Avviso ai Lettori: «Cari Lettori, il nostro compleanno scocca al superamento dei tredici milioni» in soli tre anni di attività apostolica

AVVISO AI LETTORI: «CARI LETTORI, IL NOSTRO COMPLEANNO SCOCCA AL SUPERAMENTO DEI TREDICI MILIONI»

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il 19 ottobre 2014 la nostra webmaster caricava su internet il sito di questa rivista telematica, quarantotto ore dopo, il 22 ottobre, entrava in funzione. Da allora ad oggi, la felice esperienza de L’Isola di Patmos ha superato i tredici milioni di visite in soli tre anni di attività apostolica.

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Autori
Giovanni Cavalcoli, O.P. – Ariel S. Levi di Gualdo

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Cari Lettori,

la redazione de L’Isola di Patmos, da sinistra a destra: Padre Giovanni Cavalcoli, Padre Ariel S. Levi di Gualdo ed il suo collaboratore Jorge Facio Lince, responsabile della gestione della nostra redazione

tre anni fa prese vita la felice esperienza de L’Isola di Patmos, un progetto dinanzi al quale mai avremmo immaginato il successo che abbiamo registrato e che rientra a nostro parere tra le azioni della grazia di Dio. Anche se nessuno di noi è un abile esperto in scienze matematiche, è il caso di parafrasare quel noto motto che dice: «parlano i numeri».

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In tre anni abbiamo superato i tredici milioni di visite, per un totale complessivo di quasi cinque milioni di singoli visitatori, come illustrato dal grafico riportato a fine pagina. Di questi dodici ed oltre milioni registrati sino a oggi, ben oltre sette milioni e mezzo sono le visite registrate dal 1° gennaio al 22 ottobre 2017, per una media mensile attestata sulle 750.000 visite al mese.

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i nostri due preziosi collaboratori: il filosofo e teologo Jorge Facio Lince, collaboratore del Padre Ariel S. Levi di Gualdo; Suor Matilde Nicoletti, da molti anni collaboratrice di Padre Giovanni Cavalcoli

La nostra webmaster ci ha spiegato che i numeri effettivi sono più alti, perché in gran parte dei casi, oggi, ad una singola rete sono collegati più computer dai quali più persone si connettono. Molte sono le abitazioni private nelle quali da una singola rete, si collegano tre o quattro computer. Poi vi sono reti aziendali o sistemi wi-fi ai quali i computer collegati a una singola rete sono addirittura decine. Pertanto, a suo parere, i numeri registrati dal motore che misura gli accessi al sito andrebbero perlomeno triplicati.

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Abbiamo prodotto sino ad oggi 342 articoli per un totale di circa 8.000 pagine. Ma soprattutto abbiamo instaurato preziose e proficue relazioni sia con un numero molto considerevole di devoti fedeli cattolici, sia con numerosi confratelli sacerdoti residenti in varie parti del mondo, che ci seguono e che sempre con più frequenza ci interpellano per consigli e pareri di carattere teologico, pastorale e spirituale.

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Padre Giovanni Cavalcoli e Padre Ariel S. Levi di Gualdo, presso il convento domenicano di Varazze (Sv) durante le video registrazioni delle lectiones di Padre Giovanni

A novembre saranno apportate alcune variazioni grafiche ed i Lettori noteranno sulla home-page la dicitura indicante l’iscrizione della rivista al Tribunale e all’albo delle riviste specializzate, perché L’Isola di Patmos è una rivista vera e propria, anche se per adesso solo on-line.

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Abbiamo in progetto di stampare I quaderni de L’Isola di Patmos ogni quattro mesi, dove raccogliere gli articolo teologici e, prima possibile, procederemo ad aprire le Edizioni L’Isola di Patmos, stampando sia libri nuovi, sia ristampando libri dei Padri ormai fuori stampa. Nella realizzazione di questi progetti siamo andati molto lentamente, perché in certe imprese la prudenza è di rigore, specie se non si dispone né di sponsor né di somme di danaro sicure e garantite. Però, a poco a poco, stiamo realizzando questi progetti. Come infatti abbiamo più volte accennato nei nostri diversi articoli, accettare dei finanziamenti o essere coperti nelle spese di gestione da uno sponsor, può essere rischioso, per persone non ideologiche e senza bandiera di partito come noi, che proprio per questo non possono correre il rischio di ritrovarsi con finanziamenti ad elastico, in virtù dei quali i finanziatori potrebbero anche finire col dirci cosa scrivere e come scriverlo, ma soprattutto cosa scrivere e cosa non scrivere.

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I Padri de L’Isola di Patmos a passeggio, una immagine che è un paradigma del cammino verso la luce …

In occasione del nostro compleanno, ricordiamo che i nostri Lettori sono gli unici sostenitori della nostra opera attraverso le loro offerte grazie alle quali abbiamo potuto sostenere sino ad oggi le spese di gestione. E nel “fatidico” mese di novembre, dobbiamo raccogliere il necessario per il rinnovo dei programmi e degli abbonamenti indispensabili al nostro lavoro. Dobbiamo anche provvedere a pagare il server provider, che senza averci aumentato il prezzo, ma mantenendoci la stessa quota, ha trasferito il sito in una cosiddetta piattaforma aziendale, dotato di maggiori memorie d’archivio, velocità ed accesso illimitato di visitatori. Più volte, in occasione dell’invito rivolto ai Lettori a volerci sostenere, abbiamo ricordato che in internet non è vero che tutto è gratis, ma che tutto è a pagamento, quando si lavora avvalendosi per obbligo e per necessità di tutta una serie di servizi professionali a pagamento.

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… senza dimenticare che su L’Isola di Patmos veglia da sempre anche Ipazia gatta romana

Nel 2017 le spese sono state pari a 5.200 euro, quest’anno, avendo aggiunto altri servizi d’abbonamento, siamo saliti a 6.400 euro. Invitiamo i nostri Lettori a sostenere anche quest’anno il nostro lavoro, che come sapete è del tutto gratuito, ma soprattutto mirato, oggi più che mai, ad aiutare un numero sempre più elevato di fedeli cattolici smarriti e disorientati, ed anche a sostenere un numero non indifferente di sacerdoti non meno smarriti e disorientati. La virtù teologale della speranza, che unisce fede e carità [cf. I Cor 13, 1-13], ci aiuterà ad uscire fuori dal buio di questo tunnel, che come tutti i tunnel ha un inizio nebuloso e scuro, ma anche una fine nella luce, perché «La luce splende fra le tenebre, e le tenebre non l’hanno vinta» [Gv 1,5].

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l’obolo della povera vedova [cf. Lc 21, 1-4]

Desideriamo offrirvi infine qualche esempio edificante, scegliendone due tra i tanti: un sacerdote italiano che senza l’aiuto dei genitori pensionati avrebbe difficoltà a fare la spesa ed a pagare la bolletta della luce della chiesa — perché questa è la realtà di molti sacerdoti di quella Chiesa italiana definita più volte in pubblico e in privato dal Pontefice regnante come «principesca», o come gestita da «vescovi prìncipi» —, tutti i mesi ci manda 10 euro. Un sacerdote dello Sri Lanka, rettore di un seminario costruito con materiali prefabbricati, tutti i mesi ci manda 3 dollari. 

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Offriteci anche voi i mezzi per lavorare contro le tenebre, mentre porgiamo un sentito e profondo ringraziamento a tutti coloro che sino a oggi ci hanno sostenuti con affetto e con preziosa generosità. E che Dio ve ne renda merito.

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Dall’Isola di Patmos, 22 ottobre 2017 – III° anno di attività apostolica

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