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collana: Numquam obliviscar qui sis

Ariel S. Levi di Gualdo

PIO XII E LA SHOAH

Saggistica

I edizione , gennaio 2021

Gli Ebrei braccati dai nazisti messi in salvo dalla Chiesa Cattolica hanno attestato per tutta la vita devota riconoscenza a Pio XII. Poi giunsero i nipoti sionisti dei sopravvissuti alla Shoah, nati vent’anni dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, perlopiù ex comunisti trasmigrati con cinico opportunismo nei partiti della Destra dopo la caduta del Muro di Berlino, che li lasciò orfani inconsolabili e smarriti di Karl Marx. Una rozza compagine che a partire dal 1967 comincia ad attaccare la figura del Pastor Angelicus con libri, articoli, documentari e film costruiti su falsi storici generati da cieco odio ideologico verso il Cattolicesimo e il Papato. Così, un esercito di nipoti privi di misura e di senso del ridicolo cominciano a smentire le testimonianze dei loro nonni sopravvissuti ai campi di sterminio. Che equivale a dire: «Nonno, perché ti ostini a credere a ciò che hai visto e vissuto, anziché credere a quello che io ti racconto?».

Ariel S. Levi di Gualdo (19.08.1963), presbitero e teologo. Dirige dal 2014 la rivista di teologia ecclesiale L’Isola di Patmos, da cui nascono le omonime edizioni. È autore di centinaia di articoli di carattere filosofico, storico, teologico e socio-ecclesiale. Tra le sue principali opere di saggistica: Erbe amare (Iª 2006, IIª 2021), E Satana si fece trino (Iª 2011, IIª 2019), Quanta cura in cordibus nostris (2013), Prete disoccupato (2013), La setta neocatecumenale (2019), La Chiesa è il coronavirus (2020), L’aspirina dell’Islam moderato (2020), Pio XII e la Shoah (2021). Come narratore ha pubblicato il romanzo storico Nada te turbe (Iª 2009, IIª 2019) e il romanzo fantastico Il cammino delle tre chiavi (2021).



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collana: Ante post et intra litteram

Emilio Biagini

LA NUOVA TERRA

Romanzo 

I edizione , dicembre 2020

Al di là del tempo esiste la vera realtà, dove il ridicolo e maledetto principe di questo mondo, che tanto meglio riesce ad operare quanto più gli stolti credono che non esista, non ha più alcun potere. Poiché tutte le cose del passato non esistono più, dove inizia la nuova terra. Là tutte le lacrime sono asciugate e tutti i dubbi e le miserie cancellati per sempre.

Emilio Biagini (Genova 1941), già professore ordinario di geografia alla Facoltà di Lingue dell’Università di Cagliari, è autore di numerose opere di saggistica e oltre cento articoli scientifici. Ha trascorso lunghi periodi di studio negli Stati Uniti, in India, nel Sud Africa, in Gran Bretagna e in Irlanda. Ma la sua vocazione è sempre stata quella letteraria. Ha pubblicato tre romanzi: La luce (2006), Labirinto oscuro (2008), La pioggia di fuoco (2012, con la moglie Maria Antonietta coautrice), Il prato alto. Storia romanzata dell’Austria (2019-2020, pure con la moglie Maria Antonietta coautrice), due volumi di racconti L’uomo in ascolto (2008), Montallegro ed altri racconti (2013) e vari volumi di pièces teatrali satiriche.



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collana: Ante post et intra litteram

Maria Antonietta Novara Biagini

NONNA NON RACCONTAVA LE FAVOLE

Romanzo storico

I edizione , dicembre 2020

La bambina dalle scarpe rosse camminava lungo la strada illuminata dal sole. Davanti a lei c’era Tom, il cocker nero degli amici dei genitori. Una voce rassicurante alle sue spalle esclamò:
“Maria Antonietta, abbiamo fatto un chilometro, riposiamo un attimo e poi torneremo a casa!”
La voce che così aveva parlato proveniva da una figura di donna molto alta, magra, con i capelli brizzolati raccolti in uno chignon. Indossava un bellissimo vestito di seta color vino con dei disegni cachemire.

Maria Antonietta Novara Biagini, genovese, dopo la maturità classica conseguita all’Istituto delle Suore dell’Assunzione si iscrive alla Facoltà di Giurisprudenza, senza giungere al conseguimento della laurea, preferendo occuparsi della sua famiglia, invece di abbandonarla in mano a “truppe mercenarie”. Questo le ha consentito di potersi dedicare a molti interessi culturali, viaggiando per varie parti del mondo e approfondendo al tempo stesso una formazione cattolica solida e controcorrente. È sposata col Prof. Emilio Biagini, autore di diverse pubblicazioni. Ha pubblicato il volume di racconti L’albero sacro (2010), insieme al marito il romanzo La pioggia di fuoco (2012) e un volume di Satire clericali (2014), formato da racconti e atti unici e illustrato dalla pittrice Elena Pongiglione.



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collana: Veritas Vos Liberat

Ariel S. Levi di Gualdo

L’ASPIRINA DELL’ISLAM MODERATO

Saggistica

I edizione , novembre 2020

l’Islam è per sua struttura una religione violenta che non può dialogare col Cristianesimo, né può assimilare i principi della democrazia e della laicità degli Stati, perché incompatibili con la sua stessa essenza. I nuovi colonizzatori musulmani hanno scoperto un sistema più efficace della spada e della guerra per giungere alla conquista delle popolazioni degli infedeli: servirsi della democrazia e di quei principi intangibili della laicità degli stati che pure rigettano, ma di cui fanno ampio uso per imporsi nei Paesi dell’Occidente. In un’Europa priva d’identità che sprezza le proprie radici cristiane in odio a sé stessa, che ha eretto a valori intangibili il diritto all’aborto e all’eutanasia, il matrimonio tra coppie dello stesso sesso e la possibilità che due uomini possano adottare bambini o acquistarli da un utero in affitto, i musulmani hanno già vinto. Perché sanno chi sono e da quali radici provengono, perché posseggono quella fierezza di appartenenza che noi europei, ubriachi di dogmi laicisti, abbiamo distrutto.

In copertina:
Painel central do Retábulo de Santa Auta,
Autor desconhecido (1520-25 c.a)
proveniente do Convento da Madre de Deus
Museu Nacional de Arte Antiga (Lisboa)

Ariel S. Levi di Gualdo (19.08.1963), presbitero e teologo. Dirige dal 2014 la rivista di teologia ecclesiale L’Isola di Patmos, da cui nascono le omonime edizioni. È autore di centinaia di articoli di carattere teologico, storico e socio-ecclesiale. Tra le sue principali pubblicazioni: Erbe Amare (2006), Nada te turbe (2009), E Satana si fece trino (2011) Quanta cura in cordibus nostris (2013), Prete disoccupato (2013), La setta neocatecumenale (2019) La Chiesa e il coronavirus (2020).



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collana: Veritas Vos Liberat

Ariel S. Levi di Gualdo, Ivano Liguori, Gabriele Giordano M. Scardocci

LA CHIESA E IL CORONAVIRUS

Saggistica

I edizione , novembre 2020

I social media sono una savana dove i supercazzolari aggrediscono come iene. Chi crede di risolvere il problema ignorandoli, sbaglia. La Rivoluzione Francese insegna che è pericoloso rinchiudersi nella reggia di Versailles mentre a Parigi la piazza si carica d’odio. Quando infatti la piazza esplose, le teste di chi ignorò il problema finirono tagliate dal popolo furente. Durante il lockdown per il Covid-19 i Padri de L’Isola di Patmos si sono dovuti scontrare con le supercazzole dei falsi cattolici e dei teologi fai-da-te spuntati su internet come fiori di campo dopo la pioggia. In queste pagine è stata raccolta la loro esperienza di sacerdoti e teologi, assieme all’analisi di un pericolo da non sottovalutare con snobismo, perché sulla piazza dei social media l’emotività irrazionale imperversa, mentre le ghigliottine sono già da tempo in funzione.

In copertina: Ghigliottina dei social media
Vignetta realizzata dalla pittrice romana
Anna Boschini (Vitarte Studio – Roma)

Ariel S. Levi di Gualdo (19.08.1963) Ivano Liguori (22.11.1977) Gabriele Giordano M. Scardocci (3.4.1984), presbiteri e teologi dediti all’attività pubblicistica e all’editoria cattolica, dirigono la rivista online L’Isola di Patmos nata nel 2014 e le omonime Edizioni fondate nel 2018. Tra il gennaio 2015 e il gennaio 2020 L’Isola di Patmos ha superato i 50 milioni di visite ed è annoverata tra le voci più seguite nel panorama cattolico europeo.



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Giovanni Cavalcoli
VERITAS VOS LIBERAT

«Come si fa ad accogliere il Cristo, se non c’è nell’anima l’amore della sapienza, dato che Cristo è la Sapienza Eterna del Padre?». È un interrogativo posto in una sua omelia inedita del 5 gennaio 1986 dal Servo di Dio Padre TomasTyn [1950-1990]. Questo libro intende essere una guida agevole e chiara per quanti si interrogano sul significato del Vangelo di Gesù Cristo per l’uomo, per la fede che non può sussistere senza la ragione e per la ragione che necessità della fede, per la natura, per il mondo e per il cosmo. È stato scritto per coloro che già credono nel Verbo di Dio fatto Uomo e che cercano la via migliore e più elevataper incontrarlo, per coloro che sono colpiti dalla sapienza umana del Cristo e desiderano approfondirla, per gli amanti della contemplazione ai quali «solo Dio basta», come diceva Santa Teresa d’Avila. È stato scritto per coloro che credono che Cristo è l’inizio, il centro e il fine ultimo del nostro intero umanesimo.

Giovanni Cavalcoli (Ravenna 13.08.1942) presbìtero dell’Ordine dei Frati Predicatori, filosofo e teologo, membro ordinario della Pontificia Accademia di Teologia. È stato professore di metafisica presso lo studio teologico di Bologna e consulente teologo per otto anni presso la Segreteria di Stato di S.S. Giovanni Paolo II. È dedito da molti anni all’attività pubblicistica e autore di numerose pubblicazioni e articoli scientifici.



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Ariel S. Levi di Gualdo
LA SETTA NEOCATECUMENALE
L’eresia si fece Kiko e venne ad abitare in mezzo a noi
I edizione settembre 2019

Due sono le principali eresie del Cammino Neocatecumenale: una percezione calvinista dell’Eucaristia e la confusione tra il sacerdozio comune, al quale partecipano tutti i battezzati, ed il sacerdozio ministeriale di Cristo, al quale partecipano solo i ministri in sacris.

Colpendo il Sacerdozio e l’Eucaristia, strettamente connessi l’uno all’altra, si colpisce la Chiesa al cuore attraverso alcune delle più antiche eresie di ritorno.

Di fatto, i Neocatecumenali, costituiscono una setta di matrice ebraico-protestante, che di cattolico ha solo l’involucro esterno svuotato all’interno degli elementi fondanti del Cattolicesimo.

Il riconoscimento amministrativo a loro concesso dal Pontificio Consiglio per i laici, non obbliga affatto vescovi, sacerdoti e fedeli cattolici a una adesione di fede nei riguardi del Cammino

Ariel Stefano Levi di Gualdo (19.08.63), presbítero e teologo. Dirige dal 2014 la rivista di teologia ecclesiale L’Isola di Patmos, da cui nascono le omonime edizioni. È autore di centinaia di articoli di carattere teologico storico e socio-ecclesiale. Tra i suoi libri:Erbe Amare (2006) Nada Te Turbe (2009), E Satana si fece trino (2011) Prete disoccupato (2012), Quanta cura in cordibus nostris (2013).



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Ariel S. Levi di Gualdo
E SATANA SI FECE TRINO
Relativismo individualismo disubbidienza
Analisi sulla Chiesa del terzo millennio
I edizione 2011 – II edizione: maggio/giugno 2019

Quando il fumo di Satana penetra all’interno della Chiesa non andrebbe temuta la sgradevole verità ma la gradevole menzogna, consapevoli che saremo chiamati a rendere conto a Dio non solo di pensieri, parole e opere, ma soprattutto di omissioni.
Caduti come pioggia cinque decenni di bizzarrie dottrinali e di stravaganze liturgiche, i risultati si sono infine dischiusi: il clero cattolico è travolto da gravi scandali morali, mentre la Chiesa è condizionata al proprio interno da una potente lobby gay che determina nomine, carriere e riforme.
Quella della Chiesa odierna è una crisi originata da una profonda decadenza dottrinale che ha generata una grave crisi morale, alla base dell’una e dell’altra c’è la distruzione del principio di autorità, dal quale ha preso vita il golpe della peggiore risma di dittatori: gli eretici al potere.

Ariel Stefano Levi di Gualdo (19.08.63), presbítero e teologo. Dirige dal 2014 la rivista di teologia ecclesiale L’Isola di Patmos, da cui nascono le omonime edizioni. È autore di centinaia di articoli di carattere teologico storico e socio-ecclesiale. Tra i suoi libri: Nada Te Turbe (2009), E Satana si fece trino (2011) Prete disoccupato (2012), Quanta cura in cordibus nostris (2013).



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Ariel S. Levi di Gualdo

ERBE AMARE

il secolo del sionismo

I edizione: dicembre 2006 / gennaio 2007 – Ristampa: marzo 2021

 

L’immane tragedia della Shoah ha reso agli ebrei la purezza da tempo perduta dando vita al tabù sociale di una ebreolatria che impedisce di narrare alla piazza le nudità del re. Da anni si parla d’Ebraismo senza gemere su ciò che è diventato: un fenomeno alla deriva politica rivestito d’aura religiosa.

Il lettore è guidato in un viaggio nel mondo arcaico con stile avvincente e non privo d’ironia, attraverso narrazioni che sminuzzano la figura dell’ebreo assunto a icona della vittima oppressa e svelando ottusità e fanatismo che hanno imposto al mondo equivalenze pericolose: «Ebraismo uguale Stato d’Israele, antisionismo uguale antisemitismo, critica rivolta a una istituzione ebraica uguale aggressione antisemita da stroncare con il braccio della legge …

Originale la difesa del Sommo Pontefice Pio XII. L’esame dei dibattuti fatti storici è servito per analizzare la psicologia motrice della locomotiva che da decenni tira il carico di falsità mirate a colpire la grande figura di Eugenio Pacelli.

Mediando su un preludio di San Paolo Apostolo l’Autore conclude che la carità è paziente e benigna, non dispera e non si adira. La carità è dunque tante cose, compreso l’ossequio alla verità. E talvolta anche la critica è segno di carità, se animata da sentimenti costruttivi e all’occorrenza correttivi.

Erbe Amare è un libro che ha coraggiosamente osato e che è destinato a rimanere per divenire più attuale col trascorrere del tempo.

Questa opera è il primo libro pubblicato dall’Autore. Fu scritto tra il 2000 e il 2004 e pubblicato agli inizi del 2006, anni prima di diventare sacerdote. Riscosse un ottimo successo di pubblico e di vendite nel corso degli anni.

Ariel Stefano Levi di Gualdo (19.08.63), presbítero e teologo. Dirige dal 2014 la rivista di teologia ecclesiale L’Isola di Patmos, da cui nascono le omonime edizioni. È autore di centinaia di articoli di carattere teologico storico e socio-ecclesiale. Tra i suoi libri: Nada Te Turbe (2009), E Satana si fece trino (2011) Prete disoccupato (2012), Quanta cura in cordibus nostris (2013).



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Ariel S. Levi di Gualdo

NADA TE TURBE

romanzo storico

I edizione 2009 – II edizione in stampa a agosto/settembre 2019

In una Francia sconvolta dal terrore, le Dame del Carmelo di Compiegne sono ghigliottinate a Parigi nel 1794. Sedici donne giunte alla conquista di una libertà interiore che esalta l’emancipazione femminile e i valori di una sana laicità dei popoli, perché libertà, uguaglianza e fraternità sono pilastri del Cristianesimo, amalgamati assieme dalla carità.

Dalla debolezza nasce la forza e dall’incertezza la fede: bisogna apprezzare chi ha molti dubbi e diffidare chi n’è privo. La fede è una logica che si regge sull’assurdo dove la debolezza sta nella sicurezza d’esser possente e il vero vigore nella fragilità delle insicurezze dove Dio si cela in attesa dell’uomo da rendere forte.

Composta col metro del romanzo storico, l’opera è una meditazione sul significato eucaristico del martirio; e attraverso un gioco di luci che si riverberano da un’anima che coglie nel passato coi piedi nel presente, provoca riflessioni col sottile gioco dei paradossi, dando vita a un linguaggio dello spirito che traduce in fluida narrativa le più profonde essenze spirituali dei misteri della fede.

Un libro che sfida in modo seducente il torpore dell’uomo moderno toccando la sensibilità dei lettori più raffinati e quella del grande pubblico, inducendo i non credenti a porsi quesiti forse più profondi ancòra.

Ariel Stefano Levi di Gualdo (19.08.63), presbítero e teologo. Dirige dal 2014 la rivista di teologia ecclesiale L’Isola di Patmos, da cui nascono le omonime edizioni. È autore di centinaia di articoli di carattere teologico storico e socio-ecclesiale. Tra i suoi libri:Nada Te Turbe (2009), E Satana si fece trino (2011) Prete disoccupato (2012), Quanta cura in cordibus nostris (2013).

Ariel S. Levi di Gualdo

PRETE DISOCCUPATO

Omelie sul Vangelo

I edizione 2012 – II edizione in stampa a settembre/ottobre 2019

«Per me, una conferma della divinità della fede, viene dal fatto che sopravvive ogni domenica a qualche milione di omelie».

CARDINALE JOSEPH RATZINGER

«La Chiesa ha posto la Professione di Fede dopo l’omelia per invitarci a credere malgrado ciò che abbiamo ascoltato».

CARDINALE TOMAS SPIDLÌK S.J.

 

Predicando il Vangelo il sacerdote deve sempre tenere fisso al proprio orizzonte come Dio fatto uomo annuncia se stesso in modo chiaro e diretto, senza veli pietosi e pelose diplomazie, in modo particolare quando la verità non piace a chi la ode.

Seguendo l’esempio dell’uomo Gesù avremo la nostra croce, poi la nostra risurrezione, premio promesso e concesso a chi, senza paure e perniciosi clericalismi, lo ha veramente annunciato e servito dalla Stalla di Betlemme sino al Golgota, cercando di penetrare sempre più e sempre più in profondità il mistero d’amore dell’umanità e il mistero d’amore della divinità del Verbo di Dio fatto Uomo.

Ariel Stefano Levi di Gualdo (19.08.63), presbítero e teologo. Dirige dal 2014 la rivista di teologia ecclesiale L’Isola di Patmos, da cui nascono le omonime edizioni. È autore di centinaia di articoli di carattere teologico storico e socio-ecclesiale. Tra i suoi libri:Nada Te Turbe (2009), E Satana si fece trino (2011) Prete disoccupato (2012), Quanta cura in cordibus nostris (2013).



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Marcello Stanzione

SUL SENTIERO DEGLI ANGELI

Verso il cammino di una teologia angelica

I edizione 2013 – II edizione in stampa a luglio/agosto 2019

Perché gli angeli? Angeli come messaggeri celesti, guide, custodi e consolatori degli uomini. Gli angeli, relegati sino a poco tempo fa nelle tenere fiabe per bambini, tornano a essere figure protagoniste del mistero della creazione, dell’incarnazione del Cristo Dio che prende avvio da un dialogo struggente tra l’Arcangelo Gabriele e la Vergine Maria: «Ti saluto piena di grazia, il Signore è con te». E l’Angelo, messaggero del Signore e custode devoto della libertà che promana dal Creatore, attese trepidante la risposta. Fiducioso, attese il libero “sì” di Maria da portare dinanzi al trono dell’Eterno.

Oggi più che mai, la Chiesa intesa come sacramento di salvezza, sembra avere particolare bisogno di una profonda teologia angelica, per il mistero di grazia che incarna e per la sua cristologica missione tra gli uomini.

Marcello Stanzione (20.03.1963) è presbitero della Arcidiocesi di Salerno dove svolge dal 1990 il ministero sacerdotale. È riconosciuto tra i massimi esperti italiani di angeli. È autore di 40 pubblicazioni edite dal 1993 al 2010 da varie case editrici, tra cui la Libreria Editrice Vaticana e il Gruppo Rizzoli. Alcuni suoi libri sono stati tradotti all’estero. Tiene frequenti conferenze e nel corso degli anni è stato invitato come esperto di angelologia a vari programmi delle reti televisive Rai e Mediaset.



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Leonardo Grazzi

ARIANESIMO

Una eresia antica e oggi molto presente

I edizione 2013 – II edizione in stampa a agosto/settembre 2019

L’argomento di base e la stessa materia della indagine teologica è il Verbo Incarnato e la sua Chiesa. Dunque questa indagine, per essere presa per ciò che realmente è, richiede la fede nella divina rivelazione, che ci permettere di conoscere i misteri soprannaturali, a cominciare dal Mistero per antonomasia, che è appunto il Verbo Incarnato.

Dalla presentazione di Antonio Livi

L’arianesimo è come un virus che attraverso i tempi si trasforma, adattandosi ai diversi corpi e alle diverse condizioni climatiche. Al problema dell’eresia ariana l’Autore offre una risposta già nel titolo del libro, dove indica l’arianesimo «ieri e oggi» come una «tentazione antica e presente».

Con dovizia storica e agevole narrativa queste pagine ci guidano all’interno delle vicissitudini storiche e delle lotte teologiche del grande Padre della Chiesa Atanasio Vescovo di Alessandria, che per tutta la vita si oppose all’eresia ariana professando e diffondendo il Credo del Concilio di Nicea, dove i Padri dettero la prima grande definizione a un mistero che regge la fede dell’intero essere ed esistere cristiano: la divinità di Gesù, vero Dio e vero Uomo.

Attraverso la figura di Sant’Atanasio, le vicende della sua vita di lotte, incomprensioni e di ripetuti esili dalla sua amata Alessandria, è chiarito al lettore in che misura l’arianesimo non abbia mai cessato di vivere in certe frange di Chiesa, rigenerandosi di secolo in secolo, forse persino più forte e più insidioso di prima.

Leonardo Grazzi (Firenze 1981, naturalizzato a Poggibonsi) ha conseguito la licenza teologica a Siena presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose “Santa Caterina Dottore della Chiesa” presentando una tesi sull’arianesimo e successivamente la licenza specialistica a Roma presso il Pontificio Ateneo Regina Apostolorum. Appassionato di Storia della Chiesa Antica, è docente incaricato per l’insegnamento della religione cattolica presso un liceo.

Ester Maria Ledda

ATTI E MISFATTI DEGLI APOSTATI

Aggiornamento dei Vangeli a uso e consumo dei nuovi eretici professionisti

I edizione – in stampa a agosto/settembre 2019

Traduzione corrente: «Voi siete il sale della terra»

Dagli Atti degli Apostati: «Voi siete lo zucchero della terra per cristiani veramente adulti»

VANGELO DI SAN MATTEO: 2, 13

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Il Cristo offre una cosa e lo spirito del mondo ne offre un’altra, per questo noi cattolici rischiamo di rimanere strozzati tra il meccanismo dell’offerta e della domanda, della domanda e dell’offerta.

Attraverso la ricerca teologica e la delicata arte della predicazione siamo chiamati ad annunciare agli uomini di tutti i tempi, attraverso i tempi e al di là dei tempi, il mistero del Verbo Incarnato di Cristo Dio morto e risorto.

Una grande insidia nella quale ogni cristiano può inciampare e perire e di cui questo libro è paradigma insidioso: aggiornare il Vangelo agli uomini per renderlo zucchero della terra, oppure aggiornare noi stessi al Vangelo per offrirlo in modo credibile agli uomini come sale della terra?

Resistendo o cedendo a questa insidia possiamo vivere o morire, possiamo divenire lievito della fede oppure melassa politicamente corretta per “cristiani adulti” aggiornati.

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Il sale condisce e dà sapore al cibo.

Nel seguire Cristo, voi dovete cambiare

e migliorare il “gusto” della storia umana.

GIOVANNI PAOLO II — TORONTO, 28 LUGLIO 2002

Ester Maria Ledda  [Oristano, 1980]. Dal 1995 vive a Pisa portando sempre la Sardegna nel proprio cuore. Dal 1996 si dedica agli studi di ricerca in ambito teologico e apologetico. Collabora con siti cattolici, una radio cattolica e la redazione delle Edizioni L’Isola di Patmos. Per anni ha diretto il sito La Strega Cacciatrice – Stavolta è la Strega a dare la caccia agli eretici, dallo stile della quale sono nati Atti e misfatti degli Apostati.  

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