Abbiamo riscritto la teologia: «Anche nel Comunismo c’è del buono». È pertanto necessario evidenziare tutti i lati positivi del Marxismo e puntare su ciò che unisce nel bene e non su quello che divide nel male
Latest posts by Padre Ariel (see all)
- «Qualcosa è cambiato». Da Jack Nicholson al Cardinale Matteo Maria Zuppi laurea honoris causa all’Università di Catania - 14 Aprile 2024
- Le tifoserie di Maria co-redentrice, una grossolana contraddizione in termini teologici - 6 Febbraio 2024
- Un buon prete è tale se per lodare il proprio Vescovo attende la fine del suo mandato: Andrea Turazzi, da oggi Vescovo emerito della Diocesi di San Marino-Montefeltro - 3 Febbraio 2024
Un tempo sul “buono” che si trova anche nelle più aberranti filosofie si avevano le idee più chiare. «For the true consistent heresies generally look very clear indeed; like Calvinism then or Communism now. They sometimes even look very true; they sometimes even are very true, in the limited sense of a truth that is less than the Truth. (…) For a heresy is not often a mere lie; as Thomas More himself said, “Never was there a heretic that spoke all false.” A heresy is a truth that hides all the other truths.» (The well and the shallows, G. K. Chesterton) Come a dire che una filosofia perversa o un’eresia sono tali perché racchiudono un pensiero la cui essenza, la cui direzione di marcia, il cui riposto messaggio, sono perversi, cioè ordinati al male o alla menzogna; ma ciò non implica affatto che esse non contengano accidentalmente delle proposizioni vere, e che di alcune verità, che restano però verità, non si servano strumentalmente: caratteristica questa, peraltro, di quasi ogni dottrina erronea.