One thought on “L’Anticristo e la profezia di Vladimir Soloviev: il S.O.S. del Titanic e la Chiesa che cola a picco …”
Un’amara considerazione.
Salendo sui mezzi pubblici di trasporto, i passeggeri vengono avvertiti da appositi cartelli di “Non disturbare il guidatore, non parlare al conducente” sotto minaccia di sanzioni.
Sembra che nella Chiesa, a cominciare dalle più alte sfere, si stia diffondendo la stessa rigida regola di comportamento … in spregio alla virtù teologale della carità.
Questo è proprio un pontificato che crea disagio e confusione, basta vedere le scomposte reazioni degli “amici del Papa” verso chi umilmente solleva obiezioni, pone domande e avanza suppliche.
Come contagiosa emulazione dell’esempio dei superiori, la regola è stata già recepita in certi ambiti diocesani, e va via propagandosi anche alle periferie.
È quasi impossibile parlare di questi argomenti con i sacerdoti, in sempre più evidente imbarazzo. La maggior parte di essi è trincerata dietro frasi di circostanza, tipo «è stato frainteso», «non ha detto questo», «la colpa è dei giornalisti», «non è cambiato nulla»; se insisti, da alcuni vieni redarguito con rimproveri ed improperi, spesso etichettato come rigido e tradizionalista.
La parola d’ordine del clero sembra essere il manzoniano «suggerimento» impartito dal conte zio «sopire, troncare, padre molto reverendo, troncare, sopire»; Quasi tutti a far finta di nulla, ad adeguarsi al non vedo, non sento, non parlo, anteponendo il quieto vivere alla chiarezza, alla difesa della Verità, lasciando allo sbando la parte più consapevole del popolo di Dio.
Isolate e rare le eccezioni che invece, proprio a motivo del disagio e della confusione, invitano a pregare per la Chiesa e il Vicario di Cristo.
Un’amara considerazione.
Salendo sui mezzi pubblici di trasporto, i passeggeri vengono avvertiti da appositi cartelli di “Non disturbare il guidatore, non parlare al conducente” sotto minaccia di sanzioni.
Sembra che nella Chiesa, a cominciare dalle più alte sfere, si stia diffondendo la stessa rigida regola di comportamento … in spregio alla virtù teologale della carità.
Questo è proprio un pontificato che crea disagio e confusione, basta vedere le scomposte reazioni degli “amici del Papa” verso chi umilmente solleva obiezioni, pone domande e avanza suppliche.
Come contagiosa emulazione dell’esempio dei superiori, la regola è stata già recepita in certi ambiti diocesani, e va via propagandosi anche alle periferie.
È quasi impossibile parlare di questi argomenti con i sacerdoti, in sempre più evidente imbarazzo. La maggior parte di essi è trincerata dietro frasi di circostanza, tipo «è stato frainteso», «non ha detto questo», «la colpa è dei giornalisti», «non è cambiato nulla»; se insisti, da alcuni vieni redarguito con rimproveri ed improperi, spesso etichettato come rigido e tradizionalista.
La parola d’ordine del clero sembra essere il manzoniano «suggerimento» impartito dal conte zio «sopire, troncare, padre molto reverendo, troncare, sopire»; Quasi tutti a far finta di nulla, ad adeguarsi al non vedo, non sento, non parlo, anteponendo il quieto vivere alla chiarezza, alla difesa della Verità, lasciando allo sbando la parte più consapevole del popolo di Dio.
Isolate e rare le eccezioni che invece, proprio a motivo del disagio e della confusione, invitano a pregare per la Chiesa e il Vicario di Cristo.