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Il sito di questa Rivista e le Edizioni prendono nome dall’isola dell’Egeo nella quale il Beato Apostolo Giovanni scrisse il Libro dell’Apocalisse, isola anche nota come «il luogo dell’ultima rivelazione»
«ALTIUS CÆTERIS DEI PATEFECIT ARCANA»
(in modo più alto degli altri, Giovanni ha trasmesso alla Chiesa, gli arcani misteri di Dio)
La lunetta usata come copertina della nostra home-page è un affresco del Correggio del XVI sec. conservato nella Chiesa di San Giovanni Evangelista a Parma
Creatrice e curatrice del sito di questa rivista:
MANUELA LUZZARDI
¿QUIERES VER A DIOS?
¡LEE ESTO!
Las tres cosas que te alejan y
Las tres que te acercan a Dios
– El exceso de alcohol te aleja de Dios
– El exceso de drogas te aleja de Dios
– El exceso de sexo sin amor también te aleja de Dios
Las tres que te acercan a Dios
– Ama a tu prójimo como a ti mismo
– Aprende a perdonar y
– A ser humilde
Eternamente
Joaquín Gorreta Martínez 62 años
Gran bel commento, Padre Ariel.
Citavi gli anni ’70 del ‘900… sono del ’53, quindi nel ’68 avevo 15 anni. Me li ricordo, a ragioneria a Firenze, Duca d’Aosta, gli “attivi di corso”. Roba che, a pensarla ora, sembra fantascienza. Eppure è stato così. Ideologia pura, distillata. E poi, le assemblee collettive, al fu cinema Cristallo, in piazza Beccaria… un “attivo” moltiplicato per dieci. Io assistevo, ma come ero inconsapevole!…
In una parola, non abbiamo avuto veri educatori. Nessuno che ci educasse all'”essere”, che ci facesse vedere e sperimentare il senso della vita. Io, almeno, non ne ho incontrato nessuno. Mi son dovuto reinventare, per come ho potuto, verso i quarant’anni.
Comunque, mi sa che oggi non è meglio… ho visto quel gran pippone burocratico del sinodo dei giovani… la Chiesa manda questionari, interpella i ggiovani per chiedergli quello che vogliono. Penoso. E’ una Chiesa che, evidentemente, si crea degli alibi, perchénon sa educare, perché, ancora oggi, sono i suoi uomini, ancor oggi, che non sanno “essere”. Magari, è questione di fede… Mi dispiace, non vorrei che i giovani di oggi passassero quel che ho passato io.
il Prossimo 18 novembre avverrà in un noto Santuario Mariano del Nord d’italia un incontro di “dialogo” tra i cosidetti “cattolici LGBT” e la diocesi. Cos’è “amore per il prossimo”: concedere che questo incontro di profanazione avvenga oppure impedire questo?
ripensavo a una frase oggi di moda. “Dio ti ama così come sei”, implicando che Dio possa amare gli adepti dei più turpi peccati, proprio in quanto peccaminosi. Che è una solenne sciocchezza “ancor più del proselitismo” ! Dio è l’Essere Sommo, che ama Sé stesso e perciò per partecipazione ama tutti gli uomini ai quali ha donato l’essere di creature. Ma se la creatura, sconoscendo il suo status di creatura, si volge contro e si allontana volontariamente dal Creatore, con la sua volontà non è più partecipe dell’essere, e come può Dio amare ciò che si volge contro il Suo amore ?
La parabola del figliol prodigo penso possa essere di aiuto. Ma se si dovesse amare a condizione che… sarebbe ancora amore ?
Prendendo spunto dal passo evangelico “Tu sei il mio figlio prediletto; in te mi sono compiaciuto” (Mc 1, 11), si potrebbe rispondere a costoro che è ben vero che Dio ama tutti, ma non in tutti “si compiace”.
Bello !! Se ho capito , il Dio Cristiano attraverso la misericordia permette anche all ‘uomo moderno di comportarsi come Prometeo permettendogli però il perdono di se stesso e delle proprie azioni , al fine di liberarlo da quel grande fardello dell ‘errore che lo farebbe parlare e agire con “ lingua biforcuta” .Un reset che permette all ‘uomo di rialzarsi. In nome della misericordia è permesso combattere nella ricerca di conoscere se stessi fino all ‘ultimo respiro .
Mi permetto di segnalare un articoletto semi-satirico che scrissi qualche anno sullo stesso argomento: una sorta di variazione sul tema, giacché, mi pare, il succo è lo stesso.
https://zamax.wordpress.com/2014/12/02/cera-una-volta-il-prossimo/