«Chiesa Aperta» (IV puntata) — La toccante supplica del Sindaco di Venezia a Santa Maria della Salute. Nella speranza che nessuno urli all’oltraggio verso il “dogma” dello Stato laico …

— i Padri de L’Isola di Patmos vicini ai fedeli in questa quarantena —

«CHIESA APERTA» (IV puntata) — LA TOCCANTE SUPPLICA DEL SINDACO DI VENEZIA A SANTA MARIA DELLA SALUTE. NELLA SPERANZA CHE NESSUNO URLI ALL’OLTRAGGIO VERSO IL “DOGMA” DELLO STATO LAICO …

Offriamo ai nostri Lettori questo terzo prezioso video del nostro stimato confratello Giovanni Zanchi, presbitero della Diocesi di Arezzo, affinché possa fungere anche da efficace e sapiente antidoto a tutti coloro che purtroppo, in questo momento di straordinaria crisi ed emergenza, non hanno trovato di meglio da fare che polemizzare, spesso anche in toni duri e aggressivi, contro le decisioni prese dai nostri vescovi per motivi di sicurezza a tutela della salute pubblica: sospendere le sacre celebrazioni e in molti casi chiudere le chiese. Ricordiamo che la Chiesa, nei momenti di crisi ed emergenza, non è mai stata salvata dalle polemiche di coloro che si ergono in tutti i tempi ai più fedeli tra i fedeli o ai più puri tra i puri, ma dall’unità. Qualcuno ha scritto in questi giorni che «i vescovi stanno suicidando la Chiesa italiana». Purtroppo non ha capito niente dell’essenza della fede cattolica: la Chiesa “si suicida” attaccando i vescovi, anziché seguirli e sostenerli in un momento di così grave prova. 

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TESTO DEL VIDEO

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I testi del Padre Giovanni Zanchi, direttore del Centro Pastorale Culto Divino della Diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, non sono stati pensati come articoli ma come testi audio-narrativi. Abbiamo provveduto a trascrivere il testo audio per i nostri Lettori.

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Giovanni Zanchi

Benvenuti alla quarta puntata di Chiesa Aperta!

In questi difficili giorni nella nostra Italia le chiese fatte di pietre e di mattoni rimangono aperte, come segno della Chiesa che resta presente e operante in mezzo al nostro popolo (cf Conferenza Episcopale Toscana, 14 marzo 2020); le chiese rimangono aperte anche se non vi si svolgono celebrazioni pubbliche. In una di queste chiese aperte si è svolta una preghiera del tutto particolare, della quale vogliamo ora parlare.

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La Basilica di Santa Maria della salute a Venezia fu edificata dal governo e dal popolo di Venezia come adempimento del voto fatto alla Madonna per la cessazione della peste del 1630; terminata l’epidemia per intervento della Santa Vergine, i veneziani eressero con grande impegno uno splendido monumento di spiritualità e di arte, ove ringraziare perennemente Dio per la ritrovata salute.

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Il 13 marzo ultimo scorso il Sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, si è recato ufficialmente alla Chiesa della salute per affidare la sua Città alla protezione della Madonna in questo tempo di epidemia, recitando la preghiera composta dal Patriarca di Venezia [ vedere video QUI].

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Il Sindaco di Venezia ha compiuto un gesto significativo e vero. Ce lo insegna il Catechismo della Chiesa Cattolica:

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Numero 1884: «Dio non ha voluto riservare solo a sé l’esercizio di tutti i poteri. Egli assegna ad ogni creatura le funzioni che essa è in grado di esercitare, secondo le capacità proprie della sua natura. Questo modo di governare deve essere imitato nella vita sociale. Il comportamento di Dio nel governo del mondo, che testimonia un profondissimo rispetto per la libertà umana, dovrebbe ispirare la saggezza di coloro che governano le comunità umane. Costoro devono comportarsi come ministri della Provvidenza divina».

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Numero 2244: «Ogni istituzione si ispira, anche implicitamente, ad una visione dell’uomo e del suo destino, da cui deriva i propri criteri di giudizio, la propria gerarchia dei valori, la propria linea di condotta. Nella maggior parte delle società le istituzioni fanno riferimento ad una certa preminenza dell’uomo sulle cose. Solo la Religione divinamente rivelata ha chiaramente riconosciuto in Dio, Creatore e Redentore, l’origine e il destino dell’uomo. La Chiesa invita i poteri politici a riferire i loro giudizi e le loro decisioni a tale ispirazione della Verità su Dio e sull’uomo».

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Recandosi ufficialmente a pregare in Santa Maria della salute il Sindaco di Venezia ha messo in pratica le verità appena ricordate e ha dimostrato di avere a cuore il vero bene comune dei suoi concittadini. Il Catechismo della Chiesa Cattolica ricorda infatti anche un’altra verità molto importante:

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Numero 2244: «Le società che ignorano questa ispirazione o la rifiutano in nome della loro indipendenza in rapporto a Dio, sono spinte a cercare in se stesse oppure a mutuare da una ideologia i loro riferimenti e il loro fine e, non tollerando che sia affermato un criterio oggettivo del bene e del male, si arrogano sull’uomo e sul suo destino un potere assoluto, dichiarato o non apertamente ammesso, come dimostra la storia (cf Giovanni Paolo II, Lett. enc. Centesimus annus, 45; 46)».

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In questo tempo la diffusione di un microscopico virus ha reso evidente che la pretesa degli uomini di bastare a se stessi prescindendo da Dio è falsa. Una società che nega Dio diventa inevitabilmente tirannica e si ritrova sola di fronte alle catastrofi, incapace di promuovere e salvaguardare il vero bene degli uomini che la compongono. Bene quindi ha fatto il Sindaco di Venezia a chiedere l’aiuto di Dio nelle presenti necessità.

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In Italia non mancano autorità politiche si dichiarano cattoliche; ci attendiamo che nell’esercizio delle loro funzioni siano coerenti con la fede cristiana che professano, compiendo gesti simili a quelli del Sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro. Il gesto vero da lui compiuto nell’adempimento del suo alto Ufficio ricorda a tutti noi di mettere in pratica 2 altri insegnamenti del Catechismo della Chiesa Cattolica.

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Numero 1900: «Il dovere di obbedienza impone a tutti di tributare all’autorità gli onori che ad essa sono dovuti e di circondare di rispetto e, secondo il loro merito, di gratitudine e benevolenza le persone che ne esercitano l’ufficio».

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Numero 2240: «L’Apostolo ci esorta ad elevare preghiere ed azioni di grazie “per i re e per tutti quelli che stanno al potere, perché possiamo trascorrere una vita calma e tranquilla con tutta pietà e dignità» (1Tm 2, 2).

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Per questa intenzione i cattolici pregano solennemente ogni Venerdì Santo, ma specialmente in questo tempo di grande difficoltà è indispensabile supplicare il Signore affinché illumini, guidi e sostenga le pubbliche Autorità, così che possano agire prontamente e con successo per il bene di noi tutti. Nelle chiese aperte, sia quelle di pietra e di mattoni, sia quelle domestiche che sono le nostre case non manchi questa preghiera.

A risentirci domani per una nuova puntata di Chiesa Aperta.

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Sansepolcro (Arezzo), 18 marzo 2020

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RIPRESE VIDEO E MONTAGGIO A CURA DELLA EMITTENTE TELESANDOMENICO (AREZZO)

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1 commento
  1. Iginio
    Iginio dice:

    Non è l’unico caso: anche due sindaci pugliesi e il sindaco di Siena hanno fatto lo stesso. Il sindaco di Cagliari e il presidente della Regione Sardegna si sono rivolti pubblicamente al santo patrono Efisio.
    Di sicuro non lo faranno mai Mattarella, Prodi e compagnia bella.
    Qui un commento del tipico cattedratico “cattolico adulto” filoprodiano:
    https://chiciseparera.chiesacattolica.it/in-tempo-di-coronavirus-i-cattolici-sono-cittadini-italiani-la-chiesa-e-al-servizio-di-tutti/
    Don Ariel, che ne pensa? Chiedo sul serio, non è una domanda retorica.

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