La Sapienza: antidoto al cancro della emotività di preti e laici
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E’ un video che mi ricorda il paradosso del comma 22, cosi’ riformulato:
“A un laico cattolico e’ consentito dissentire dalle mie tesi, ma chi dissente dalle mie tesi non e’ un laico cattolico.”
Innanzitutto grazie per questa lectio,
ascoltandola ho considerato il fatto che il criterio dell’emotività come metro di giudizio sulla realtà non riguardi solo la Chiesa e il popolo di Dio ma più in generale l’uomo moderno; mi corregga se sbaglio, ma tutto ciò non è figlio della dittatura del relativismo etico? Vorre riportare il pensiero di Benedetto XVI “‘Avere una fede chiara, secondo il Credo della Chiesa, viene spesso etichettato come fondamentalismo. Mentre il relativismo, cioè il lasciarsi portare qua e là da qualsiasi vento di dottrina, appare come l’unico atteggiamento all’altezza dei tempi odierni. Si va costituendo una dittatura del relativismo che non riconosce nulla come definitivo e che lascia come ultima misura solo il proprio io e le sue voglie’. Quando lei parla di “va dove ti porta il cuoricino” fa riferimento ad un aspetto del relativismo etico? O è qualcosa di diverso?
Così è, purtroppo.
E Benedetto XVI lo aveva spiegato con largo anticipo.
https://lanuovabq.it/it/omofobia-la-battaglia-perdente-dei-cattolici