Autore Padre Ariel

Delicata ma magistrale strigliata del Santo Padre alla Conferenza Episcopale Tedesca

DELICATA MA MAGISTRALE STRIGLIATA DEL SANTO PADRE ALLA CONFERENZA EPISCOPALE TEDESCA

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Il Santo Padre riserva molte belle sorprese, basterebbe solo ascoltare o leggere ciò che sovente afferma, in questo clima spesso schizofrenico nel quale non pochi giornalisti e blogger sempre più al di là del comune buon senso cattolico, hanno deciso di puntare come cecchini su ogni sospiro del Successore di Pietro. E questo fa male anzitutto a loro e alle loro anime, quindi alla Chiesa edificata da Cristo sulla roccia di Pietro.

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Autore Padre Ariel

Autore
Ariel S. Levi di Gualdo

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Il Cardinale Reinhard Marx Arcivescovo Metropolita di München e Presidente della Conferenza Episcopale Tedesca durante il saluto rivolto al Santo Padre nel corso della visita ad limina apostolorum [foto, l’Osservatore Romano]

Il 28 ottobre scrissi un articolo in cui commentavo lo standard delle nuove nomine episcopali, manifestando in esso inquietudine. Più che provocatorio il titolo era drammatico: «Stanno buggerando il Santo Padre: proteggiamo Pietro! I peggiori gattopardi trasformisti stanno giungendo in pauperistica gloria all’episcopato» [vedere QUI]. Già in precedenza ne avevo scritto un altro il 30 luglio intitolato: «Vescovi, mode e consigli per i nuovi carrieristi: siate poveri, sciatti e periferico esistenziali» [vedere QUI]. Prima ancora il 18 maggio un altro intitolato: «Cristo non ci vuole ruffiani e cortigiani, infatti non ci chiama “servi” ma “amici“» [vedere QUI].

Lamentando che in Italia si stavano eleggendo nelle diocesi, in modo spesso acritico attraverso scelte non sempre felici, vescovi provenienti da “periferie esistenziali” vere o presunte, Sul finire del lungo articolo del 28 ottobre sollevavo un preciso quesito:

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[…] Viene infine da domandarsi se i figli della Chiesa italiana sono, in quanto tali, figli di un dio minore. Per esempio rispetto ai tedeschi. Come mai, in Germania, contrariamente a quanto sta accadendo in Italia, non vengono imposti e moltiplicati certi tipi di vescovi corrispondenti a quei “criteri pastorali” amabilmente “imposti” dal Santo Padre Francesco? E se parliamo di spirito principesco o ancor più di spirito feudale, pur con tutto il loro romanofobo progressismo del caso, ben sappiamo quanto i tedeschi superino in ciò di gran lunga gli italiani; e non entriamo neppure nel discorso della sfacciata ricchezza della Chiesa tedesca, o del gettito fiscale di cui beneficia, a confronto del quale l’Otto per Mille italiano è poco più che un obolo.

Forse i tedeschi sono considerati dalla psicologia argentina dell’uomo Jorge Mario Bergoglio dei figli di un dio maggiore, perché a nessuno è ancora passato per la testa di imporre in una diocesi della Germania un parroco proveniente dalle “periferie esistenziali” che abbia trascorso il suo ministero, per davvero o per finta, a servire i pasti agli immigrati, od a fare pastorale di evangelizzazione tra le prostitute di Amburgo. E infatti, i vescovi tedeschi seguitano tutt’oggi ad avere biglietti da visita che si aprono in quattro facciate per poter contenere al loro interno tutti i titoli accademici specialistici, i dottorati, la lunga sequela di master post-dottorato, le loro pubblicazioni scientifiche e via dicendo […]  [articolo integrale QUI]

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i membri della Conferenza Episcopale Tedesca con il Santo Padre durante la visita ad limina apostolorum [foto, L’Osservatore Romano]

Proprio in virtù di ciò che scrissi in questo articolo devo segnalare con estremo piacere che il Santo Padre Francesco, con un pugno di ferro rivestito da guanto di velluto, oggi si è rivolto in modo deciso e senza nulla lesinare ai membri della Conferenza Episcopale Tedesca in visita ad limina apostolorum.

Questo per ribadire che il Santo Padre riserva molte belle sorprese, basterebbe ascoltare o leggere ciò che sovente afferma, in questo clima spesso schizofrenico dove non pochi giornalisti e blogger sempre più al di là d’ogni comune buon senso cattolico, hanno deciso di puntare come cecchini su ogni sospiro del Successore di Pietro. E questo fa male anzitutto a loro e alle loro anime, quindi alla Chiesa edificata da Cristo sulla roccia di Pietro [cf. Mt 16, 13-20].

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cliccare sotto per aprire il testo del discorso

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DISCORSO DEL SANTO PADRE FRANCESCO
AGLI ECC.MI PRESULI DELLA CONFERENZA EPISCOPALE DELLA REPUBBLICA FEDERALE DI GERMANIA
IN VISITA “AD LIMINA APOSTOLORUM

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2 commenti
  1. Giorgio M.G. Locatelli dice:

    A parte i soliti “cecchini” che, facendosi forti di un autorità che non hanno e di una dottrina che non possiedono, perchè se no non attaccherebbero così a cuor leggero il Papa della Chiesa Cattolica, viene da chiedersi se questa stessa superbia dilagante non porrà problemi anche nella ricezione da parte del Clero tedesco del chiaro messaggio del Papa. Spero non vogliano continuare come se nulla fosse, il che potrebbe benissimo accadere. Per i cecchini del “so tutto io”, aggiungo, sarebbe bella cosa se invece di criticare tutto e tacere sempre sulle cose ben dette, da buoni diavoli, facessero atto di umiltà dando spazio al sano magistero del Papa magari anche con un plauso, chiedo troppo?

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