Frate Cipolla, quel personaggio ideato da Giovanni Boccaccio che ispirò un sermone di fuoco a San Bernardino da Siena nel Medioevo illuminato. Mentre oggi, nel buio della moderna ragione, per raggirare i cattolici dell’analfabetismo digitale, basta dire: «Mi è apparsa la Madonna e mi ha detto che …»
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Sig Orenzo io la capisco poco o nulla, mancherò probabilmente della dovuta intelligenza e provo di nuovo a risponderele anche se questo scambio di vedute riguarda Lei e me e non haormai a che fare con l’argomento proposto dal post
Se vogliamo ricorrere alla Treccani per la santa inquisizione essa esattamente dice
Inquisizione Speciale tribunale ecclesiastico per la repressione dell’eresia.
Per quanto riguarda i papi coinvolti nel pregresso discorso le dico non critico ma espongo dei fatti chre mi sembrano notori e incontrovertibili, accettendo tranquillamente d’aver eventualmente errato
Riguardo alla terza affermazione, che le debbo dire se non: chapeau! Monsieur de La Palise era un principiante al suo confronto
Sig. Orenzo
La sua caccia al ladro l’ha condotta a un risultato errato.
Il brano “virgolettato” l’ho prelevato dal blog del sito delle edizioni Ekatos e credo che sia stato formulato da un noto indologo della università Ca Foscari di Venezia. L’ho semplicemente messo in vetrina per mostrare la differenza tra due approcci al sacro, diciamo così, di cui il secondo non genera “inquisizioni” di sorta. Non ho fatto commenti personali, non ho detto “volemose bene” perchè siamo tutti figli di madre terra. Nulla di ciò. L’autore del brano se lui è, nel subcontimente asiatico c’è vissuto per decenni, conosce molto bene l’induismo ( o meglio il dharma) e le sue varie scuole, e sa come erano trattati i locali ed il sentimento di inferiorità che, generatosi allora, tuttora li investe. Temi complessi, molto complessi che non possono essere risolti a battute polemiche (le sue) ma vanno studiati con la massima onestà d’animo.
Queste sono comunque vie in cui la teologia s’accompagna necessariamente alla pratica
Se quindi non le piace (padronissimo) contesti all’autore la formulazione adottata, in ogni caso le frasi da lei apposte riguardano l’atteggiamento della chiesa di oggi non di ieri, Non la pensavano così’ i missionari che sono stati in India e, per dire, la disrinzione tra mistica naturale e vera mistica stata faticisissimamente superata dal Vaticano II
L’induismo non “genera “inquisizioni” di sorta”?
Quindi i cristiani che vengono a tutt’oggi uccisi dagli indù a motivo della loro fede li ho solo sognati?
Vorrei chiederle una cosa: se posso abbeverarmi alla fonte d’acqua viva che sgorga dalle parole di Cristo, perché dovrei bere invece l’acqua di altre fonti meno dissetanti, appaganti e sazianti?
Non le sembra che chi veramente conosce le proprietà dell’unica fonte d’acqua viva e si abbevera ad altre fonti per dissetarsi sia perlomeno uno stupido?
Sig Orenzo
Lei preso dalla foga mi sembra che vada un poco per conto suo e i ragionamenti che fa ne conseguono. L’inquisizione come tribunale fu creato per combattere l’eresia, di norma quindi non riguardava i rapporti interreligiosi. Il grande impulso all’Inquisizione fu dato da Innocenzo III e non proseguo. Il problema dei rapporti interreligiosi nasce piuttosto dalla donazione di Costantino che attribuiva alla veste papale due prerogative quella imperiale ovvero il manto rosso e la tiara. Bonifacio Vlll (sic!)andò oltre perchè aggiunse altre due corone alla tiara trasformandosi nel Triregno (ripudiato da Paolo Vi se non erro ingloriosamente squagliata e donato il ricavato ai poveri). Mi sembra che con ciò sia stato fatto un passo enorme in quanto il papa da amministratore è divenuto regnante (il famoso papa re).
Tutto ciò ha comportanto per farla breve un grande mutamento negli assetti tra Chiesa e Impero in quanto in una sua lettera Innocenzo III dichiarò che:” il pontefice romano aveva ricevuto da Cristo”il dominio dell’universo orbe”… poichè egli era in vicario di Cristo (e non più di Pietro)… Il papa è come Melchisedeq, sacerdore e re allo stesso tempo”(Assunto ciò pare che il pontefice si ponesse in condizione di regalare continenti interi nella formula “oro per i regnanti e anime per la chiesa”, il che ha prodotto qualche piccolo “incidente” di cui si pagano ancora le conseguenze e sui cui deleteri effetti antropologici la letteratura abbonda.
Come sa Dante, che non è l’ultimo arrivato sul tema, inclinante per gli Spirituali francescani (questi si perseguitati dall’Inquisizione), ascoltando le prediche di Pier di Giovanni Olivi si formò allo spirito gioachimita (oggi in odore di beatificazione) ed espresse tutto il suo livore contro il simoniaco Bonifacio nella Commedia.
Riguardo la sua chiusa le dico che per fare l’indiano, il buddista, il taoista o lo scintoista e quant’altro bisogna avere una mentalità retrostante che si forma nei secoli. Avrà osservato che nessuno di questi nominati è venuto nei secoli trascorsi a casa sua imponendole, più che Cristo, l’orientalizzazione forzata (anzi è avvenuto il contrario!). Non esiste lì una “chiesa” detentrice di un magistero dogmatico, ma singole “scuole” (darsana) adatte al quid del partecipante e quindi affatto in dissidio tra loro. I deprecabili fatti persecutori quindi riguardano situazioni contingenti non la norma e questo lo dico senza scogliere alcun peana a chicchessìa.
Il contrario invece è avvenuto. Del resto oggi l’ India è “secularist” con ciò che ne consegue. Però posso dirle che diverse personalità di quel mondo lontano si sono “innamorate” di Cristo e ne hanno seguito gli insegnamenti ma nonostante il loro grande fervore non si sono convertiti perchè il oro sottofondo menta
Sig Antonio
Lei preso dalla foga mi sembra che vada un poco per conto suo e i ragionamenti che fa ne conseguono: se si fosse infatti preso almeno la briga di consultare un dizionario, avrebbe letto che oggi, il termine “inquisizione”, sta comunemente ad indicare una “inchiesta speciale, svolta con una procedura arbitraria o che comunque violi i diritti, la libertà e la dignità di un individuo”(Treccani).
Per prendere invece atto dei danni che fanno alla Chiesa taluni Papi, non è necessari tornare indietro nel tempo… questo dimostra, per chi ha occhi per vedere e cervello per capire, come la Chiesa sia un’istituzione divina.
Il resto del suo intervento dimostra semplicemente che il mondo si divide in due sole parti:
1. Chi crede che Gesù è Dio.
2. Chi non crede che Gesù è Dio.
Se poi tu, o carissimo Antonio,
ritieni l’affermazione ” che il mondo si divide in due sole parti:
1. Chi crede che Gesù è Dio.
2. Chi non crede che Gesù è Dio.”
sia solo una mia balzana ed elitaria idea,
ecco cosa disse Gesù a Nicodemo (Gv 3.16-18):
“Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna.
Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui.
Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio.”
O si credi a quello che ha detto Gesù,
o si ritiene Gesù solo un pazzo farneticante:
a te la scelta.
1) Mi scusi, padre Ariel, volevo chiederle perché nel link seguente si dice che dire parolacce è peccato, anche se perlopiù veniale.
2) Quanto al resto, mi sono reso conto anch’io della crassa ignoranza dei miei alunni adolescenti: certi, addirittura, non sanno scrivere in corsivo e usano lo stampatello perché, altrimenti, non capirebbero ciò che hanno scritto! Dall’altro lato, sono rimasto colpito da certe persone anziane che sanno molte piu cose degli studenti neodiplomati e che hanno un titolo di studio inferiore. Per non parlare delle loro capacità di calcolo mentale, oggi sparite. Ciononostante, mi tocca sorbirmi dei webinar in cui si esaltano “le magnifiche sorti e progressive” della scuola digitale e della didattica per competenze, anziché per conoscenze. Ne ho veramente pieni i…
Appena possibile, vi farò una piccola offerta per il vostro lavoro sul Blog. Grazie!
P. S. Mi scusi, ho dimenticato di inserire il link: https://www.amicidomenicani.it/perche-le-parolacce-vanno-considerate-come-peccato/
Caro Filelleno,
nel link che lei allega c’è una spiegazione data da Padre Angelo, dell’Ordine dei Frati Predicatori, che è un ottimo sacerdote, pedagogo e divulgatore di talento.
Il Padre, risponde a una domanda a lui rivolta in modo specifico; e lo fa con la precisione e l’equilibrio che è proprio della sua persona.
Quindi, tutto giusto.
Ampliando però il discorso posso portarle a tal proposito diversi esempi, credo tutto sommato molto pertinenti.
Le parole hanno indubbiamente un loro preciso significato, però, in ogni caso, siamo noi a dare vita alle parole e a dare a esse un significato ben preciso.
Esempio: se in tono molto ironico-cattivo velato di sprezzo, dico a una persona: «Ah, ma che bell’essere umano che sei!», attraverso questa frase esprimo un concetto per così dire pulito, che non racchiude al proprio interno alcuna parolaccia. Pur malgrado, nella mia decisa intenzione di fondo, ho espresso il mio profondo sprezzo facendo uso di una frase apparente innocua per colpire e anche per offendere una persona».
Diversamente invece, se in un ambito colloquiale privato, parlando con un amico o con un gruppo di amici intimi, rivolgendomi a uno di loro che ha fatto una cosa opportuna, buona e giusta, dimostrando con essa sapiente intelligenza, gli dico «… sei veramente un gran figlio di mignotta!», quella espressione, in quel particolare e preciso contesto, suonerà come un apprezzamento profondo e sincero per la persona e per quanto da egli compiuto in modo sapiente e intelligente.
Di recente, in un colloquio strettamente privato, un sacerdote mi ha narrato di come ha messo in riga alcune persone invadenti, arroganti e presuntuose che pretendevano di insegnargli come doveva fare il prete. Per tutta risposta, in tono affettuoso e scherzoso gli ho detto: «… ah, ma sei proprio un gran pezzo di merda!»
Il confratello ha riso compiaciuto e contento. Inutile a dirsi: con quella espressione goliardica, gli ho mostrato apprezzamento per il suo agire e per il modo giusto e intelligente nel quale ha agito.
Altro esempio: ieri ho incontrato per strada due giovani carabinieri che conosco e, sempre in un contesto amichevole privato, senza ovviamente che nessun altro potesse udire, dopo avermi salutato mi hanno detto che stavano attendendo il loro comandante. Al che ho risposto: «Bene, così sarete finalmente in tre e potrete costituire una regolare associazione a delinquere ai sensi del codice penale». Loro ridono a più non posso, io li saluto e, cinque minuti dopo, mi arriva un what-sapp del capitano: «Salve padre, un caro saluto. Associazione costituita, adesso siamo in tre!».
Non è necessario spiegare che, se in modo dispregiativo e offensivo, avessi accusato dei pubblici ufficiali di costituire una associazione a delinquere, sicuramente mi avrebbero trattenuto, portato in caserma e chiesto tutte le debite spiegazioni.
Insomma: non esiste di per sé parola o espressione volgare, a rendere volgari parole ed espressioni è l’uomo che dà a esse vita e soprattutto significato.
Dire cosiddette parolacce senza essere volgari e soprattutto senza essere offensivi, è una vera e propria arte che richiede a monte la purezza di intenti della persona. Un po’ come certe donne, alcune delle quali riescono a portare minigonne o scollature vertiginose con una tale grazia e una purezza d’animo che possono essere solo apprezzate per la loro eleganza, mentre altre, seppure vestite dal collo fino alle caviglie, hanno una tale volgarità e malizia interiore al punto che, quando arrivano, prima sono precedute dalla loro troiaggine interiore, poi seguono loro dietro.
E’ l’uomo che rende puro o impuro ciò che esce dalla sua bocca.
Grazie al “cazzo”! Stamattina ascoltavo l’audio mentre facevo colazione, non perché non volessi leggere, ma perché prevedendo una giornata davanti allo schermo del pc per lavoro o aiuto compiti, ormai virtuale, quando posso riposo gli occhi. Caro Padre Ariel, mi hai fatto fare quattro sane risate! Ormai sono diventata quasi intollerante a sedicenti sacerdoti che usano il loro tanto o poco sapere per reclutare operai per le loro fabbriche produttrici di schiavi. Ti ringrazio per il coraggio che mostri e per l’esortazione che fai a noi di metterci alla ricerca, documentarci e dire la realtà dei fatti. So che ci attendono solo calci in bocca “cazzo”! Ma a noi la scelta: menzogna o verità!! Buona giornata!
Al Sig Iacopo
In termini meno compromettenti si potrebbe dire ecumenismo contemplativo. Effettivamente comunque, in luogo di sterili chiacchiere – logismoi – espressione comunque dell’ego (e parlo per me) e vista l’età (parlo per me) sarebbe opportuno, anzi necessario se non indispensabile, mettersi a leggere e praticare quanto scrive Santa Teresa d’Avila ne “il Castello interiore”(che un poco perennialista lo è)
Altro non serve, anzi il Castello è già sovrabbondante di suo per le limitate risorse spirituali di noi contemporai.
E’ mentre leggevo “il castello interiore” che sono passato da essere perennialista (parlavo per esperienza sul fatto di essere difficili interlocutori) a cristiano. La prospettiva in cui ci mettono certi lavori e le conclusioni magari radicalmente diverse a cui ci portano sono sempre un grande mistero, ma è bello così.
Seguo il mio consiglio, e non parlo oltre, un po’ per rispetto per la sua età ed esperienza di vita, sicuramente superiori alle mie e un po’ perchè sono pessimo a dibattere e faccio sempre brutte figure.
Comunque ogni volta che vedo un suo commento un po’ gongolo e faccio il tifo per lei , che prima o poi gli autori della rivista le rispondano e che riesca a realizzare qualisasi scopo si sia prefissato con la sua presenza digitale qui.
Gent Sig. Jacopo
Posso interloquire un attimo con lei nonostante la chiusa? Se ogni tanto mi punge vaghezza di scrivere qualche scemenza sull’Isola e perchè soffro molto della decadenza del cristianesimo che in realtà è decadenza del mondo occidentale e, ormai, del mondo intero. Per cui mi piacciono assai -quando addirittura non mi entusiasmano -gli interventi di padre Ariel esperiti, che so, sul tema delll’accuraterzza dell’esecuzione del messale, o sul periodo medioevale, mentre altre volte mi irrito con Lui (o con altri) con mentale veemenza, per esempio, sul valore della cosidetta arte sacra rinascimentale (arte a soggetto sacro ma non sacra) e per altri motivi su cui non sto qui a dilungarmi. Definirsi perennialista è un’eticheta di comodo ma indica una posizione spirituale, ovvero quella di colui chi pensa che, sebbene unica sia la verità, parimenti diverse vie possono condurre ad essa. La contemplazione mostra che tale accostamento fra religioni ha una sua autenticità di base, perchè lo stato mistico più elevato e IRREVERSIBILE, al cui raggiungimento consorrono, unitamente alla grazia, tecniche operative assai complesse, fondate su “pronuncia vocale” “posizione del corpo” e ben altro ancora, conduce al manifestarsi del medesimo stato: il “Riposo”. Purtroppo pare che il cattolicesimo, ma non il cristianesimo ortodosso ad esempio, si sia estraniato dall’orizzonte conteplativo già appena dopo il ‘600.
Ora la citazione di santa Teresa, provocatoriamente ascritta al club perennialista, discende dal lungo lavoro operato dalla studiosa Luce Lopez – Baralt sul testo di santa Teresa Il castello interiore, in cui la ricercatrice di Harward ha mostrato i numerosi apparentamenti dell’itineraio compiuto dalla santa con una “certa” mistica islamica identicamente adagiata su uno schema settemplice, un poco come Dante avrebbe ereditato l’impianto della commedia da Oriente (Miguel Asin Palacios) includendo nel Poema di matrice neoplatonica addirittura alcune espressioni dai Libri dei Morti egizi (un noto egittologo fece questo confronto)
Tuttavia la mistica cristiana non è solo Santa Teresa è anche Eckhart e qui si fa dura perche Ortodossia e non Ortodossia in questi si mischiano pericolosamente (si pensi allo “schiantante”: Prego Dio che mi liberi da dio) e di quelli del suo successivo verseggiatore Silesius. Per il Maestro renano, come saprà, v’è un’identità tra l’anima individuale e Dio (un poco come Atma – Brahman), v’è un ribaltamento nella concezione del valore degli antichi filosofi “che giunsero più in là dell’apostolo Paolo” (ribaltando quindi il loro ruolo di preparatori) e, dulcis in fundo, non c’è gradualità nell’esperienza mistica, come avviene in Teresa, questa folgora e “india” il praticante in un istante (il famoso Kayros) il che rende accostabile tutto ciò all’advaita Vedanta che non ha tecniche peculiari. Mi fermo qui, come vede il mio intento polemico è pari a 0.
Dopo essere scampato all’attentato di Ali Agca, GPII disse che una mano assassina aveva sparato il colpo mortale, ma che una mano materna l’aveva deviato. Frate Cipolla gli fa un baffo.
Il Santo Pontefice Giovanni Paolo II attribuì la propria salvezza, dopo quello che poteva essere un attentato mortale, alla Beata Vergine Maria di Fatima.
Il proiettile che fu estratto dal suo corpo, egli lo portò presso quel Santuario, facendolo incastonare nella corona della Beata Vergine.
Non è una novella, ma un fatto.
Ebbene non avendo studiato, devo ammettere che anche a me i punti e le virgole danno un certo fastidio; sopra tutto quando sono rare in mezzo alle cifre.
Un caro saluto.
Tutto giusto… tranne “Gloria Patris”!
Articolo bello e vero, solo non mi è piaciuto il solito attacco a Radio Maria, questo poteva risparmiarselo.
Perché doveva risparmiarselo? …..radio Maria, con Medjùgorie più che un emittente cattolica,sembra una radio di racconti fantasy…..
Può sembrare strano, ma il termine “secoli bui” riferito al Medioevo fu usato per la prima volta dal Vasari pittore e scrittore di vite di artisti. Secondo il quale il neoclassico offuscava ogni altro stile. Nell’ottocento poi alle belle cattedrali medioevali fu dato il termine dispregiativo di “gotico”, quando i Goti o non esistevano allora o non sono mai passati di là. Lo stesso termine “romanico” aveva un senso dispregiativo. Per fortuna da 40 anni si sta riscrivendo la storia manipolata spesso per motivi politici o ideologici. Voltaire, Gibbon e altri ci tramandarono solo o quasi grandi bufale. Mi permetto di segnalare un prezioso libro che riassume le tante bufale sul cattolicesimo. Autore Rodney Stark ” False testimonianze. Come smascherare alcuni secoli di storia anticattolica” Un bel riassunto utilissimo per rimettere a posto la storia. L’autore è un protestante educato alla denigrazione del cattolicesimo fino a quando studiò la storia sui documenti non su autori spesso manco storici di professione e sopratutto ideologizzati da fare…. Utilissime e divertenti, almeno in buona parte , le lezioni dello storico torinese Alessandro Barbero che si trovano su youtube. E’ uno storico del Medioevo. Ancora merita citare Leo Moulin , un esperto dei conventi medioevali di cui si innamorò, lui non credente e spara a zero con i famosi “illuministi”. Ancora una cosa. Credo che oggi occorre fare di nuovo una buona apologetica per vincere l’ignoranza dei cattolici. Il termine ha preso un senso dispregiativo, ma i Padri apologisti la pensavano diversamente.
Io tutto ciò che è politicamente scorrettissimo lo approvo a prescindere, ma in questo caso dovrei fare alcuni distinguo da cui questo iniziale giudizio sommario, appunto, prescinde.
Solo che so già che poi mi dirà che non ho capito un cazzo, e siccome è un bel modo di interloquire mi astengo. Però sappia che ho molte riserve, per quel che vale.
Con una punta acida che non nascondo penso che in altre parti del mondo non ci sono state inquisizioni leggende “bianche” o” nere” per i seguenti motivi
“Ora dobbiamo considerare cos’è la religione per il monoteismo semitico, l’Ebraismo, il Cristianesimo e l’Islam.
La religione è un ordine sociale rivelato da Dio a una specifica comunità di suoi credenti. Tutti gli altri esseri umani che non aderiscono a questa fede vivono in una condizione di peccato e sono esclusi dai mezzi per conseguire la salvezza. La religione è dunque un patto tra Dio e la Sua comunità di credenti che esclude tutti gli altri esseri, ne siano consapevoli o meno. Lo scopo principale della Religione è condurre il credente defunto alla salvezza (i cieli). Tutti i credenti devono quindi accettare i dogmi, cioè alcuni postulati di fede su cui è proibito indagare attraverso la ragione. Chi non accetta un dogma è escluso dalla comunità religiosa. Tutti i credenti devono seguire le stesse regole morali e la stessa condotta e le stesse prescrizioni rituali senza eccezioni. La religione è un intervento di Dio nella storia attraverso la rivelazione di un messaggio a una personalità umana.
A questo punto è evidente che la Religione è completamente diversa dal Dharma. Il Dharma non è il frutto di una rivelazione storica, essendo libero dal tempo; per questa ragione il suo vero attributo è sanātana, permanente8. Il Dharma è anche libero dalle condizioni spaziali, essendo l’Ordine che regola l’equilibrio dell’intero Cosmo, in favore di ogni singola creatura che ne abbia o meno consapevolezza. Armonizza i bisogni di ogni essere, famiglia, casta e nazione, stabilendo regole flessibili, comportamenti e rituali adatti a tutti. Non impone alcuna credenza dogmatica9; al contrario, incoraggia tutti a perseguire la conoscenza. L’Hindū Śāstra10 non è una rivelazione che cade dal Cielo sulla Terra per il capriccio di un Dio: è la descrizione delle esperienze reali degli antichi muktas11. Inoltre il suo scopo essenziale non è la permanenza in qualche loka12, ma l’identificazione con la nostra Natura Reale, il Brahman13, così da conseguire la Liberazione da qualsiasi schiavitù del saṃsāra14.
Chi ha ragione ? Lo scopriremo solo morendo
I Vangeli riportano le “corrette istruzioni per l’uso” così come riferite direttamente da Colui che l’essere umano lo ha creato.
Se le vuoi seguire meglio per te.
Se non le vuoi seguire peggio per te.
Per conseguenza il sig Orenzo mi vorrebbe significare che tutti coloro che per migliaia e migliaia di anni hanno piamente seguito, in lidi lontani e ben prima che la rivelazione fosse rivelata, il dharma, sono nella categoria del “peggio per te”, categoria che specularmente non esiste se non per i violatori del predetto dharma
Come si vede la radice della” violenza” trova conferma e giustificazione ben precisa in questa espressione e non importa se la predetta violenza sia fisica, psicologia o spirituale.
Altro che decolonizzazione permanente!
Ricordo che l’argomento era in generale “l’inquisizione” intesa in ogni suo aspetto e sfaccetatura
Hai idea di quante persone, pur non essendo mai venuti a conoscenza delle corrette istruzioni per l’uso, riescono a ugualmente a far funzionare bene le cose?
Hai idea di quante persone, pur avendo le corrette istruzioni per l’uso, non riescono a far funzionare un bel niente?
Hai idea di quante persone, siccome per loro tutto va bene com’è, una volta venuti a conoscenza delle corrette istruzioni per l’uso se ne fregano e continuano ad operare come prima rovinando spesso tutto?
Lo scoprirai, temo a tue spese, morendo.
Orenzo, suvvia, non dia troppo da mangiare al perennialista; come categoria sono interlocutori complicati in generale, lo stimato (senza ironia) signor Bonifacio in particolare.
Caro Iacopo, il Bonifacio fa un copia incolla da qui
https://scienzasacra.blogspot.com/2019/03/d-k-asvamitra-religione-e-dharma.html
della seguente frase:
“Tutti gli altri esseri umani che non aderiscono a questa fede vivono in una condizione di peccato e sono esclusi dai mezzi per conseguire la salvezza. La religione è dunque un patto tra Dio e la Sua comunità di credenti che esclude tutti gli altri esseri, ne siano consapevoli o meno.”,
ed io dovrei abbozzare lasciano che si affermino cose false sulla religione cattolica?
CCC:
36 « La santa Chiesa, nostra Madre, sostiene e insegna che Dio, principio e fine di tutte le cose, può essere conosciuto con certezza con il lume naturale della ragione umana partendo dalle cose create ». Senza questa capacità, l’uomo non potrebbe accogliere la rivelazione di Dio. L’uomo ha questa capacità perché è creato « a immagine di Dio » (Gn 1,27).
843 La Chiesa riconosce nelle altre religioni la ricerca, ancora « nelle ombre e nelle immagini », di un Dio ignoto ma vicino, poiché è lui che dà a tutti vita, respiro e ogni cosa, e vuole che tutti gli uomini siano salvi. Pertanto la Chiesa considera tutto ciò che di buono e di vero si trova nelle religioni come una preparazione al Vangelo, « e come dato da colui che illumina ogni uomo, affinché abbia finalmente la vita ».
Caro Antonio, Dio non è capriccioso, altrimenti non sarebbe Dio, ovvero eterno, onnipotente, perfetto, infinito, etc. . Dio si rivela all’uomo Adamo prima del peccato originale e dopo il peccato originale, ossia parla all’uomo da amico ad amico, di se stesso. Tutto il resto sono tentativi umani, spesso sublimi, di arrivare a Dio, di tornare a Lui. Ecco perché Dio è grande e altamente amabile e dolce, perché ha reso l’uomo simile a Lui, lo ha reso capace di vette intellettuali altissime, ma assolutamente inutili in ordine alla salvezza (dopo il peccato originale).
@ Antonio Bonifacio: ciò che Lei scrive può forse riferirsi ad altre religioni, ma certo non al cattolicesimo. Lei dice: ” (…) Tutti gli altri esseri umani che non aderiscono a questa fede vivono in una condizione di peccato e sono esclusi dai mezzi per conseguire la salvezza ” No, nel caso della religione cattolica non è così. Chi senza sua colpa e in buona fede vive fuori dalla Chiesa può santificarsi perché Cristo è sovranamente libero di dare la Sua Grazia nei modi che preferisce; la salvezza è offerta a tutti gli uomini e a tutti sono dati i mezzi di santificazione. Se poi qualcuno rifiuta quei mezzi e si danna è unicamente per colpa sua. Poi Lei scrive: ” Tutti i credenti devono quindi accettare i dogmi ” e questo è vero, ma poi aggiunge: “cioè alcuni postulati di fede su cui è proibito indagare attraverso la ragione.” Mi dispiace non è così: sui dogmi è possibile indagare, studiare, approfondire: San Tommaso d’Aquino è un esempio. “Tutti i credenti devono seguire le stesse regole morali, la stessa condotta e le stesse prescrizioni rituali senza eccezioni” Non è vero: ogni anima è un caso a sé con la propria vocazione, storia, condizione; i confessori e i direttori spirituali lo sanno bene e si comportano (o dovrebbero comportarsi) con la conseguente elasticità. “Chi ha ragione? lo scopriremo solo morendo” . Ma no, possiamo e dobbiamo scoprirlo da vivi. Il Dio che è verità assoluta e mantiene sempre le promesse dice: “Cercate e troverete, chiedete e otterrete, bussate e vi sarà aperto”.
Padre Ariel, non sempre sono concorde con quanto lei scrive, ma devo dirle che questo articolo per me è stato una vera e propria boccata d’ossigeno! Mi ha veramente migliorato la giornata! La ringrazio di cuore!
Caro Padre ho letto di un fiato il tuo scritto che mi ha raggiunto come un raggio di luce, Sono un vecchio di ottantacinque anni e mi hai fatto ricordare un’esperienza simile alla tua: Quando ancora usava la benedizione annuale delle stalle dei contadini, io allora bimbetto seguivo il mio Parroco come chierichetto e ho avuto modo di conoscere un certo Amireno che aspettava il Pievano perché gli leggesse Dante e Manzoni che l’anno successivo ricordava ancora a memoria. Ho studiato teologia nel tentativo fallito di diventare sacerdote e mi trovo a combattere con una delle mie tre figlie che si è lasciata incantare da Don Minutella. Ma non riesco a farle fare un solo ragionamento conseguente perché proprio quel sentimentalismo che condanni così logicamente è insegnato e appreso più facilmente della razionalità. Prega per me . Grazie.
Ha perfettamente ragione.
In settimana provvederò a fare un bonifico con un piccolo contributo.
D’altra parte la vita quotidiana fa sempre più paura , e tra aiutare le missioni , aiutare la tua parrocchia di riferimento non è che rimane poi tanto altro .Tenga duro per favore , siamo oramai un gregge sempre meno numeroso e spaventato,e di buoni pastori , ognuno con le sue caratteristiche proprie sempre di meno. Che il Signore ci aiuti.