Due settimane di silenzio e un occhio salvato da Grazia Pertile al Sacro Cuore di Negrar, mentre come teologo meditavo: cosa può causare la mancanza di umiltà negli uomini di scienza?
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Gentile padre Ariel,
mi ero appunto chiesta come mai, proprio dopo averLa “scoperta” per caso, fortunatamente, attraverso questa Sua rivista ed uno dei Suoi libri recentemente acquistato, non trovassi più alcun altro Suo articolo. Le auguro di cuore che possa presto riacquistare la più appagante funzionalità visiva. Provvidenziale, seppure nella intuita sofferenza, l’esperienza di rara umanità ed umiltà che ci ha trasmessa. Ha donato, a non pochi di noi, un esempio di vera fede facendoci capire come in quel Confiteor Deo… ha saputo affidare tutta la Sua vita nelle mani divine, ad altri ancora, una meravigliosa speranza racchiusa in un nome soave, in tanta “grazia”. Mi ha riportata ai miei 22 anni (diversi anni fa) quando il primario otorinolaringoiatria di un noto ospedale di Roma, percepita la grave e non più gestibile patologia che mi aveva colpita, con ammirevole umiltà ed intimamente toccato dalla mia giovane età, mi affidò personalmente alle mani miracolose di un noto neurochirurgo di Zurigo che mi “salvò”, dopo sei ore di intervento. Sì, preziosi indimenticabili incontri. Colgo l’occasione padre per confidarLe quanto trovi piacevole, nonché particolarmente “elegante” il modo con cui espone i suoi punti di vista, le Sue riflessioni ed ancor più interessanti i contenuti (sebbene a volte opportunamente e necessariamente caratterizzati da coraggiosa risolutezza), che per molti aspetti trovo rivelatori. Lo sono per me, in un particolare momento di vita che mi porta a constatare con amarezza, dopo lunghi ed impegnativi anni di lavoro, quanto poco tempo, ed infruttuoso, abbia dedicato alla cura della mia anima.
Grazie dunque delle preziosità che ci trasmette.
Ora mi permetta di regalarLe uno spazio musicale emozionante ed intenso che potrà ascoltare in momenti di riposo; sono certa che gradirà, dovrà ascoltarlo tutto ponendo più attentamente l’orecchio negli andanti con moto I n. 3 in C-Sharp Minor op 10. e II, di Charles Valentin Alkan (pianista G. Bellucci)
Auguro tanto bene a Lei ed al Suo confratello padre Ivano Liguori.
https://youtu.be/0vqxCC7DBMY
amf
Buongiorno padre Ariel. Pensi quanti catechisti neocatecumenali, illuminati e discernenti, avranno approfittato dei malanni di padre Ivano Liguori e suo.
Li conosco fin troppo bene. Me li immagino strillare ai malcapitati adepti che “Dio vi ha mandato disgrazie” per convertirvi, quali nemici del cammino.
Quanto al fasullo “Lefevre l’obbediente a SRC” e vero neocatecumenale insultante, che dire?
Dimostra da bravo neocatecumeno amore al nemico, pronto a porgere l’altra guancia e a non resistere al male, e prega per chi lo perseguita.
Un vero cristiano adulto nella fede!
Bravo cometichiami, continua così e vedrai dove ti porta il cosiddetto cammino.
A lei e a padre Ivano Liguori i migliori auguri di ogni bene. In famiglia abbiamo avuto situazioni drammatiche di mala sanità, e so cosa significa incapparci e subirne conseguenze irreversibili.
L’apostata (dal kikianesimo)
Caro Padre Ariel. Purtroppo ho constatato che non era presente il giorno 9 c.m. negli studi televisivi Mediaset, ho potuto apprezzare soltanto gli interventi di Mario Adinolfi e soprattutto quelli del Professore Alessandro Meluzzi, i quali si sono battuti strenuamente contro la “trappola” del ddl Zan. Auspicando che la sua assenza sia stata dovuta a motivazioni effimere, la saluto cordialmente augurandoci di rivederla quanto prima in TV. Anche lì c’è bisogno della sua autorità in materia clericale. Dio la Benedica ?
Sarò presente nelle prossime puntate
Grazie Padre, Dio la Benedica ???
Bella notizia, grazie
Carissimo padre Ariel,
anch’io mi ero sinceramente preoccupato per la sua assenza. Ora è tutto chiaro. Domani sera la seguirò sulla TV. Certo che mi deve spiegare che metodo ha usato per imparare a memoria il Messale … (chissà che riesco a rallentare il degeneramento della mia memoria ?)
L’ospedale di Negrar lo conosco e devo sottolineare, come lei ha già fatto intendere, che trattandosi di fondazione religiosa questa clinica è privata, solo che a differenza delle cliniche private palancaie che pullulano in questa povera Italia, è una no profit, Un esempio di organizzazione e qualità professionali, umane e perché no anche spirituali, fuse insieme. Una speranza di come dovrebbe tentare di essere l’assistenza medica ospedaliera fondata sull’amore e la scienza.
Bel post….prima due palle co st’occhio poi (come da tradizione) chiedi un po di soldini e poi ci sfracassi con i post a seguire….
SIGNOREEEEE SALVACI DA STO IMBECILEEEEEEEEE
Gentile Signore,
come si dice a Roma – glielo dico però in modo castigato – lei “me pare confonna er deretano coll’acqua santa“.
Nel ringraziarla per la sua pregevole sensibilità, le faccio presente che lei mente in modo spudorato accusandomi di … chiedere soldi.
In fondo alle nostre pagine ci sono da sempre gli estremi del nostro conto affinché chiunque voglia liberamente contribuire alla nostra opera possa farlo.
Non sono stati chiesti soldi a nessuno.
Detto questo aggiungo: se lei è così rammaricato per i miei buoni esiti chirurgici, può sempre assoldare uno stregone voodoo del Kenya affinché mi faccia una macumba per procurarmi un cancro incurabile.
Ma io sono rivestito della suprema grazia sacerdotale, con me il Demonio non attecchisce. Perché è in questo che lei e quelli come lei credono: nelle macumbe, nascondendosi però con rara cattiveria dietro a Cristo e ai Santi.
Lei ha usato un nikname falso e un indirizzo di posta elettronica inesistente per mandare ciò che ha mandato. E da buon neocatecumenale ha cercato di sviare l’attenzione tirando in ballo Lefebvre. Vede, mio caro, da voi io ricevo insulti terrificanti da quanto pubblicai il mio libro La setta neocatecumenale
[vedere https://www.amazon.it/setta-neocatecumenale-Leresia-venne-abitare/dp/8894463281/ref=as_sl_pc_tf_til?tag=isoladipatmos-21&linkCode=w00&linkId=bc3789b094484283d1c4b26fa2aafae9&creativeASIN=8894463281]
Siete banali e ripetitivi, nella vostra feroce cattiveria, vi fate riconoscere subito. Come però può vedere, noi non censuriamo nessuno, neppure gli insulti, se sono rivolti a noi Padri de L’Isola di Patmos. Li cancelliamo e non li pubblichiamo se gli insulti sono rivolti ad altre persone.
+ Dio la benedica + la preservi dal male + la conduca redento alla vita eterna
«Faccio l’accento svedese?»
Ecco “isolata” la VERITÀ…… . in una non sottile distinzione tra chi si affatica a vomitare insulti e menzogne, a ridicolizzare le sofferenze altrui e chi invece implora la benedizione divina, invoca la liberazione dal male, e la giusta via, per colui dal quale tanta cattiveria origina.
Le sono vicino Padre Ariel, anche con la preghiera, e le faccio i miei migliori auguri!
???
Mi auguro, padre Ariel, che possa riprendersi completamente, insieme a padre Liguori. Mi scuserà dell’invito più che scontato… prendetevi anche il riposo necessario.
???
Caro Padre Ariel,
adesso mi spiego come mai questo rallentamento dell’attività sul vostro sito. Il suo problema di salute e quello di padre Liguori. E mi spiego anche come mai l’altra volta (io che sono un buon osservatore) assistendo al suo intervento nella trasmissione su Rete 4 Zona Bianca dove sicuramente la rivedrò il giorno 9 giugno, avevo notato che spesso lei chiudeva un occhio, insomma, avevo notato una anomala contrazione sul suo viso …
È vero quando si sperimenta sulla propria pelle è tutta un’altra storia. Un mio caro amico a causa della retina che si è distaccò da un occhio anni fa, lo ha perso, da quell’occhio non vede più. Io e lui viviamo in Campania, a Napoli, e da quello che ho capito io non è stato seguito bene.
Quando nel suo articolo, padre, ho letto il nome della dottoressa “Grazia” anche io ho pensato che deve essere stata proprio una grazia incontrarla.
Le faccio i miei migliori auguri di piena guarigione. Ad maiorem Dei gloriam?
p.s. desidero informare che l’audio lettura non è disponibile, quando clicco sul play si apre la pagina YouTube sulla quale però viene indicato che il video è privato. p.p.s. sono felice per i gatti, anche a me piacciono molto ? ???
Grazie di tutto, caro Giovanni, anche per avere segnalato l’assenza di audio, dovuta a un errore di chi lo ha caricato lasciandolo “privato” anzichè renderlo “pubblico”, come era ovvio fare.
Intanto fa sempre piacere che qualcuno riesca a risolvere un grave problema di salute. Se poi si viene da Roma in Veneto per curare ciò che a casa è stato maltrattato … be’ diciamo che la mia identità di veneta, pur a metà, l’altra è mista friulana-albanese, non può che godere.
Auguri di veloce ripresa.
Auguri di buona convalescenza, padre Ariel! Un mio amico lavora come radioterapista all’ospedale di Don Calabria. Anche a me è capitata una storia simile alla sua, grazie al cielo molto meno grave, per un problema a un occhio. Per non parlare dei miei genitori, entrambi mancati ed entrambi curati da dottori che li hanno trattati come pratiche da sbrigare, non come persone da aiutare. Riposino in pace!