infinitamente la loro normale sfera intellettuale e affettiva. In ciò risiede, io penso, una delle maggiori cause dell’irrealismo moderno. E, cosa ancor più grave, le pseudo-concezioni e gli pseudo-sentimenti in questo modo ottenuti, si installano nell’uomo come parassiti delle idee e degli affetti autentici. Ogni miraggio ci deruba di un pezzetto di oasi. Artificialmente provocati e mantenuti, questi stati d’animo non smentiscono la loro origine: rimangono necessariamente fittizi e irreali”.

    Ponete molta attenzione alla prosecuzione:
    “A fianco dell’azione, il realismo ci comanda la disciplina. Quando voi parlate della condotta della guerra, o dei negoziati internazionali, o del futuro statuto dell’Europa, [o la condotta per combattere un’epidemia ndr], non ignorate che il vostro destino personale e quello di coloro che amate dipendono da tali questioni. Ma ben sapete anche che mancate di informazioni e di competenza per trattarle. Non vi resta allora che una via d’uscita: riconoscere i veri capi della Francia ed affidarvi a loro senza riserve”

    ” La vostra disciplina corrobora i loro sforzi; i vostri sogni, le vostre critiche — e soprattutto le vostre divergenze — li intralciano. I vostri capi sono senza dubbio imperfetti; possono avere, come tutti gli uomini, le loro debolezze e i loro errori; ma il più umile buon senso vi insegna che vi salverete in modo infinitamente più certo restando uniti sotto dei capi imperfetti che se, cercando la perfezione, create l’anarchia”.
    ANARCHIA E’ IL PEGGIORE FLAGELLO CHE HA COLPITO L’UMANITA’, CATTOLICI COMPRESI.
    Che cos’è una società? È una riunione di individui stretti insieme dal vincolo di una comune obbedienza. È questo vincolo, questa obbedienza all’autorità legittima, che costituisce la società, che le dà unità nonostante la molteplicità dei suoi membri. Le tre società (Famiglia-Stato-Chiesa) esistono per diritto divino, cioè per espressa volontà di Dio. La famiglia dipende dallo Stato, perché il bene particolare deve essere sempre subordinato al bene pubblico; lo Stato dipende dalla Chiesa in quanto il bene temporale deve essere sempre subordinato al bene spirituale, che è la salvezza delle anime.
    L’anarchia è propriamente la rottura di questi legami voluti da Dio. Questo è l’obiettivo di ogni rivoluzione anti cristica che è essenzialmente OPPOSIZIONE a Dio. È l’Uomo che si sostituisce a Dio, diventando l’idolo di se stesso e necessariamente diventa un NARCISISTA…
    Questo è il vero flagello, altro che tutti i pistolotti contro i vaccini. Il vero problema dei no-vax cattolici è proprio il narcisismo, con una bel po’ di fariseismo…

  11. Alfredo Grande
    Alfredo Grande dice:

    Purtroppo i siti prolife USA dicono di combattere per la verità e poi ci propinano vere e proprie assurdità a cui abboccano sacerdoti, mi spiace dirlo, creduloni, che sparano frasi del tipo:

    “In realtà, per la manutenzione e la crescita di tali “linee cellulari”, occorre l’immissione di sempre nuovo “materiale umano”. Questo è il grande abominio che viene nascosto!”

    Come se le linee cellulari tipo le HEK venissero “rinfrescate” da nuovi aborti!

    Poi aggiungono: “La cosa più scandalosa, come ho accennato il giorno di Santa Marta, è che la Congregazione della Dottrina della Fede, erede di quel Dicastero che storicamente ha sempre avuto il compito di custodire e difendere il Deposito della Fede nella Chiesa Cattolica, con l’approvazione di colui che quasi tutti i Cattolici riconoscono come papa, è scesa in campo per tentare di togliere ogni scrupolo dal cuore dei credenti” [https://www.marcotosatti.com/2021/08/05/derasmo-chi-usa-farmaci-prodotti-con-feti-ha-responsabilita-diretta/]

    Si rendono conto dei danni sia materiale, sia spirituali che producono?

  12. silvia
    silvia dice:

    Caro padre Ariel,
    sono un’infermiera over 40 🙂 (cattolica) e ho vissuto il periodo covid in pieno. Vaccinata. Sono molto ignorante per cui vorrei solo dire come mi sono sentita e come ho cercato di reagire.
    Di fronte alla notizia tam-tam del primo ricovero di un paziente Covid19 nel mio ospedale, sensazione di euforia mista a panico. Ricordo voci da passaparola opposte sui trattamenti da adottare (ibuprofene sì, tachipirina no, anzi il contrario!). Dopo pochi mesi le prime autopsie chiariscono le cause: infiammazione pericolosissima, tempesta di citochine ecc. Ok, allora qualcosa si può fare dal punto di vista della cura (quello fa la medicina: previene e cura): a logica, bene allora l’uso di antinfiammatori subito (ecco il famoso Brufen), quindi cortisone, cpap e via via seguendo le fasi di malattia.
    Io quindi mi sarei aspettata che fosse portato avanti un doppio binario, in cui chi non ha la malattia prova a prevenire (la mia avversione ai farmaci mi ha fatto assumere questo a malincuore, ma certamente servono in parte ad evitare che non degeneri), ma chi ha la malattia va trattato tempestivamente perché non degeneri (qui invece inazione totale). Ho pianto impotente vedendo decine di pazienti a me familiari a cui si dava solo tachipirina perché c’era la febbre e poi morivano perché la tachipirina é un trattamento sintomatico ma poi la cura la devi fare, sennò equivale a stare a guardare (e poi ti stupisci che arrivi la polmonite intrattabile??). Non é mai stato così: la sensazione é che tutto sia assurdo e surreale! Scusate l’intrusione ma dovevo dirlo.

    • Antonio Bertuzzi
      Antonio Bertuzzi dice:

      E hai fatto molto bene, perché Padre Ariel crede ancora che la maggior parte delle morti in terapia intensiva sia stata causata dalla virulenza del virus e non dalle complicazioni della malattia conseguenti alla assenza di adeguate cure domiciliari.
      Ancora a dicembre 2020 alcuni dei miei famigliari sono stati curati con un protocollo terapeutico in parte sbagliato. Ricordo che dissi loro: “Se non finirete in terapia intensiva lo dovrete al vostro organismo, non alle cure che avete ricevuto”. A loro andò bene, come è andata bene alla stragrande maggioranza degli ammalati di Covid-19; a riprova di una evidenza: il Sars-Cov-2 è un virus talmente poco pericoloso che la piccola percentuale di ammalti tra i contagiati si è spesso salvata anche se curata male o non curata affatto. Qualche mese dopo, il protocollo infatti fu cambiato, anche se è rimasto in buona misura incompleto.
      Esperienze di successo come quella di https://ippocrateorg.org, che ha registrato zero decessi in ogni fascia d’età, anche tra gli ultra ottantenni, tra i 60.000 pazienti trattati entro i primi 5 giorni dall’insorgenza dei sintomi, mostrano come il vaccino debba essere considerata al più una opzione, ma certamente non possa essere un requisito in mancanza del quale limitare la libertà. E su questa conclusione cade tutto il castello di argomentazioni moralistiche presenti nell’articolo, che vorrebbero giustificare il Green Pass secondo l’etica cattolica; mentre tale incauto sostegno deriva dalla completa ignoranza sull’efficacia delle cure domiciliari.

      • Padre Ariel
        Padre Ariel dice:

        Caro Antonio Bertuzzi,

        vista la inconsistenza dei miei argomenti, se vuole le passo l’elenco e i contatti delle persone che il Covid-19 lo hanno pagato perdendo genitori, figli, familiari, così che lei, con la sua sapienza complottistica, possa andare a illuminarli e a spiegar loro di che cosa veramente sono morti i loro cari e per colpa di chi.
        Dico sul serio.
        La sua opera informativa sarà sicuramente molto più preziosa di quella di un prete sprovveduto che ha fiducia nella scienza.

        _______________________________________

        Copio incollo quello che ho scritto sulla mia pagina Facebook:

        COME MAI GLI ANTIVAX MI FANNO VENIRE L’ORTICARIA? PERCHÈ HO VISTO MORIRE LE PERSONE DI COVID-19

        Ariel S. Levi di Gualdo, presbitero

        Ve la dico in breve, Antivax che bivaccate sui Social Media a frantumare le palle al cielo e alla terra, nutrendovi di scemenze complottistiche e seminando idiozie fantascientifiche elevate alla massima potenza psicotica.
        Il problema è che io ho visto morire le persone, come ho raccontato inutilmente nei dettagli, voi invece no. A voi potevano essere messe dinanzi anche le salme dei morti, avreste risposto: «Non c’è la prova che siano morti a causa di Covid-19». Perché il vostro rifiuto della ragione e del reale non ha un limite, è pura patologia. La psicologia dell’Antivax radicalista militante è pari in tutto e per tutto a quella di un talebano afghano.

        A volte io trascorro giornate con persone che non hanno potuto vedere neppure le salme dei propri familiari.
        Io sono influenzato dal reale. Sono colpito da quel ragazzo di 27 anni, bergamasco, figlio unico, che spesso si intrattiene a lungo a parlare con me, dopo avere perduto entrambi i genitori, entrati in terapia intensiva a 48 ore di distanza l’uno dall’altro e usciti dall’ospedale di Bergamo dentro le bare caricate sui camion militari e trasportate a Ferrara, perché il cimitero di quella Città lombarda era al collasso. E questo ragazzo che ha mille “perchè?” parla con me, non con gli idioti Antivax che vilipendono i morti e i vivi parlando di “pandemenza” o affermando che il Covid-19 è tutta una montatura dei «poteri forti».

        Questa è la differenza che corre tra me e questi poveri dementi: io ho toccato con mano la morte e sono il serbatoio nel quale coloro che sono stati colpiti dalla morte dei loro cari riversano il loro profondo dolore.
        Andate a spiegarlo a quei due coniugi distrutti, di 75 e 78 anni, che hanno perduto un figlio di 48 anni, al quale non hanno potuto fare neppure le esequie funebri, nella piena emergenza in cui eravamo. Ditelo a loro che il Covid-19 non esiste, o che «è tutta una scusa per inocularci metalli e microchip collegati al 5G attraverso un finto vaccino».

        C’è qualche Antivax disposto a spiegare, per esempio a quel giovane bergamasco rimasto senza genitori, che il Covid-19 è tutta una montatura «pianificata ad arte per creare instabilità sociale e politica e metterci tutti sotto controllo», che «le persone sono state ammazzate dentro gli ospedali», che «sono morte perché le hanno intubate nelle terapie intensive»? Qualcuno se la sente di spiegargli che i suoi genitori sono morti a causa della … “pandemenza”?

        Nella variegata categoria degli idioti irragionevoli, quelli più pericolosi in assoluto sono gli idioti disumani, vale a dire certi Antivax radicalisti militanti privi di rispetto per i morti e privi di rispetto per i vivi.
        Il vaccino non immunizza dal Covid-19, lo hanno spiegato virologi e farmacologi di tutto il mondo, ma riduce gli effetti devastanti di questo virus. Le persone vaccinate possono contrarre il Covid-19, ma come una leggera influenza della durata di pochi giorni.

        Il vaccino è l’unica protezione che al momento abbiamo. E, al di là delle scemenze degli Antivax, è ormai appurato che nelle terapie intensive ci finiscono solo i non vaccinati. Chi questo lo nega, afferma e diffonde false notizie senza fondamento alcuno e del tutto avulse dalla realtà.
        Per questo ripeto: vaccinarsi è una forma di responsabilità verso se stessi e verso gli altri.
        Questo è quanto, per chi vuol capire, tutti gli altri li rimetto alla pietosa misericordia di Dio.

        https://lanuovaferrara.gelocal.it/ferrara/cronaca/2020/03/21/news/il-convoglio-del-dolore-da-bergamo-a-ferrara-i-camion-pieni-di-bare-1.38620645?fbclid=IwAR2R9cPPVpzlgowUuPRbgDjyfEZdbkrUj9zvhdwebLz4UIhi7tiF_f1Yj44

  13. Domenico Sasso
    Domenico Sasso dice:

    Ritengo l’articolo bello, circostanziato e molto ben fatto. Complimenti.Forse avrei calcato un pò la mano su quei medici di famiglia che non si sono comportati in maniera eticamente irreprensibile, staccando il telefono e rendendosi pressochè irreperibili. Va detto che non tutti hanno avuto questo discutibile comportamento ed alcuni purtroppo sono deceduti per buona volontà ed amore verso i loro pazienti, ma forse anche per non aver osservato le regole basilari che si dovrebbero conoscere quando si sospetta la presenza di malattie infettive, (ricordiamoci del caso COPPI).E’ da aggiungere che buona parte si è pure rifiutata di vaccinare i propri pazienti! Tutto il resto della discussione è praticamente tempo perso, parole al vento, in pratica “FUFFA”!

  14. Gian Piero
    Gian Piero dice:

    Sono un medico con ormai quarant’anni di professione e mai nella mia vita ho visto la gente accapigliarsi in questo modo pro o contro un vaccino . Non riesco a capire perche’ , con tutti i problemi enormi che ci sono in campo sanitario, la gente si azzuffi per un siero sperimentale ( attenzione tecnicamente il siero prodotto da Pfizer non e’un vaccino) che sperimenta le tecniche del cosiddetto mRNA, l’erreennea messaggero , tecniche ormai studiati da anni in vari campi e ora applicate al problema della prevenzione del Covid19.
    E’un farmaco sperimentale, come anche detto dall’EMA, che sembra efficace fino a un certo punto e di cui non si sanno ancora gli effetti collaterali a lungo o medio termine.
    Detto questo sembra che la razionalita’ e la conoscenza abbiano competente abbandonato le persone, che si schierano in maniera emotivo aggressiva pro o contro il cosiddetto obbligo vaccinale . L’ignoranza piu’totale si sposa alle prese di posizione piu’drastiche.
    Come cattolici e come medico rimango scioccato quando vedo che anche la Chiesa e anche alcuni preti si battono appassionatamente per il cosiddetto vaccino e vorrebbero quasi scomunicare coloro che invece non hanno intenzione di farlo. Calma ,calma! Il siero sperimentale a mRNA non e’ la SALVEZZA del Genere umani, ma anche se li.fosse, credevo che la Chiesa cattolica fosse per la liberta’ di coscienza non per l’obbligo . Se persino il Signore non ci obbliga a salvarci l’anima ma ci lascia la liberta’, perche’mai la Chiesa dovrebbe predicare l’obbligo del vaccino?

  15. Luca
    Luca dice:

    Caro padre Ariel,
    Ho letto ripetutamente e con attenzione il suo articolo. Vorrei porle dei quesiti in proposito.
    Esiste la possibilità che colui, che decida di non vaccinarsi venga escluso per tale ragione dalla comunione ecclesiale?
    Se sì, sarebbe questa una condizione permanente?
    Accettata la sua valutazione sulla peccaminosità del non vaccinarsi, come potrebbe essere assolto in confessione chi non si vaccina? Dovrebbe il penitente accusare se stesso di questa condotta omissiva?
    Se un padre di famiglia dovesse ritenere in piena coscienza di non potere assumere su di se il rischio di un evento avverso inabilitante o letale conseguente al vaccino, proprio per il bene della sua famiglia, sarebbe da considerare peccatore contro la carità?
    Se una persona fosse irriducibilmente atterita dall’idea di vaccinarsi potrebbe essere considerata in condizione di peccato?
    In concreto, pur ammettendo la materia grave, in che termini può essere valutata la consapevolezza e il deliberato consenso di questa condotta, quando a causarla è una profonda paura?
    Il green pass individua nel mero datum biologico (vale a dire il possesso degli anticorpi al virus e in subordine l’assenza di carica virale nell’organismo) la discriminante per accedere al sistema ludico-ricreativo, ai trasporti pubblici e al lavoro, ritiene conciliabile con la dottrina della Chiesa questo tipo di criterio? Ritiene che lo stesso criterio possa essere adottato in modo legittimo anche per la partecipazione alla Sacra Liturgia?
    Per un confronto costruttivo alla luce della fede e dell’insegnamento perenne…

  16. fabio
    fabio dice:

    “…] Il dì seguente, 15 agosto [1853], festa di Maria SS. Assunta in cielo, Don Alasonatti inaugurava il suo ministero sacerdotale in Valdocco coll’assistere un coleroso. Da due settimane, a Torino, era apparso il colera! . Don Bosco l’aveva preannunziato. Fin dal mese di maggio aveva detto ai giovani chiaramente che il colera sarebbe giunto a Torino e vi avrebbe fatto strage ed aveva soggiunto: – Voi state tranquilli: se farete quanto vi dico, sarete salvi da quel flagello. – Che cosa dobbiamo fare? – gli avevano chiesto i giovani. – Prima di tutto vivere in grazia di Dio; portare al collo una medaglia di Maria SS. che io benedirò e darò a ciascuno e a questo fine recitare ogni giorno un Pater, Ave, Gloria coll’Oremus di S. Luigi e la giaculatoria: Ab omni malo libera nos, Domine. – Era una conferma della pia pratica iniziata l’anno precedente l’accennato scoppio della polveriera.” riporto un brano della vita di SAN GIOVANNI BOSCO
    reverendo Padre ARIEL le chiedo perchè oggi la chiesa alcune cose non le ricorda più? il corona virus è un castigo divino? il peccato ,il demonio perchè non se ne parla?lei che è stato esorcista il demonio è sempre dietro ogni male ,sulle tesi dei complottisti qualche verità può esserci?o lei la esclude a priori?poi mi può dire la distinzione tra fatalismo e destino e predestinazione cristiana ,vi ringrazio

    • Padre Ariel
      Padre Ariel dice:

      Non capisco come mai i bufalari de La Nuova Bussola Quotidiana non abbiano chiesto il parere di una autorità in materia di bioetica come il domenicano Giorgio Carbone, ma sono andati a interpellare il domenicano Leon Pereira, che in questo suo articolo spara una caterva di scemenze pari a quelle che solitamente spara sulla autenticità del fenomeno di Medjugorje e sui messaggi dati a getto continuo da quarant’anni ai sedicenti veggenti.

      • stefano
        stefano dice:

        Ma p. Ariel, glielo chiedo per favore, basta, una buona volta, con le sue liste di proscrizione! Ce la fa a rispettare le persone e a rimanere nei termini del discorso? Padre Pereira, da medico, ci ha fornito degli elementi di informazione puntuali, attendibili e circostanziati per valutare quanto la responsabilità morale dell’uso di cellule fetali nella produzione e nell’utilizzo dei vaccini – segnatamente quelli anticovid – sia davvero remota – criterio fornito nella Nota della CDF per la liceità morale – o, viceversa, o molto poco remota. Le ditte produttrici – avevo letto – hanno dichiarato che le linee cellulari utilizzate nei vaccini derivano da un aborto spontaneo avvenuto negli anni ’60. Si deve presumere che la CDF abbia basato le valutazioni espresse nella Nota su questa indicazione. Ora che il padre Pereira ha fornito nuovi elementi di giudizio, le chiedo: il Padre Carbone – che non è neanche medico – è in grado di smentirli? Se sì, può darne contezza anche a noi?

      • Alfredo Grande
        Alfredo Grande dice:

        Non sono andati da padre Carbone, per lo stesso motivo per cui non sono andati dal dott. Renzo Puccetti , ma da Paolo Bellavite, esperto divulgatore di quella fregnaccia che risponde al nome di omeopatia: hanno perso la bussola…

      • Luigi
        Luigi dice:

        Consiglio la lettura di questo interessante intervento del prof. Alessandro Mangia, ordinario di diritto costituzionale all’Università Cattolica
        https://www.ilsussidiario.net/news/obbligo-vaccinale-e-green-pass-moro-contro-draghi-leuropa-sta-con-lex-dc/2205455/
        E poi per calmare gli animi di tutti e cercare di buttare acqua sul fuoco degli “odiatori”, consiglio vivamente questo pezzo di Marcello Veneziani dal titolo: “Basta col Covid”…
        http://www.marcelloveneziani.com/articoli/basta-col-covid/

  17. Roberto di Francia
    Roberto di Francia dice:

    Padre Ariel, gliene canti quattro lei a questo “cattolico novax” che osa mettere in discussione l’efficacia di questi “vaccini” e l’imbrescindibbbile dovere morale di farseli iniettare! Mi raccomando, non trascuri di esporre a Sua Eccellenza la sua bella idea di “green pass eucaristico”.

    https://lanuovabq.it/it/green-pass-e-controllo-sociale-ce-un-vescovo-in-francia

    Qui l’originale:

    http://diocese64.org/actualites/item/2200-communique-sur-la-crise-sanitaire

    • Padre Ariel
      Padre Ariel dice:

      Nel mondo il Collegio Episcopale è formato da 5389 vescovi.
      Che dirle … meno male che tra svariate migliaia di “conigli silenti”, uno parla elargendo perle di saggezza.

    • Silvy
      Silvy dice:

      …bella ( si fa per dire) la definizione di “green pass eucaristico”…sembrerà meno blasfemo.
      Mi piacerebbe chiedere ai testimonial/ influencer dei vaccini cosa c’è di “verde” nel togliere la libertà e quindi la vita alle persone.
      Vorrei chiedere a p. Ariel se la manipolazione delle masse attraverso le parole ( vaccino..green pass..) e la paura o peggio il terrorismo ( come sta succedendo) sia una scelta onesta e moralmente corretta.
      Le bugie e gli inganni sono ancora un peccato grave ?
      E allora come la mettiamo con la Verità ? ..è onesto terrorizzare i semplici ? Prendere la gente per paura e i giovani con una birra gratis o addirittura come ha fatto il sindaco di New York regalare 100 euro a chi si fa vaccinare.
      Come a dire.. se compri un’auto nuova non solo non la paghi ma il concessionario ti darà dei soldi.
      Ti fidi ???..
      Dovrebbe bastare questo per sentire puzza di bruciato..anzi di “ fumo…”
      Mahh…
      “ Green pass eucaristico”…che Dio ci perdoni

      • Padre Ariel
        Padre Ariel dice:

        Tra lei e me c’è questa grossa differenza: se la Chiesa mi dice che ciò che io credo di vedere bianco è nero, per me è nero e basta.
        Lei invece si mette a discutere e a contestare, semplicemente perché è cattolica a modo suo, mossa da una voglia insopprimibile di discutere e contestare su tutto.

        • frama
          frama dice:

          Certa obbedienza è solo complicità e non scagionera’ al tribunale di Dio.
          San Nicola da Tolentino al superiore che lo accusava di disobbedienza rispose: “Ci vada da solo all’inferno!” Voleva che, in un momento di difficoltà per il convento, vendesse l’asino malato senza farsi tanti scrupoli con il compratore.
          Ma i religiosi a quel tempo temevano il giudizio di Dio e sapevano tenere testa a minacce e allettamenti. Come san Filippo Neri quando rispose: “Io cardinale? Ma non si scomodi, considero più importante il paradiso.”

          • Padre Ariel
            Padre Ariel dice:

            … anch’io considero “più importante il Paradiso”. E glielo dico perché, in caso contrario, sarei stato vestito di rossa da diversi anni, ma ho sempre preferito il Paradiso.

  18. Angelo Achilli
    Angelo Achilli dice:

    Stimato Padre Ariel,
    grazie per la sua presa di posizione chiara e franca e che ha contribuito a decidermi per la vaccinazione. In qualità di reazionario non competente in materia di vaccini e virologia avevo bisogno che uno dei miei più…”influenti” influencer si esprimesse su una materia così delicata ed importante per la salute pubblica e personale; dobbiamo ammettere che i punti di riferimento di chi ha una matrice culturale formatasi in ambienti conservatori e che ritiene autorevoli e in buona fede intellettuali come Blondet, Marletta, Mazzucco, Fusaro etc. non è certo indirizzato ad avere un approccio positivo nei confronti della vaccinazione anti-covid.
    Sono stato malato di Covid (in forma non gravissima) e pertanto godrò di green pass valido sino a settembre, un giorno prima della scadenza verrò vaccinato e vedrò così rinnovato l’importante lasciapassare imprescindibile nel mio settore lavorativo.
    Ciò nonostante, come molti altri ”complottisti”, non trovo incoraggianti, al fine di convincere le masse a vaccinarsi, i continui messaggi da parte di organismi internazionali che ci ricordano con ossessiva insistenza quanto il mondo sia sovrappopolato e quanto siano opportuni aborto ed eutanasia legale…chi è di natura un poco diffidente e sa fare due più due non morirà certo dalla voglia di seguire i consigli sanitari pro-vax che vengono da costoro…anzi, per incentivare in tal senso i dubbiosi dovrebbero proprio tacere.
    Con ciò no voglio giustificare il fanatismo talebano di certi no vax ma solo trovare una ragione sensata per tanta acrimonia…

  19. Isacco Di Noia
    Isacco Di Noia dice:

    Sei un povero cerebroleso oppure un indemoniato. Spero la prima ma temo la seconda. A voi pretoni di merda ovviamente frega un cazzo della salvezza dell’anima e dei danni che avete provocato adeguandovi a degli inutilissimi lockdown. L’importante era salvare la vita di un vecchio stronzo che magari sarebbe morto per altri motivi. Pazienza per tutte le grazie di cui avete privato i fedeli. Ma non si può rischiare la vita per ciò che si ritiene importante? Da cattolico non più praticante ma tanto a te che te frega? Spero solo non abbiate fatto male ad altre persone. Tanto c’è il covid e ho dovuto farlo per quegli scemi dei miei famigliari che ascoltano le cazzate di gallo e crisantemi

    • Padre Ariel
      Padre Ariel dice:

      La ringrazio tanto di aver comunicato di essere un cattolico non più praticante, questo mi solleva molto. Perché un soggetto come lei dentro una chiesa, equivarrebbe a portare a passeggio un maiale dentro una sinagoga durante la solenne liturgia del Yom Kippur, o a mettere un rospo dentro la mangiatoia al posto del Bambino Gesù la notte di Natale.

    • Emilio P.
      Emilio P. dice:

      @Isacco Di Noia. Ti sei comportato come un villanzone. Se hai qualche appunto da fare a questo sacerdote, fallo con il rispetto dovuto alla persona, se non alla veste. Si può benissimo dissentire senza bisogno di insultare, e questo vale per tutti, laici e preti. Non condivido una parola di ciò che ha scritto p. Levi in questo articolo, ma non per questo mi metto ad offendere.
      @P. Levi. Perché pubblica un commento offensivo e grottesco come quello di Isacco Di Noia e non invece i commenti di chi educatamente La invita a cambiare certi atteggiamenti?

      • Isacco
        Isacco dice:

        Ascolta questo prete non molto intelligente offende sempre a destra e a manca. Era ora che gli si rispondesse a tono. Poi come vedi dalla sua risposta della salvezza delle anime gliene frega un cazzo.

  20. Luca Guido
    Luca Guido dice:

    Finalmente un po’ di spot ultra-conformisti per i vaccini!
    Ora si che ci possiamo fare inoculare in nome della Scienza!

  21. Antonio Bonifacio
    Antonio Bonifacio dice:

    Per prima cosa mi domando, posto comunque che Lei fa quello che più gli aggrada : ma un sacerdote non dovrebbe occuparsi di scienza sacra invece di impelagarsi in chiacchiere intorno alle succedanee scienze profane? Secondo, se mi permette, dubito della sua candida ingenuità di fronte alla relazione che intercorre tra politica e scienza, tutt’altro che un sacro connubio.
    Sa, io sono della generazione che ha conosciuto il talidomite, un farmaco sicuro, distribuito generosamente in quaranta paesi (anche) alle donne in gravidanza (proprio perché sicuro!) e della triste epopea dello sterminio “patriottico” delle popolazioni sottovento un gigantesco esperimento cinicamente condotto per studiare gli effetti sulle “popolazioni” sacrificabili di Miss Nevada (la bomba atomica)
    Non per nulla per estrarre l’uranio per miss Nevada si utilizzarono i popoli autoctoni gli indiani Navajo, sicuramente sub umani sacrificabili, ne morirono orrendamente contagiati centomila
    Poco male: erano sacrificabili, sono sempre stati sacrificabili, nevvero padre?
    Per conseguenza: se la “gente” è sospettosa e un poco irrazionale (a volte) ha tutta la mia comprensione. Di “quelli” c’è poco da fidarsi, sappiamo tutti di essere “sottovento” (compreso Lei)
    cfr: Vittorio Zucconi da Repubblica > la Repubblica.it 1951, LA BOMBA ATOMICA FA STRAGE IN AMERICA

  22. Paolo da Genova
    Paolo da Genova dice:

    Padre Ariel,
    Capisco pure provocare per scuotere le coscienze, ma proporre di far pagare le cure a chi non si vaccina e giustificare l’abbandono di chi non può pagare, è semplicemente mostruoso, indegno di un cristiano e tanto più di un prete e teologo. Saranno anche tanti gli ignoranti contro cui lei polemizza, ma pure tante sono le persone informate e in buona fede che rifiutano la retorica ufficiale imperante, perché è pacifico che i vaccini anti-covid proteggano (in buona parte) dalla malattia (non dal contagio) chi li riceve, ma non gli altri (anche il vaccinato può contagiarsi e contagiare), quindi è insensato parlare di dovere altruistico, e tanto più mostruoso proporre di far pagare le cure a chi non si vaccina e giustificare il suo abbandono se non può pagare. Con queste sue frasi vergognose (e non dette in un impeto, ma pensate e argomentate) si è meritato un bel vaffa, che mi auguro scuota la sua coscienza, se ce l’ha.

    • Padre Ariel
      Padre Ariel dice:

      Lei ha estrapolato un concetto da un discorso ben spiegato, perché aveva voglia: prima di farmi la morale e poi di mandarmi affanculo.
      Accetto l’una e l’altra cosa, però risponda a questa domanda basata su un esempio tutt’altro che impossibile da realizzarsi:

      Caso di emergenza, ospedali al collasso e terapie intensive senza diponibilità di posti. Lei è il dirigente della terapia intensiva, ha solamente un posto disponibile e può intubare – quindi salvare – una sola persona. Le vengono portati d’urgenza due pazienti:

      PAZIENTE A
      , età quarant’anni, affetto da malattie autoimmuni per le quali gli specialisti sconsigliarono la somministrazione del vaccino. Il paziente si è sempre affidato alle cure mediche e ha seguito con scrupolo tutte le prescrizioni, le cure e le terapie. Essendo un soggetto ad alto rischio e consapevole dei danni che avrebbe potuto recargli il covid-19, ha mantenuto sempre il distanziamento, usato mascherine, fatto scrupoloso uso di disinfettanti, non ha frequentato locali pubblici, luoghi affollati, ha evitato di viaggiare in aereo e in treno, usando per gli spostamenti, anche lunghi, la sua autovettura, andando per questo anche incontro a spese maggiori e a ore e ore di viaggio.

      PAZIENTE B, età quarant’anni, convinto sostenitore che il covid-19 fosse poco più che un’influenza e che intorno ad esso abbiano costruito quella che alcuni chiamano “pandemenza” per costringere le persone in casa, per danneggiare volutamente l’economia e indebolire gli Stati. Convinto sostenitore della inutilità, anzi della dannosità del vaccino. Non ha mai usato alcun genere di cautela, si è rifiutato di proteggere se stesso e gli altri con la mascherina, non ha usato disinfettanti dicendo che il loro unico scopo era di arricchire le aziende produttrici, ha frequentato locali pubblici, è stato tranquillamente in mezzo alla gente, è andato in vacanza in zone affollate, ha fatto la movida tra la folla di persone e viaggiato in lungo e largo come ha voluto.

      Sono tutti e due sulla barella, davanti a lei, devono essere intubati, ma lei può intubarne uno solo.

      Scelga. Per la miseria: scelga e non perda tempo perché può salvarne uno solo!
      Quindi scelga e risponda dinanzi a questo tragico saggio di vita reale: quale intuba e quale lascia morire, tutti e due non possono essere salvati.

      Poi, se le avanza tempo, ci dica chi dei due deve andare a fare in culo, se lei o io.

      • daouda
        daouda dice:

        Don Ariel se uno non prende precauzioni innanzi al virus e lo si minaccia di non curarlo ( giacché è evidente la sua scelta su chi penda, dovendo rispondere per terzi si salva di solito credo chi abbia più probabilità di vivere credo, ma non sono un medico ) non è diverso dal non dover curare chi si droga per passatempo, chi magari fa un incidente in macchina perché ama correre, chi gli piace fare escursioni e precipita rompendosi una gamba, chi fa sub in zone proibite e si pija n malore, chi fa parapendio o paracadutismo e via discorrendo, anche i ciccioni mi sà che non potrebbero contare sulla sanità pubblica finanziata dalle tasse altrui…il principio è lo stesso.
        Il che non farebbe alcun problema, ma equivale ad ammettere che la sanità non sarebbe pubblica e se non è pubblica che senso ha versare fior fiori di tasse per servizi non erogabili? Ipso facto onestà vorrebbe che gran parte del gravame fiscalee venisse espunto e vedrà che chi si prende il covid magri poverino malamente, avrebbe i soldi per curarsi e riflettere ed al massimo piangerebbe per aver buttato i soldi, che però a rigor di logica appunto dovevano rimanergli in tasca ab origine…Ora di un principio di solidarietà alquanto variabile ( ah messo in conto che genericamente clandestini e zingari non dovremmo manco contemplarli fra le cure possibili visto che di rado versano tasse ) non c’è bisogno.
        Non si snega l’esistenza del covid ( d’altronde molti tra i guariti moriranno di fibrosi polmonare entro 7 anni ) ma che semmai il vaccino sia una “panacea unica soluzione” e che impedisca i contagi. Ben…

        • Padre Ariel
          Padre Ariel dice:

          Caro Daouda,

          sono un ex fumatore, nel corso della mia vita ho avuto spesso modo di parlare con tabagisti, alcolisti, tossicodipendenti … tra loro e un anti vax talebano c’è una differenza sostanziale: il fumatore incallito non dice che il fumo fa bene alla salute, ma si lamenta che non riesce a smettere di fumare, pur avendoci provato tante volte. L’alcolista non dice che l’abuso di alcol è un toccasana per il suo fegato e altri organi vitali, anzi semmai si lamenta, nei momenti di lucidità, che non riesce a smettere di bere. E non le dico quanti cocainomani ho conosciuto che ne hanno provate di tutte, prima di riuscire a smettere, quasi sempre con terapie drastiche.

          Il fumatore incallito è terrorizzato dall’idea che suo figlio adolescente possa iniziare a fumare e lo prega in tutti i modi di non mettere mai una sigaretta in bocca, l’anti vax talebano, al figlio adolescente che si vuole vaccinare, nega il consenso autorizzato e lo terrorizza sulla dannosità dei vaccini.

          Insomma: l’anti vax talebano nega l’esistenza stessa di una malattia e l’unica cura al momento possibile per ridurre gli effetti devastanti del Covid-19, diversamente dal tabagista che non nega il tumore al polmone né l’alcolista nega la cirrosi epatica, ecc …

          Ecco perché le due cose sono distinte ed ecco perché, provocatoriamente, ho detto che a certi anti vax, se finiscono in terapia intensiva, andrebbero fatte pagare le cure.

      • Paolo da Genova
        Paolo da Genova dice:

        Padre Ariel,
        A casa mia questa sua risposta si chiama “buttarla in caciara”, sperando che l’avversario perda le staffe. Lei non risponde entrando nel merito (cosa che lei rimprovera sempre agli altri), bensì ponendo una domanda retorica, ovvero dalla risposta ovvia. La situazione da lei ipotizzata è possibile in teoria, ma pressoché impossibile in pratica, perché per un verso presuppone l’onniscienza, per l’altro esclude un’infinità di fattori a mio avviso molto più importanti nella scelta di chi salvare. Comunque, se io fossi il primario, e fossi onnisciente, deciderei non in base a cosa pensava, cosa credeva, o cosa faceva il paziente A o il paziente B, bensì in base alla sua situazione famigliare e personale: è sposato? Ha bambini piccoli? Ha genitori anziani, fratelli, sorelle? Ha già altre gravi malattie? Sulla base di questo, pregando Dio di illuminare la mia scelta, prenderei la decisione. Con questo credo di aver risposto alla sua domanda, quindi me ne vado quietamente dove lei mi manda, lei stia pure comodo dove sta. Ha scritto tanti articoli belli ed edificanti, questo suo ultimo non è fra quelli, perché tratta di una materia che evidentemente non conosce, quindi si basa su una vulgata mediatica che contrappone vaccinati e non-vaccinati, che non ha ragione di essere: https://www.dailymotion.com/video/x82v0ku

        • Padre Ariel
          Padre Ariel dice:

          Non rivolti la frittata per l’ennesima volta e rilegga quello che ha scritto nel precedendo commento al quale io ho risposto: non ce l’ho mandata io, che mai mi permetterei di farlo con lei né con chicchessia, è stato lei ad averci mandato me, io le ho solo risposto.

          Dimentichi questo articolo e prosegua a seguirci, avremo modo di essere d’accordo su tante altre tematiche.
          Un saluto veramente caro e sincero.

          • Paolo da Genova
            Paolo da Genova dice:

            Padre Ariel,
            Rispondo solo per precisare che il mio “vaffa” a lei rivolto non aveva intento di offesa, bensì di esortazione (su suo modello, io la leggo spesso) a prendere atto delle enormità che aveva scritto (certo con intento paradossale e polemico suo tipico, non letterale) e che purtroppo contribuiscono a incupire un clima culturale e mediatico già cupo di suo. La saluto cordialmente e aspetto il suo prossimo articolo, la prego di ricordare nelle sue preghiere la mia famiglia.

      • stefano
        stefano dice:

        Concordo con fabio, il suo argomento è capzioso. Nella normalità dei casi, nessuno dei due pazienti avrebbe dovuto essere ricoverato in terapia intensiva per essere intubato. Quando personaggi come Donal Trump, Silvio Berlusconi o Flavio Briatore, per citarne solo alcuni, si sono ammalati di covid, ai primi sintomi sono stati trasportati in strutture dove non è stata somministrata loro Tachipirina in attesa che sviluppassero insufficienza respiratoria ed altri gravi disturbi della malattia, per poi essere trasferiti a tempo debito nei reparti di terapia intensiva da nerboruti barellieri; no, sono stati invece sottoposti immediatamente a trattamenti farmacologici efficaci e di basso costo che li hanno restituiti alla vita normale nel breve volgere di pochi giorni. Ma quelli erano personaggi famosi. Per tutti gli altri pazienti A e B il Ministro Speranza ha disposto invece l’intubamento forzato dopo che la malattia ha avuto modo di infierire sugli organi colpiti lasciandovi danni permanenti, con la prospettiva di lunghe degenze e magari una bella fibrosi polmonare con gli omaggi del Ministro come souvenir del periodo trascorso come ospite del SSN. Perciò, la sua domanda su chi salvare tra il paziente A e il paziente B, potrebbe avere una risposta univoca solo in un caso, il caso in cui uno dei due si chiamasse Roberto Speranza. Ma, come ormai tutti possono arguire, questa è un’ipotesi del terzo tipo, cioè impossibile.

    • Padre Ariel
      Padre Ariel dice:

      Informeremo Nonna Pina, che lasci perdere le tagliatelle e si metta a produrre vaccini a buon prezzo, che le devo dire …

      Una confezione da 6 compresse anti-rigetto da assumere dopo i trapianti di organi, costa dai 12.000 ai 18.000 euro.
      A parte i costi della ricerca di laboratorio, lei sa che cosa vuol dire per una azienda farmaceutica produrre dei farmaci che non sono di grande diffusione ma che sono riservati a malattie molto rare, oppure, per esempio, al post-trapianto?

      A parte questo: sa che le stesse sporche multinazionali farmaceutiche distribuiscono da sempre, gratuitamente, medicinali e soprattutto vaccini gratis nei Paesi del cosiddetto Terzo Mondo?

      Non le pare che sia cosa equa far pagare a chi può pagare nei Paesi dell’Occidente?

      Conosco missionari e missionarie che gestiscono consultori medici e centri ospedalieri sparsi per tutta l’Africa, parli con loro, le confermeranno che le Big Pharma gli forniscono da sempre gratuitamente i medicinali, i vaccini, i medicamenti.

      • Franco
        Franco dice:

        Ho deciso. Mi vaccinero quando I protocolli di produzione e. Componenti dei cosiddetti “vaccini” saranno desecretati e resi pubblici e dunque valutati da competenti.
        Inoltre quando come è scritto nel consenso che si chiede di firmare a me vaccinando il medico avrà ben illustrato tutti i rischi essendo cardiopatico e anche tutte le terapie alternative (ma credo che su questo vi sia latitanza in quanto. Medici e operatori sanitari ricevono un compenso pecuniario in base al numero dei vaccinati).
        Con stima e amicizia

      • fabio
        fabio dice:

        Reverendo padre Ariel
        cosa fa mi difende le multinazionali del farmaco’?https://abruzzolive.it/chi-e-davvero-la-pfizer-la-vera-storia-del-contenzioso-di-kano-contro-la-big-pharma/ conosceva questa storia?che forniscano vaccini gratuiti ai paesi poveri è il minimo che possano fare dato che fanno utili da miliardi di dollari e non pagano tasse https://valori.it/levasione-uccide-37-miliardi-di-big-pharma-nascosti-nei-paradisi-fiscali/ conosceva ?e non pensi che voglia essere irriverente contro di lei ,saluti

        • Padre Ariel
          Padre Ariel dice:

          Quindi mi spieghi: se un multimilionario che ha una disponibilità di danaro liquido depositato nelle banche per decine di milioni di euro, dona 500.000 euro a un ente benefico di pubblica assistenza, non compie una preziosa opera di bene, semplicemente perché, a fronte di quella che è la sua ricchezza, 500.000 euro sono per lui una bazzecola?

          • fabio
            fabio dice:

            certo che sono una bazzecola, mi meraviglio ,mi permetto di ricordarle L’obolo della vedova,fanno filantropia e non carità cristiana ,anche se le buone azioni son sempre benvolute,ci mancherebbe altro

          • Federico
            Federico dice:

            Non dovrebbero esserci accumuli di danaro che eccedano la decenza. Come dice? Qual è il limite della decenza? Per esempio disporre di un patrimonio privato pari al prodotto interno lordo di intere nazioni.

        • Lucia
          Lucia dice:

          Signor Fabio se è per questo in Kenya qualche anno fa la campagna di vaccinazione non ricordo contro quale malattia fu un flop totale perché dei medici cattolici denunciarlo o che quei vaccini erano sterilizzati, la Chiesa cattolica si espose contro il prosieguo della campagna, non ricordo quale ente internazionale scagiono il vaccino in questione ma il sospetto atroce rimase, d ‘ altronde qualche decennio fa in Perù e più recentemente Canada(nativi) e Romania( rom) con la scusa di interventi per altre situazioni sono state sterilizzate migliaia di donne. Eh no, come lei anch’ io non mi fido a priori dei medici esistono infatti medici corrotti, figurarsi degli imprenditori – finanzieri delle multinazionali del farmaco. E spero solo che questa fiducia della Chiesa nel vaccino non si tramuti in un’ altro boomerang, già in questi giorni la Chiesa sta pagando a caro prezzo l ‘ aver avallato il genocidio perpetrato dal governo canadese sui nativi attraverso le famose scuole, già perché la colpa adesso ricade sulla Chiesa mica sui ministri canadesi criminali che hanno ideato il genocidio….. Buona giornata

          • Iginio
            Iginio dice:

            Non c’è stato nessun genocidio in Canada. Le epidemie allora non curabili mietevano morti. E’ ridicolo credere che anche nel passato si vivesse come viviamo noi oggi. Lo sbaglio dei canadesi fu imporre di togliere i bambini ai genitori per farli vivere in collegio in modo che diventassero come i bianchi. Però era assimilazionismo, non razzismo né genocidio.

  23. Marco
    Marco dice:

    Uno dei suoi virologi di fiducia (per la fede c’è Bergoglio con la [CENSURATO]

    ______________

    Se vuole insultare o insolentire il Sommo Pontefice, deve andare su altre pagine, dove più viene insultato, più si sentono “veri cattolici” coloro che lo insultano. Qui, su queste nostre pagine, non c’è posto per quelli come lei.

    Ariel S. Levi di Gualdo

  24. Alexander Felix
    Alexander Felix dice:

    Se l’efficacia del vaccino dovesse risultare scarsa o addirittura pressoché nulla, cadrebbe il presupposto di tutte le sue argomentazioni. Rimango colpito da due cose, poi: la caricatura che fa del “nemico”, la sua riduzione a macchietta subumana (questa è carità cristiana?) e la leggerezza con cui afferma essere lecito negare le cure a chi non le può pagare; praticamente una condanna a morte. Un giorno – e mi fa strano che non veda questo – ci sarà un Green Pass “contro” i cattolici e per chi pensa certe cose su certi argomenti che io e lei, cattolici, pensiamo. La saluto e le auguro che un giorno, quando si ammalerà (tutti prima o poi ci ammaliamo e muoriamo), lo stato garantirà ancora cure a chiunque, senza discriminazioni ideologiche.

    • Padre Ariel
      Padre Ariel dice:

      Affermare che attraverso il vaccino ci inoculano un microchip per poi controllarci attraverso il 5G e che i vaccini contengono sostanze che in futuro faranno sviluppare nei vaccinati varie forme di tumori affinché le sporche multinazionali farmaceutiche possano speculare e arricchirsi ancora di più sulle cure sul cancro, non è secondo lei, di per sé, una caricatura messa in piedi non da me, ma dalle stesse persone che sostengono queste cose? E se lei si mette a girare per internet scoprirà che questi materiali sono molti e coloro che hanno pubblicato su YouTube video dove sostengono queste tesi fanta-complottiste hanno centinaia di migliaia di visualizzazioni.
      Dunque, di che cosa stiamo parlando?

  25. Stefano
    Stefano dice:

    I mercanti sono entrati nel tempio e preti come lei li accolgono, ne fanno idoli e portano le pecorelle al macello. Lo sa che Pfizer stessa dichiara un evento “life threatening” ogni 1000 somministrazioni nei giovani? Mi fa pena.
    Confidi nella pietà divina.

    • Padre Ariel
      Padre Ariel dice:

      Le ho mai chiesto soldi?
      Le ho mai prospettata l’assoluzione dai peccati previo pagamento?
      Mi sono presentato mai davanti a lei a “venderle” il premio della vita eterna?
      Non mi risulta.
      Quindi taccia e non dica scemenze.

  26. Bibi
    Bibi dice:

    Io sono imbarazzato per lei.
    Leggendo commenti e articolo iniziale.
    Lei si è comportato come uno sprovveduto e rischia di sprovvedere anche altri.
    La sua affermazione sul greenpass in Chiesa si commenta da sola e la dipinge per quel che è.
    Siate prudenti come serpenti…
    Sia più cauto, molto più cauto, estremamente più cauto.
    Rettifichi l’articolo, rimandi a dubbi e opportunità del tutto, i commenti non vengono letti come si dovrebbe…e l’articolo è quantomeno sbilanciato.
    Non ascolti l’orgoglio.

    Ah, btw, se non potrò entrare nell’ edificio, ascolterò fuori.
    Addio.

      • Federico
        Federico dice:

        Può darsi, ma passare al contrattacco non sana il vizio dell’orgoglio. Né quello, pur meno grave, dell’incontinenza verbale.

        • Padre Ariel
          Padre Ariel dice:

          Lei si permette di dare giudizi morali che mai e poi mai, neppure il più severo dei confessori si sognerebbe di dare durante la confessione sacramentale al peggiore dei peccatori.
          Questa la differenza che corre tra un prete come me e uno che gioca malamente con le parole come lei.

  27. Attilio sacco
    Attilio sacco dice:

    Caro Padre Ariel,

    Sono totalmente d’accordo con la sua analisi. Di fronte ad un novax non avrei parole da spendere perché non saprei cosa dire perché il grado di ignoranza è cosi profondo che bisognerebbe trovare le cause nel percorso formativo.

    Nessuno è tenuto a conoscere la biologia o la chimica ma tutti sono tenuti ad avere strumenti logici adeguati per capire l ABC del vivere civile, per sé, per la propria famiglia e per la società di appartenenza.

    Mi permetto di ricordare la figura del Beato Giacomo Cusmano il cui apostolato fu decisivo per la ripresa della Palermo dell’800. Cusmano però non era soltanto un santo che aiutava i poveri ma seppe avvalersi degli studi medici per rendere efficace il suo apostolato e tentare di curare i malati con quelle poche conoscenze di cui si disponeva all’epoca.

    Dalle biografie dei santi mi sembra adì capire che la conoscenza può invece essere strumentale per la gloria di Dio

    • Fabio
      Fabio dice:

      Buonasera, non capisco perché a priori una persona che matura una scelta diversa dalla sua debba essere per forza ignorante.
      Io ho scelto di non aderire alla campagna di “vaccinazione” per una mia scelta libera e ponderata, rispetto chi ha deciso di aderire e non apostrofo come ignorante nessuno, gradirei però lo stesso rispetto da parte vostra, visto che in questo caso parlare di scelta responsabile o morale sia tutto da dimostrare vista la dubbia efficacia del prodotto su larga scala (vaccinati con doppia dose e cmq contagiati) . E poi mi scusi, se lei è vaccinato ed è certo dell’efficacia del prodotto di cosa ha a tenere rispetto chi non l’assume? Lei ha assunto il rischio di aderire ad una campagna ancora in fase sperimentale (lo dicono le stesse case farmaceutiche) firmando il consenso informato e mallevando le case farmaceutiche, medici, e somministratori dagli eventuali effetti avversi ? Buon per lei. Io ho valutato per la mia età rischi e benefici e ho detto no grazie, se lei l’ha fatto immagino che abbia ponderanto bene la sua situazione, rispetti dunque chi ha scelto diversamente. Infine: ciascuno ripone la fiducia in chi gli ha dimostrato di aver ragione. Io nei governanti, nelle istituzioni, e negli scienziati che fin qui hanno gestito l’emergenza ripongo zero fiducia, visto che dati alla mano siamo stati i peggiori per numero di morti e distruzione dell’economia dell’intero pianeta (si vada a vedere i numeri)

    • Roberto di Francia
      Roberto di Francia dice:

      Grazie per avermi aperto gli occhi. Di sicuro nel mio percorso formativo (un dottorato in Italia e Francia e una discreta carriera all’estero) qualcosa è andato orribilmente storto. Anche in quella del dott. Luc Montaigner probabilmente: poraccio!

      Interrompo qui per amor di carità il sarcasmo che la stupidità della sua osservazione merita. Siamo nell’ambito di un dibattito scientifico, e se qualcosa ci insegna la scienza, è che le certezze di oggi (anche quelle sostenute dalla “maggioranza” degli scienziati, per lo meno quelli che passano in tv) sono gli abbagli di domani. Senza contare che in questa storia ci sono colossali interessi economici e geopolitici che falsano ampiamente l’equilibrio della discussione.

      Per questo, tutti dovrebbero essere liberi di scegliere come agire in questa situazione, senza essere trattati da fanatici, ignoranti o peggio. Da una parte o dall’altra. Soprattutto in ambito cattolico.

      • Padre Ariel
        Padre Ariel dice:

        Scusi se mi intrometto: l’anziano e alla prova dei fatti non più particolarmente lucido Monsieur Luc Montaigner è stato insignito del Premio Nobel, su questo non c’è dubbio. E lo ha ricevuto perché indubbiamente lo meritav.
        Le domando: dopo un dottorato in Italia e in Francia e una discreta carriera all’estero, lei pensa che un Premio Nobel conferisca patente di infallibilità a chi lo ha ricevuto per il tutto il corso della sua vita futura sino alla morte?
        In altre parole: una persona che in precedenza ha ricevuto questo Premio, è immune da errori? Non può, in futuro, dire o affermare cose sbagliate?
        A me risulta – ma lei vive in Francia ed è molto più informato di me – che l’Accademia di Francia, proprio valutando il pregresso prestigio di questo studioso, è alquanto imbarazzata per le sue affermazioni e più volte, in modo molto delicato, ha fatto allusioni alla “età” e alla “lucidità”.

        Per autentica e doverosa venerazione verso le loro memorie ometto i nomi, ma posso dirle che abbiamo avuto casi, anche recenti, di teologi di grande fama che giunti all’anzianità sono stati colpiti da demenza senile. La Chiesa, nel caso di membri del clero secolare, o gli Ordini religiosi, in caso di membri del clero regolare, hanno cercato di “isolarli” per proteggere la loro fama e tutto ciò che di grande avevano fatto nelle loro esistente, evitando che con degli sproloqui fatti in pubblico lasciassero di sé l’immagine dei “fuori di testa” che dicevano cose palesemente assurde.

        Due soli esempi: abbiamo avuto il caso di un grande mariologo che negava il dogma dell’Assunzione, alla cui definizione partecipò come teologo di fiducia di Pio XII e un santo teologo domenicano, il più grande neotomista del Novecento, che a Roma i suoi confratelli dovevano tenerlo in angoli del convento dai quali i visitatori non potessero udire la sua voce, perché quando si arrabbiava bestemmiava come uno scaricatore di porto, colpito come era da una forma devastante di demenza senile.

        • Roberto di Francia
          Roberto di Francia dice:

          Il mio intervento era una reazione all’insulto gratuito di Attilio Sacco sui “novax” (immagino che l’etichetta sia per quelli che rifiutano le attuali terapie geniche), che sarebbero tutti ignoranti con un problema “di percorso formativo”. Non sto affatto dicendo che il mio dottorato sia sinonimo di autorità in quest’ambito: sto dicendo che ci sono persone perfettamente in grado di ragionare che rifiutano questo vaccino, non particolarmente ignoranti o stupide. Il riferimento a Luc Montaigner era un altro esempio di tali “problemi di percorso formativo” (potrei citare decine di medici e scienziati riconosciuti che condividono gli stessi dubbi).

          Uno scienzato puo’ aver ragione su argomento e torto su un altro, ma trattarlo da demente solo per avere un’opinione divergente, è procedimento degno dei migliori anni del regime sovietico, e mi fa specie che anche Lei ricorra a questi “argomenti”.

          Che l’accademia di Francia sia imbarazzata, questo è un suo (dell’Accademia) problema. Nessuno scienziato serio dovrebbe essere imbarazzato dalle affermazioni (vere o false, comunque scientifiche) di un collega che ha meritato una “certa” credibilità.

          Queste istituzioni sono totalmente succube di un potere ormai fuori controllo, e lo testimoniano l’avallo che danno a politiche deliranti come quella sulle donne incinte del mio intervento precedente.

          Consiglio a tutti di studiare la triste storia di Semmelweis, come monito sulle certezze “riconosciute dalla stragrande maggioranza del mondo scientifico”.

          https://it.wikipedia

  28. Paolo
    Paolo dice:

    Padre Ariel,

    non sottovaluto la covid19 e credo che i vaccini siano farmaci in grado di salvare vite.
    Però i dati al momento ci dicono che gli italiani si stanno vaccinando e che il contagio non viene fermato, quindi mi chiedo: c’è bisogno di puntare così tanto l’attenzione sui novax? C’è bisogno di un provvedimento illiberale come il green pass? Sono necessarie le minacce del tipo “non ti vaccini, ti paghi le cure”? È necessario vaccinare i giovani, addirittura i minorenni?
    Buona domenica, Paolo

    • Padre Ariel
      Padre Ariel dice:

      Caro Paolo,

      come ho detto e ripetuto, io ho scelto di vaccinarmi per un libero senso di fiducia nei riguardi di ciò che indicano al momento la scienza e gli uomini di scienza.
      Avere fiducia, o sforzarsi di averla, seguendo consigli e indicazioni farmacologiche che al momento sono indicate come le uniche possibili – poi domani chissà – non vuol dire compiere un “atto di fede”, ma appunto di fiducia.

      Agli altri quesiti io non sono in grado di rispondere, perché non ho elementi scientifici e specialistici per poter dire se è necessario vaccinare i giovani o no. Io posso dirle se è bene o no battezzare i bambini, ma non posso dirle se è bene o no vaccinare i bambini, per questo secondo problema devo per forza affidarmi alla scienza.

      Seguo le indicazioni della scienza, non certo perché infallibile o esente da errori – la scienza ha sbagliato tante volte -, ma perché, io che non sono ad alcun titolo competente, sicuramente compirei errori di valutazione, o errori su me stesso e gli altri, sicuramente molto maggiori e molto peggiori.

      Da questo il mio atto di fiducia che, ovviamente, spero sia ben riposto. In caso contrario, ne pagherò tutte le conseguenze.
      Però, se qualcuno deve proprio sbagliare su di me, preferisco sia un chirurgo oncologo che non riesce a effettuare con successo un intervento per l’asportazione di un cancro, anziché concedere il beneficio dell’errore a un naturopata o omeopata che mi offrisse cure sicure per il cancro con pillole omeopatiche.

      La scienza non è affatto infallibile, ma di chi altri fidarsi, in questo momento?

      • daouda
        daouda dice:

        Don Ariel ma lei segue solo la scienza dei conflitti di interesse o pilotata? Basta poco per rendersi conto che la retorica vaccinista non sta molto in piedi, dati scientifici alla mano, quei dati però non pompati, quei dati che non si basano sui complotti che anzi abilmente li sfruttano per patinarsi di legittimità che non potrebbero mai avere ( d’altronde quando mai un complottista è stato mai autonomo e non…a stipendio? ).
        Non serve poi una scienza ( in questo caso di acume personale )per sapere che partecipare alla “vaccinara” in realtà favorisce lo smantellamento della sanità pubblica su cui strumentalizzando il vaccino non si agisce, ad esempio. Non è colpevole questo?

        E’ poco aggiornato don Ariel perché dovrebbe ormai sapere che i “vaccini” in questione non hanno alcuna afferenza con l’utilità sociale perché se pur vero è che un “vaccinato” ( bah io sono ancorato ai vaccini vecchio stampo, quelli che erano tali, ossia immunizzanti e sterilizzanti, vabbè ) si evita di ammalare gravemente e dunque non intasa le terapie intensive, se pur vero è che CONTAGIA ANCHE LUI ma il 50% in meno, dobbiamo considerare che il vaccinato suo malgrado crea le varianti resistenti che si ripercuotono anche su tale categoria.
        Charamente queto è falso no?
        Evabbè, pazienza.

        A lei le debite conclusioni e deduzioni

        p.s. i grandi network che cita, e ormai dovrebbe conoscerne il modus operandi, bazzicandoci, ridicolizzano e derubricano e reinterpretano quello che non possono ignorare. Di Ioannides su La7 sono riusciti a far dire il contrario di quel che sostenne. Dai,…

        • Padre Ariel
          Padre Ariel dice:

          Non basta distruggere e dire “non devi credere” lei deve indicare a chi bisogna credere.
          Quindi lei che cosa consiglia, di ascoltare come Verbum Dei i video di Stefano Montanari?
          Cosa consiglia, per sapere come stanno veramente le cose?
          Dia delle indicazioni precise:

          1. a chi bisogna credere?
          2. a chi bisogna affidarsi?
          3. chi bisogna seguire?

          A questo deve rispondere, tutto il resto è retorica fine a se stessa.

          • daouda
            daouda dice:

            Abbiamo 3 linee guida: i fatti, la logica, ed il buon senso che in ogni caso si basa sulla prudenzialità.
            Non serviva un genio per sapere che un supposto vaccino mRna avrebbe creato delle varianti e ci avrebbe in ogni caso costretto alla vaccinazione perpetua , bastava informarsi sulle dinamiche della mera influenza stagionale.

            Ad ogni modo la risposta è : sempre la scienza/arte medica, magari però basantesi su questi 3 linee guida e non su quello che complicisticamente si propaganda in televisione. Il che, si badi non significa che ogni cazzaro no-vax non sia tale. L’evidenza del sabotaggio di cure alternative, ricerche specifiche, interventi domiciliari e soprattutto la costatazione che AL PROSSIMO AGENTE PATOGENO VIRALE SI SARA’ PEGGIO DI OGGI proprio grazie alla scusa “vaccino” visto che non si è imparato nulla e non si agisce sulla sanità ( che a quanto pare frega ben poco ), sono cose che solo un cieco non vuol vedere, e la cui analisi sarebbe fondamentale. anche per capire perché le ovvietà scientifiche vengono omesse o derubricate.
            Il lasciapassare sanitario si basa o non si basa sull’evitamento del contagio? E’ o non è stto spacciato per una messa in sicurezza per ripartire? Eppure anche i vaccinati contagiano…anzi, con le nuove varianti la carica virale è quasi identica, il problema è chiedersi come siano nate le varianti resistenti…ma la colpa è chiaramente dei non vaccinati.

      • Roberto di Francia
        Roberto di Francia dice:

        Del buon senso, per esempio. Quel buon senso che ci dice, ad esempio, che se ci vogliono 9 mesi per fare un bambino, è attualmente impossibile avere una qualsivoglia ragionevole sicurezza scientifica sul fatto di vaccinare una donna incinta sia esente da rischi per il bambino. E quindi se in Francia le si vuol imporre un green pass (come sta succedendo) questo è semplicemente criminale.

        E se uno stato, con la complicità di organi scientifici istituzionali e le opportune benedizioni dei vari “scienziati mediatici”, lo impone con una superficialità che è sempre più difficile credere in buona fede, molto probabilmente sta mentendo anche su molte altre cose (efficacia di mascherine all’aperto, lockdown, assenza di terapie alternative per contrastare l’epidemia). E quindi è totalmente comprensibile, e perfettamente legittimo, nutrire dubbi su tali “vaccini”, e sarebbe opportuno astenersi dall’insultare quanti non condividono lo stesso “atto di fiducia” che Lei ha compiuto, ed aizzare l’odio e il disprezzo verso gli stessi, come già fanno cosi’ bene tv e politici.

        E’ anche terribile leggere che Lei sarebbe pronto ad imporre il green pass anche in chiesa, dopo aver apertamente ammesso di basare le sue considerazioni sul suo rispettabile, ma personalissimo “atto di fiducia”. Il che, tra l’altro, contraddice platealmente tutti i suoi discorsi sul “personalismo fai da te” dei famosi cattolici ideologici, che il più delle volte non sono che padri e madri di famiglia, dilaniati tra la necessità di mantenere un posto di lavoro, e piegarsi ad un obbligo imposto…

      • Paolo
        Paolo dice:

        Padre Ariel, ha scatenato più commenti ora che con i neocat ed effettivamente i novax sono una piccola minoranza molto rumorosa. Però da lettore affezionato mi permetterà una battuta: molte parti di questo articolo me le aspetterei sui giornali del gruppo gedi o sul domani di De Benedetti più che sull’isola. Capisco l’appello a vaccinarsi, i miei genitori lo sono ed io sono felice abbiano fatto questa scelta, ma per il loro bene, non per altro! Credo tra l’altro che sia giusto farlo dopo aver consultato il proprio medico di base più che dopo aver sentito i prof Burioni o Brusaferro.
        Inoltre la scienza… Quante opinioni discordanti ci sono state in questo anno e mezzo? Il lockdown non era previsto da nessun piano pandemico, l’uso delle mascherine prima sconsigliato, poi reso obbligatorio, ecc ecc.

        Dove voglio arrivare? Capisco gli appelli, ma sono convinto che ci voglia molta prudenza e il quadro mi pare complesso, che non sia soltanto una questione di novax e provax, che le limitazioni alle libertà personali che si continuano a mettere siano pericolose e che dare tutto questo potere alla “comunità scientifica” sia molto pericoloso, perché oggi l’emergenza è il virus, domani il clima, dopodomani chissà.
        Una preghiera e sia lodato Gesù Cristo.

    • Silvy
      Silvy dice:

      …e aggiungo…È necessario che un prete, (nella persona di p. Ariel ) auspichi l’impedimento all’accesso alla Santa Messa per le persone non vaccinate quando le norme di prudenza (distanziamento ..gel disinfettante
      …mascherina anche sul naso..Comunione solo in bocca e tassativamente solo in piedi….) senza arrivare agli eccessi di certi parroci che impediscono di inginocchiarsi anche durante la Consacrazione …ecc)
      È necessario ?? che un prete auspichi questo ???

      • Padre Ariel
        Padre Ariel dice:

        Non cesseremo mai di ringraziare Dio per il fatto che, pur essendo tutti noi degli autentici disastri di preti e delle immani vergogne del sacerdozio, possiamo però beneficiare della sapienza e dei preziosi consigli dei nostri fedeli, che oggi più che mai pretendono da parte del prete l’esercizio di tutte quelle sante virtù che non solo, loro mariti, mogli, figli e figlie non esercitano affatto, ma ci ridono addirittura sopra, alle virtù di vita cristiana. Forse è per questo che si pretende che il prete sia perfetto? Ovviamente e di rigore perfetto come noi lo vogliamo?

        A una tizia che aveva una figlia che sin dall’età di 13 anni saltava da un letto a un altro e che dinanzi a un meritato rimproverò osò dirmi di imparare a fare il prete e a non impicciarmi delle sue faccende familiari, per tutta risposta le dissi: «E lei che si ritrova con una figlia non ancora diciottenne che è giù una sgualdrina fatta, finita e rifinita, non pensa di dover imparare a fare la mamma, prima di insegnare ai preti come fare i preti?».

        • Federico
          Federico dice:

          Beh, le due cose non si escludono. Quella signora può benissimo non avere imparato a far la mamma e Lei può benissimo non avere imparato a fare il prete.

          • Padre Ariel
            Padre Ariel dice:

            Si, però a lei sfugge una cosa fondamentale: esiste una sola persona che ha l’autorevolezza e l’autorità per dire a un presbitero che deve imparare a fare il prete, ed è il vescovo. Una intimazione del genere non può essergli rivolta né dalla comare né dal compare.

            Ma d’altronde, viviamo in un mondo nel quale tutti sono virologi, tutti specialisti in economia internazionale, tutti specialisti in politologia, tutti allenatori di calcio, tutti teologi e soprattutto tutti quanti intelligenti come lei …

            Insomma, lei non è affatto un sagace spiritoso che sbatte a terra l’interlocutore con colpi d’acume e memorabili frasi telegrafiche tipo quelle di Ennio Flaiano. Molto più semplicemente lei non conosce – o forse non vuole accettare – che esistono ruoli, competenze e autorità preposte ben precise.

            Dunque la sua “sagacia” è pari a quella del tizio che si siede al bar e spara le soluzioni o le sentenze mordaci più improbabili su tutto e su tutti.
            Una volta si chiamava bar, oggi si chiama internet.

        • Silvy
          Silvy dice:

          …ma cosa c’entra p. Ariel questa sua risposta sulla pretesa di esigere preti perfetti..cosa c’entra la mamma con la figlia prostituta..( anche lei ogni tanto va fuori tema)
          Almeno con questi preti se si ubbidisce ai loro folli dicktat si può assistere alla Santa Messa ..
          Lei che ha evidentemente una grande autostima e un grande ego…auspicando addirittura l’espulsione dalle chiese e quindi dalle S. Messe e dai Sacramenti per chi decide di non fidarsi di farsi inoculare un vaccino che non è vaccino ( giocano con le parole ma non tutti sono scemi) da virologi che si contraddicono a giorni alterni, a media tutti allineati nel diffondere terrorismo.. tra quali preti si colloca ??
          Il Dio vaccino ora viene prima del Sacrificio della Messa ?..
          A quando la cartella medica per dimostrare che non abbiamo malattie contagiose ? ..anche solo una influenza
          Ok..ditelo..
          Cercheremo una chiesa con un prete che non ci discrimina..
          Intanto lei potrebbe anticipare affiggendo fuori dalla chiesa,dove lei celebra, un bel cartello : “ IN QUESTA CHIESA NON SONO GRADITI COLORO CHE NON SI SONO ANCORA SOTTOMESSI AL VACCINO”..(so che sta già succedendo)
          Il vaccino ci salverà…amen.
          Che Dio ci aiuti e la Madonna ci protegga !

          • Padre Ariel
            Padre Ariel dice:

            Lei ha una competenza psichiatrica al tal punto profonda a livello scientifico da diagnosticarmi affetto da «grande auto-stima» e «grande ego»?
            Sa, sono due psicopatologie legate principalmente a forme di psicosi più o meno gravi o a forme di narcisismo ipertrofico.
            Ma d’altronde, con due click su intertet, “tutti” diventano medici, psichiatri, sociologi, politologi, teologi …
            Siamo messi male, nella Chiesa contemporanea, ma benedicendo Dio ancora, noi preti, non dobbiamo fare i conti con Vescovi che ragionano con la leggerezza sua, altrimenti non ci resterebbe che chiedere la dimissione dallo stato clericale.

  29. orenzo
    orenzo dice:

    Vorrei chiedere alla dottissima redazione se è a conoscenza che, riguardo ai vaccini non etici, quelli che vengono definiti aborti non sono aborti, ma esseri viventi uccisi in conseguenza del prelievo volontari delle loro cellule ancora vitali.
    Gli aborti sono infatti feti che muoiono naturalmente o che vengono uccisi: le loro cellule non verranno mai usate nelle linee vaccinali per il semplice motivo che sono cellule morte o poco vitali e che quindi non servono allo scopo.
    Le cellule vitali dal cervello sono solitamente prelevate da feto vivo risucchiando con cannula il cervello del feto quando è ancora nel ventre della madre.
    Le cellule vitali di reni, cuore, fegato, occhi, pelle… vengono invece prelevato da bambino nato con parto procurato: il prelievo avviene per squartamento del bambino senza alcuna anestesia.

      • Gianni
        Gianni dice:

        Sono seduto in un bar del centro. Si avvicina un uomo di colore per “vendermi “dei “libri”. Mentre cerco due euro dicendogli: “libri non ne viglio, ma ti offro un caffè” gli chiedo, con la massima gentilezza, “cortesemente, potresti indossare la mascherina?” avendo visto che la ha sul collo. E che ho detto? Prima ha preso i soldi, poi mi dice con tono alto, forte e arrabbiato: “Io no paura, io no paura”… e si allontana scocciato.

        Ecco la perfetta sintesi di quanto non si vuole capire: le misure anti-covid sono un atto di rispetto, oltre che un dovere morale.

        È diventato un peso così insopportabile portare rispetto agli altri?
        O tempora, o mores! Cicerone mi scusi. Buon pomeriggio.

        • Padre Ariel
          Padre Ariel dice:

          Caro Gianni,

          … e le è andata bene, avrebbe potuto beccarsi del razzista su due piedi da qualche vicino di tavolo.

          Attualmente mi trovo nell’Ortigia di Siracusa, da dove poi tornerò a Roma e mi sposterò in varie parti d’Italia tra settembre e ottobre, sperando che non si finisca di nuovo chiusi grazie a quegli “immortali” che – mi passi il termine – se ne fottono alla grande di tutte le misure di prevenzione e sicurezza alle quali lei ha accennato, tavoli dei bar pieni di gente senza mascherine, spiagge affollate, locali gremiti, movida e via dicendo …

          Ieri mattina sono andato al mercato della frutta a far spesa e davanti all’antico Tempio di Apollo (piazza nel cuore della città antica), un negretto, o meglio un negrone, è sfrecciato con la bicicletta zigzagando tra le persone che si sono spostate. Poche decine di metri più avanti si è fermato a parlare con altri suoi compari, io lo raggiungo e gli dico:

          «Figliolo, che lei sia nero e che viva in un Paese nel quale tutti sono terrorizzati dall’idea di potersi sentir dare dei razzisti, sino a permettervi di poter fare di tutto e di più, non la autorizza a mettere a rischio la sicurezza delle persone passando in una piazza pedonale in bicicletta a questo modo»

          Alle mie spalle la classica – mi passi il termine – fighetta cinquantenne con il capello bianco corto e la scritta “sinistra politicamente corretta” stampata sulla faccia, interviene dicendomi: «Lei come prete si dovrebbe vergognare!»

          La ignoro e mi rivolgo di nuovo al negrone dicendogli:

          «Senta, le chiedo un favore: se in questi giorni becca per strada il padre o la madre di questa signora, gli vada addosso a tutta velocità e li lasci paraplegici sulla sedia a rotelle, poi, se la Signora protesta, ci penso io a dirle di vergognarsi per avere protestato».

          E sa, a quel punto, il negrone che cosa ha detto? Incredibile ma vero:

          «Signora, il Padre ha ragione, non dovevo passare velocemente in bicicletta, ha ragione lui …».

          Al mercato della frutta saluto il mio mitico pusher di fiducia, un ghanese di una simpatia fuori dal comune:

          «Ciao negretto mio, sei più nero del solito, hai preso il sole o sei nero arrabbiato? Se sei arrabbiato dimmelo subito che mi allontano, con cotesti occhi da assassino che ti ritrovi mi fai paura. Anzi, dammi un golfino di cachemire che già sento freddo dalla paura».

          e lui, che credo mi aspetti apposta per fare quattro risate con me, si mette a ridere a crepapelle.

          O non vado a beccare anche lì un’altra della sinistra politicamente corretta che si trovava alle mie spalle, che aveva appena pagato e che se ne stava andando? Ma prima di andarsene mi dice in tono di disappunto:

          «Mi stupisco di lei, si dice … “persona di colore”, dovrebbe saperlo».

          La ignoro e mi rivolgo al mio amabile pusher nero di verdure:

          «Dimmi un po’ Mamadù, se in Ghana tu devi indicare me alle persone, mi indichi alla gente come “il mio amico bianco” oppure come “il mio amico senza colore”?»

          Appena la Signora è andata via, lui ha seguitato a ridere e poi, in perfetto dialetto siciliano ha detto: «…lu caldu male assai fa, anche idda scattiata è» (il caldo fa male, anche questa è fuori di testa).

          Dopo aver pagato mi dice:

          «Ciao prete senza colore, torna presto!»
          E io:
          «Vaffanculo Mammadù».

          Mah, chissà come mai queste persone mi voglio un bene a volte davvero esagerato, chissà perché …

          • Giovanni
            Giovanni dice:

            Perché lei giustamente non si ferma alle apparenze che apparenze sono e nient’altro. Le persone del politicamente corretto non hanno proprio nulla di corretto. Scusi l’incursione Padre, torno a vedere un film interessante ( First Reformed – la Creazione a rischio) vediamo come finisce. ? ???

          • Gianni
            Gianni dice:

            O, caro Padre, che splendido quadretto mi ha dipinto! E del tutto realistico!

            Tragedia e farsa intrecciate in maniera irrimediabile! Purtroppo sono appena rientrato in Veneto dalla nostra Siracusa (da come l’ho trovata, più Beirut.. parlo dei quartieri della terraferma dove vive mia madre) e anche questa estate non avrò il piacerone di incontrarla in piazza Pancali, in corso Matteotti o in via Roma (a Tubba, x gli autoctoni).

            Ho presente tutti i luoghi da lei citati, e i “tipi” descritti. Oggi bisogna stare attenti a parlare e ad agire… io spesso mi sento disarmato! E mentre leggo che il tasso di positività è al 3,2 temo che presto, a causa dei soliti irresponsabili sapientoni premi Nobel e solipsisti, torneremo a dover stravolgere le nostre vite.

            Grazie del bell’affresco.

        • Enrico
          Enrico dice:

          La psicologia dei no-vax, così come quella dei no-mask, è in fondo la stessa degli abortisti e dei sostenitori dell’eutanasia: c’è un qualcosa che da fastidio (indossare una mascherina, sottoporsi ad un vaccino, prendersi le responsabilità di una gravidanza indesiderata o cura di una persona non autosufficiente) e ci si inventa delle battaglie civili che liberino dalla seccatura. È per questo che mi fa strano che nel caso del covid ci siano così tanti cattolici che sono caduti in questo meccanismo psicologico, dal momento che, seguendo il messaggio cristiano, dovrebbero essere più “vaccinati” su questa tentazione rispetto al resto della popolazione.

          • Padre Ariel
            Padre Ariel dice:

            Caro Enrico,

            poco fa mi sono stati segnalati una raffica di articoli di un giornalista – che fu vaticanista di ottimo livello sino a un decennio fa – nei quali spiega la illegittimità dell’ultimo motu proprio del Sommo Pontefice Francesco, Traditionis Custodes.

            Se dei giornalisti facenti parte di certi circoli di cattolici turbolenti, giungono non solo a porre in discussione – cosa già in sé molto grave – la legittima autorità del Sommo Pontefice, ma a sindacare i suoi atti e documenti e a rigettarli senza esitazione dopo averli giudicati illeciti e contrari alla Traditio Catholica, che cos’altro possiamo aspettarci da questo genere di cattolici?
            Possiamo metterli tranquillamente in compagnia dei terrapiattisti, di coloro che credono agli alieni, di quelli che sostengono che col vaccino ci inoculano il microchip per controllarci attraverso il 5G e via dicendo a seguire.

          • Roberto di Francia
            Roberto di Francia dice:

            Eh già, ci sono cose che ci “danno fastidio” (tipo obbligare i nostri figli ad un trattamento sperimentale sviluppato in qualche mese e che si sospetta stia provocando aumenti anomali della mortalità tra i giovani in Francia), e cosi’, per passare un po’ il tempo, ci inventiamo delle battaglie civili. En passant, ci facciamo anche licenziare, o allontanare dagli ospedali (per i quali comunque continuamo a pagare tramite le nostre tasse, come dicevano i latini “pecunia novaxorum non olet!”): cosi’ per divertirci.
            E’ tanto bello giocare al bastian contrario!

          • Enrico
            Enrico dice:

            Personalmente non ho mai parlato di vaccinazioni ai minorenni e non mi sembra neanche fosse il focus dell’articolo che stiamo commentando. Ma qui si tirano in ballo i minorenni per giustificare la mancata vaccinazione di 50-70enni che se si pigliano il covid hanno discrete possibilità di finire in ospedale. Ah già, è vero, quelli sono cavoli di infermieri e medici che sono pagati e devono pur lavorare 24 ore su 24, 365 giorni all’anno se c’è n’è bisogno.

          • Roberto di Francia
            Roberto di Francia dice:

            Ah, i minorenni non erano il “focus” ? A me pare che il focus dell’articolo sia un attacco alla cieca tramite insulti e caricature (perfettamente in linea con tutte le tendenze mediatiche e politiche attuali, in Italia o in Francia) di quei “rumorosi novax” che invece di andare a manifestare per chiedere la LIBERTA’ DI DECIDERE se vaccinare o no se stessi e i propri figli, dovrebbero stare buoni buoni sul divano di casa ad aspettare che i carabinieri vengano a prenderli per vaccinarli di forza, loro e i loro figli minorenni. Ah, dimenticavo, lei sui minorenni lei non è d’accordo (o forse si? chissà… non è “il focus”): troppo buono!

            Quanto al suo patetico riferimento ai “poveri medici e infermieri che lavorano tanto tanto”, venga un po’ a spiegare la sua dotta teoria sulla “psicologia novax” ai migliaia di infermieri (eroi un anno fa, carne da macello farmaceutico oggi, pena licenziamento) che si stanno mettendo in sciopero contro l’obbligo del “vaccino” anti-COVID in tutta la Francia, ai medici che si vergognano del green pass in ospedale come ad una violazione infame del giuramento di Ippocrate (perché da domani, se mia figlia si rompe una gamba non posso accompagnarla all’ospedale senza un “pass sanitaire”).

            Vergogna a lei, che osa comparare quelli che vivono con angoscia decisioni dittatoriali che mettono a repentaglio la salute della propria famiglia, a dei sostenitori dei crimini infami dell’aborto e dell’eutanasia.

      • orenzo
        orenzo dice:

        Tu sei maestro di Israele e non conosci queste cose?
        “Perforavano il sacco amniotico di una donna incinta di 14-16 settimane, afferravano la testa del bambino con una pinza, tiravano la testa verso la cervice, facevano un buco nella testa del bambino e collegavano una macchina di aspirazione per rimuovere le cellule cerebrali. Tra le 16 e le 21 settimane, eseguivano un aborto con prostaglandine in cui una sostanza chimica è iniettata nell’utero provocando un mini-travaglio e l’espulsione del bambino. Nel 50% dei casi, il bambino nasceva vivo, ma questo non li fermava. Semplicemente facevano un taglio nell’addome del bambino senza anestesia ed estraevano fegato e reni, ecc.” (Dr Peter McCullagh, The Fetus As Transplant Donor: Scientific, Social and Ethical Perspectives. John Wiley and Sons, 1987).
        Cerca in rete: WI-38, WI-26, WI-44, MRC-5, MRC-9, IMR-90, IMR-91, Lambda.hE1, HEK-293, PER.C6, RA 27/3, WALWAX 2.

    • Giovanni
      Giovanni dice:

      Lorenzo Grazie per il commento. Le informazioni che ho ricavato corrispondono a quello che dici tu, sono informazioni date da medici come Silvana De Mari e per sapere queste cose non c’è bisogno di essere virologi, però ripeto non so qual è la verità. Speriamo che padre Ariel questa volta pubblichi il mio commento. È la terza volta che scrivo che come diceva Giulio Andreotti a pensar male a volte si fa bene ed è la terza volta che scrivo che In Matteo 10,16 Gesù dice: “Ecco: io vi mando come pecore in mezzo ai lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe”. Essere prudenti come i serpenti: è necessario non essere sempliciotti, ma circospetti. Essere semplici come le colombe: agire con purezza d’intenzione, senza falsità. Il tutto va bene applicato alla nostra realtà. il Vangelo è un insegnamento perenne. Lorenzo dove ci sono i soldi ci sono anche più imbrogli. Fidrsi al 100% dello Stato dopo tutto quello che si sente e che si vede soprattutto in Italia… E poi c’è la questione rischio, come ha detto anche il dottor Pregliasco volto conosciuto provax spesso in televisione a “Stasera Italia” su Rete 4″, riportando ciò che è scritto nel bugiardino: chi si vaccina può morire esistono reazioni avverse non in gran numero statistico ma esistono”. E allora se permettete a me fa paura il Covid ma fa paura anche vaccinarmi e poi dal medico ci vado quando sono malato non ci vado adesso per farmi iniettare una sostanza che non so quali effetti avrà sul mio organismo! Quasi mezzo stipendio lo pago di tasse! E adesso dovrei fare da cavia?

      • Padre Ariel
        Padre Ariel dice:

        Gentile Giovanni,

        le rispondo con un esempio del tutto pertinente da prete e da teologo. Non posso fare diversamente, perché contrariamente a certi commentatori che si lanciano in discorsi per i quali non hanno alcuna competenza scientifica, io non sono uno specialista in malattie infettive e in virologia e non è mia abitudine, contrariamente a lei, smentire i comitati scientifici di tutto il mondo per avere semplicemente letto le amenità scritte dal Dottore Silvana De Mari e Affini sui loro blog.

        L’esempio pertinente è questo.

        Nella Chiesa si sono celebrati 21 concili, diversi dei quali hanno definito verità che sono dogmi della fede cattolica. I concili sono presieduti dal Collegio degli Apostoli riuniti sotto l’autorità di Pietro, ossia il Sommo Pontefice. Ciò che un concilio stabilisce, che sia la definizione di dogmi o che siano dottrine o linee pastorali, è vincolante per tutta la Chiesa universale.

        Ebbene, poniamo che io, come prete, mi opponga all’autorità di un concilio, che ne rigetti le definizioni, le dottrine, le riforme e le linee pastorali.
        Mi dica: per lei, sarei un prete e un teologo eroe da portare come esempio e come modello o invece un prete eterodosso che rigetta l’Autorità della Chiesa?
        Se la sentirebbe di affermare che io ho ragione e che tutti i vescovi del mondo riuniti in assise con il Romano Pontefice hanno sancito cose del tutto sbagliate?
        Se la sentirebbe di affermare: meno male che c’è il Padre Ariel che ha smascherato gli errori e gli interessi occulti di tutti i vescovi del mondo?

        Lei potrebbe obiettarmi che i comitati scientifici internazionali non hanno definito dogmi e dottrine, cosa questa sulla quale siamo tutti d’accordo. Infatti ho detto e ribadito nel mio articolo e nelle varie risposte appresso date che verso la scienza si può compiere un libero atto di fiducia, ma non certo un atto di fede basato su verità dogmatiche. L’ho detto e ripetuto, chiaro?

        Lei insiste e persiste a dire che di fatto, i comitati scientifici sono formati da incompetenti, o da prezzolai dai poteri forti, o da multinazionali farmaceutiche e via dicendo, però ci sono delle persone veramente illuminate che non temono la verità che invece tutti questi disonesti prezzolati tengono nascosta, ossia le varie Silvana De Mari, il defunto De Donno e via dicendo.

        Lei sta di fatto affermando che noi tutti siamo a livello mondiale dentro un colossale inganno mosso da non meglio precisati interessi occulti, che gli scienziati di tutto il mondo stanno mentendo e che si sono resi complici della inoculazione di un “vaccino sperimentale” potenzialmente dannoso, o nella migliore delle ipotesi inutile. Però, grazie a Dio ci sono i vari De Mari e De Donno che hanno smascherato tutti questi sporchi giochi e che noi tutti dovremmo seguire come dei novelli messia liberatori del popolo ridotto in psico-schiavitù mediante lockdown mirati presumibilmente alla costruzione di un nuovo ordine mondiale.

        Si rende conto di ciò che sta affermando di emotivamente illogico?
        Se ne rende conto o no?

        Inutile che lamenti «non mi pubblicate», è lei che solleva questioni e che poi, quando le viene ribattuto, cambia discorso e va a parare su altro. E facendo in questo modo perde tempo lei e lo fa perdere agli altri.

        Adesso risponda a ciò che di chiaro le ho domandato, senza sollevare altri discorsi o cambiare discorso:

        la scienza e gli scienziati di tutto il mondo ci stanno ingannando mentre solo la De Mari e De Donno hanno detto la verità e ci portano verso la verità?

        Dica sì o dica no, non metta in piedi un’altra questione che non sta né in cielo né in terra.
        Si o no?

        Risponda a questa precisa domanda: risponda, risponda, risponda!

        • Giovanni
          Giovanni dice:

          Caro Padre rispondo ora perché quando apro il blog non ho la cronologia esatta della pubblicazione dei commenti e ho sempre difficoltà ad individuare chi ha risposto a chi e quali sono gli ultimi commenti. Alla sua domanda diretta io non posso rispondere. Come faccio a sapere se la sanità mi sta ingannando e invece la dottoressa de Mari e gli altri mi stanno dicendo la verità in merito alla questione. Ho spiegato in molti commenti anche quelli non pubblicati la mia posizione. Ho paura del Covid si, ma ho anche paura delle conseguenze della vaccinazione e di qualunque altro farmaco che dovrei prendere per altri motivi perché esistono delle reazioni avverse. Non mi arrogo il diritto di dire che questo mio discernimento mi è suggerito dallo spirito santo, ma mi sembra un approccio più equilibrato il mio. E tantomeno sto cambiando argomento nei miei commenti, sempre di Covid stiamo parlando, magari in riferimento anche all’etica ma quello è. Avrei paura anche se fossi certo che la sanità italiana agisce in buona fede. Però ritengo di esercitare il discernimento anche io come lo esercita ogni altra persona. Lei forse non ricorda che, prima che la bravissima dottoressa Grazia Pertile le salvasse l’occhio anche lei non aveva avuto buone esperienze nella sanità con i dottori che l’avevano preceduta. E allora si capisce che è tutta un’incognita. Non le posso rispondere “Si o No” , posso solo dire che a livello logico uno dal dottore ci va quando è ammalato. Visto le tasse che pago è un mio diritto o non lo è fare in questo modo? Poi quando sarà obbligatorio lo…

  30. Antonio
    Antonio dice:

    Caro Padre Ariel , approfitto di questo articolo ora “caldo” per porle un quesito che mi piacerebbe che lei trattasse in una video lezione o più semplicemente rispondendo al mio commento.

    Ovvero come si pone la chiesa cattolica nei riguardi della teoria dell’evoluzione?
    Ricordo che aveva citato questo argomento in una delle sue video lezioni , parlando di “sfide anche per la scienza moderna”.

    Un cattolico deve aderire a teorie di questo tipo? Sono questo tipo di teorie compatibili con quanto rivelato nella genesi?

    Apparentemente può magari sembrare una domanda banale o di poco conto , ma per mia esperienza questo è uno dei temi forse più spinosi nell’epoca moderna per un uomo di fede.

    Ora premesso che si tratta al momento ancora di una teoria e non di un dato di fatto (correggetemi se sbaglio) vorrei il suo parere in proposito e una sua opinione su come dovrebbe quanto meno relazionarsi un fedele in merito a questo argomento.

    Grazie e un ringraziamento per tutto il lavoro di divulgazione che fate per noi!

  31. Claudio Buzzi
    Claudio Buzzi dice:

    Comune di 10000 abitanti, vaccinati 6000 o poco più. La vicina di tomba morta di moderna dopo 9 giorni di problemi comparsi appena dopo l’assunzione di vaccino; il figlio dubita che sia stato segnalato come decesso causa vaccino. Signora di 73 anni di mia conoscenza senza problemi di salute morta improvvisamente di infarto qualche settimana dopo la vaccinazione. Qualche dubbio c’è anche su altre morti, ma non dobbiamo vedere nero dappertutto. Una cugina della madre dell’amica di mia sorella- esce pertanto dal computo dei concittadini- muore improvvisamente la sera dopo la somministrazione ( temo che anche in questo caso non sia fra le morti sospette). Posso avere delle ritrosie a evitare un vaccino sperimentale? Conosco così così il dott. montanari, ma proprio un cialtrone non mi sembrerebbe. Spero non abbia la stessa opinione del dott. Di Donno: al di là della morte- difficile sia suicidio, comunque- è stato ostacolato in tutti i modi dai cossiddetti medici “scienziati” e dal solitico sicario comunista coperto di sangue- mi rifiuto da laureato in fisica di parlare di scienziati medici: ripetono sempre che la medicina non è estta, a differenza del loro conto corrente, aggiungo io- e questo dovrebbe far riflettere sulla credibilità di cts, min salute, virologi da tv….

    • Padre Ariel
      Padre Ariel dice:

      Contatti in Kenya uno stregone vodoo e faccia ricorso agli antichi e innocui metodi naturali che lui le suggerirà, vista la moria di vaccinati che a suo dire c’è in Italia.
      Lei dovrebbe ricordare il famoso “Metodo di Bella” per la cura contro il cancro.
      Un comitato scientifico indipendente incaricato dall’allora Ministero della Sanità giunse a dichiararne l’inefficacia.
      Sono passati trent’anni e tutt’oggi si seguita a dire che è stato un boicottaggio da parte dei poteri forti occulti e delle multinazionali farmaceutiche che dovendo speculare sul cancro affossarono in tutti i modi quella cura.
      Stesso identico copione si sta ripetendo oggi dopo la morte del Dott. Di Donno.

      Neppure io dogmatizzo la scienza, meno che mai, però, la stregoneria di complottisti, negazionisti e irrazionali vari.

      • claudio buzzi
        claudio buzzi dice:

        I risultati del dott. Di Bella sono comunque riconosciuti a livello internazionale. Pur non avendo parlato di moria da vaccinati, a luglio in Ue c’erano 17000 morti e 850000 reazioni avverse; i dati credo siano su un bollettino che ha un nome tipo vaers, ma non ricordo esattamente. Ho letto qualche giorno fa che AIFA segnala quasi 500 morti, numeri non in proporzione con i 17000 in ue in base alla popolazione. In genere gli statistici-ho letto più volte- affermano che i danno ufficiali sono sottostimati. Ovviamente non ci sono stragi, ma problemi sì; difatti due vaccini non sono più usati. Come diceva poi un mio antico i medici , i vaccini influenzali si fanno fare alle persone deboli- ma non troppo, ovvio- e i sani casomai prendono la malattia. La campagna va violentemente in altra direzione, anche sui ragazzi e anche se c’è proporzionalità diretta tra vaccinati e aumento di contagi. Abito nella provincia di De Donno e conosco persone da lui guarite. Credo a lui e non al cts o a burioni &c. la realtà non è la propaganda dei giornali e tv. Cordiali Saluti.

        • Padre Ariel
          Padre Ariel dice:

          Primo: non è vero, il metodo Di Bella non è stato riconosciuto internazionalmente ma definito inefficace da più comitati scientifici internazionali indipendenti.

          Secondo: e dopo questo … “bollettino di guerra” lei cosa propone?
          Perchè abbiamo bisogno di proposte, non di dati statistici di morti e reazioni avverse peraltro non corrispondenti a quanto la … “propaganda di regime vaccinista” va dicendo in giro.
          A suo statistico e scientifico parere, bisogna vaccinarsi oppure rifuggire dal vaccino come un potenziale e dannoso pericolo?
          Questo è ciò a cui dovrebbe rispondere, dando diverse e scientifiche soluzioni rispetto a quelle ad oggi proposte dai governi mondiali e dagli uomini di scienza.
          Bisogna vaccinarsi o no?

  32. Claudia
    Claudia dice:

    in pratica si afferma che per evitare la probabile morte di una categoria di persone (quella dei fragili che non si possono vaccinare) bisogna esporre alla probabile morte un’altra categoria (quella di chi non vuole farsi vaccinare) imponendo loro il vaccino (con il rischio dei suoi effetti collaterali), e tanto meglio se tale imposizione poi coincide con gli interessi (almeno quelli materiali) di un potere occulto satanico, massone e mafioso;
    le cure contro il virus sono state trovate e sono efficaci (il plasma iperimmune) ma è stato eliminato chi le aveva applicate, e sono state rese inutili (in un’intervista il dr. De Donna affermava che il plasma dei vaccinati non guariva più dal Covid ).
    Il n. totale dei morti dall’inizio dell’epidemia è di circa 4.200.000 (https://www.who.int/emergencies/diseases/novel-coronavirus-2019) su più di 7 miliardi e mezzo di abitanti: è tale da giustificare una vaccinazione universale?

    • Padre Ariel
      Padre Ariel dice:

      Deve domandarlo a un virologo, non a me, purché il virologo, però, le risponda ciò che lei vuole sentirsi rispondere.

    • Antonello
      Antonello dice:

      Mi pare che con questo articolo un argomento serio e delicato sia stato buttato in caciara tanti per cercare di alzare l’audiance e attirare l’attenzione.
      Il punto più basso è stato raggiunto nel momento in cui si auspica il green pass per assistere alle funzioni religiose.
      Se il vaccino è così fondamentale (io non ho gli elementi per valutarlo) che venga messo obbligatorio. La questione del “dovere morale” non ha spazio in questo contesto.

      • Padre Ariel
        Padre Ariel dice:

        Lo dicevano anche i Radicali nel 1978 che la morale cattolica non c’entrava niente con il “diritto” all’aborto.
        In ogni caso, il “punto più basso” non l’ho toccato io, ma il mio … “capo”, che si chiama Sommo Pontefice e che ha invitato ed esortato al senso di responsabilità e alla vaccinazione.
        Quindi se la prenda con lui.

        • Antonello
          Antonello dice:

          Mi scusi padre Ariel, ma il paragone con il 1978 non c’entra molto. Qui non si tratta di decidere o meno della vita di un innocente. Qui si tratta di trovare il giusto compromesso tra la libertà individuale, il diritto alla salute (sia di chi desidera vaccinarsi con un vaccino che è ancora non adeguatamente testato, sia di chi desidera non farlo per paura degli effetti collaterali che ci sono e non sono da poco), sia di non creare un pericoloso precedente con il green pass che può un domani venire usato per altri e più abbietti motivi, come da molti sta venendo messo in luce. Il problema di fondo è che si sta creando una spaccatura nella popolazione e una reciproca discriminazione tra gruppi vax e no vax. Ancor più grave è stato il venir meno della fiducia tra pazienti e medici, proprio a causa di molti scomposti e poco comprensibili richiami più o meno intimidatori al vaccinarsi fatti in modo altrettanto sguaiato di come spesso i no-vax espongono le proprie tesi. Non da ultimo il Presidente Draghi che ha affermato che i vaccinati non contagiano, salvo poi farsi smentire dagli stessi medici poco dopo. E a proposito di ascoltare la scienza, direi che un intervento molto equilibrato è stato quello fatto dal dott. Magi su Radio Rai https://www.radioradio.it/2021/07/intervista-esclusiva-presidente-ordine-dei-medici-antonio-magi/ il quale a quanto pare non è esattamente sulla stessa linea d’onda del presente articolo.
          Per quanto infine concerne il Sommo Pontefice, non è lui l’autore di questo articolo, ma Lei. Quindi, mi permetta, io “me la prendo” con Lei.

    • Padre Ariel
      Padre Ariel dice:

      … sono scioccato dinanzi a tanta scienza!
      Preferisce il bacio della mano destra o quello della sacra pantofola?
      E nel suo CV, la parola “rispetto per il prossimo” non esiste?

      Ti benedico figliolo

        • Padre Ariel
          Padre Ariel dice:

          Il punto 10 a pag, 11 recita:

          «Non è possibile al momento prevedere danni a lunga distanza».

          Io non entro nel merito strettamente scientifico, perché non sono uno studioso della storia della medicina specializzato in fenomeni epidemiologici, né uno specialista in malattie infettive, né un epidemiologo, né un virologo.
          Neppure lei lo è, infatti, in un precedente messaggio dove ha avuto la bontà di inviare il suo Curriculum viatae, è possibile appurare che lei non ha nessuna di queste qualifiche clinico-scientifiche. Può essere dottore e professore non una ma dieci volte, ma resta privo delle necessarie qualifiche per affrontare in modo rigorosamente scientifico un discorso legato alla virologia, per quanto riguarda la pandemia, ed alla farmacologia per quanto riguarda i vaccini.

          Mi dispiace che il punto 10 la sconvolga così tanto, o che sia da lei portato come prova di non si sa bene che cosa, anche perché in ambito scientifico si chiama “estrapolazione dal contesto”, ossia la via principale verso la “mistificazione”. E l’una e l’altra cosa sono la negazione dei principi di ogni scienza, dalla filosofia sino alla neurochirurgia.

          Se lei leggesse i protocolli informativi che vengono dati ai pazienti prima di sottoporli a chemioterapia o ad altre terapie molto forti e invasive, scoprirà che questo punto 10, a confronto, non è veramente niente, anzi: è davvero nulla a confronto.

          E non parliamo dei protocolli dati a persone sottoposte a interventi chirurgici al cervello per asportazione di tumori (o a loro familiari in grado di dare consenso in mancanza di facoltà da parte del paziente a darlo) altro che … «Non è possibile al momento prevedere danni a lunga distanza».

          Molto serenamente e rispettosamente: il suo è un modo di ragionare scientifico debole. Ma questo non fa di lei in alcun modo una cattiva persona, anzi tutt’altro, sono certo che lei sia indubbiamente molto competente nel suo settore scientifico specialistico di pertinenza.

    • Padre Ariel
      Padre Ariel dice:

      Lei che fa nella vita? Quali straordinari successi ha ottenuto? Di quale profonda stima gode da parte di tutti coloro che la conoscono e la frequentano? Quale gratitudine raccoglie da singoli o gruppi di persone per il tanto bene che ha fatto a tutti quanti loro?
      Ci dica … ci dica …
      Ma soprattutto, chi le da l’autorità per rivolgersi in questo modo a un prete?
      Qualora non lo sapesse, o mio dolce cafone, la informo che solo il Vescovo può permettersi di dire al prete cosa fare, quando farlo e come farlo.
      Comunque, anzitutto ci dica che cosa fa nella vita, siamo tutti curiosi di saperlo …

      P.S.

      in pieno lockdown, con l’Italia chiusa, a mio rischio e pericolo andavo a visitare anziani, ammalati e a portare loro il conforto dei Sacramenti. Adesso posso dirlo, perché in quei mesi era proibito farlo e non avrei dovuto farlo ai sensi di legge.
      E questo non lo dico io, possono dirglielo decine e decine di familiari degli ammalati domiciliari.
      In quel periodo ho fatto così tanti tamponi e test sierologici che non sarei neppure in grado di quantificarli.
      Lei dove era, a passare il tempo su internet?

  33. Leoluca Scalisi
    Leoluca Scalisi dice:

    Ho perduto troppo tempo a leggere qualche suo scritto interminabile. E sono rimasto deluso quando ho voluto seguire qualche sua puntata in TV: Mi creda non è cosa sua. Il suo statalismo è preoccupante. Non la disturberò più. Si goda pure i suoi adulatori. Io continuerò a ragionare in termini libertari e del senso comune: La buonanima di Padre Antonio Livi docet.

    • Padre Ariel
      Padre Ariel dice:

      Caro Leoluca,

      io ho sempre apprezzato il bello in tutte le sue forme, dal corpo umano alla natura, dalle opere d’arte ai paesaggi. Nel bello contemplo infatti il mistero della creazione e soprattutto dell’amore di Dio.

      Ciò premesso aggiungo: penso che la Signora Monica Bellucci sia lo donna italiana più bella e aggraziata degli ultimi trent’anni, posto naturalmente che esistono molte altre bellezze femminili, beninteso.

      Eppure, se lei la mette in un salotto di donne che sono lungi dall’essere belle come lei, scoprirà che queste troveranno alla Signora Bellucci anche i difetti più impensabili. Il tutto in virtù di due malattie antiche come il mondo: l’invidia e la gelosia. E l’una e l’altra malattia producono, da sempre, lo svilimento e la denigrazione dell’altro.

      Lei non può limitarsi a dire a chicchessia “sei una schiappa”, lei deve dimostra di essere molto più bravo e più competente, quindi in tutto e per tutto migliore.

      Provi a farlo e, quando lo avrà fatto, scoprirà che vivrà molto meglio con gli altri, ma soprattutto con sé stesso.

    • Gianni
      Gianni dice:

      Grazie , come sempre, delle sue precisazioni. Ovviamente la mia dichiarazione di garbo è riferita esclusivamente alle questioni non opinabili e laddove non esista la palmare evidenza che sia possibile la discussione. Alla prima liceo, la mia professoressa di filosofia, durante la sua prima lezione, così esordì: ” In me non troverete una persona autoritaria, ma autorevole. Io rappresento la vostra cultura ma soprattutto la vostra crescita. Perciò dialogo sì, ma rispetto massimo, altrimenti dal preside! ” E le assicuro che le nostre famiglie ci avrebbero fatti neri se ciò fosse avvenuto. Da lì ho capito che ognuno deve stare al suo posto e che i ruoli sono importanti. Ma anche che è la persona che fa la carica, non viceversa: insegnanti severi ma vuoti e tronfi venivano infatti presi in giro senza tregua.

      Ecco, e chiudo, in lei riconosco una degna persona che ricopre assai degnamente una “carica”. E poi mi sta cordialmente simpatico, e su questo non c è spiegazione: cor ad cor loquitur.

      Tante care cose e stia bene.

      • Padre Ariel
        Padre Ariel dice:

        Senza saperlo, lei ha citato il motto che compare nello scudo episcopale del mio Vescovo:
        «Cor ad cor loquitur» (“il cuore parla al cuore”, Sant’Agostino).
        La ringrazio.

      • Anna
        Anna dice:

        Gianni, mi trova in perfetta linea con le Sue considerazioni che trovo sagge. Lascio a Lei immaginare quanta pienezza e serenità arrechino in chi abbia capacità di accoglierle.

        • Gianni
          Gianni dice:

          Gentile Anna,
          se sono riuscito a esprimere un pensiero rasserenante, con riferimento al tono e alle idee di alcuni commentatori, penso di aver dato il mio minimo contributo. Da persona cattolica ” razionale” , penso e spero, e pacifica, reputo l’ordine necessario alla pace.
          Non la violenza o la mera forza, ma l’armonia ordinata. Cari saluti.

  34. Gianni
    Gianni dice:

    Vedo che un gentile lettore nonchè prolifico commentatore mi interpella in un suo intervento. Io sono persona timida e poco sapiente, quindi mi premuro di affidarmi a persone di chiara fama e saggezza, come padre Ariel. Non conoscendo gli ospiti commentatori, non mi azzardo a interloquire. È un mio limite, ma sono qui per apprendere, sviluppare un pensiero, ragionare, sorridere, stimolare la mia fede e la mia fedeltà agli insegnamenti della Santa Chiesa Cattolica Apostolica Romana per il tramite di un valente presbitero nonchè uomo dotato di equilibrato senso civico e razionalità invidiabile. Uno che vede chiaro e lungo, col quale non sono d’accordo in tutto, altrochè, ma non per questo insolentisco. Sono pur sempre un cives e un ospite. Il resto non fa per me. Saluti.

    • stefano
      stefano dice:

      Caro Gianni, grazie della replica, anche se indiretta, ma questo blog consente agli utenti di interloquire tra di loro, non soltanto col moderatore, e questo rende sicuramente più interessante la discussione. Anch’io, comunque, non insolentisco nessuno, almeno volontariamente, al massimo faccio dell’ironia, per lo più in risposta all’ironia fatta su di me, cercando di non esagerare e sperando che non venga fraintesa, perché tutto finisca sempre in un sorriso. Ammetto che a volte capiti che, da ambo le parti, occorra una buona dose di autoironia per non offendersi, ma prendiamo questo per quello che è, un buon esercizio di umiltà.

      • Gianni
        Gianni dice:

        Caro Stefano, grazie della risposta garbata e pacata. Noi che ci definiamo fedeli in Cristo dovremmo dare l esempio di fraternità e carità. Senza sdilinquimenti e moine, ma in spirito di fratellanza. Eppure spesso giudichiamo con veemenza oltre che le idee, soprattutto la persona. Praticamente facciamo il contrario di quello che professiamo, e con cattiveria. Anch’ io perdo la pazienza nella vita reale, ma poi cerco di scusarmi e di rimediare. Cosa che in web è praticamente impossibile. Cmq, grazie di avere interloquito e cerchiamo di fare i buoni, se possiamo (secondo gli insegnamenti del grande San Filippo Neri). Saluti a tutti.

        • Padre Ariel
          Padre Ariel dice:

          Grazie, caro Gianni, per i suoi interventi e per le sue parole.

          Le confido – ma credo si percepisca dai miei atteggiamenti – che non sono certo diventato prete per fare il sociologo, il politologo o l’assistente sociale, bensì per fare il buon padre, ossia il buon pastore.

          Ogni tanto, nelle discussioni con i Lettori, porto esempi di vita che possano dare maggior senso a certe parole.

          Ormai molti anni fa, nel 2008, a un giovane rettore di seminario poco più che trentenne rivolsi un rimprovero, all’epoca avevo già 45 anni. Questo: «All’occorrenza tu devi essere anche molto severo e misuratamente rigido con i seminaristi, anzitutto per provarli, poi per metterli nella condizione di incominciare ad avere un necessario e sereno rapporto con l’autorità, perché domani, come preti, dovranno essere assoggettati all’autorità della Chiesa attraverso la figura del vescovo».
          Purtroppo, il mio giovane poetico confratello pensava che tutto si risolvesse con il dialogo, lo scambio di opinioni, le proposte, il “si sono d’accordo” o il “no non sono d’accordo” da parte dei seminaristi.
          Replicai: «Tu devi impartire ordini precisi ai seminaristi e loro li devono eseguire e comunque attenersi a ciò che tu decidi e stabilisci opportuno per loro, altrimenti, mi dici come potranno domani ubbidire al Vescovo?».
          Mi rispose: «… ma che dici, ma in che mondo vivi! Noi dialoghiamo e poi decidiamo assieme dopo che ciascuno ha espresso le sue opinioni». E in tono sfottente mi disse: «Hai mai sentito parlare di … collegialità?».
          Mi surriscaldai e replicai in dure e severe parole: «Temo che oltre a essere uno smidollato che non sa trasmettere autorità e autorevolezza, tu sia anche ignorante. Certo, che conosco la collegialità, che si esercita sotto l’autorità di Pietro e degli Apostoli. Collegialità vuol dire che nella Chiesa universale e per sua estensione nelle Chiese particolari, l’ultima parola decisiva spetta al Sommo Pontefice e al Vescovo. Questa è la collegialità, ma temo che tu la confonda, neppure con un parlamentino democratico, ma peggio, con un collettivo studentesco».

          In coscienza dissi al Vescovo di quella diocesi che lasciare quel sacerdote a svolgere ruolo di rettore nel suo seminario avrebbe creato danni devastanti. Il Vescovo la prese male e mi trattò quasi a male parole. A quel punto io tacqui. Avevo adempiuto a un imperativo di coscienza, adesso le responsabilità presenti e future erano tutte racchiuse nella apostolica autorità del Vescovo, dinanzi alla quale non si discute, è lui che detiene per Sacramento di grazia la pienezza del sacerdozio apostolico e quindi una potestas superiore alla mia, io come presbitero promano dalla pienezza del sacerdozio del Vescovo.

          Gli esiti che questi seminaristi dettero dopo essere divenuti preti furono a tal punto disastrosi che due di essi in modo particolare ebbero persino l’onore delle cronache nazionali per fatti sui quali soprassiedo, ma in ogni caso di estrema gravità.

          Scordatevi che dinanzi a fatti che potevano e dovevano essere evitati, rettore di seminario e vescovo abbiano avuta l’umiltà di dire … però, bisogna ammettere che ci avevi avvisati. Tutt’altro, seguitano ad avere di me una pessima stima. A darmi ragione, quasi piangendo, fu il successore di questo vescovo, che certi giovani preti se li ritrovò già fatti, senza alcuna sua colpa. E con questi preti dovette fare i conti fino al disonore dei tribunali penali.

          Il buon padre, il buon pastore, all’occorrenza deve far sentire ai figli l’autorità, essere severo, quando necessario, rimproverarli senza esitazione, perché a volte il tutto può essere necessario per il supremo bene del figlio.
          Ovviamente l’autorità non va confusa con l’autoritarismo e la severità con forme di crudele disprezzo verso la persona del figlio.

          Se a volte salgo al di sopra delle righe, è solo perché il figlio in errore non può permettersi di insistere nel proprio errore e pretendere di avere ragione o rivendicare ragioni che non esistono, correggerlo è dovere del padre, in modo amorevole quando ciò e possibile e produce effetto, in modo severo e deciso quando non c’è altro sistema, ma sia nell’una che nell’altra forma il padre, il pastore, deve agire sempre con carità, con amore.

          Prima di essere padre sono stato figlio. E nella Chiesa sono stato un figlio rispettoso verso i maestri e i formatori, ho sempre portato rispetto anche ai peggiori sacerdoti di questo mondo in quanto sacerdoti, non ho mai disubbidito al Vescovo e mai, in nome del “secondo me … io penso che …” sono andato in alcun modo contro la dottrina e il magistero della Chiesa, le esortazioni del Sommo Pontefice e dei Vescovi.

          Questa è la mia formazione e impostazione. Di conseguenza, come padre esigo altrettanto da qualsiasi figlio che si dice “cattolico”. E quando su certi social media trovo presunti cattolici insolenti, cafoni e ignoranti sui fondamenti della dottrina cattolica, che al primo sospiro aggrediscono il prete con bordate di insulti, non esito un istante, con buona pace dei benpensanti e delle orecchie tanto delicate, a dir loro «… povere teste di cazzo!», se proprio non intendono altra forma e altro linguaggio.

          E un giorno Dio Onnipotente e Misericordioso, giudicandomi sulla carità, mi dirà se sono stato un buon padre e un buon pastore con i figli che mi ha affidato. Contrariamente, il suo giudizio su di me sarà molto severo.

          • stefano
            stefano dice:

            Scusi se mi permetto, però fare il moderatore di un blog non può essere come fare il rettore di un Seminario. Semmai, è come giocare a pallone con i ragazzi dell’Oratorio. E non è che un prete che gioca a palla coi ragazzi possa pretendere di non ricevere mai falli, o che non gli parino mai i tiri in porta, perché lui è il prete. Quando si dice Messa si dice Messa, ma quando si gioca si gioca.

          • Padre Ariel
            Padre Ariel dice:

            Parlare di vita e di morte, di situazioni di emergenza mondiale, di senso di responsabilità, di rispetto per il prossimo e di carità cristiana in rapporto alla morale cattolica e al discorso non certo dogmatico e non certo assoluto sulla opportunità o meno della vaccinazione come unico rimedio al momento per evitare o per ridurre gli effetti devastanti del covid-19, non mi pare che possa equivalere al fare una partita a calcio con i ragazzi dell’oratorio.

  35. Antonio Bertuzzi
    Antonio Bertuzzi dice:

    Padre Ariel,
    Lei lo sa che essersi vaccinato non basta? Tra poco dovrà vaccinarsi di nuovo e poi ancora e ancora.
    Il Green Pass ha validità di 9 mesi per i vaccinati; dopodiché scade e bisogna rivaccinarsi per riottenerlo.
    Le sembra normale un mondo dove per effettuare le quotidiane incombenze sia necessario vaccinarsi una o due volte l’anno, con vaccini sempre in perenne fase di sperimentazione perché continuamente aggiornati al mutare del virus e di cui i medici che li raccomandano e inoculano ignorano gli effetti a lungo termine? Non l’allarma? Non sente odore di marcio?
    Non le pare strano che da un anno e mezzo tutti i mezzi di comunicazione non parlino d’altro che di Covid-19 e da 8 mesi esercitino una pressione mai vista prima affinché tutti si vaccinino? Che venga istituito il Green Pass per obbligare di fatto i renitenti? Non le sembra una violenza, considerando che stiamo parlando di un virus che aveva una bassa letalità e di cui la stragrande maggioranza della popolazione neanche si accorgeva di esserne infettata?
    Non le sembra strano che un esperto di vaccini come il dott. Geert Vanden Bossche (
    https://www.geertvandenbossche.org/) abbia scritto una lettera all’OMS

    https://37b32f5a-6ed9-4d6d-b3e1-5ec648ad9ed9.filesusr.com/ugd/28d8fe_266039aeb27a4465988c37adec9cd1dc.pdf

    per spiegare che la vaccinazione di massa produrrà varianti sempre più pericolose, e quindi va abrogata subito?
    No, lei continua a fidarsi ciecamente di coloro che in più di un anno e mezzo non hanno risolto nulla, sebbene abbiano imposto sacrifici immensi ai cittadini.

    • Padre Ariel
      Padre Ariel dice:

      Caro Antonio,

      lei ha espresso delle opinioni sue personali che è suo diritto esprimere e che è nostro dovere pubblicare.
      Noto anzitutto che come altri passionali-emotivi lei non ha proprio letto il mio articolo. Forse lo ha spulciato velocemente, ma di fatto senza leggerlo, perché solleva questioni e mi rivolge domande alle quali io non sono e non posso essere in grado di rispondere, perché non ne ho le competenze scientifiche, cosa che ho spiegato e ribadito nell’articolo. Se infatti lo avesse letto avrebbe trovato queste mie affermazioni:

      «Perché noi Padri de L’Isola di Patmos ci siamo subito vaccinati appena giunto il nostro turno? Due i principali motivi: il primo, perché la scienza ha indicato il vaccino come unico possibile rimedio per arginare o comunque limitare gli effetti del virus. E nessuno di noi ha conoscenze e competenze scientifiche per poter affermare che la scienza sbaglia, quindi abbiamo seguito, come tutti dovrebbero fare, il consiglio degli specialisti e degli uomini di scienza. Il secondo, perché come pastori in cura d’anime e come teologi abbiamo e viviamo interiormente ed esteriormente, in sostanza e forma, un profondo senso di responsabilità nei confronti del genere umano. Domanda: la scienza e gli uomini di scienza, possono sbagliare? Certamente, è accaduto più volte e accadrà anche in futuro, però, se proprio vogliamo concedere il beneficio dell’errore umano, meglio concederlo alla scienza e agli uomini di scienza che cercano di salvare le vite umane, anziché dare certi benefici a ignoranti arroganti privi dei fondamenti basilari di certe scienze mediche. E questa si chiama logica, si chiama comune buon senso, quello pressoché assente negli antivax ideologici e purtroppo anche in una fetta sempre più consistente di popolazione».

      Nel mio scritto sono impressi diversi di questi concetti, proprio per chiarire che io non posso parlare di ciò che non conosco e non posso dubitare della scienza se sono privo di elementi che possano sorreggere dei ragionevoli dubbi.

      Chiunque può dire “è vero” oppure “è falso”, però deve dimostrare come mai è vero o come mai è falso, salvo cadere nel mondo del soggettivismo irrazionale o delle paure fini a se stesse.

      Lei cita come “prova” che

      «un esperto di vaccini come il dott. Geert Vanden Bossche abbia scritto una lettera all’OMS per spiegare che la vaccinazione di massa produrrà varianti sempre più pericolose, e quindi va abrogata subito».

      Le rispondo in modo razionale e logico: ai Sommi Pontefici Giovanni Paolo II prima, per seguire con Benedetto XVI e infine Francesco I, degli autorevoli e celebri teologi hanno scritto lettere sempre e di rigore rese pubbliche al fine di creare sia dibatti sia sconcerto, nelle quali invocavano l’ordinazione sacerdotale delle donne. Ora, se degli esperti teologi hanno avanzato una richiesta del genere alla Santa Sede, non crede che il divieto della sacra ordinazione sacerdotale conferita alle donne andasse abolito subito? In fondo sono stati degli esperti teologi, alcuni anche di grande fama, a sollevare questa questione.

      Lei dimostra di non riuscire ad articolare un ragionamento logico libero da condizionamenti emotivi soggettivi e da paure non motivate che traggono fondamento da siti, blog e filmati presenti su YouTube che non hanno alcuna valenza scientifica, a volte sono dei veri e proprio concentrati di bufale anti-scientifiche.

      Io che non ho alcun elemento per oppormi alla scienza o per affermare che la scienza sbaglia, ho seguito le indicazione della scienza e degli uomini di scienza, che ripeto, possono anche sbagliare. Ma lei, che dubita e che rigetta quanto la scienza e gli uomini di scienza indicano come migliore soluzione del momento, sappia che commetterà sempre e comunque errori maggiori, perché non ha elementi per poter dire “è giusto” o “è sbagliato”.

      Esempio: sottoporsi a un intervento chirurgico, o anche a una terapia farmacologica, può avere sempre dei margini di rischio o degli effetti collaterali. Lei, nell’eventualità, sarebbe in grado di stabilire che è meglio non effettuare l’intervento chirurgico che le è stato proposto o la terapia farmacologica che le è stata consigliata? O forse pensa di trovare risposta nel blog amatoriale “il chirurgo nel cassetto” o nei forum di discussione nei quali, persone che non conoscono i rudimenti basilari dell’anatomia umana o della medicina interna, si lanciano in giudizi e consigli di ogni genere?

      Spero di non avere perduto tempo per l’ennesima volta, ma anche se avessi perduto tempo, parlare con i sordi che non odono e con i ciechi che non vedono è un mio dovere morale e pastorale, perché Cristo Dio dette di nuovo la vista ai ciechi e l’udito ai sordi.

      • Antonio Bertuzzi
        Antonio Bertuzzi dice:

        Nella mia risposta sono riportati fatti. Di opinioni personali ce n’è una sola, cioè che in un anno e mezzo le autorità di cui si fida lei non hanno risolto nulla e sfido chiunque a negarlo.
        E’ vero che non ho letto il suo articolo. L’ho ascoltato in audio-lettura mentre preparavo il pranzo. Ho capito benissimo quello che ha detto, dalla prima all’ultima sillaba.
        Da ciò che scrive è evidente che lei ha un’immagine stereotipata della scienza. Lei ingenuamente crede che ciò che promana dalle istituzioni ed è veicolato dai media sia sempre la voce della scienza. Invece ciò che lei ode è la versione utile a chi detiene il potere.
        Durante il Terzo Reich i premi Nobel Lenard, Stark e Philipp attaccarono la relatività di Einstein perché egli era ebreo. Formularono una Fisica ariana, non ebraica. Secondo lei, nella Germania degli anni ’30, quale fisica veniva propagandata dai media di allora: l’ariana o la cosiddetta ebraica?
        Vede, una persona col suo atteggiamento, e ce ne sono state tante, avrebbe potuto benissimo accusare i sostenitori della “Fisica ebraica” di antiscientificità, di essere propalatori di bufale, di irrazionalità, di eversione, di asocialità ricorrendo a supporto dell’accusa a informative e comunicazioni ufficiali (e quindi scientifiche, per come concepisce lei la scienza) del Ministero per la Scienza, Educazione e Cultura o dell’Accademia Prussiana delle Scienze.

        Se l’apparato economico e politico è riuscito negli anni ’30 a strumentalizzare ai propri fini razzisti e nazionalistici una scienza dura e rigorosa come la Fisica, non pensa che con la Medicina oggigiorno sia molto più facile?
        Che la scienza, anche quella più seria, sia strumentalizzabile dal potere (è già stata strumentalizzata più volte nel corso della Storia) io non l’ho imparato grufolando su internet, ma l’ho letto circa 15 anni fa in un libro di carta: “Einstein e l’etere” di L. Kostro, che tra l’altro è specialistico e tratta di fisica, non di politica; quindi pensi quanto ciò sia un dato acquisito. Per par condicio potrei parlarle della genetica agraria comunista avvallata da eminenti accademici diretti da Lysenko, che produsse immani carestie in URSS. Anche questo l’ho imparato in un libro di carta: “La vittoria della ragione” di R. Stark.
        Quindi capirà che l’impalcatura retorica del suo scritto, che pretende di conferire granitica razionalità e scientificità senza possibilità di dissenso alle conclusioni cui lei giunge, può apparire ingenuo fideismo statalista alla luce dei due fatti storici cui ho accennato. Da dove trae tanta sicurezza?
        Le ripeto la domanda a cui non ha risposto: non le pare strano quanto sta accadendo da circa due anni, il martellamento sui vaccini da 8 mesi in qua e l’istituzione del Green Pass per convincere gli “scettici” rendendo loro la vita impossibile? Ricorda che “nulla sarà come prima” lo dicevano già a marzo 2020? Che ne sapevano allora se non è tutto pianificato?

        • Padre Ariel
          Padre Ariel dice:

          Caro Antonio,

          il suo suona come un discorso socio-politico-emotivo, ed in questo non c’è nulla di male. Tutti i fatti storici che lei cita – uno più vero dell’altro – vanno collocati nelle loro storie e nel loro preciso periodo storico. Cosa questa che lei sa bene, perché dal suo argomentare si percepisce che è abituato a maneggiare il materiale storico.

          Non credo neppure, sinceramente, di essere un ingenuo statalista, perché conosco un po’ la storia, o perlomeno un po’ quanto basta a trarre da essa prove e riprove di che cosa accade quando si abbattono gli stati, o il concetto stesso di stato sovrano, posto che nelle democrazie la sovranità appartiene al Popolo che la concede in delega ai suoi governanti mediante il meccanismo delle libere elezioni. Insomma non penso che con la canzone Imagine di John Lennon si possa andare molto lontano a livello sociale, politico e civile.

          A parte questo le assicuro che le mie sicurezze sono poche e profonde, derivano dalla fede e risiedono tutte nel Simbolo di Fede Niceno-Costantinopolitano, il cosiddetto Credo o Professione di fede. Al di fuori di quegli articoli dogmaticamente definiti, su tutto il resto metto sempre un prudente punto interrogativo in forma spesso dubitativa. O come mi diceva un anziano e saggio presbitero che agli inizi del percorso vocazionale fu mio saggio formatore: «Punto primo, non crearti mai idoli. Punto secondo, sii fiducioso, ma sempre con prudenza e se vedi la tua ombra riflessa a terra, sii sempre molto accorto».

          Io ho scelto di vaccinarmi, come ho spiegato, perché ritengo di non avere elementi scientifici contrari alla vaccinazione e perché ho compiuto un atto di fiducia nella scienza e verso gli uomini di scienza.
          Lei è persona acuta e intelligente, quindi sa benissimo che atto di fiducia non vuol dire affatto atto di fede.
          Allo stato attuale delle conoscenze, la vaccinazione è indicata come il migliore sistema preventivo di cui possiamo disporre. E per me, vaccinarmi, ha comportato, tra l’altro, anche un senso di responsabilità verso me stesso e verso gli altri.

          Lei mi domanda alla fine se non credo «se il tutto non era pianificato?». A rigore logico penso di no, ma sempre con il dovuto beneficio, non è infatti detto che la mia speculazione logica sia quella giusta. E dico penso di no, ciò non tanto perché tendo a non credere ai complotti, che esistono e che sempre esisteranno, ma perché paralizzare interi Paesi, colpire la loro economia e, soprattutto, inoculare un vaccino farlocco a centinaia di milioni di persone che in futuro potrebbero essere danneggiate, come molti, più che paventare, affermano con certezza, a chi gioverebbe? Su chi ricadrebbero tutti costoro? Quale Paese vorrebbe ritrovarsi alla bancarotta economica e con la politica al collasso con persone ammalate a causa dei vaccini che nel giro di poche settimane farebbero scoppiare totalmente qualsiasi sistema sanitario?

          E’ stato un piacere interloquire con lei, perché è un interlocutore colto e acuto, spero che continuerà a seguire la nostra rivista, una volta condividendo dei pensieri e forse altri dieci no. E’ però in questo modo che si fa cultura e informazione, ma soprattutto scambi civili e produttivi.

          • Antonio Bertuzzi
            Antonio Bertuzzi dice:

            Solitamente concordo con quanto scrive. Se ben ricordo ho dissentito solo questa volta e quando esortò ad abolire il Motu Proprio di Benedetto XVI sulla Messa Tridentina.
            Per rispondere alla sua domanda, direi che le autorità preposte hanno già mostrato che l’inadeguatezza del Servizio Sanitario, depotenziato e infragilito negli ultimi decenni, non solo non è una emergenza di cui preoccuparsi, ma anzi è una risorsa per fare avanzare la pianificazione di una fase, sottraendo libertà di circolazione e di commercio ai cittadini con la motivazione che: “le terapie intensive sono piene”.
            Se in futuro il numero dei malati da vaccino supererà la capacità di risposta del Servizio Sanitario, sarà un’altra occasione per sottrarre diritti e proprietà ai cittadini, perché ogni rinuncia è plausibile a fronte di una emergenza. Tanto per fare un esempio, il governo in carica potrebbe aumentare a tal punto le tasse sulle seconde case da indurre i possessori a svenderle in fretta, facendo così crollare il loro valore per eccesso di offerta e agevolandone l’acquisto da parte di fondi finanziari; i quali fondi potrebbero in seguito rivenderle a prezzo maggiorato alle Stato. Il tutto con la scusa che c’è bisogno di edifici per ampliare le strutture sanitarie.

          • Padre Ariel
            Padre Ariel dice:

            Caro Antonio Bertuzzi,

            vista la inconsistenza dei miei argomenti, se vuole le passo l’elenco e i contatti delle persone che il Covid-19 lo hanno pagato perdendo genitori, figli, familiari, così che lei, con la sua sapienza complottistica, possa andare a illuminarli e a spiegar loro di che cosa veramente sono morti i loro cari e per colpa di chi.
            Dico sul serio.
            La sua opera informativa sarà sicuramente molto più preziosa di quella di un prete sprovveduto che ha fiducia nella scienza.

            _______________________________________

            Copio incollo quello che ho scritto sulla mia pagina Facebook:

            COME MAI GLI ANTIVAX MI FANNO VENIRE L’ORTICARIA? PERCHÈ HO VISTO MORIRE LE PERSONE DI COVID-19

            Ariel S. Levi di Gualdo, presbitero

            Ve la dico in breve, Antivax che bivaccate sui Social Media a frantumare le palle al cielo e alla terra, nutrendovi di scemenze complottistiche e seminando idiozie fantascientifiche elevate alla massima potenza psicotica.
            Il problema è che io ho visto morire le persone, come ho raccontato inutilmente nei dettagli, voi invece no. A voi potevano essere messe dinanzi anche le salme dei morti, avreste risposto: «Non c’è la prova che siano morti a causa di Covid-19». Perché il vostro rifiuto della ragione e del reale non ha un limite, è pura patologia. La psicologia dell’Antivax radicalista militante è pari in tutto e per tutto a quella di un talebano afghano.

            A volte io trascorro giornate con persone che non hanno potuto vedere neppure le salme dei propri familiari.
            Io sono influenzato dal reale. Sono colpito da quel ragazzo di 27 anni, bergamasco, figlio unico, che spesso si intrattiene a lungo a parlare con me, dopo avere perduto entrambi i genitori, entrati in terapia intensiva a 48 ore di distanza l’uno dall’altro e usciti dall’ospedale di Bergamo dentro le bare caricate sui camion militari e trasportate a Ferrara, perché il cimitero di quella Città lombarda era al collasso. E questo ragazzo che ha mille “perchè?” parla con me, non con gli idioti Antivax che vilipendono i morti e i vivi parlando di “pandemenza” o affermando che il Covid-19 è tutta una montatura dei «poteri forti».

            Questa è la differenza che corre tra me e questi poveri dementi: io ho toccato con mano la morte e sono il serbatoio nel quale coloro che sono stati colpiti dalla morte dei loro cari riversano il loro profondo dolore.
            Andate a spiegarlo a quei due coniugi distrutti, di 75 e 78 anni, che hanno perduto un figlio di 48 anni, al quale non hanno potuto fare neppure le esequie funebri, nella piena emergenza in cui eravamo. Ditelo a loro che il Covid-19 non esiste, o che «è tutta una scusa per inocularci metalli e microchip collegati al 5G attraverso un finto vaccino».

            C’è qualche Antivax disposto a spiegare, per esempio a quel giovane bergamasco rimasto senza genitori, che il Covid-19 è tutta una montatura «pianificata ad arte per creare instabilità sociale e politica e metterci tutti sotto controllo», che «le persone sono state ammazzate dentro gli ospedali», che «sono morte perché le hanno intubate nelle terapie intensive»? Qualcuno se la sente di spiegargli che i suoi genitori sono morti a causa della … “pandemenza”?

            Nella variegata categoria degli idioti irragionevoli, quelli più pericolosi in assoluto sono gli idioti disumani, vale a dire certi Antivax radicalisti militanti privi di rispetto per i morti e privi di rispetto per i vivi.
            Il vaccino non immunizza dal Covid-19, lo hanno spiegato virologi e farmacologi di tutto il mondo, ma riduce gli effetti devastanti di questo virus. Le persone vaccinate possono contrarre il Covid-19, ma come una leggera influenza della durata di pochi giorni.

            Il vaccino è l’unica protezione che al momento abbiamo. E, al di là delle scemenze degli Antivax, è ormai appurato che nelle terapie intensive ci finiscono solo i non vaccinati. Chi questo lo nega, afferma e diffonde false notizie senza fondamento alcuno e del tutto avulse dalla realtà.
            Per questo ripeto: vaccinarsi è una forma di responsabilità verso se stessi e verso gli altri.
            Questo è quanto, per chi vuol capire, tutti gli altri li rimetto alla pietosa misericordia di Dio.

            https://lanuovaferrara.gelocal.it/ferrara/cronaca/2020/03/21/news/il-convoglio-del-dolore-da-bergamo-a-ferrara-i-camion-pieni-di-bare-1.38620645?fbclid=IwAR2R9cPPVpzlgowUuPRbgDjyfEZdbkrUj9zvhdwebLz4UIhi7tiF_f1Yj44

  36. orenzo
    orenzo dice:

    Il mio oncologo mi ha detto che dovrei fare il vaccino perchè, se mi becca il covid, finirei intubato e, quasi certamente, ci lascerei la pelle… Ha scritto sulla mia cartella personale che rifiuto il vaccino per motivi etici.
    Qualcuno mi ha fatto notare che anche il Papa ha fatto il vaccino anche se non era di quelli etici: gli ho risposto che se ha voluto approvvigionare, usare e sponsorizzare i vaccini non etici al posto di quelli etici, anch’essi in commercio, sono solo problemi della sua coscienza.
    Tanto per la cronaca: all’Università degli Studi di Milano procedono le sperimentazioni a livello preclinico sul vaccino etico LeCoVax2, sviluppato in collaborazione con VisMederi Research.

  37. frama
    frama dice:

    Ma perché, lei è un luminare? Se lo è converrà con me, come ripetono gli specialisti che non disdegnano la tivù, che il vaccinato è contagioso anche se ha una carica virale più bassa.

  38. Giuseppe
    Giuseppe dice:

    Caro Padre Ariel,

    la ringrazio tanto per questo suo articolo, e vorrei offrirle tutta la mia solidarieta’ per come dei leoni da tastiera stiano provando a linciarla per quanto scritto, ma fortunatamente invano. Non sa quanto la ammiri in questa sua crociata contro l’irrazionale emotivo. Molto spesso attingo ai suoi articoli anche per frenare il mio irrazionale emotivo in ambito religioso, a volte soffro di scrupoli che mi creano uno stato di ansia nell’accettare dei dogmi, ma poi proprio articoli come i suoi mi aiutano a metterli da parte, come ad esempio anche quelle brevi citazioni dell’Antico Testamento contenuto in queto articolo.

    Sono un ricercatore scientifico (anche se non mi occupo di vaccini), e davvero non capisco perche’ molti cattolici siano diventati cosi’ diffidenti nei confronti della scienza, come anche tanti commenti qui confermano. E’ vero che difficilmente la scienza fornisce risposte sicure al 100%, ma come giustamente ha detto dobbiamo avere un po’ di umilta’ e cercare di fidarci di chi ne sa piu’ di noi. A volte mi rendo conto che forse e’ anche un po’ di comunicazione errata a far divergere le opinioni, e me ne rendo conto in prima persona, dato che alcuni miei scrupoli sono nati proprio per anni di catechiesi ricevute in cui mai mi era stato spiegato bene il primato petrino e il ruolo della Chiesa. Forse servirebbe spiegare meglio il ruolo della scienza, e che relazione dovrebbe avere con la fede.

    Visto che si cita l’ironia, vorrei condividere questa immagine, per chi non sa esattamente gli effetti futuri dei…

    • Padre Ariel
      Padre Ariel dice:

      Caro Giuseppe,

      se i miei confratelli e io le siamo stati di un qualsiasi aiuto per crescere nella fede, sappia che di ciò rendiamo grazie a Dio, che solo per questo ci diminuirà il Purgatorio.

      Non ho mai agognato girare per i salotti televisivi, ma quanto mi hanno inviato, dopo varie insistenze ho accettato e cercato di trasmettere quel che potevo trasmettere come prete e teologo. Durante una puntata, a un programma Mediaset, risposi a Barbara D’Urso chiarendo che la Chiesa, non solo non è nemica della scienza, ma è stata la madre partoriente della scienza. In certi programmi, come lei sa, si devono concentrare dei concetti fondamentali in poche parole tenendo conto che ci si rivolge al grande pubblico di credenti, non credenti e di tanti credenti di buona volontà che però ignorano spesso i fondamenti della fede.

      Diversamente invece, nei nostri articoli o video-lezioni, si può entrare nello specifico e parlare in modo molto più articolato. Proprio a questo lavoro apostolico serve la nostra Isola di Patmos.

      Tra le opere del moderno magistero, credo che il concetto di rapporto tra fede e scienza sia racchiuso nelle pagine della monumentale enciclica Fides et Ratio del Santo Pontefice Giovanni Paolo II, alla quale molto collaborò il nostro defunto confratello Antonio Livi.

  39. L'apostata
    L'apostata dice:

    Ha ragione, padre Ariel. “Alla tivù dicono…” è un’affermazione degna di un luminare quale Frama.
    La carica virale nei vaccinati portatori sani è più bassa, e si è quindi meno contagiosi. Aggiungendo mascherina, distanziamento e igiene si fa tutto il possibile per preservare sé e il prossimo.
    Siamo tutti responsabili gli uni degli altri.
    Poi se un domani si scoprirà un antivirale che sostituisca il vaccino, ben venga. Ma oggi le armi contro il virus sono queste.
    Coi fanatici non si può ragionare. Anni fa discussi con dei terrapiattisti. Li invitai a verificare di persona la loro teoria. Noleggiata un’imbarcazione, sarebbe bastato far rotta sempre a Est. O arrivavano al margine del mondo o lo avrebbero circumnavigato. Così avrebbero constatato con i loro occhi la verità.
    Risultato? Credo che siano andati in vacanza in montagna…

  40. l'apostata
    l'apostata dice:

    A don Ettore Barbieri.

    Buonasera don Ettore, ho letto i suoi post e per questo mi permetto di rivolgerle un quesito sulla liceità di vaccinarmi o meno.
    Il mio collega d’ufficio, ora in ferie, è trapiantato e per questo assume immunosoppressori. Si è vaccinato ma l’effetto su di lui è praticamente inesistente, come sapeva e come gli ha ribadito il medico che lo ha vaccinato.
    In caso di contagio si ammalerà certamente.
    Quando rientrerà dalle ferie mi chiederà sicuramente se anch’io mi sono vaccinato, perché se lo contagiassi si ammalerebbe.
    Ciò detto, lei cosa mi consiglia tra le due alternative seguenti?

    1- vaccinarmi e ridurre la possibilità di infettarlo;
    2- rispondergli, usando le sue parole, che “il dott. Mariano Amici, la dott.sa Silvana De Mari, i medici della rete Ippocrate che hanno curato 6000 persone senza far ricorso ai vaccini, nonché il premio Nobel Montagnier, il dottor De Donno, tragicamente scomparso e preso in giro vergognosamente da Burioni e tutti coloro che la Medicina l’hanno studiata e praticata e che ritengono che il Covid sia curabilissimo senza far ricorso ai vaccini, che sia in corso una grande mistificazione riguardo la gravità e l’estensione della malattia”.

    In quest’ultimo caso, se è vero quanto lei afferma, posso star tranquillo. Se infettassi il mio collega basterebbe mandarlo dai medici anzidetti.

    Allora, come sacerdote, mi indichi lei qual è la scelta eticamente corretta, grazie.
    In attesa di una sua risposta, le porgo i migliori saluti.

  41. Olivetanus
    Olivetanus dice:

    …I governanti avranno tutti un medesimo progetto, che sarà di abolire e fare scomparire tutti i principi religiosi per sostituirli con il materialismo, l’ateismo, lo spiritismo, e ogni sorta di vizi. [ La Madonna a La Salette, 19 settembre 1846]

    • Padre Ariel
      Padre Ariel dice:

      Domanda: trascorsi ormai abbondantemente i famosi 100 anni, come mai le “profezie” della Madonna de La Salette – ossia le locuzioni private dei veggenti – non si sono avverate?
      Le saremmo grati se potesse spiegarcelo, sa com’è, io sono un povero ignorante in mariologia e se mi desse dei lumi le sarei davvero grato.

      • Gianni
        Gianni dice:

        Carissimo Padre,

        grazie, come sempre, per le sue parole univoche e chiare. Anch’io sono giunto alla triste conclusione che è totalmente inutile cercare di far ragionare chi crede negli elefanti rosa volanti. Ho dovuto smettere di frequentare una cara amica per le sue irrazionali e presuntuose convinzioni no vax, condite da un cristianesimo personalissimo e totalmente ideologico velato di sensazionalismo e miracolismo. Ci sto male, ma ogni mio paziente sforzo è stato vano e mi ha causato stress emotivo copioso.

        La saluto caramente e spero, prima o poi di poter stringerle la mano nonché avere una lunga chiacchierata.
        Stia bene e curi le nostre anime.

        Gianni

        • stefano
          stefano dice:

          Gentile Gianni, lei sembra proprio non vedere il bandolo della matassa. Il punto della questione non è certo il fanatismo dei no vax, né la loro fede emotiva. Infatti nessuno di questi argomenti spiega perché ci dovremmo vaccinare tutti (obbligatoriamente o doverosamente, secondo le sfumature di linguaggio, ma sempre e comunque tutti). Se osserva bene noterà che siamo in presenza di un fanatismo diffuso non meno ridicolo del no vax, ma più pernicioso, che non tollera che il vaccino possa essere una libera scelta consapevole, magari insieme ad altre misure per contrastare il covid (come le cure precoci, ad es), come peraltro auspicato da illustri scienziati, anche Premi Nobel, che, tuttavia, non aderendo al fideismo religioso del vaccino obbligatorio, non sono mai invitati in televisione. Onde per cui, al grande pubblico non rimane che credere alla “Scienza”, cioè ai Burioni di turno pagati con gettoni da 10000 euro ogni 15 minuti di trasmissione. Le chiedo: perché mai nessuno mi chiama in televisione a dire come la penso io, ci andrei anche gratis? La risposta è che non si paga qualcuno per andare in televisione a dire le proprie opinioni, ma quelle di chi paga. E questi potrà anche fargli dire, ad es, “chi contraddice me contraddice la Scienza” (cit: dott Burioni), ed egli lo dirà anche in modo da sembrare serio, perché tutti hanno un prezzo, anche la “Scienza”.

          • Padre Ariel
            Padre Ariel dice:

            O lei è un superficiale seriale con l’aggravante di essere un bugiardo che ricorre senza esitazione alcuna alla menzogna inventata di sana pianta pur di sostenere le proprie discutibili opinioni, oppure lei entra nei blog e nei siti di più infimo ordine e si abbevera in modo vorace di tutte le scemenze che persone perlopiù anonime affermano e scrivono, riportandole poi come verità certe e sicure.

            Conosco bene e direttamente il funzionamento degli studi televisivi perché ho un contratto con Mediaset che all’occorrenza mi invita nelle trasmissioni come opinionista.
            Gli ospiti non sono pagati per la loro partecipazione ai programmi. Esistono infatti tre opzioni contrattuali a scelta della persona:

            Prima opzione contrattuale: l’Azienda televisiva si accolla tutte le spese provvedendo all’intera organizzazione del viaggio in aereo o al viaggio di prima classe sui treni ad altra velocità, provvede a far prelevare l’ospite alla stazione ferroviaria o all’aeroporto da un autista che lo accompagna agli studi televisivi e poi in albergo se deve pernottare, quindi ad accompagnare di nuovo l’ospite alla stazione ferroviaria o all’aeroporto, il tutto pagato direttamente dall’Azienda televisiva;

            Seconda opzione contrattuale: all’ospite viene dato un rimborso spese calcolato in base alla distanza che deve percorrere per giungere presso gli studi televisivi, affinché possa provvedere lui direttamente alle prenotazioni di viaggio, all’eventuale pernottamento e al pagamento di tutte le spese necessarie alla sua trasferta. Il rimborso spese, dal marzo 2020, ammonta a 500 o 700 euro.

            Terza opzione: l’ospite si collega tramite cosiddetto “collegamento esterno” con lo studio di trasmissione. Se si collega dalla propria abitazione privata o da un luogo vicino alla sua abitazione privata, non percepisce alcunché. Se poi, dalla sua abitazione privata, deve recarsi presso un vicino studio televisivo per effettuare il collegamento esterno, in tal caso gli viene fornito l’autista che lo va a prelevare e poi a riaccompagnare, nulla di più.

            Affermare che il Prof. Roberto Burioni – come qualsiasi altro specialista chiamato come opinionista – prenda 10.000 euro ogni 15 minuti di trasmissione, vuol dire affermare il falso allo scopo di delegittimare a tutti i costi una persona.

            E questo era dovuto da parte mia per una corretta e veritiera informazione.

          • stefano
            stefano dice:

            Ha ragione, sono un superficiale perché mi sono fidato della memoria. Quello che ho detto però l’ho letto qui (https://quifinanza.it/soldi/quanto-guadagnano-virologi-tv-compensi-burioni-capua/382707/) e mi è sembrato degno di fede. Nel caso della dott.ssa Capua la cifra che ho scritto è decisamente sovrastimata, ma nel caso del dott Burioni (i cui guadagni non è dato conoscere) ho anche dimenticato di dire che il codacons ha segnalato addirittura un grave conflitto di interessi. Questo non contraddice quanto lei ha voluto puntualizzare, che rimane sicuramente vero per le trasmissioni a cui partecipa. Direi quindi che, cifre a parte, quanto ho scritto rimane vero nella sostanza. Del resto è quantomeno discutibile che da due anni a questa parte i volti della televisione che parlano in nome della “Scienza” siano sempre quelli. Su questo almeno penso che potrebbe convenire anche lei. Mi aiuterebbe a digerire i suoi attacchi ad personam.

      • Fabio
        Fabio dice:

        Padre Ariel buongiorno,
        Non sono un Marianologo, conosco ben poco delle profezie, ma se è anche vero che quanto “profetato” non si è realizzato appieno, non credo che manchi ormai molto alla situazione descritta. In ogni caso vaccini si, o vaccini no, il tempo è galantuomo e tra qualche anno capiremo se avevano ragione gli uni o gli altri, in entrambi i casi per ora stiamo perdendo tutti.

        • Padre Ariel
          Padre Ariel dice:

          Lei dice?

          «Quanto poi a quel giorno o a quell’ora, nessuno li conosce, neanche gli angeli nel cielo, e neppure il Figlio, ma solo il Padre» [Mc 13, 32].

          Se però lei pensa che non «manchi ormai molto alla situazione descritta», vuol dire che ne sa più del figlio, vale a dire di Gesù Cristo.

          • frama
            frama dice:

            Il versetto di Marco che lei cita fa riferimento alla fine del mondo.
            Non mi sembra che le profezie mariane si siano mai occupate della fine del mondo.
            Maria ha profetizzato la caduta del comunismo in Russia, ed il comunismo in Russia è caduto.
            Pure, a suo tempo, il diluvio universale che si sono meritati, non ha segnato la fine del mondo.
            Ora parlano tanto di trionfo del Cuore Immacolato di Maria, e ci sarà.
            Cioè ci sarà una caduta del Serpente dalla nostra società e dalle nostre anime. Solo che le vittorie di Dio, e quindi di Maria che Lo serve fedelmente, sono sempre precedute dalla croce.
            “Ora il principe di questo mondo sarà gettato fuori..”

          • Fabio
            Fabio dice:

            Buonasera, mi scuso ma mi sono espresso male, non intendevo fare riferimento alle sacre scritture (non so se ci sarò domani, figuriamoci se ho la pretesa di conoscere la fine dei tempi) quello che intendevo dire, è che da una lettura superficiale dei messaggi mariani sembrerebbe che le “profezie” stiano per realizzarsi, tutto qui. Poi personalmente se si realizzassero o meno non cambierebbe una virgola della mia fede. Con stima
            Fabio

          • Padre Ariel
            Padre Ariel dice:

            Caro Fabio,

            in uno dei miei ultimi colloqui con il Cardinale Carlo Caffarra di benedetta memoria, poco prima che morisse, lui mi disse – come poi riportai in alcuni miei articoli nel corso del tempo – che nessuno di noi sa e può sapere quando e come giungerà quell’ora, però – disse lui – se leggiamo le Sacre Scritture qualche sospetto può anche venire, perché gli elementi racchiusi in esse, oggi sembrano ricorrere tutti.

            Può essere che lei intendesse dire qualche cosa più o meno di questo genere.

  42. Roberto di Francia
    Roberto di Francia dice:

    Padre Ariel,

    in Francia, decine di migliaia di persone del settore medico stanno entrando in sciopero perché rifiutano la vaccinazione forzata. Stessa cosa per i pompieri, un corpo particolarmente amato (sono loro che arrivano quando in Francia “si chiama l’ambulanza”), e in gran parte volontario.

    Gente abituata a rischiare la propria vita per quella degli altri. A fare tutti i vaccini “classici” senza fiatare, perché richiesto dal loro lavoro. E’ gente che sta per perdere il posto di lavoro, che sta per finire sul lastrico con famiglie e figli, e che tuttavia si oppone a questo sopruso.

    E’ gente che vede i reparti COVID pressoché vuoti da mesi, e che sempre più spesso si trova a curare i gravi effetti collaterali della vaccinazione di massa che, lo ricordo, viene imposta con il pass sanitario a partire dei 12 anni. E che presto sarà estesa a bambini e neonati.

    Tutti una manica di imbecilli irresponsabili? E un cattolico puo’ ignorare a cuor leggero questi segnali, perché in TV parlano solo quelli che sostengono la versione del governo?

  43. Padre Ariel
    Kerigma dice:

    Egregio padre Ariel, stavolta ha proprio toppato di brutto! […CENSURATO]

    ______________________

    Il suo commento non è pubblicabile, ma non per ciò che contesta, cosa che ha il diritto di fare, ma perché i suoi toni e le sue affermazioni nei miei riguardi sono profondamente insultanti. E dall’insulto gratuito si spinge oltre ancora: a sindacare e giudicare la mia più profonda e intima coscienza.

  44. Andrea
    Andrea dice:

    Padre Ariel muove da tempo una doverosa guerra al soggettivismo e all’emotività ovunque siano presenti: nella Chiesa come nella società. Nell’attuale disputa sanitaria il falso culto dell’ “io penso” e dell’ “io sento” occupano certo un posto di allarmante preponderanza.

    Da ex malato di Covid e da vaccinato non posso che convenire con la tesi di fondo: allo stato attuale delle conoscenze medico-scientifiche la vaccinazione è la scelta più prudente e sensata. Ciò non toglie che un progresso negli studi potrebbe portare all’abbandono di queste soluzioni. Mi spiego con un esempio: agli inizi del XVI per chi si occupava di astronomia adottare il sistema tolemaico era certamente la scelta più fondata e probante, ma non per questo si rivelò l’opzione definitiva.

    Aggiungo che alla serena dialettica scientifica sul virus (dialettica che è normale ed anche opportuna) ha nuociuto non poco l’essersi svolta non solo nei laboratori o nei congressi medici, ma nelle aule parlamentari e peggio nei salotti televisivi, vellicando in qualcuno la smania di protagonismo. In fondo sono soggetti alle tentazioni anche i medici! Smania di protagonismo che ha esercitato il suo peso nefasto anche nel confronto politico-amministrativo, ma questo era ampiamente prevedibile. E nondimeno un suo non lieve prezzo di risorse e di vite credo l’abbia comportato.

    • Padre Ariel
      Padre Ariel dice:

      Grazie, caro Andrea, per il suo sapiente equilibrio.

      Solo per questo suo commento è valsa la pena scrivere l’articolo che ho scritto.

  45. peter hasler
    peter hasler dice:

    Carissimo padre Ariel,

    sempre con entusiasmo leggo i suoi articoli, e credo che in un tempo di “emotività” e di “autodidatti internautici” in tutti i campi colgo il suo invito a conciliare, senza farsi travolgere dalle passioni, fede e ragione. Del resto fondamento del cattolicesimo è questo.
    Sul vaccino però non sono in sintonia con lei per i seguenti motivi, che cerco di scrivere sintetizzando il più possibile. Abbiamo un problema di modello matematico che non può essere applicato perché del virus sappiamo poco e niente. Vede un epidemiologo può prevedere l’evolversi della malattia, ma per farlo ha bisogno di tre elementi:

    1) La certezza, questo è compito dei virologi, di che cosa sia il virus (origine, evoluzione, varianti…)
    Siamo di fronte ad una pandemia, ad una endemia, ad una epidemia?

    2) La genetica della popolazione, cioè se ci sono popolazioni più resistenti o meno a questo virus.

    3) Impatto delle cure sul virus stesso (farmaci e o vaccini). Da questo può fare delle analisi e delle previsioni.
    Quali errori stiamo compiendo? Dare soluzioni durante l’evolversi, sempre che ci sia una evoluzione, del virus.

    E infatti qualcuno ha sintetizzato dicendo: “Non si vaccina durante la pandemia in corso”.
    Sui vaccini: Noi abbiamo a che fare con vaccini dei quali non sappiamo gli effetti alla lunga.
    Soprattutto per quello ad Rna. Possiamo anche non chiamarlo “terapia genetica” per non mettere paura, però non abbiamo elementi scientifici per tastarne la retroattività per esempio, cioè la possibilità come accade per l’Hiv che l’Rna trasmetta informazioni al Dna…

    Ovviamente non oso fare la lezioncina se no cadrei anche io nell’errore di tanti tuttologi. Le ho inviato solo uno spunto per riflettere, e credo che questo sito è il luogo adatto.
    Nel dubbio libertà.

    Poi da cattolici, e da preti dovremmo continuare a chiederci, o iniziare, se il Signore ci stia dicendo qualcosa leggendo il passato e comunque tenendo presente che siamo di fronte a qualcosa di inedito che ha minato tante certezze. Le parole conversione e penitenza forse dovrebbero risuonare… ma questo è un altro discorso.

    Con stima un sacerdote e matematico

    • Padre Ariel
      Padre Ariel dice:

      Caro Confratello,

      posso solo ringraziarti per il tuo commento, perché più di questo non posso fare.
      Sono infatti un totale incompetente in materia e non potrei risponderti, o eventualmente smentirti in modo scientifico, perché non ne ho proprio le competenze.

      Tu fai presente di essere un matematico, ebbene ti basti sapere questo … io senza calcolatrice non so fare le divisioni, potrei forse mettermi a discutere di scienze matematiche con te? Certo che no, al limite posso ascoltarti se tu parli di matematica, cercando di capire qualche cosa, ma non è detto che ci riesca, può essere che non ci capisca niente.

      Io mi sono vaccinato compiendo un “atto di fiducia” nei confronti della scienza e degli uomini di scienza. E si badi bene che “atto di fiducia” non vuol dire “atto di fede”.

      Esempio più volte portato: se fossi aggredito da un tumore, ovviamente mi sottoporrei a tutte le cure, terapie o interventi chirurgici consigliati dagli specialisti oncologi, perché io non sarei in grado di stabilire che cosa è meglio per me stesso.
      Possono gli oncologi sbagliare? Certo, è accaduto e continuerà ad accadere, ma nessun errore umano inevitabile, o anche errori compiuti per superficialità, possono invalidare l’oncologia.

      Quello che noto – beninteso, non è il caso tuo – è che le persone, con l’avvento dei social media, sono divenuti esperti di tutto e in tutto, talvolta con grave danno per se stessi e per gli altri. Come per esempio casi di persone giunte più volte nei centri oncologici in stato terminale dopo avere perduto tempo e quasi sempre anche danaro, per fare cure con non meglio precisate medicine alternative.

      Ricordiamoci a vicenda nelle preghiere in questo momento nel quale, l’uomo, ha dimostrato di non essere più in grado di leggere certi segni dal cielo.

      • Anna
        Anna dice:

        Questa è vera discussione (Peter /Ariel) , basata su confronti sereni, riconosciute competenze e limitatezze, umile accoglimento del pensiero dell’altro. Raffronti che arricchiscono i lettori, aiutandoli a non perdersi nei tanti labirinti qualunquistici del web. Nulla a che vedere con quei dichiarati cultori di tomi filosofici, maestri allo stesso tempo (alcuni, chiaramente), dello scherno dell’altrui pensiero; per sola superbia? Forse anche invidia? Le due perle della umana natura.

        • Don Ettore Barbieri
          Don Ettore Barbieri dice:

          Cara Anna, tu esisti veramente? O sei una finta commentatrice che serve a rispondere al posto di qualcun altro? Prova un po’ a scrivermi a donettorebarbieri@gmail.com. Così ci scambiamo il telefono e vediamo a chi si può fare il certificato di esistenza in vita.

          • Anna
            Anna dice:

            Ebbene reverendo don, ESISTO veramente, sebbene non più con la stessa frizzante energia e giovialità che hanno caratterizzato la mia vita … sino a quel marzo 2020 a cui ho fatto riferimento. D’improvviso il buio, la solitudine, la fragilità … il compagno di 40 anni di vita assieme, uomo in salute, colto, integerrimo veniva colpito dal virus in un terribile scenario di incredulità ed impreparazione che solo oggi, con gratuita spavalderia, siamo bravi a definire “superficialità”. Eppure inizialmente anche a lui fu riservato “il diverso” trattamento farmacologico, ancora tanto decantato come rimedio alternativo. Quale colorazione pensa possano avere dunque le mie parole, quando il mio ultimo ricordo di speranza si è fermato in un “ciao stai tranquillo” e poi il NULLA di un’esistenza? Non è la sede opportuna per tale sfogo, me ne scuso con tutti, ma la mia correttezza e la stima che provo verso una così interessante rivista mi impongono inevitabilmente di dichiarare VERI ed assolutamente MIEI i commenti espressi. Non immagina però, Rev. don, quanto la mia attuale condizione “interiore” mi spinga spesso a desiderare di aver vissuto una finzione.

            Grazie del Suo recapito, chissà …

      • stefano
        stefano dice:

        Per rimanere al parallelo da lei usato con peter hasler, se lei dovesse affrontare un’operazione difficilissima, preferirebbe affidarsi a un medico in cui ripone la sua fiducia umana oltre che professionale, o a un luminare, nonché professore, nonché primario, di cui però, per ragioni che solo lei può giudicare, avesse perso la stima e la fiducia? E se il sistema sanitario, per il suo bene (ovviamente), le imponesse invece di farsi aprire la pancia dal primario, lei accetterebbe questa imposizione, o vi si opporrebbe con forza? Non trova che questa sarebbe una violazione dei suoi diritti umani fondamentali? Analogamente, perché vuole imporre a chi non vuole (per motivi che a nessun sta giudicare) l’inoculazione di un farmaco sperimentale senza neppure il consenso informato previsto per legge (impossibile conoscerne gli effetti prima della fine della sperimentazione), addirittura a minorenni (cosa vietata, se esistesse ancora una legge), ma, al contrario, costringendo (con atto amministrativo!) intere categorie e poi l’intera popolazione all’obbligo disinformato di trattamento sanitario (vietato dalla Costituzione!)? E perché le persone costrette loro malgrado a vaccinarsi, pena lo stigma sociale, la perdita del lavoro, l’isolamento, ecc, (vedasi green pass), perché dovrebbero anche firmare una manleva con cui scaricano il Governo e l’industria farmaceutica da ogni responsabilità e rinunciano a ogni tipo di risarcimento in caso di effetti avversi, altrimenti se ne possono anche tornare “agli arresti domiciliari, chiusi in casa come dei sorci” (cit: dott Burioni)?

  46. CRISTINA MARCELLI
    CRISTINA MARCELLI dice:

    Grazie Padre Ariel!
    Grazie, grazie e ancora grazie per questo articolo dai contenuti sacrosanti. Grazie soprattutto per il coraggio (una delle Sue più grandi virtù) nel proclamare la verità, a costo di farsi tanti nemici proprio tra coloro che La seguono spesso.

    • Giovanni
      Giovanni dice:

      Ma quale verità? In Israele dei primi 20 morti della variante Delta 15 avevano ricevuto la doppia dose del vaccino (fonte Jerusalem Post). In Inghilterra dei 122 morti della Delta 55 erano “fully vaccinated “ (fonte The Guardian). E ora dagli Stati Uniti balza la notizia che i vaccinati possono contrarre e diffondere la variante Delta come i non vaccinati.
      Ma di quale verità stiamo parlando?

      • Padre Ariel
        Padre Ariel dice:

        Dalle sue parole la soluzione sembrerebbe una sola: non vaccinarsi per nessuna ragione al mondo.
        E’ stato spiegato in lungo e in largo che il vaccino non protegge dal pericolo di contrarre il virus ma protegge dagli esiti devastanti che il covid-19 può produrre. I vaccinati possono contrarre il covid-19, ma in forma lieve.
        Se domani, causa no vax, dovesse finire malauguratamente in terapia intensiva, ci faccia avvisare, pregheremo per lei. Quando poi ne uscirà sano e salvo, come tutti ovviamente le auguriamo, vada a rileggersi questi suoi commenti nei quali in pratica affermava che il rischio di morte non sarebbe costituito dal covid-19 ma dai vaccini.

  47. stefano
    stefano dice:

    Detto in estrema sintesi (ma neanche tanto), il suo inutilmente lungo articolo si potrebbe così riassumere:

    a) la “Scienza” (espressione da imbonitori che sul piano dialogico non vuol dire niente, ma questo è inutile spiegarlo a chi non ci vuol sentire) ha sempre ragione anche quando ha torto, perché chi la contraddice è certamente un malato psichiatrico, specie se cattolico (argomento ad hominem, da lei molto apprezzato e usato come il cacio sui maccheroni per condire altre fallacie logiche);

    b) io conosco benissimo la differenza tra obbligo (categoria giuridica) e dovere (categoria morale), perciò non fatemi dire cose che non ho detto, infatti nel primo caso se non ti vaccini vai in galera, nel secondo stai agli arresti domiciliari (davvero un capolavoro di ipocrisia).

    Comunque, riguardo al punto b), anche la “Scienza” dimostra di conoscere la differenza tra obbligo e dovere ed ha giustamente optato per il dovere, scartando l’obbligo in quanto troppo oneroso in termini di risarcimenti economici per i danni imponderabili derivanti dalla somministrazione di massa di un farmaco sperimentale che ha avuto bisogno di una apposita legge europea per essere commercializzato con la falsa indicazione di vaccino, essendo in realtà una terapia genica, tipologia di cura per la quale le leggi nazionali prevedono un obbligo di sperimentazione di almeno 10 anni.

    Bé, che dire, dopo quello di Papa Francesco, finalmente trovato anche il ghost writer di Selvaggia Lucarelli.
    P.S.: spero non prenda come offesa l’uso estensivo dell’ironia, ma con 1600 caratteri a disposizione non ho…

    • Padre Ariel
      Padre Ariel dice:

      No, mio caro, si rassereni, non prendo affatto come «offesa l’uso estensivo dell’ironia», proprio perché, non avendo lei la capacità di essere ironico, come unico risultato sortisce quello di ingiuriare la poca intelligenza umana di cui il buon Dio l’ha dotata.

      • stefano
        stefano dice:

        Ancora con gli argomenti ad hominem! Ma davvero pensa di onorare così la ragione di cui Dio l’ha dotata? Non pretendo di farla sorridere, ma intanto le avevo offerto un paio di spunti su cui elaborare, volendo. Ma lei ha preferito evitare il confronto dialettico, proprio come quei cattolici di cui parla nel post. Parafrasando Gesù, se uno da te vuole per forza ragione, tu digli che può tenersela.

        • Padre Ariel
          Padre Ariel dice:

          Se lei afferma che gli elefanti rosa volano, non può pretendere di improntare su simile teoria un confronto dialettico.

          • stefano
            stefano dice:

            No, non parlavo di elefanti, ma, ad es, di terapie geniche spacciate per vaccini con la complicità colpevole dell’oligarchia europoide e la sudditanza vile dei governi nazionali in aperta violazione delle preesistenti leggi vigenti nei propri Stati. Potrei anche aggiungere – già che ci sono – la criminale negazione delle cure (queste sì ampiamente sperimentate e di comprovata efficacia) imposta in Italia dal ministro senza Speranza che dopo due anni ancora vieta ai medici di base di visitare i propri pazienti ai primi sintomi di Covid e di prescrivere loro banali farmaci antinfiammatori che sono invece risolutivi se assunti nella prima fase della malattia (al riguardo, faccio solo notare che, contrariamente all’obbligo vaccinale, il diritto alle cure è una garanzia costituzionale, ma, evidentemente, il garante della Costituzione è di diverso avviso). Mi pare che ci sia abbondanza di materia per una aperta e pacata discussione. A meno che lei non voglia smentirmi nei fatti con le evidenze in suo possesso.

          • Padre Ariel
            Padre Ariel dice:

            «terapie geniche spacciate per vaccini con la complicità colpevole dell’oligarchia europoide e la sudditanza vile dei governi nazionali in aperta violazione delle preesistenti leggi vigenti nei propri Stati»
            !?!



          • frama
            frama dice:

            Stefano è uno dei più intelligenti e logici di questo forum. Lo leggo sempre ammirata.

          • Padre Ariel
            Padre Ariel dice:

            … e ringraziamo Dio che Aristotele è morto da secoli e secoli, perché altrimenti avrebbe gettato alle ortiche la sua logica, nota oggi come logica aristotelica.

          • Enrico
            Enrico dice:

            Ho capito nessun titolo di studio che abbia minimamente attinenza con la questione dei vaccini. Eppure si pontifica smentendo quanto sostenuto dalla maggioranza degli esperti sul tema.

    • Padre Ariel
      Padre Ariel dice:

      Se un giorno elimineremo i commenti, sappia che lei sarà uno dei principali responsabili di quella nostra decisione.
      Che cosa c’entra ciò che ha postato con l’articolo al quale lei sta commentando?
      Provi ad andare in un negozio di frutta e verdura e chieda un chilo di carne macinata, poi ci dica che cosa le ha risposto il fruttivendolo.

  48. Antonio
    Antonio dice:

    Caro Padre Ariel , condivido la sua analisi , ho un solo appunto da fare , ritengo azzardata la sua dichiarazione che bisognerebbe rimuovere la sanità pubblica a chi non si vaccina in quanto seguendo questo ragionamento dovremmo rimuoverla ad esempio anche ai fumatori incalliti e ai bevitori che superano le dosi suggerite dalla medicina ufficiale. In quanto anch’essi con le patologie che probabilmente andranno a contrarre peseranno sulla comunità a livello di spese mediche (fumo e alcol sono tra le maggiori cause di morte in Europa e non solo) . a questo punto dovremmo garantire la sanità pubblica e gratuita solo agli individui che dimostrano di avere uno stile di vita salutare oppure dovremmo renderla privata in toto in modo che ognuno sia più responsabilizzato della propria salute. Detto questo che rimane una mia opinione , attendo con ansia il prossimo suo articolo (tra l’altro ho appena acquistato “e satana si fece trino” e lo sto leggendo pian piano ogni sera!) Un abbraccio!

  49. Giovanni
    Giovanni dice:

    La ringrazio per il link padre. Ad ogni modo conoscevo già questa nota della Congregazione per la dottrina della Fede, ho sentito leggere questa nota a Padre Livio su YouTube poco dopo la riflessione teologica di don Giorgio Ghio avversa ai vaccini Covid che si diffuse su YouTube e sui Social molto tempo fa. Ma ripeto, io sono la schifezza di tutti i cattolici quindi non è che mi interessi tanto questa questione. Il motivo, anzi i motivi per cui evito di fare il vaccino finché posso, sono quelli che ho spiegato precedentemente. Laudetur Iesus Cristus e Ave Maria ???

  50. Mario Voltaggio
    Mario Voltaggio dice:

    I farmaci biologici sono definiti come i medicinali che contengono uno o più principi attivi prodotti o estratti da un sistema biologico. Appartengono alla categoria dei farmaci biologici ormoni, enzimi, emoderivati, sieri e vaccini, immunoglobuline, allergeni, anticorpi monoclonali.
    Il farmaco dell’Arcangelo Raffaele ( estratto dal fiele del pesce che aggredì Tobia) , con buona pace dei cattolici antivax, era ovviamente un classico farmaco biologico.

  51. Don Ettore Barbieri
    Don Ettore Barbieri dice:

    Evidentemente sono fanatici, ignoranti, ciarlatani e senza fede anche il dott. Paolo Gulisano, il dott. Mariano Amici, la dott.sa Silvana De Mari, i medici della rete Ippocrate che hanno curato 6000 persone senza far ricorso ai vaccini, nonché il premio Nobel Montagneir, il dottor De Donno, tragicamente scomparso e preso in giro vergognosamente da Burioni e tutti coloro che la Medicina l’hanno studiata e praticata e che ritengono che il Covid sia curabilissimo senza far ricorso ai vaccini, che sia in corso una grande mistificazione riguardo la gravità e l’estensione della malattia, che si sia creata una narrazione ufficiale che impedisce qualunque vero dibattito..
    Sicuramente la laurea in Medicina ce l’hanno solo i medici da salotto televisivo per i quali, soprattutto uno ( il borioni) avrei degli epiteti adeguati, ma vorrei evitare querele.
    Certamente è giusto vaccinare anche sotto i 30-40 anni, così quelli che senz’altro non muoiono di Covid moriranno per il vaccino.
    Mai letto un articolo più vergognosamente fazioso di questo.
    Io come prete – e lo dico ai lettori di questo sito – non mi vaccinerò e ritengo di avere le mie buone ragioni. Chi volesse conoscerle può contattarmi quando vuole. Il mio indirizzo mail è anche il mio telefono sono reperibili su Internet.
    D’altronde sono le stesse di Don Marco Begato e di molti altri, tutti ignoranti, ciarlatani e potenziali assassini.
    Attenzione ad eventuali risposte, perché la corda è lisa.

    • Padre Ariel
      Padre Ariel dice:

      Caro Confratello,

      l’articolo che io ho scritto sono 10 pagine formato A4 redatte in carattere cambria 14
      395 righe e 30.266 caratteri

      Questo articolo è stato pubblicato alle ore 22.08, il tuo commento è giunto alle ore 22.34
      Ciò vuol dire che lo hai letto in meno di 26 minuti, se consideriamo il tempo necessario a scrivere il commento che hai inviato.

      La medicina e la virologia, forse sarà anche un’opinione opinabile, ma i numeri no, come non lo è il tempo materialmente richiesto per leggere un testo di una certe consistenza e lunghezza.

      Non ho altro da aggiungere.

      • Mattia Venudo
        Mattia Venudo dice:

        Lei scrive bene don Ariel, ma non mi sembra che serva un corso di esegesi per comprendere i suoi articoli, dieci minuti sono più che sufficienti. Nell’articolo prende di mira una categoria precisa di persone: gli antivax e in particolar modo quelli cattolici, i più scemi insomma, contro i quali qualsiasi argomentazione può funzionare. Ma la informo che la realtà di persone qua fuori è molto più varia, come sono molto più varie le opinioni scientifiche, anche quelle ufficiali che, come sa, si aggiornano di giorno in giorno in quanto tutto quello che sta avvenendo in questi tempi è una novità e gli scienziati non hanno la sfera di cristallo. Il vaccino stesso è un esperimento: le valutazioni quotidiane sull’efficacia le facciamo in base a quello che accade in Israele, Gran Bretagna e USA osservando gli effetti su una popolazione ampiamente vaccinata; quindi non vedo dove lei trovi tante sicurezze per dire addirittura che chi non si inietta quel farmaco sperimentale commetterebbe una sorta di peccato. Io ho trent’anni, il covid l’ho già preso e facendo una ponderata valutazione dei rischi e benefici il vaccino non l’ho fatto per adesso, ma i miei genitori si sono vaccinati e sono felice che lo siano. Penso che l’obbligo di un farmaco sperimentale sia ingiusto e nei giovani non solo ingiusto ma criminale, perché mettere a rischio una fetta di popolazione che si ammala molto raramente con un vaccino di cui non conosciamo gli effetti a medio lungo termine è da pazzi. Poi se lei pensa che io debba mettere da parte ogni mio dubbio e fidarmi ciecamente di opinioni…

      • Giovanni
        Giovanni dice:

        Caro padre mi sono armato di pazienza ed ho ascoltato tutti i 45 minuti e 41 secondi dell’ articolo su YouTube, casomai leggendolo mi fosse sfuggito qualcosa. Lei sa quanto io la segua però oggi non sono d’accordo con lei. La questione è molto semplice. Io non sono ne no vax e ne pro vax, sono solo una persona che cerca di usare la logica e sono solo una persona che con i medici non è che abbia avuto delle belle esperienze. E considerate le tante castronerie che sono state dette dai cosiddetti specialisti e i tanti punti oscuri emersi da questa vicenda covid, non ho affatto fiducia nelle istituzioni. Ma non sono un complottista e non sono nemmeno quello contro i complottisti. Se non so non so, e non assumo nessuna posizione precisa perché mi viene detta. Poi ci si mette anche il fatto che anche volendo assumere un’aspirina oppure un qualsiasi antinfiammatorio, accade se andiamo a leggere il bugiardino del medicinale che finisce che uno non se lo prende più. Infatti io uso quasi mai i medicinali, e quando devo assumerli per forza, uso sempre gli stessi in modo da averli già testati sul mio corpo, sul mio organismo. E quindi ecco perché io sono contrario al vaccino, poi c’è la questione dei feti abortiti, ma io non sono un gran cattolico. Lei si è semplicemente limitato a dire che parlare con i no vax è inutile. Ma io non sono un no vax e nemmeno un pro vax. Chi non si vaccina fa morire? Così dice il ministro! Allora benissimo, lo stato lo metta obbligatorio come ha fatto per altri vaccini, si assuma le proprie responsabilità e io lo vado a fare. Dio la Benedica. ???

          • Roberto di Francia
            Roberto di Francia dice:

            Padre Ariel,

            le consiglio questa inchiesta giornalistica molto approfondita su quello che significa “uso di cellule provenienti da feti abortiti” per i vaccini (tra i quali quelli per il COVID-19).

            https://www.catholicworldreport.com/2021/05/17/exploring-the-dark-world-of-vaccines-and-fetal-tissue-research-part-1/

            https://www.catholicworldreport.com/2021/05/26/exploring-the-dark-world-of-vaccines-and-fetal-tissue-research-part-2/

            Vi si documenta la pratica della VIVISEZIONE dei feti, e si smentisce l’idea che le famose linee cellulari derivino tutte da solo 2 aborti praticati in un lontano passato. Nessun rapporto della Santa Sede fa mai menzione di questi aspetti, anzi sembrano basarsi essenzialmente sulla falsa idea che nessun nuovo aborto sia necessario per questo tipo di pratiche industriali.

            Tali false premesse scientifiche inficiano a mio avviso tutte le conclusioni morali che si basano su di esse, e richiederebbero una revisione di certi pronunciamenti sulla base di tali evidenze.

          • Padre Ariel
            Padre Ariel dice:

            Dalle sue parole posso solo prendere atto che la Congregazione per la dottrina della fede è composta da un autentico manipolo di imbecilli, ed altrettanto imbecilli sono i membri del comitato scientifico di bioetica che hanno studiato il caso prima che la Santa Sede desse un parere.
            Più che come consultore, o come membro, se permette vorrei proporla direttamente come Prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, togliendo così quel grande incompetente del Cardinale Luis Francisco Ladaria Ferrer.

          • Roberto di Francia
            Roberto di Francia dice:

            Troppo buono!

            Ma cedo volentieri la carica proposta a Sua Eccellenza Athanasius Schneider, un altro di quei blogghettari supercazzolari formatisi alla pontificia università di Facebook e che tanto irritano la redazione dell’Isola di Patmos, e che pare condividere (con pochi altri vescovi supercazzolari) certe mie remore morali da cattolico ideologico e ignorante.

          • Padre Ariel
            Padre Ariel dice:

            Sua Eccellenza Athanasius Schneider è un membro del Collegio degli Apostoli, un collegio episcopale che sin dall’epoca apostolica canta in coro all’unisono, in materia di dottrina, fede, pastorale e diritto, sotto la guida di Pietro.
            Si chiama ecclesiologia, non a caso noi siamo la Chiesa Cattolica Apostolica, non la chiesa dell’Apostolo Athanasius, ma degli apostoli.
            Questa è la nostra fede.

          • Roberto di Francia
            Roberto di Francia dice:

            Totalmente d’accordo con lei. Volevo solo sottolineare che certe posizioni di forte esitazione, se non di critica aperta a certi pronunciamenti non dogmatici, non sono solo parti delle menti malate dei famosi “supercazzolari”, tanto facili a prendere di mira per gli ovvi limiti che tutti (soprattutto laici) abbiamo, ma provengono anche da autorevoli prelati.

      • Don Ettore Barbieri
        Don Ettore Barbieri dice:

        Ho letto quanto bastava,.ossia oltre la metà dell’articolo. Al resto ho dato un’occhiata veloce, essendo tutto sullo stesso tono ed essendo prevedibilissimo il seguito. Sai, tu pensi di essere molto profondo e difficile, ma ti assicuro che per chi è abituato a leggere testi filosofici i tuoi articoli si leggono in 20 minuti e più o meno dal titolo e dalla prime due o tre frasi si sa già dove si andrà a parare.
        Ora urlerai al delitto di lesa maestà, non è vero? Ma come, io il Presbitero, il Teologo, tutto rigorosamente maiuscolo.
        Caro mio, tu sei al livello di un rotocalco e solo i gonzi possono credere ad una tua “scientificità”.
        Quindi partirà la claque, il don Ciro, il don Rossit, o magari la signora Manservigi.. chissà.
        Buona notte

        • Anna
          Anna dice:

          Grande esempio di umiltà, rispettabilissimo don…

          Da un piano di discussione ha “abilmente” trasferito un importante tema su quello della competizione (prevedibile e scontato per chi sa subodorare l’avversione allo “stile” Ariel!).

          Avrà pur letto decine di testi filosofici e non è stato capace di leggere oltre quella veloce occhiata; andando oltre si sarebbe reso conto che il “solito tono” esprime molto di più: carità verso l’altro, senso di grande rispetto per l’uomo, amore cristiano, e non solo.

          Magari ne sentissimo parlare ogni giorno sui numerosi e vuoti rotocalchi!

          Le ha voluto un gran bene il Signore. Nei giorni oscuri e reali di quel marzo 2020, l’ha preservata dal sentirsi annunciare la morte di un proprio caro attraverso la porta chiusa, serrata della propria abitazione.

          Ricorderà almeno il rigoroso isolamento di quei giorni: non una spalla su cui lasciar cadere le lacrime, non una mano da stringere, non un ultimo bacio a chi, dopo 20 giorni di intubazione, hanno silenziosamente trascinato via nel solo lenzuolo, non un funerale, né un fiore.

          Un lontano domani non scordi di presentarsi “lassù” con la Sua preziosa valigia di sapienza filosofica (che ben poco l’avrà arricchita, se continuerà a generare asprezza) e non lasci, soprattutto, quel pregevole scrigno di superbia che serba “dentro”.

          • LUca Murador
            LUca Murador dice:

            Commento che condivido in toto anch’io. Il P. Ariel mostra una buona dose di superbia, che manifesta specialmente quando apoditticamente pretende di avere la verità su campi, come quello prettamente medico, nei quali ha la stessa competenza della maggior parte di noi, cioè nessuna. Sordo alle critiche fondate, va dritto per la sua strada, l’unica giusta.
            Luca

          • Padre Ariel
            Padre Ariel dice:

            Delle due l’una: o lei è bugiardo o lei è analfabeta, nello specifico “analfabeta digitale”.
            E probabilmente, dopo avere letto titolo e sottotitolo ha postato questo commento, ignorando totalmente – ma d’altronde a quelli come lei ciò non interessa – che nel mio articolo ho scritto e spiegato esattamente il contrario di ciò che lei mi imputa e di ciò di cui lei mi accusa.
            Alle persone prive di serietà come lei, purtroppo non sarò certo io a poterla dare, la serietà. Resta però un fatto non passibile di smentita: io non sono entrato mai in campo medico, ho spiegato che non ho competenze scientifiche per poter dire il contrario di quel che dice la scienza e mi sono vaccinato – come ho spiegato – compiendo un atto di fiducia nei riguardi della scienza e degli uomini di scienza.

            O per dirla con una battuta: lei sarebbe veramente capace ad accusare di traffico di organi umani la Santa Madre Teresa di Calcutta.

      • Valerio
        Valerio dice:

        Mi scusi Padre, ma che vuol dire “non ho altro da aggiungere”?
        Ciò che ha scritto Don Ettore corrisponde chiaramente a realtà, è evidente che si è voluta censurare la presenza nei media di chi asseriva che ci sono molti modi x curare il Covid senza arrivare all’esclusiva soluzione dei vaccini.
        Personalmente credo che i novax non esistano, è un termine usato strumentalmente in tv per screditare coloro con i quali si teme un confronto.
        E corrisponde a verità quanto detto da Don Ettore che moltissimi esponenti della comunità scientifica siano stati violentemente censurati nel loro pensiero e nella loro libertà di espressione perchè appunto sostenevano il contrario di quanto tutti i media affermavano in continuazione martellando all’esasperazione volutamente la pubblica opinione.
        Ripeto, non sono contrario ai vaccini, ma a questo si, visto il metodo assolutamente violento e prepotente con il quale si sono censurati i pensieri ed il confronto scientifico con chi la pensava diversamente.
        Premi nobel, medici, ricercatori, medici sul campo, virologi che non sono novax!!
        Hanno espresso seri e chiari dubbi sull’efficacia e la sicurezza di questi vaccini ed hanno proposto cure alternative e dichiarandosi apertamente contrari all’obbligo vaccinale!
        Perchè non confrontarsi seriamente con loro? Perchè escluderli dalla tv e dai media ufficiali?
        Perchè mentire chiamandoli novax quando non lo sono?
        Questa censura continua ancora oggi, mentre le scrivo, in tv si parla solo di vaccini e non si prospetta nessun’altra cura concorrente, anche solamente di appoggio o rinforzo…

        • Padre Ariel
          Padre Ariel dice:

          Cari Valerio,

          anche con il cosiddetto Metodo Di Bella si diceva fosse possibile curare il cancro.
          Quando studi seri e approfonditi dimostrarono che quel sistema sperimentale era fallace e non efficace, a quel punto si scatenò di tutto e di più.
          Ovviamente, quelli che ragionano come lei, dissero – e tutt’oggi dicono – che fu tutta una manovra e un boicottaggio da parte dei poteri forti e che i membri del comitato scientifico che studiò il metodo erano tutti dei prezzolati sul libro paga delle multinazionali farmaceutiche che speculavano sul cancro.

          Che lei ragioni a questo modo, passi. Però, che a questo modo ragioni, ed anche in modo violento e insultante un mio confratello, questo mi causa un profondo dispiacere, specie quando si arriva ad accusare questa rivista diretta con profonda serietà da tre presbiteri onesti, di pubblicare persino commenti di persone inesistenti, insomma scritti da noi.

          Questo non è degno di un prete che si rivolge in simili toni e con simili allusioni infelici a un altro prete.

          Detto questo, lei segua e dia ragione a chi meglio crede, Dio le ha data libertà e libero arbitrio. E dell’una e dell’altra lei, come tutti noi, ne dovrà rispondere.

          • Valerio
            Valerio dice:

            Padre ha evitato di rispondere alla mia domanda come ha fatto precedentemente con Don Ettore.
            Quello che io mi chiedo è:
            Lei, come tutti noi, ha riscontrato che nei talks televisivi si è unanimemente boicottata la presenza, le interviste, il confronto, le analisi, il pensiero, il metodo, di premi Nobel come Montagner, il dott. Paolo Gulisano, il dott. Mariano Amici, la dott.sa Silvana De Mari, i medici della rete Ippocrate e il dott. De Donno? Per non parlare delle innumerevoli figure di stimati professionisti stranieri che hanno pubblicato fior di articoli spiegando tecnicamente e dettagliatamente perchè questi vaccini non sono sicuri e non danno certezze per l’immunità?
            Se anche lei si è accorto di questo chiassoso silenzio, di questa voce mancante, e di questo continuo ed estenuante battere unicamente sulla vaccinazione come se questi altri medici non esistessero e il loro dire non esistesse grazie al fatto che i media possono cancellare la loro esperienza semplicemente bannandoli o silenziandoli togliendo loro il microfono e la telecamera brutalmente.
            Perchè i media diventano players? Non dovrebbero i conduttori mediare il confronto, guidare il dibattito affinchè emerga LA VERITA’ ? Perchè oscurare chi la pensa diversamente e imporre di fatto una sola ed unica verità?
            In un passato non troppo lontano qualcuno ha provato ad imporre la propria verità al mondo eliminando chi la pensava diversamente e non ce la siamo passata benino…
            Spero non ci si arrivi, ma i semi sembra siano stati piantati e qualche piccolo frutto si comincia a vedere…
            Lei non li vede?

      • leoluca
        leoluca dice:

        I cattolici non hanno il dovere di vaccinarsi perché [CENSURATO]

        ______________________

        Le serva di indicazione per le prossime eventuali volte: commentare un articolo vuol dire entrare nel merito di ciò che l’Autore ha scritto e trattato. L’Autore può essere criticato e contestato nel merito a partire dalla prima sino all’ultima parola che ha scritto. E noi, ai commenti critici, abbiamo sempre dato ampio spazio, come provato e dimostrato.
        Essendo la nostra una rivista telematica molto letta e seguita, non possiamo permetterci l’imprudente lusso di dare voce a persone che sollevano questioni assurde interamente basate sui loro umori personali. Né possiamo pubblicare commenti nei quali, in modo superficiale e sfrontato, si attribuisce all’Autore ciò che non ha mai detto, scritto e affermato, sino a giungere a dare giudizi sulla sua coscienza basandoli appunto su ciò che mai ha detto, scritto e affermato.


        Ariel S. Levi di Gualdo

    • Enrico
      Enrico dice:

      Egregio don Ettore, cosa diavolo c’entra il povero De Donno? Può forse provare che fosse contro i vaccini anti-covid? Questa storia dei cattolici tradizionalisti di destra che da più di un anno dedicano ormai gran parte delle loro energie a provare che il covid non esiste, o che esiste ma che potrebbe essere curato facilmente ma non si vuole farlo, e che i vaccini sono inefficaci, anzi fanno proprio male ecc. proprio non la capisco. Ci sono siti di apologetica cristiana (o almeno che inizialmente sono nati con questo obiettivo) che ormai si sono trasformati in un bollettino monotematico novax. Come mai? Davvero non l’ho capito; di sicuro forniscono argomenti a chi ritiene che i cristiani siano dei superstiziosi passatisti antiscentifici. Nel perfetto articolo di padre Ariel manca solamente la citazione di un altro cavallo di battaglia dei novax (cattolici e non), ossia che tutti i problemi risiedono nella strategia della tachipirina e vigile attesa (che sicuramente è contestabile) e che basterebbe un po di eparina e/o cortisone nelle fasi precoci della malattia per azzerarne gli effetti gravi. Evidentemente tutto il mondo si è bloccato per niente.

      • Don Ettore Barbieri
        Don Ettore Barbieri dice:

        Carissimo Enrico, De Donno c’entra eccome, perché la sua terapia con il plasma iperimmune che aveva ottenuto ottimi risultati è stata prima derisa da un certo Burioni e poi di fatto affossata. De Donno diceva il motivo: perché non costa nulla.
        I vaccini invece sì e tanto e le Case farmaceutiche hanno guadagnato miliardi. Le è più chiaro?
        Questi, in realtà, non sono vaccini, ma terapie sperimentali. I vaccini li ho fatti: antitetanica, antipolio, antivaiolosa, antidifterica. Se lei è giovane, non sa nemmeno di che cosa stia parlando.
        Io ho citato voci di medici: costoro la laurea in Medicina l’hanno presa con i punti della Miralanza o valgono solo quelle di Burioni, Galli, Zangrillo, Bassetti e compagnia danzante?

        • Enrico
          Enrico dice:

          Si ma De Donno si è sempre espresso a favore dei vaccini. È stato maltrattato da Burioni, personaggio di cui nutro pochissima stima, ma questo non significa che fosse un no-vax, anzi. Non esiste il mondo bianco e nero in cui si è arruolati tutti da una parte o dall’altra. Si può essere a favore della plasmoterapia ed allo stesso tempo dei vaccini, perché la prima si è dimostrata efficace solamente in determinati casi e condizioni. Questi vaccini di certo non sono stati sperimentati con le consuete tempistiche ma rappresentano la soluzione migliore sul mercato, a meno di non voler stare reclusi in casa ancora per qualche anno. Poi si può credere alla favoletta che tutto può essere risolto con un po di eparina e cortisone o con il plasma e che i medici di tutto il mondo che pur usando questi farmaci non hanno evitato centinaia di migliaia di morti siano incapaci o criminali al soldo delle big pharma. Personalmente però non sono convinto da questa narrazione.

      • Andrea
        Andrea dice:

        Buongiorno caro padre.
        So che può essere una domanda che esula dal contesto, ma siccome nel suo articolo ha fatto riferimento alla presunta invalidità delle dimissioni di Benedetto XVI, le chiedo.. molti di coloro che affermano questo, prendono come prova il fatto che la declaratio delle dimissioni scritta in latino sia, a loro dire, piena di errori grammaticali, volutamente compiuti da Ratzinger (che sa scrivere molto bene in latino) al fine di renderla invalida. È veramente tale declaratio piena di “errori grammaticali” che la renderebbero “invalida”? Non capisco su quali basi affermino ciò.

        • Padre Ariel
          Padre Ariel dice:

          Caro Andrea,

          sui Santi Vangeli ci sono diversi errori alcuni dei quali grossolani.
          Esempio: «… è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago».
          Non si trattava però di un cammello (ebraico: גָמָל) ma di una gomena, una fune pesante.
          Quando i testi furono tradotti in greco il termine cammello, in greco κάμηλος, fu tradotto in κάμίλον, che vuol dire fune pesante, gomena. Nel greco antico e anche in quello moderno, le equivalenti lettere dell’alfabeto latino “e” e “i” avevano l’identico stesso suono di pronuncia.
          Questo errore grossolano di traduzione o di trascrizione, non ha mai in alcun modo invalidato la Parola di Dio né il senso di quell’apologo contenuto nel Vangelo del Beato Evangelista Matteo: 19,24.

          Ciò che rende indubbiamente valido l’atto di rinuncia del Sommo Pontefice Benedetto XVI è la sua volontà, libera da qualsiasi costrizione e coercizione, come lui ha detto e ribadito più volte sino ad affermare: «Se avessero cercato di costringermi in qualsiasi modo, non avrei mai fatto atto di rinuncia».
          Coloro che attaccandosi a errori grammaticali o altro cercano di rigettare e non riconoscere la valida elezione del successore, dimenticano e vogliono dimenticare da sempre che, il primo a riconoscerlo e prestargli «la mia incondizionata obbedienza» è stato proprio Benedetto XVI.

          Quindi, chi fa certe affermazioni, più che un semplice poveretto, è solo un povero mentecatto con un solo diabolico scopo: confondere il Popolo di Dio.

  52. Giovanni
    Giovanni dice:

    Buonasera padre.

    Sono assente da un po’ dal blog. Mi è arrivata la notifica di questo articolo. Un po’ di tempo fa Io ho letto dichiarazioni ed ho visto video di sacerdoti che prendendo in considerazione il fatto che alcuni di questi vaccini sono fatti con feti abortiti (lo rimarca anche la dottoressa Silvana De Mari, cattolica fondamentalista) vaccinarsi sarebbe rendersi complice di un omicidio. Se c’è richiesta di vaccini ci sono feti utilizzati per questo.

    Può chiarire per favore, forse non non ho ben capito. Dio la Benedica e Grazie???

    • Padre Ariel
      Padre Ariel dice:

      Perché mi chiede di chiarire quello che ho chiarito nell’articolo inserendo a tal proposito anche il riferimento e il collegamento al documento emanato dalla Santa Sede sulla liceità dei vaccini?
      Se legge l’articolo trova risposta dettagliata alla sua domanda.

      • Franco
        Franco dice:

        Direi all’autore di non parlare di vaccini perché non lo sono. E di affrontare il problema che sono sperimentali e che gli organi giuridici fanno ricadere la responsabilità unicamente. Su chi vi sottopone.

        • Padre Ariel
          Padre Ariel dice:

          Quando si entra in una sala operatoria, o quando ci si sottopone a certe particolari terapie, come mai, tutti i chirurghi, i medici e gli ospedali fanno firmare i fogli di consenso e i fogli di liberatoria?
          Ce lo spieghi lei.
          E ci spieghi anche come mai, la comunità scientifica mondiale, avrebbe messo a punto una menzogna colossale chiamando vaccini dei farmaci che vaccini non sono.

          • Franco
            Franco dice:

            I vaccini pervengono le infezioni. Ora il suddetto vaccino non previene l infezione dunque non è un vaccino. Come ad es. antitetanica, ecc… E poi mi dica come mai a distanza di trent’anni non si è trovato il vaccino per l’Hiv o contro l epatite. E in pochi mesi invece….
            Inoltre alla domanda, se vengono utilizzate stringhe cellulari fetali lei non deve rimandare al documento della s. Sede ma a un documento di procedure scientifiche che lo dimostrino.

          • Padre Ariel
            Padre Ariel dice:

            Gentile Franco,

            ha tutto lo spazio che vuole a sua disposizione, fornisca lei le prove scientifiche, tutte quelle che vuole.
            Anzitutto però si qualifichi: quali studi ha svolto e che mestiere svolge nella sua vita?
            E’ importante questo chiarirlo, quando fornirà tutte le prove scientifiche ai nostri Lettori che sin da ora sono in trepidante attesa.

          • frama
            frama dice:

            Una quarantenne, madre di numerosa prole, è rimasta paralizzata a seguito di vaccinazione.
            Ora si è un po’ ripresa e si sposta poco poco con un deambulatore.
            Nessun indennizzo, nessun risarcimento, e niente “pane” a quei poveri piccoli ora che la madre non potrà più svolgere lavori manuali.
            Le morti rimbalzano sui giornali ma delle invalidità conseguenti a vaccinazione non si parla.
            Vedrà p.Ariel e colleghi, fra qualche anno, quando dovrà rimangiarsi quello che ha scritto. Non vuole farci andare in chiesa?
            Non ci andremo. Dio è in ogni luogo come ci disse la Cei quando ci chiuse la porta in faccia.

          • Padre Ariel
            Padre Ariel dice:

            Avevo 14 anni ed ero sulle coste dell’Argentario con i miei familiari e altri amici di famiglia, uno dei quali, padre di un mio coetaneo, mentre eravamo sulla scogliera fu punto da una vespa. Nel giro di 10 minuti morì di choc anafilattico, aveva 42 anni.

            Un mio compagno di scuola delle elementari ebbe una reazione allergica al vaccino dell’anti-polio e rimase danneggiato. Fosse stato per lei, immagino che quel vaccino sarebbe stato abolito, perché lei dimostra di non essere proprio capace a valutare quanti bambini sono stati salvati dalla possibilità di contrarre la poliomielite, a fronte di un caso di allergia pari a uno su oltre un milione di vaccinati.

            Quanti casi di questo genere conosce? Sono casi non rari, ma rarissimi. Come in rarissimi casi, uno su non so quanti milioni, qualcuno è morto per una reazione allergica all’aspirina. Applicando il suo criterio illogico, surreale e anti-scientifico, bisognerebbe togliere l’aspirina dal commercio.

            In compenso posso dirle che una mia cugina materna è morta 4 mesi fa in Francia, nella Città della Provenza dove viveva, mentre stava facendo cure oncologiche domiciliari. Non è morta per il tumore che l’aveva aggredita, ma per covid-19, che per lei, essendo soggetto a rischio, è stato letale.
            Vuole sapere perché è morta? Perché il paramedico specializzato in scienze infermieristiche oncologiche che si recava da lei a domicilio aveva rifiutato il vaccino e ha infettato lei e altri tre pazienti, quattro in totale, due dei quali, mia cugina e un altro, sono morti.

            La magistratura dispose le autopsie ed è stato accertato che non sono morti di tumore ma a causa del covid-19 a loro trasmesso.
            Il paramedico è attualmente nelle patrie galere in attesa di processo, dovrà rispondere di omicidio colposo.

            Prego, a fronte di tutto questo, ci illumini con le sue perle di saggezza, ha tutto la spazio che vuole per replicare.

          • frama
            frama dice:

            Dove scrivo se non c’è la scritta RISPONDI? Vediamo di non finire in un altro cortile.
            Io personalmente conosco solo il caso che le ho raccontato.
            Mi dica: chi è quello stupido che ha la salvezza a portata di mano e la rifiuta? C’è timore in chi si rifiuta.
            Ora io dico: un giovanotto sano e robusto perché non può superare il covid per fare gli anticorpi che il Creatore ha previsto per le sue creature? Diverso è il fragile e il nonnetto.
            Poi lei dà per scontato che il non vaccinato può infettare e il vaccinato no. Tutte le sere alla tivù dicono che può contagiare anche il vaccinato, solo che non si ammala gravemente e non finisce in intensiva.
            Non fanno che ripetere il ritornello di non andare all’ospedale a farli affaticare. Vorrei sapere a che servono gli ospedali senza malati.
            A distribuire stipendi a primari, medici, infermieri, eccetera…?
            I morti non sono stati curati o sono stati mal curati. Hanno trovato che l’ossigenatore non funzionava quando il malcapitato era già morto. Se non ricordo male in Puglia
            Si ricorda quando dicevano di dare la precedenza ai giovani piuttosto che agli ottantenni? L’Inps non ha pianto per avere risparmiato più di centomila pensioni al mese. Andreotti diceva che a malignare si indovina…
            Ora se i contrari sbagliano a ribellarsi troppo, pure voi sbagliate ad essere duramente impositivi in un discorso dove chi ci capisce è bravo. La Chiesa si avvicina troppo al potere mentre una volta era più super partes , almeno si ha questa sensazione.

          • Padre Ariel
            Padre Ariel dice:

            «I morti non sono stati curati o sono stati mal curati».

            1. inizialmente gli specialisti pensavano si trattasse di un nuovo virus influenzale invernale;
            2. quando hanno percepito e appurato di che cosa si trattava, il virus stava già mietendo vittime;
            3. le strutture ospedaliere erano al collasso in una emergenza senza precedenti nella nostra storia moderna;
            4. i primi infettati sono stati medici e paramedici;
            5. i primi a morire sono stati medici e paramedici;
            6. alto il numero di medici e paramedici infettati e quindi impossibilitati a svolgere il loro lavoro;
            7. gli ospedali hanno dovuto lavorare in una situazione di emergenza inimmaginabile e a tratti umanamente insostenibile;
            8. mancavano le terapie intensive per l’alto numero di infetti che dovevano essere intubati;
            9. la mascherine di protezione erano introvabili;
            10. sono corsi in aiuto ai medici e paramedici sfiniti loro colleghi ultra ottantenni in pensione da anni;
            11. si sono visti prestare servizio nelle corsie medici di 90 e 92 anni in pensione da 15/20 anni;
            12. ecc … ecc …

            E in questa situazione lei afferma che «i morti non sono stati curati o sono stati curati male»?

            Come mai, nell’occhio del ciclone della totale emergenza, non ha indicato come e in che modo avrebbero dovuto curare bene le persone?
            Perché, ha privato il personale medico e paramedico delle sue perle di saggezza?

          • frama
            frama dice:

            Dove rispondo se non c’è il bottoncino con la scritta? Speriamo di non avere invaso il giardino sbagliato.
            Perché mi accusa di avere detto con “criterio illogico surreale e antiscientifico” di togliere un certo farmaco dal commercio?
            Io mi sono limitata a raccontare un episodio, il solo che conosco personalmente, sottolineando che non c’è il più piccolo indennizzo dopo l’obbligo di sottoporsi a una cura. E quella signora era stata obbligata nel senso che era stata ricattata.
            Anche io da bambina ho avuto i miei bravi vaccini. Il morbillo no, perché lo abbiamo superato, mia sorella ed io, producendo gli anticorpi naturali che il Creatore ha predisposto per la difesa delle sue creature.
            Ma questi del covid non sono come i vaccini tradizionali. Stanno sperimentando e non sanno dare risposte certe appunto perché non sanno. Ripetono solo ossessivamente che il loro interesse è non intasare gli ospedali specie in intensiva.
            A che servirebbero poi gli ospedali senza malati è tutto da spiegare Tante spese, tanti macchinari, tanti stipendi a tutti i livelli e nessun ammalato: un sogno tutto italiano.
            Lei ha parlato, in altra occasione di mediazione, di misura. Diciamo che non si è vista la misura in questa sciagurata pandemia.
            Una cosa è l’anziano e il fragile, altri è il giovanottone robusto o il ragazzino di dodici anni. Perché non può sviluppare il covid (che non è il vaiolo) e usufruire dei robusti anticorpi naturali che il Creatore ha predisposto per lui? Conosco tante persone guarite e con anticorpi che vengono pressate a vaccinarsi. Ma perché?
            Poi se vai a…

          • Attilio
            Attilio dice:

            Nessuno mi può obbligare ad entrare in sala operatoria. Sono io che scelgo. Diverso chi mi vuol obbligare declinano la sua responsabilità.

          • Padre Ariel
            Padre Ariel dice:

            Nessun chirurgo declina le sue responsabilità, basterebbe leggere sia l’informativa sia i moduli delle liberatorie. Il chirurgo non è in alcun modo irresponsabile se in modo negligente, per disattenzione, per incompetenza o per avere eseguito male l’intervento, reca danno al paziente. Lo provano le sentenze di tribunale riguardo vari casi di cosiddetta “mala sanità”, comprese condanne irrogate a medici e chirurghi assieme all’obbligo del risarcimento danni.

            Il chirurgo non è responsabile se durante la seduta operatoria intervengono complicazioni del tutto indipendenti dalla sua volontà e dalle sue capacità chirurgiche, esempio: un arresto cardiaco durante un intervento, o una emorragia, o qualsiasi altra complicazione che esula totalmente dalle responsabilità del chirurgo e dalla sua equipe. Il chirurgo non può rispondere neppure per un errore inevitabile, ma deve essere veramente inevitabile, perché se compie un errore che invece era evitabile, ne risponderà eccome dinanzi alla legge penale.

          • Franco
            Franco dice:

            La inviterei ad ascoltare questo, medico che rischia la sospensione dall ordine. Ha curato i suoi pazienti direttamente con successo. Quindi per diretta esperienza ha l autorità per parlare. La sua posizione sui cosiddetti vaccini è chiara e pacata.
            https://youtu.be/RcooLk1A2DY

            Un cordiale saluto.

          • Padre Ariel
            Padre Ariel dice:

            Risponda a questa domanda: i comitati scientifici internazionali impegnati nei vari Paesi del mondo, sono composti da incompetenti al soldo dei governi assoggettati ai poteri forti e alle multinazionali farmaceutiche, mentre questo eroico medico è l’unico ad avere scoperto la soluzione di cura e ad avere ragione?
            Ovvio che rischia la sospensione, perché le sporche multinazionali del farmaco temono che comprometta i loro spaventosi giri di interessi legati a un vaccino dannoso con il quale stanno recando danni a centinaia di milioni di persone.

            Lei si rende conto di che cosa afferma ed a chi offre il suo credito?

            Quindi se io rischiassi di essere sospeso dall’esercizio del sacro ministero sacerdotale per condotte non conformi alla dottrina e alla morale cattolica, semplicemente per questo, diventerei seduta stante il suo eroe?

            Ma che modi di ragionare … che modi di ragionare …

        • Franco
          Franco dice:

          Intervengo per l ultima volta affermando che la sua posizione non prende in debita considerazione una molteplicità di fattori.
          La pregherei solo di seguire l intervento di 3 minuti della Dott. Sa Balanzoni che credo ne sappia più di me e di lei messi insieme.
          https://youtu.be/sO3RHAQBRwU

      • Giovanni
        Giovanni dice:

        Caro Padre scrivo di nuovo quello che ho scritto due giorni fa ma non è stato pubblicato. Io non sono un esperto ma di sicuro non ho alcuna fiducia in situazioni dove girano una marea di soldi, in queste situazioni sono facili i giochi di interesse operati nei vari ruoli. E poi appunto come anche Gesù disse agli apostoli in Matteo 10,16 i quali si accingevano ad andare in giro per il mondo a predicare il Vangelo: “Ecco: io vi mando come pecore in mezzo ai lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe”. Mi viene da pensare a Giulio Andreotti quando diceva che a pensar male si fa male però a volte ci si azzecca. Insomma io non ho la verità in tasca sulla questione, so solo che a me come fa paura il covid fa paura anche vaccinarmi, come poi sorprendentemente anche il dottor pregliasco, uno di quelli sempre presenti in tv e uno di quelli pro vax ha detto a “Stasera Italia” su Retequattro quando affermato che chi si vaccina rischia di morire a causa delle probabili reazioni avverse. Ma ci sarebbe bastato leggere il bugiardino del vaccino. Quindi in virtù del fatto che i farmaci comunque possono avere delle reazioni avverse o allergiche a secondo degli individui, ripeto, quando lo stato lo metterà obbligatorio allora lo farò. Per il resto dico che la circospezione e la prudenza non bastano mai. Quando mi sarò ammalato allora sarà un malato da curare. In genere dal dottore una ci va quando è malato, o no? Laudetur Iesus Cristus e Ave Maria. ???

        • Padre Ariel
          Padre Ariel dice:

          Caro Giovanni,

          è sicuro di avere capito bene ciò che ha detto il Dott. Fabrizio Pregliasco?
          Sinceramente temo che abbia capito male, quindi la invito a ricercare la notizia o la registrazione, anche perché se avesse affermato una cosa del genere quella frase sarebbe divenuta la bandiera degli antivax e dei no vax nel giro di poche ore.

          Per quanto riguarda la vaccinazione, lei come tutti noi ha una coscienza. E la coscienze è insindacabile, o comunque può essere sindacata solo da Dio.
          Quindi faccia in coscienza ciò che ritiene opportuno per sé stesso, senza dimenticare, possibilmente, anche tutti coloro che le vivono attorno.

          • Attilio Centurioni
            Attilio Centurioni dice:

            Padre Ariel, la seguo da molto tempo e ho apprezzato sempre il suo modo di porsi davanti ai temi della fede cristiana e al cosiddetto modernismo, che in realtà si nutre di compromessi con le categorie del “mondo” e che trova sponde e amplificazioni nel main stream e negli ambienti più ostili alla Chiesa di Cristo. In questo caso lei entra in un ambito nel quale non ha alcuna competenza, etichetta chi pone dei giusti quesiti sulla gestione di questa epidemia e sulla efficacia ed innocuita’ di farmaci sperimentali, anche nel caso si tratti di medici esperti e specialisti del settore, con la solita becera definizione di no-vax, accusandolo di ogni nefandezza, infine fa dichiarazioni fideistiche sulla narrazione che OMS, ISS, EMA,AIFA hanno fatto da Gennaio 2020 ad oggi di questa epidemia, dimenticando le innumerevoli supercazzole che sono state prima annunciate in TV e giornali da apprendisti stregoni come verità assolute e poi smentite in serie dai fatti. In pratica lei si pone come amplificatore di posizioni smentite dai fatti sul piano scientifico e sul piano etico, apparentemente per acquisire meriti nei confronti di quel mondo che si è distinto per terrorizzare la gente, istigarla ad odiare il prossimo “eretico”, farla diventare come pecora muta e pronta a fare da cavia gratis per chi ha da tempo mostrato di avere interesse nel proprio fatturato più che nella salute della popolazione. La invito fraternamente a smettere su questi temi le vesti del Savonarola, perché di supercazzole ne ha infilato anche lei una serie imbarazzante, ed a confrontarsi con con altre…

    • Federico
      Federico dice:

      Carissimo Padre Ariel,

      ho letto il suo articolo e sono d’accordo con lei. Il problema è che la realtà è un altra. Oltre all’obbligo della vaccinazione esiste anche il diritto. La grandiosa campagna vaccinale qui in Toscana provincia di Livorno è gestita malissimo. Appena fu aperto il portale per i nati nel 1976 mi sono prenotato il 15 di maggio e farò la prima dose oggi stesso tra una ora da quando le scrivo.

      In questi mesi avrei potuto infettare tantissime persone e infine lasciarsi le penne io stesso con il beneplacito di una stato e di una sanità ormai alla frutta! E non mi risponda che sanità italiana e tra le meglio perché sono anni che lotto con gente disumana avendo mio figlio affetto da p.c.i. .

      • Padre Ariel
        Padre Ariel dice:

        Caro Federico,

        da quello che mesi addietro ho letto sulla stampa, ma soprattutto da quello che ho sentito da vari specialisti, pare proprio che la Toscana non abbia data prova di efficienza, anzi tutt’altro. Molto più efficienti sono state per esempio le regioni del Lazio e della Campania.

        Non le direi mai che «la sanità italiana è la meglio» perché il nostro sistema sanitario è fatto a macchia di leopardo. Si va da ospedali, reparti o centri clinici di autentica eccellenza, a situazioni degne di un Paese del cosiddetto Terzo Mondo. Basti pensare alla Calabria, dove la sanità è commissariata da più di 10 anni e dove si sa perfettamente che la ‘ndrangheta lucra e seguita a lucrare affari, ossia a rubare soldi, mentre diversi ospedali calabresi versano in condizioni di autentica indecenza.

        Per il poco possa valere, posso dirle che la mia esperienza di vaccinazione è stata diversa dalla sua, sempre per ribadire il discorso della sanità a macchia di leopardo.
        Mi ero messo in lista a Roma, poi mi sono dovuto spostare in varie parti d’Italia per motivi in parte pastorali e in parte sanitari, incluso un intervento correttivo alla retina presso l’Ospedale Sacro Cuore di Negrar (Verona), che è un centro di eccellenza a livello europeo.

        Cancellai la mia prenotazione a Roma e mentre mi trovavo in soggiorno nel Cilento approfittai della vaccinazione aperta a tutti, residenti e non residenti, promossa dal Comune di Pollica. Dalla sera alla mattina andai ad Acciaroli (frazione del Comune di Pollica) e senza prenotazione alcuna feci la prima dose di Pfizer, entrando e uscendo dal centro di vaccinazione in poco più di mezz’ora.

        Pensavo di fare il richiamo a Roma, ma prima dovetti salire sul Lago Maggiore, poi andare a Milano, poi ancora a Roma e poco dopo scesi in Sicilia. A quel punto, mentre mi trovavo nell’Ortigia di Siracusa, mi presentai al centro vaccinale e domandai se potevo fare la seconda dose presso di loro, esibendo il certificato di vaccinazione della Regione Campania. Mi dissero di presentarmi il giorno in cui dovevo fare il richiamo senza bisogno di prenotazione alcuna.

        Ebbene posso dirle che sia a Pollica nel Cilento (provincia di Salerno) sia a Siracusa, mi sono trovato benissimo. Il centro di vaccinazione di Siracusa pareva una struttura svizzera, con personale organizzato, efficiente, gentile. Eppure stiamo a parlare di due regioni, la Campania e la Sicilia, dove certo non mancano problemi e disservizi.

        Chicchessia tenderebbe infatti a pensare che in Toscana vi sia un sistema efficiente, mentre in Campania e in Sicilia tutti i disservizi spesso tristemente noti. Invece l’esperienza sua e quella mia dimostrano purtroppo l’esatto contrario.

        Un augurio e una sincera preghiera per suo figlio.

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