Stupiscimi Signore e io oltrepasserò il deserto di Ninive per cercare di stupire gli uomini con l’annuncio della tua Parola

Padre Gabriele

Omiletica dei Padri de L’Isola di Patmos

—  omiletica —

STUPISCIMI SIGNORE E IO OLTREPASSERÒ IL DESERTO DI NINIVE PER CERCARE DI STUPIRE GLI UOMINI CON L’ANNUNCIO DELLA TUA PAROLA

Pescare gli uomini nella rete di Dio vuol dire proprio toglierli da un’ottica immanente, priva di riferimenti assoluti e priva di senso ultimo, per portarli invece in un orizzonte più ampio e profondo. Fra le centomila parole che sentiamo dalle televisioni, dai social media, dalle radio, da Youtube, da Tik Tok e che sono spesso inopportune e prive di realtà, è bene che nella nostra vita risuoni la Sacra Scrittura, la storia delle storie scritta da Dio per noi.

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Autore:
Gabriele Giordano M. Scardocci, O.P.

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Cari fratelli e sorelle,

In questa III settimana del tempo ordinario celebriamo con la Chiesa Universale la Domenica della Parola di Dio, istituita di recente dal Sommo Pontefice Francesco I [vedere Liturgia della Parola QUI].

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La Parola di Dio che è contenuta nella Sacra Scrittura è una delle sorgenti da dove attingere l’acqua della nostra fede, che scorre come un fiume nelle nostre anime. La Sacra Scrittura è dunque all’interno della Bibbia che racchiude i 74 libri sacri, la composizione dei quali è ispirata da Dio che ha aiutato l’autore umano.

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Per cercare di far capire il concetto di ispirazione provo a farvi un esempio. Qual è il vostro libro preferito? Vi dico il mio, per quanto riguarda la letteratura recente: Novecento di Alessandro Baricco. Una breve storia nata tutta quanta dalla semplice fantasia. L’Autore aveva intenti artistici e letterari, era guidato anche da buoni scopi, raccontarci una splendida storia; ma di certo non aveva ricevuto la grazia speciale dell’aiuto dello Spirito Santo affinché componesse un libro che rivelasse le opere di Dio per l’uomo. Inoltre, il fine dell’autore non era quello di trasmettere delle narrazioni che riguardavano la rivelazione di Dio.

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Ecco allora la differenza: i 74 libri biblici sono ispirati, scritti a quattro mani dall’autore umano e dallo Spirito Santo per raccontarci questa bellissima storia d’amore che è la salvezza che il Dio trinitario offre all’uomo. Al fine di comprendere il vero senso della Sacra Scrittura, Dio ha donato, specialmente ai vescovi e ai presbiteri, la grazia di coglierne il senso profondo e la missione di insegnarla presso il Popolo di Dio e anche presso chi non lo conosce.  E questo insegnamento della Parola di Dio è ciò che si evince in modo evidente dalle letture di oggi. Innanzitutto Giona, di cui leggiamo:  

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«Fu rivolta a Giona questa parola del Signore: “Àlzati, va’ a Nìnive, la grande città, e annuncia loro quanto ti dico”. Giona si alzò e andò a Nìnive secondo la Parola del Signore» [Gio 3,1-5.10].

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Giona è inviato a Ninive, la capitale dell’Assiria, o detta in altre parole: è inviato proprio nell’occhio del ciclone, nel centro politico religioso politeistico in cui c’era una concezione opposta a quella del Popolo ebraico. Il Signore cerca perciò con la Sua Parola di generare amicizia, contatti e legami anche fra popoli totalmente diversi, totalmente in contrasto culturale e ideologico. È così che Giona diviene annunciatore di questa Parola di vita eterna, la parola con la quale Dio cerca di cambiare la nostra vita quotidiana, quella che viviamo oggi nell’anno 2021.

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In che modo la parola cambia la nostra vita lo scopriamo nel Santo Vangelo di oggi nel quale Gesù è presentato come Parola vivente del Padre nonché compimento della parola veterotestamentaria. Attraverso quella Parola è quindi il Verbo di Dio incarnato che ci parla e ci dice in che modo la nostra vita cambia, se lo ascoltiamo:

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«Passando lungo il mare di Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. Gesù disse loro: “Venite dietro a me, vi farò diventare pescatori di uomini”. E subito lasciarono le reti e lo seguirono» [Mc 1, 14-20].

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Simone e Andrea sono resi pescatori di uomini da Gesù. La Parola di Dio li rende capaci di pescare l’uomo nel loro quotidiano e portarli a conoscenza di verità più alte. Pescare gli uomini nella rete di Dio vuol dire proprio toglierli da un’ottica immanente, priva di riferimenti assoluti e priva di senso ultimo, per portarli invece in un orizzonte più ampio e profondo. Fra le centomila parole che sentiamo dalle televisioni, dai social media, dalle radio, da Youtube, da Tik Tok e che sono spesso inopportune e prive di realtà, è bene che nella nostra vita risuoni la Sacra Scrittura, la storia delle storie scritta da Dio per noi. Come infatti ha detto il premio Nobel per la letteratura Sir Kazuo Ishiguro, britannico di origine giapponese, rivolgendosi all’Accademia di Svezia:

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«Tutte le belle storie, indipendentemente dal metodo con cui sono narrate, devono contenere rapporti che risultino importanti ai nostri occhi; che ci commuovano, ci divertano, ci esasperino o ci sorprendano».

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Chiediamo al Signore la grazia di aprirci sempre più all’ascolto e alla interiorizzazione della Sua parola, affinché sia sempre il suo amore trinitario a commuoverci, a divertirci, a esasperarci e a sorprenderci nella nostra vita di fede e carità.

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Roma, 24 gennaio 2021

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