Decadenza e ripresa dell’Ordine Domenicano. Gli ottocento anni di storia dei “guerrieri della fede”

Padre Giovanni

DECADENZA E RIPRESA DELL’ORDINE DOMENICANO. GLI OTTOCENTO ANNI DI STORIA DEI GUERRIERI DELLA FEDE

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Il rinnovamento dell’Ordine promosso dal Concilio è stato frainteso dalla corrente Schillebeeckxiana, che finì per prevalere e a tutt’oggi esercita un notevole influsso nell’impostazione dell’attività dell’Ordine, la quale, improntata anche alla teologia della liberazione di Gustavo Gutierrez, ha abbandonato l’originario motto fides et pax per sostituirlo con “giustizia e pace”.

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Autore Giovanni Cavalcoli OP

Autore
Giovanni Cavalcoli, OP

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Ora ci hai respinti e coperti di vergogna e più non esci con le nostre schiere. Ci hai fatti fuggire di fronte agli avversari e i nostri nemici ci hanno spogliati.

Sal 43, 10-11

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tomas tyn ok

Il Servo di Dio Tomas Tyn [Brno, 3 maggio 1950 – Heidelberg, 1º gennaio 1990], un modello di domenicano per il XXI° secolo [vedere QUI]

Elemento del successo iniziale dei Domenicani fu il fatto che esisteva al tempo di Domenico una forte comunione dell’episcopato europeo col Papa e questi era veramente all’altezza del suo compito. Oltre a ciò, bisogna ricordare che nel 1215 il Concilio Lateranense IV aveva decretato che i vescovi si scegliessero nel clero dei collaboratori specializzati per la predicazione del Vangelo.

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Oggi invece il papato in Europa, dopo cinque secoli di invettive luterane, ha perduto l’antico prestigio. A molti appare il residuo simbolico di un’Europa ormai del passato, un’Europa che oggi sarebbe guidata da forze meramente laiche, senz’alcun riferimento alle radici cristiane ― come chiese invano San Giovanni Paolo II ― perché non le si ritiene più un valore comune e sorgenti di vitalità moderna.

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12.09.2016  Giovanni Cavalcoli, OP –  DECADENZA E RIPRESA DELL’ORDINE DOMENICANO. GLI OTTOCENTO ANNI DI STORIA DEI GUERRIERI DELLA FEDE

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1 commento
  1. Giacomo N. dice:

    Le Sue, sono parole di esortazione che non servono solo ai domenicani, ma a tutti i presbiteri ed i laici.
    IL CARISMA DOMENICANO SI ALIMENTA AD UNA PIA E TENERA DEVOZIONE ALLA BEATA VERGINE MARIA DEL ROSARIO, SEDE DELLA SAPIENZA, REGINA DEGLI APOSTOLI, MADRE DELLA CHIESA E MADRE DI MISERICORDIA, VINCITRICE DI TUTTE LE ERESIE E DI TUTTE LE INSIDIE DEL DEMONIO.
    Possa nella ricorrenza della festa di Maria Santissima, Madre del Redentore e Madre nostra, proteggere la Santa Chiesa e voi padri tutti che tanto vi prodigate al bene delle nostre anime.
    “Sonetto all’Immacolata Concezione recitato in un esorcismo”
    Vera Madre son io d’un Dio ch’è Figlio e son Figlia di Lui benché Sua Madre. Ab aeterno nacqu’Egli, ed è mio Figlio. Nel tempo io nacqui e pur gli son Madre. Egli è mio Creator ed è mio Figlio, son io sua creatura e gli son Madre; fu prodigio divin l’esser mio Figlio un Dio eterno e me aver per Madre. L’esser quasi è comun tra Madre e Figlio perché l’esser dal Figlio ebbe la Madre e l’esser dalla Madre ebbe anche il Figlio. Or, se l’esser dal Figlio ebbe la Madre o s’ha da dir che fu macchiato il Figlio, o senza macchia s’ha da dir la Madre.

    Cristo Regni …

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