Autore Padre Ariel

Terremoto come «castigo di Dio per le unioni civili»? Giovanni Cavalcoli risponde: «Sono stato frainteso o forse mi sono espresso male». Ariel S. Levi di Gualdo scrive ai Cardinali Pietro Parolin e Gehrard Muller: «Mostrateci il volto della Misericordia di Dio, non la falsa misericordia dell’uomo, quella non c’interessa»

– Theologica –

TERREMOTO COME “CASTIGO DI DIO?”. GIOVANNI CAVALCOLI RISPONDE: « SONO STATO FRAINTESO O FORSE MI SONO ESPRESSO MALE ». ARIEL S. LEVI di GUALDO SCRIVE AI CARDINALI PIETRO PAROLIN E GERHALD MÜLLER: « MOSTRATECI IL VOLTO DELLA MISERICORDIA DI DIO, NON LA FALSA MISERICORDIA DELL’UOMO, QUELLA NON C’INTERESSA »

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La dichiarazione fatta da S.E. Mons. Angelo Becciu, Sostituto alla Segreteria di Stato di Sua Santità, ci rivela anzitutto quanto lontani siano i tempi in cui, in quella stessa Segreteria di Stato, si muovevano dei giganti della fede e della dottrina cattolica come Rafael Merry del Val, fedele servitore del Santo Pontefice Pio X, che a proposito dei modernisti e delle loro perniciose eresie, accusò in che modo queste aspidi fossero abili «nel parlare, nello scrivere e nel predicare una carità senza fede, tenera assai per i miscredenti, che apre a tutti purtroppo la via all’eterna rovina». Oggi, i modernisti, dopo il loro golpe all’interno della Chiesa, censurano e perseguitano i pochi sacerdoti e teologi ortodossi che sono sopravvissuti.

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Autore Padre Ariel

Autore
Ariel S. Levi di Gualdo

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«Sono stato frainteso o forse mi sono espresso male. Non mi riferivo alla legge in senso stretto sulle “unioni civili”, ma ad alcuni vizi e condotte peccaminose e sregolate come la sodomia. Dio manda il castigo a colui che pecca rendendosi conto di quello che fa, sapendo che va deliberatamente contro la legge di Dio»

Giovanni Cavalcoli, OP

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trascrizione integrale dell’audio QUI

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Eminentissimo Signor Cardinale
PIETRO PAROLIN
Segretario di Stato di Sua Santità

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Eminentissimo Signor Cardinale
GERHARD LUDWIG MÜLLER
Prefetto della Congregazione per la
dottrina della fede

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Rev.mo Padre
Fr. BRUNO CADORÈ, OP
Maestro Generale dell’Ordine dei Frati Predicatori

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Cari Lettori,

Giovanni Cavalcoli in coro 2

Giovanni Cavalcoli nel coro del suo convento

L’Isola di Patmos non poteva certo lasciare solo nella tempesta il suo padre fondatore Giovanni Cavalcoli OP.

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Padre Giovanni è stato accusato di sostenere che «il terremoto è stato un castigo per le unioni civili». Ciò è falso, perchè il teologo domenicano non ha parlato affatto di “unioni civili”, ma soltanto di «sodomia», accennando al famoso castigo di Sodoma. Si tratta di cose del tutto diverse. Sodomia è una categoria morale della Scrittura. “Unione civile” è una legge civile, fatta per non-cattolici, che possono essere anche in buona fede. Ora Dio punisce solo chi pecca sapendo di peccare.

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Potete leggere e diffondere la lettera-relazione che ho indirizzato pubblicamente al Segretario di Stato di Sua Santità, al Prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, al Maestro Generale dell’Ordine dei Frati Predicatori, dalla nostra Isola di Patmos, luogo dell’ultima rivelazione, dove il Beato Apostolo Giovanni scrisse il Libro dell’Apocalisse.

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Ringrazio i Lettori che hanno inviato centinaia di email di solidarietà e sostegno morale al teologo domenicano, stiamo cercando di rispondere a tutti in questi giorni.

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giovanni-conferenza

l’accademico pontificio Giovanni Cavalcoli durante una conferenza

Dai messaggi che ci sono giunti, abbiamo capito quanto il sentire del Popolo di Dio, i suoi sentimenti e istanze, poco o nulla interessano a degli ecclesiastici sempre più mondanizzati, ai quali interessa invece il sentire dei nostri peggiori nemici di sempre, quelli che oggi si fingono amici della Chiesa. E appena questi lupi vestiti da agnelli proferiscono solo mezzo sospiro, scatta una gara ecclesiastica indecorosa nel correre ai loro piedi con la cenere in testa.

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Ricordati, Popolo di Dio, tu, per la “chiesa” della misericordia senza giustizia e per la “chiesa” della carità senza verità, non conti niente. Sappi però, Popolo amatissimo al quale noi abbiamo consacrato nel Sacro Ordine Sacerdotale la vita nella Chiesa di Cristo, che rimarrai sempre, sino alla parusia, quel divino insieme di membra vive del corpo santissimo di cui Cristo è capo [cf. Col 1,18].

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E per tutta la vita noi ti serviremo per Cristo, con Cristo e in Cristo, a qualsiasi prezzo, per la salvezza dei Christi fideles e per la salvezza delle nostre anime di credenti.

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Per aprire e leggere il testo in difesa di Giovanni Cavalcoli OP, redatto da Ariel S. Levi di Gualdo per le competenti Autorità Ecclesiastiche e Religiose, cliccare

QUI

 

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8 commenti
  1. GiuseppePD dice:

    Ho visto in giro sul web tanto fango gettato addosso a Padre Cavalcoli: la cosa mi provoca molto sdegno.
    Non giudico chi l’ha fatto ma il gesto: infangare così in modo gratuito è diabolico!
    Vi ricordo nelle mie preghiere.

  2. Zamax dice:

    Nell’accenno al passo paolino sul “cibo sostanzioso” credo proprio che abbia trovato una delle chiavi di lettura (non la sola, né la più importante) di questa vicenda. Oramai certi termini si possono usare solo come ornamenti innocui di innocue cantilene liturgiche in attesa di aggiornamento. Me ne sono reso conto cercando di controbattere qua e là sul web al mare di falsità che ha investito p. Cavalcoli. Puoi usare tutto il tatto pedagogico che vuoi, ma anche per il lettore di Famiglia Cristiana diventi un fanatico fariseo (cioè un vandeano per il partito rivoluzionario della misericordia). Dopo un attimo di smarrimento ed indignazione, devo dire, però, di aver cominciato a percepire un senso di sollievo, come se spifferi di arietta fresca fossero entrati in un luogo irrespirabile, o come se un piccolo bisturi avesse iniziato ad incidere un doloroso ascesso. La Provvidenza agisce spesso in modo molto discreto, anche quando comincia a spostare le montagne.

  3. alessio81 dice:

    Più che altro ci sento puzza di contrappasso massonico: dato che l’Isola ha proposto numerosi articoli contro la lobby omosessualista (nella Chiesa), ecco che uno dei Padri viene querelato da gruppi LGBT.

  4. minstrel dice:

    Mentre il nostro blog ripubblicava su richiesta di questa testata web il presente splendido articolo di Don Ariel, venivamo a sapere della querela sporta da un associazione LGBTISX contro Padre Cavalcoli. Ci stringiamo a voi con una preghiera nel cuore: che Dio, con noi come strumenti, sappia trasformare questo male in bene! Già sorrido all’idea che di un giudice sarà chiamato a rispondere contro un problema teologico di cui fino ad ora ha ignorato l’esistenza, cosi come rido di gusto a pensare agli strali che quasi sicuramente Don Ariel scaglierà in aula contro queste associazioni che evidentemente si fidano più dei titoli strillati dei giornali che delle vere parole da cui tutto è nato.
    Ma in mezzo alla bufera non ci siamo noi, allora smetto di ridere, perchè per quanto ridicola la dittatura del pensiero unico è comunque spaventevole. Ed è scesa in guerra.
    Mentre la profezia di Chesterton si fa sempre più vicina…

    https://pellegrininellaverita.com/2016/11/08/in-gioco-ce-lintegrita-della-fede-isola-di-patmos-chiama-croce-via-risponde/

    • Padre Ariel
      Ariel S. Levi di Gualdo dice:

      … più che altro, voglio proprio vedere quale magistrato della Repubblica Italiana, si metterà a discutere su questioni di carattere strettamente teologico, o legate alla morale cattolica; e voglio vedere quale legislatore italiano, censurerà San Paolo e con appropriata legge ne dichiarerà illecita e proibita la lettura nelle pubbliche chiese …

  5. Padre Ariel
    Gianfranco Petronio dice:

    Negli aspetti teologici della questione sollevata dalle dichiarazioni di Padre Cavalcoli non voglio entrare. Sia perché di teologia ne so davvero poco, sia perché ritengo che in fondo qui la teologia non c’entri affatto. Quindi lascerò in sospeso il punto sulla teologica correttezza di quanto avrebbe detto il domenicano (nemmeno mi interessa stabilire quali siano state precisamente le sue affermazioni), anzi, per semplificare e meglio argomentare, ammetterò pure (senza però concederlo, proprio perché non intendo entrare nel merito) che padre Cavalcoli abbia torto.

    Ecco, anche fosse così, la mia opinione generale non cambierebbe: stimerei ingiusto il comportamento dei vertici ecclesiastici. Sì, perché che la Chiesa rimproveri e addirittura censuri, scomunichi, scacci dalle sue fila chi esprime opinioni eterodosse, mi pare naturale (del resto tutti e non solo la Chiesa cattolica agiscono così … o credete che vi lascerebebro rimanere, ad esempio, all’interno di SEL, del PD, del Partito Radicale, della Juventus, del Milan, della Fiat ecc.. ecc.. se sosteneste posizioni nettamente contrapposte alla linea del partito o della società in questione? I casi di epurazioni “laiche” sono infiniti…), anzi, troverei la cosa positiva, segno di coraggio, logica e di salda volontà nel far rispettare i propri principi e valori.

    Però quando poi rifletto sul fatto che da decenni la Chiesa sta dando spazio al suo interno senza battere ciglio (fra cattedre universitarie, firme sui suoi media, autori nelle sue case editrici, sacerdoti contestatori e cortilate dei gentili varie…) a quanto di meglio l’eresia, l’eterodossia, l’ateismo, il laicismo, l’anticlericalismo e perfino l’aperto anticattolicesimo producono… ovvero quando penso alla sua incessante attività di “costruttrice di ponti”… a senso unico (ossia su cui i cattolici genuflessi vanno verso gli altri facendo innumerevoli concessioni e mai viceversa) per avvicinarsi ad esponenti di ogni sorta di religioni (cioè a persone che hanno su Dio opinioni sicuramente assai meno rientranti nella dottrina cattolica di quelle che avrebbe mai potuto esprimere padre Cavalcoli)… beh, ho l’assoluta certezza che quello della teologia (fosse pure una astrusa e rinnovata teologia cattolica) sia solo un pretesto.

    In breve: la questione non è affatto teologico dottrinale ma essenzialmente ideologica. E neppure fondata su di un’ideologia elaborata dalla Chiesa stessa, ma sulla perenne e muffita ideologia laicista “giacobina” (nella sua più recente versione) davanti alla quale (un po’ per paura, ma, soprattutto perché gran parte della gerarchia l’ha adottata) la Chiesa si è oramai inginocchiata.

    Non esiste più un Sant’Uffizio che reagisce autonomamente e direttamente per reprimere ogni deviazione, ogni eresia, ogni scorrettezza… Oggi come oggi, in Vaticano stanno muti e silenti, sempre, qualsiasi cosa (comprese le più feroci e terribili) venga fatta o detta contro la Fede e i fedeli, salvo che il “Tribunale rivoluzionario” permanente che controlla e gestisce – più di quanto vogliamo ammettere o di quanto possiamo accorgercene – le nostre esistenze (creando nel singolo il costante terrore di trovarsi additato come reprobo, lasciato in pasto alla pubblica opinione quale nemico del popolo, del progresso, del buon senso, tacciato di fanatismo, razzismo, oscurantismo, fascismo, omofobia ecc.. ecc .. e come tale condannato all’ostracismo sociale… che non significa solo generale riprovazione – che è già pena tremenda – ma, in concreto, il rischio di perdere il posto di lavoro, di subire condanne giudiziali, di perdere diritti ecc. ecc.), faccia scattare l’allarme. Allora, appena i tanti guardiani della rivoluzione (Repubblica, Rai 3, Rai2, Rai 1, La7, Il Corriere, Il Fatto, La Stampa, Radio Radicale, L’ANPI, l’ONU, l’UE, Emergency, Amnesty International, i Sindacati, le Università… e via via l’infinito numero di centri di controllo, produzione e diffusione del verbo giacobino) iniziano a ringhiare, la gelatinosa galassia ecclesiastica, si ridesta e, tremebonda e genuflessa (quando non altrettanto bavosamente ringhiosa), si accoda e condanna e punisce a sua volta.

    Perché diciamola tutta, reale o meno che sia l’eresia contenuta nelle parole del padre domenicano, se queste non avessero infastidito il “Comitato di Salute Pubblica” – non avessero cioè contravvenuto a qualcuno dei dogmi laicisti – come quello del “love is love”, quello del buonismo universale, del dio impotente e bonaccione, ma ancor più, nel caso specifico, quello della santità dei rapporti omosessuali …, (scommetto, infatti, che se il religioso avesse detto che il terremoto è stato il castigo inviato da Dio per la non perfetta accoglienza dei migranti … nessuno avrebbe avuto nulla da eccepire) mai il Vaticano avrebbe di sua sponte osato condannarle; le avrebbe tranquillamente intascate o magari esaltate come ha avuto faccia di fare con le parole e gli atti (quelli sì certamente terribili e anticattolici) di Fo, di Pannella, della Bonino, di don Gallo … o come ha fatto di recente con quelli di Lutero, come farà fra qualche giorno incontrando i leoncavallini di tutto il mondo!

    Insomma, se vogliamo discutere ancora della faccenda discutiamone, ma lasciamo perdere la teologia… non scomodiamo la Bibbia, i Vangeli, non mettiamoci ad imparare il Sanscrito o l’Ebraico antico… con la nuova chiesa tutte queste cose non hanno più nulla a che fare.

    [ tratto da: http://www.arbitercohortis.eu/2016/11/06/p-cavalcoli-e-il-tribunale-rivoluzionario/ ]

  6. Mattia dice:

    Ammetto che la mia fiducia in padre Giovanni Cavalcoli mi ha spinto a difenderlo negli ultimi giorni anche se non avevo sentito le sue affermazioni incriminate. Questo è stato possibile perché, ovviamente, anche chi lo giudicava non conosceva le sue parole. Ma ora che le ho lette sono davvero sconvolto dalle reazioni, dai provvedimenti eccessivi e soprattutto dalle affermazioni di quei prelati da lei citati! Sconvolto anche che la trasmissione su radio Maria sia stata sospesa, perché ciò che ha detto padre Cavalcoli non solo non lo ritengo scandaloso, ma addirittura prudente! Prudenza che non è stata assolutamente presa in considerazione da coloro che dovrebbero essere sopra tutti un esempio di virtù, in special modo quando la posta in gioco è l’onore e la dignità di un uomo. Sono davvero scandalizzato da questa ipocrisia che davvero non è altro che un atto di piaggeria verso il mondo in spregio di ciò che è cristiano.
    Rinnovo la mia vicinanza a voi tutti sperando che chi di dovere sappia tornare sui propri passi.

    Mattia.

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