«Il fideismo idiota al potere» … Dio ci salvi dal virus dei cattolici ipocriti, figli di Caino e di Giuda Iscariota

— attualità ecclesiale durante la pandemia da coronavirus—

«IL FIDEISMO IDIOTA AL POTERE» … DIO CI SALVI DAL VIRUS DEI CATTOLICI IPOCRITI, FIGLI DI CAINO E DI GIUDA ISCARIOTA 

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La pandemia da coronavirus ha fatto venire allo scoperto tutti i falsi cattolici male educati e ignoranti, tali perché non educati, non formati, quindi perché ignorano che la Chiesa, societas di istituzione divina, non parte dalla base. Il termine “chiesa di base” è teologicamente errato e fuorviante. La Chiesa è per sua natura struttura “di vertice”, dove tutto procede dall’alto con effetto a cascata. Se quindi i vescovi danno disposizioni in materia di pastorale e liturgia decretando il divieto di celebrare pubblicamente le Sante Messe con il popolo, si ubbidisce e basta, a partire dai fedeli. Questa è la Chiesa gerarchica istituita da Cristo che pone Pietro a capo del collegio degli apostoli, quindi Pietro e gli apostoli a guida del Popolo di Dio. E chiunque lo neghi – e ha pieno diritto e libertà di negarlo – non è però cattolico, è altro … è il cattolico di sé stesso e della sua idea emotiva e soggettiva di Chiesa …

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Autore
Ariel S. Levi di Gualdo

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Offro ai nostri Lettori una mia video riflessione di 25 minuti nella quale illustro un genere forse non molto conosciuto ma molto presente di virus: la pandemia esplosa tra un fitto esercito di cattolici ipocriti, caduti come foglie al primo colpo di vento dinanzi a una prova di fede e che da alcune settimane stanno dando il meglio del peggio di loro stessi sui social network.

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Dall’Isola di Patmos, 30 marzo 2020

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99 commenti
  1. Alberto
    Alberto dice:

    Ho ascoltato l’intervento. In parrocchia alle due Messe feriali quotidiane andavano attorno alle centocinquanta persone, quindi non tutte le realta’ sono come quelle da Lei descritte. Dice bene che la Chiesa e’ gerarchica, ma non mi sentirei di criticare quei sacerdoti che disobbediscono alle disposizioni ecclesiastico/civili, e magari non cacciano fuori dalla Chiesa quella trentina di fedeli che sono li’ all’adorazione (anche, in fondo, sperando che entri il sacerdote a dire una Messa privata).
    Da capire anche se la strategia di proibire le Messe pubbliche sia stato una buona idea da un punto di vista prettamente della salute corporale, in quanto nell’assistere alla Santa Messa riceviamo le grazie che ci sono necessarie, non necessariamente solo per l’anima, ma anche per il corpo. Dati alla mano, se guardiamo la situazione dell’Italia, rispetto ad esempio alla Polonia, abbiamo 2240 casi per 1 milione di abitanti, mentre la Polonia ne ha 128, a quanto concerne i malati di coronavirus. In Polonia le Messe col popolo le hanno moltiplicate. Similmente osservo un divario notevole tra diocesi dello stesso stato dove vivo, dove le disposizioni sono state differenti in detta materia.
    Accettiamo con serenita’ quello che e’ permesso che ci accada, sempre niente rispetto al peso dei miei peccati, ma nuovamente, e’ difficile dire dove sia la linea di demarcazione tra seguire una normativa legittima e la legge della Carita’. Gesu’ non opero’ forse guarigioni di sabato? Meno male che non sono io a dover giudicare, altrimenti combinerei un disastro.

  2. daouda
    daouda dice:

    Padre Ariel è sicuro di aver centrato il punto? Se i laici di cui parla invece avessero combattuto contro l’aborto , il divorzio, la mala giustizia e mala sanità, avessero combattuto anche qualche eresia, se frequentassero la santa messa il più delle volte quotidianamente e ciò nonostante avessero tali remore contro il legittimo potere dell’autorità di non concedere l’eucaristia, ebbene come la mettiamo?
    Non si è spiegato al meglio secondo me, saluti

  3. fabio
    fabio dice:

    caro padre Ariel
    questo papa passerà alla storia ,quante cose belle che dice e che fa in 7 anni di pontificato ci ha deliziato e portato a raggiungere alti traguardi ,che danno tanta gioia ,vero?
    le faccio l elenco, portare in vaticano prima la statua di un eretico come martin lutero ,commemorare la riforma in svezia ,portare un idolo pagano come la pachamama in vaticano e permetterne l adorazione ,la madonna ha detto che è meticcia ,che non è nata santa ,e potrei continuare,mi fermo ,come può difenderlo?
    poi il titolo in questione di corredentrice lo ha chiesto vergine Maria in un apparizione riconosciuta dalla chiesa ad Amsterdam ,le ricordo ,poi riguardo ai frati francescani dell immacolata c è stata una persecuzione contro di loro,inspiegabile,ma ovunque ci siano state fiorenti vocazioni son state soffocate,e questo dovrebbe far pensare

    Sia lodato Gesù Cristo

    • Padre Ariel
      Ariel S. Levi di Gualdo dice:

      La prego, le concedo tutto quelle che vuole, però non osi mai più, neppure per scherzo, di concludere con «sia lodato Gesù Cristo» dopo avere tirato insulti e infamie addosso al suo Vicario sulla terra.

      • Antonio
        Antonio dice:

        Questi ipocriti assomigliano per un certo senso ad alcuni bambini.
        Togli loro dinanzi agli occhi un giocattolo che avevano accattonato da tempo e iniziano a piangere e fare capricci perche lo rivogliono,desiderando ardentemente di giocarci. Solo che non appena lo hanno tra le mani se ne disfano nuovamente in poco tempo. Al termine,se Dio vorrà,di questa pandemia,credo ci sara una corsa nelle chiese e ai sacramenti. Ma in modo stupefacente questa “corsa agli sarmamenti ” durerà poco e le chiese e il loro Gesù che tanto manca adesso, verrà messo da parte come un gioco che non diverte più,svilendo e svuotando Cristo e e le sua sua membra in modo peggiore di prima.

        Questi ipocriti fideisti e vipere sono davvero i nemici più pericolosi della Chiesa. Ma la domanda che mi sorge è:come può Essa riconoscere e soprattutto far fronte a questo cancro eliminandolo definitivamente con la chemioterapia di cui parla?.

        Sono subdoli..si nascondono..difficilmente si riesce a identificarli. A differenza degli eretici (neocatecumeni ecc ecc), dei nemici di Dio,del comunismo… si manifestano.. attaccano. Li riconosci. Ma costoro? Mi illumini padre Ariel.
        ottimo video.
        un suo fan… sono Antonio..il padre dei gemellini.

        • Padre Ariel
          Ariel S. Levi di Gualdo dice:

          Caro Antonio,

          rinnovando ogni benedizione su di lei, sua moglie e i suoi figli, le garantisco che avrà ampia risposta a breve nelle video-meditazioni che sto preparando per il Triduo Pasquale.

  4. Aldo Cannavaro
    Aldo Cannavaro dice:

    Quello che sta succedendo nella Chiesa dentro e fuori era stato già detto nel libro “ Ai Sacerdoti figli prediletti della Madonna” del MSM [Ndr. Movimento Sacerdotale Mariano]. Riprendetelo e rileggetelo con attenzione. Certi brani degli anni ottanta e novanta sono L esatta descrizione di ciò che sta succedendo oggi .

    Io frequentai il MSM da laico negli anni 90 e poi lo abbandonai scettico sul contenuto di quel libro. Mi sto ricredendo. Idem per Medjugorie e il contenuto dei messaggi . Ho maturato la convinzione che le apparizioni siano autentiche ma con serenità, cioè il tutto subordinato al parere finale della Chiesa (se si è devoti alla V. Maria nel modo corretto che si creda o no a Medjugorie non cambia assolutamente nulla: un rosario fatto con il cuore ( adorando Gesù attraverso la venerazione di Sua Madre) di uno che crede alle apparizioni di Medjugorie e di uno che non ci crede non cambia nulla. A Medjugorie la Vergine da tanto dice di non giudicare i Sacerdoti perché in questo tempo son particolarmente attaccati da Satana e dice che saranno loro a condurre il mondo al trionfo del Cuore Immacolato come detto a Fatima. Al netto delle note schifezze da vomito dentro il Recinto Santo. Quel Recinto Santo è …santo resta. Perché c’è la mano di Dio . Lo si può ingiuriare dall interno o dall esterno , ma su di esso L inferno non prevarrà. Lo ha detto Dio e così sarà . Sembra che stia affondando ma risorgerà più forte di prima . Probabimente il peggio è dinanzi a noi . Ma risorgerà. E il tramite saranno sempre i sacerdoti ( anche se oggi allo sbando più che mai ). È tempesta: ci vuole forte forte e ferma fede oggi più che mai. Come nel lago di Tiberiade. Tutto qua. Resistere senza tradire e senza uscire dalla Chiesa nonostante il letame.

    Son confusi tutti consacrati e laici: ma non ci sono particolari “colpevoli” i laici piuttosto che i consacrati o viceversa. È un tempo di prova a tutti i livelli e i Saldi nella fede Giovanni i deboli Pietro e i traditori Giuda tra i cattolici sono distribuiti allo stesso modo tra consacrati e laici. Errore scaricare il tutto sui consacrati o viceversa sui laici cattolici : non ci son verginelle limpide a compartimenti stagni. In mezzo all’attuale putridume zizzania ci stanno anime sante nel clero a tutti livelli e anime sante tra i laici ( ce ne sono più di quanto non pensiamo ) da questi nuclei nel clero e fuori risorgerà la Chiesa. Ma non bisogna sfasciarla con scismi e scismetti : fa il gioco del Demonio (che comunque sarà sconfitto a prescindere il suo trionfo attuale è tragica e dolorosa “fuffa”, ma sempre “ fuffa” è….anche se molto dolorosa).

    Scannarsi tra cattolici uno contro l’altro il demonio lo rende molto ma molto felice. Meglio sopportare e pregare, senza esimersi di dire e denunciare il male: ma nel giusto modo e un giusto modo attraverso la preghiera lo si trova .. perché solo ed esclusivamente attraverso di essa se è autentica e sincera Dio interagisce con noi e attraverso noi nel modo a Lui gradito.

    Diversamente si scantona e si cade nell’errore. Lo ha detto: senza di me non potete fare nulla . Non ha detto al 50% … ha detto nulla. Richiesta forte fede più che mai.

  5. lorenzo
    lorenzo dice:

    Pur affermando cose sagge e pienamente condivisibili, ho come l’impressione che la volpe di Esopo fosse alquanto vanesia, permalosa ed irritabile…

  6. Paolo da Genova
    Paolo da Genova dice:

    Caro padre Ariel, come suole fare lei con gli altri, le faccio ora notare io che lei nel suo discorso lancia accuse generiche e si rifiuta di fare nomi e cognomi, impedendo quindi di contestare nel merito le sue sanguinose accuse di “apprendisti stregoni”, “sepolcri imbiancati” e varie altre, offensive se dette da chiunque a chiunque altro, ma che diventano molto peggiori se rivolte da un sacerdote a correligionari laici.

  7. AMCC
    AMCC dice:

    Dice bene, Padre Ariel: La Chiesa è gerarchica!
    Provi a immaginare che rovinosa cascata verrebbe giù dal vertice, se questo fosse usurpato da un servo di satana…

    • Padre Ariel
      Ariel S. Levi di Gualdo dice:

      … e che problema c’è? Ci sarebbe pur sempre in giro qualche prete siciliano fuori di testa seguito da altrettanti fuori di testa che risolverebbero il problema dichiarandolo “usurpatore” e “antipapa”.
      Se non fa già parte di questo eretical-club, si unisca a loro, risolvendo così il suo dilemma al grido: “Bergoglio anticristo, antipapa, usurpatore, eretico, apostata” ecc … ecc …

  8. Gian
    Gian dice:

    Disse allora Gesù ai Dodici: “Volete andarvene anche voi?”. Gli rispose Simon Pietro: ” Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio”. (Gv 6, 67-69).
    Abbiamo bisogno di parole di vita eterna. Non altro.

  9. Paolo da Genova
    Paolo da Genova dice:

    Egregio padre Ariel, sarei io a esserle profondamente grato se fosse lei a fare nomi, cognomi e a citare chiari esempi di questa massa di cattolici ipocriti, figli di Caino e di Giuda Iscariota, perche’ e’ evidente che lei parli in generale, ma avendo ben presenti nomi specifici, senza pero’ mai nominarli, e facendo anche lei polemica feroce, a livello di quegli ipocriti, figli di Caino e di Giuda Iscariota che pure contesta. Suona anche un tantino ridicola in bocca a lei la sua strenua difesa di una decisione dei vescovi italiani (non in materia di fede, quindi per sua natura opinabile, e in ogni caso diversa da quella dei vescovi di altri Paesi), quando sono numerosi i suoi articoli in cui la Chiesa e’ descritta in decadenza irreversibile, con Vescovi in maggioranza carrieristi e/o omofili. Dica piuttosto che la decisione di vietare le cerimonie pubbliche le e’ piaciuta, che ha incontrato la sua sensibilita’ (mi ha colpito in un altro suo articolo la sua ammirazione per il regime cinese, capace di sparare a chi avesse osato violare la quarantena; lei che scrive cose come questa, si adonta poi se un laico se la prende con un Vescovo?), ma eviti per favore di dare patenti di ipocriti, figli di Caino e di Giuda Iscariota (che per chiunque, ma in particolare per un cristiano, sono offese sanguinose) a chi professa la sua stessa fede, faticosamente, con mille fragilita’, senza aver fatto i suoi studi di teologia, ma comunque sinceramente. E vada a scuola da padre Livio, capace di correggere senza offendere, e che le e’ superiore per eta’, cultura, santita’ ed…

    • Padre Ariel
      Ariel S. Levi di Gualdo dice:

      … lei dovrebbe pretendere che gli Evangelisti dessero nomi e cognomi e indicazioni precise sulle persone che dovendo scegliere tra Cristo e Barabba, gridarono: «Barabba … Barabba!».
      In caso contrario, quei racconti, non vanno presi come autentici, perché mancano di prove e indicazioni precise.

  10. alberto C
    alberto C dice:

    E qui ha ragione p. Ariel.
    Francesco d’Assisi, Testamento (lo scritto più importante di F.):
    “Poi il Signore mi dette e mi dà tanta fede nei sacerdoti che vivono secondo la forma della santa Chiesa Romana, a causa del loro ordine, che se mi dovessero perseguitare voglio ricorrere ad essi.
    E se io avessi tanta sapienza, quanta ne ebbe Salomone, e mi incontrassi in sacerdoti poverelli di questo mondo, nelle parrocchie dove abitano, non voglio predicare contro la loro volontà.
    E questi e tutti gli altri voglio temere, amare e onorare come miei signori, e non voglio in loro considerare il peccato, poiché in essi io vedo il Figlio di Dio e sono miei signori. E faccio questo perché, dell’altissimo Figlio di Dio nient’altro io vedo corporalmente, in questo mondo, se non il santissimo corpo e il sangue suo che essi soli consacrano ed essi soli amministrano agli altri.
    E questi santissimi misteri sopra ogni cosa voglio che siano onorati, venerati e collocati in luoghi preziosi.
    E dovunque troverò i nomi santissimi e le sue parole scritte in luoghi indecenti, voglio raccoglierle, e prego che siano raccolte e collocate in un luogo decoroso.
    E dobbiamo onorare e rispettare tutti i teologi e coloro che annunciano la divina parola, così come coloro che ci danno lo spirito e la vita.”
    E due anni dopo Gregorio IX l’ha canonizzato. Fine (non sono di chiesa ma ho un’abilitazione a professore universitario di storia del cristianesimo). La Chiesa è gerarchica e basata sui sacramenti, è stata fondata dallo stesso che ha stabilito i sacramenti e li ha dati in esclusiva ai sacerdoti …

    • Jim Morrison
      Jim Morrison dice:

      Da giovane ho fatto abbondante uso di droghe sopratutto cocaina . Le reazioni di Don Ariel arrocato in una posizione di difesa/attacco verso tutti e tutto ciò che di dissenziente viene dal “ popolino” ( che visibilmente disprezza sotto sotto… ) in una sorta di nevrosi parossistica reattiva con patologica sorta di “sindrome d assedio” come se fosse circondato dai navajos con L intento di scotennarlo.Mi sembrano le mie medesime reazioni quando mi veniva il down della cocaina ed entravo in paranoia agressiva . Però è divertente. Quasi quasi ricomincio a drogarmi ( nonostante le terribili sofferenze e sia tanti anni che non ne faccio uso psicologicamente non mi son mai disintossicato veramente: il desiderio di quella sostanza di morte è latente ma vivo…) . Padre Ariel che ne dice di un bel malox è una canna di marjuana geneticamente modificata ( tanto per incominciare) . Offro io……-;)

      Ps: inviti anche Vauro ( ofro sempre io….)

      Lei non è sereno

      • Padre Ariel
        Ariel S. Levi di Gualdo dice:

        … purtroppo lei non si è mai completamente disintossicato dalle droghe, è evidente.

  11. stilumcuriae
    stilumcuriae dice:

    lei è comico. si eleva a difensore della gerarchia quando qui a roma è screditatissimo [CENSURATO]

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    Lei invece è un delinquente con l’aggravante della vigliaccheria.
    Le spiego perché: celandosi dietro l’anonimato mi imputa e attribuisce cose che non ho mai fatto e mai detto, ma soprattutto gesta che non ho mai compiuto.
    Mandi il tutto da una email autentica, non da una email fatta seduta stante su hotmai.com ad esclusivo uso-insulto, quindi firmi col suo nome.
    Poi ne parliamo, se ha i virili attributi per confrontarsi con un soggetto come me e dirmi in faccia le sue assurde falsità.

    Ariel S. Levi di Gualdo

  12. Giulio
    Giulio dice:

    Che dire … non mi era ancora capitato di essere additato come un cancro da un sacerdote per avere espresso – anche se in modo appassionato – la mia cultura cattolica.
    Ma come allora come affrontare lo stato delle cose i vescovi italiani sono inavvertitamente passati da servire la chiesa cattolica alla chiesa patriottica italiana?
    Per cui “va tutto bene madama la marchesa”, se i governanti sono apprezzati anche dal Vaticano?
    https://www.marcotosatti.com/2020/04/01/aderno-il-viminale-lede-la-liberta-della-chiesa-e-dei-fedeli/

    • Padre Ariel
      Ariel S. Levi di Gualdo dice:

      Ci teneva proprio così tanto a dare riprova che non ha minimamente ascoltato ciò che io ho esposto perché per lei, quel che solo conta, è di imporre come verità di fede il suo pensiero, dopo avere sindacato sulla fede dei vescovi, dei preti e dell’intero episcopato italiano?
      Ma lei, come fa a dichiararsi appartenente a una Chiesa di cui disprezza i pastori?
      La dispenso dalla risposta, la conosco: “Sono i pastori che hanno tradita la Chiesa”.
      Già … e l’hanno tradita dinanzi a un esercito di sante pecorelle vergini e immacolate.

  13. Samuel Jaco
    Samuel Jaco dice:

    Carissimo padre è facile essere in sintonia con lei e apprezzo molto le sue letture teologiche della vita ecclesiale. Vorrei riflettere su una questione: abbiamo ancora i mezzi come Chiesa per leggere quale è il messaggio che Dio ci sta dando in mezzo a questa tragedia? Abbiamo ancora la capacità di una lettura teologica di tutto questo?Una parola autorevole e chiara che parta dal successore di Pietro e dal collegio apostolico?( Ieri la prima lettura della Santa Messa presentava l’episodio di Mosè che intercede per sanare il popolo dal morso dai serpenti,dopo che questo ha riconosciuto il proprio peccato.)..altrimenti,con forza, i vari teologi da tastiera in un momento di vuoto affermano di tutto giocando sulla “debolezza”, che c è e non possiamo negare,di coloro che hanno il ” munus”santificandi e pascendi. “Anche il profeta e il sacerdote vanno in giro per il paese, e non sanno cosa fare!” Come son vere queste parole.

  14. PetrusLXXVII
    PetrusLXXVII dice:

    Stimato Padre,

    condivido il suo discordo, malgrado mi addolori l’indisponibilità dei Sacramenti, e seppure, nella sostanza, a me poco cambia, poiché di rado mi sento degno di accostarmici.
    Tuttavia, sebbene leggendola convengo sempre con quanto insegna e osserva, mi permetta di esprimerle la mia perplessità quando in quest’ultimo scritto assegna o sottrae con tanta disinvoltura patenti di cattolicità al popolo. Ci saranno anche fedeli che sbagliano e da “cattive pecore” mordono i pastori.. ma in fondo la “pecora è sempre una pecora” e, in quanto pecora, non ha l’intelligenza necessaria a capire. Per cui, se sbaglia strada, magari è perché il pastore non l’ha ben condotta e, quando serviva, invece di bastonarla l’ha assecondata o trascurata.
    Ciò che manca, più della dolorosa separazione dai Sacramenti, è una voce forte e autorevole che ci confermi nella fede e in luogo di questo anelato e virile richiamo, oggi sovente assistiamo a effeminati inviti a un buonismo di facciata e a un sentimentalismo ricercato che è la negazione stessa delle Verità.
    Quindi, se è vero che i fedeli devono abbassare la cresta verso di loro, è altrettanto vero che i pastori debbano alzarla dinanzi al mondo.

    • lorenzo
      lorenzo dice:

      Come potrebbe un pastore, assertore della “teologia del popolo”, guidare le pecore se è convinto che la retta via sia quella che promana dallo “spirito” delle pecore?

      • Padre Ariel
        Ariel S. Levi di Gualdo dice:

        Facciamo un referendum del popolo cattolico e licenziamolo, questo indegno pastore.
        In fondo sul Vangelo sta scritto: “La sovranità appartiene al popolo cattolico che la concede in delega ai suoi pastori”.
        C’è scritto così, o mi sbaglio?

        • lorenzo
          lorenzo dice:

          Carissima redazione, non è che anche voi, come del resto quelli della teologia della liberazione, avete qualche difficoltà nel distinguere il Vangelo dalla costituzione dell’URSS del 1936:
          “art. 3: Tutto il potere nell’U.R.S.S. appartiene ai lavoratori della città e della campagna, rappresentati dai Soviet dei deputati dei lavoratori.”

          Vorrei inoltre farvi sapere che, per la mia forma mentale, sono abituato ad ubbidire alla Gerarchia Ecclesiastica anche a rischio della la vita: è pero permesso o no storcere il naso quando si sente chi dovrebbe ammaestrare affermare che”Qualche Padre della Chiesa vedeva in queste donne (la Susanna biblica e l’Adultera evangelica) una figura della Chiesa: santa, ma con figli peccatori. Dicevano in una bella espressione latina: “La Chiesa è la casta meretrix”, la santa con figli peccatori.”?

          • Padre Ariel
            Ariel S. Levi di Gualdo dice:

            … ma lei, quando elargisce queste perle di saggezza, riflette molto su quel che dice, oppure, cose del genere, le escono spontanee?
            Perché sarebbe interessante sapere se le pensa molto per elaborarle, oppure le se escono così, naturalmente, come l’uovo fresco dal culo della gallina.

          • lorenzo
            lorenzo dice:

            Carissimo padre Ariel, la sua risposta mi rammenta la favola della volpe e l’uva: non entra nel merito e disquisisce dell’uovo e della gallina.

          • Padre Ariel
            Ariel S. Levi di Gualdo dice:

            se lei non fosse comico sarebbe insultante e le spiego perché: qualsiasi esperto in scienze delle comunicazioni, chiamato a fare una analisi e una perizia oggettiva, si troverebbe costretto ad ammettere che:

            1. io parlo ed espongo con estrema chiarezza, in modo preciso e comprensibile;
            2. un elevato numero di persone variamente prevenute non vuole a nessun costo intendere ma preferisce seguire rigorosamente la scia di quegli umori emotivi che tolgono lucidità;
            3. quando con altrettanta chiarezza io replico spiegando, in modo altrettanto preciso, loro adottano il meccanismo della chiusura all’ascolto e reagiscono lamentando che sarei io a non rispondere.

            Questo quanto sarebbero costretti a dichiarare, previa analisi dei testi, sia esperti in scienze delle comunicazioni sia soprattutto esperti in scienze psichiatriche.
            Detto questo: adesso si riprende la sua battuta infelice come respinta al mittente, dopo che per l’ennesima volta ho perduto tempo a spiegare a chi non è disposto a intendere, ma solo ad ascoltare se stesso e poi polemizzare per il gusto di polemizzare.

          • lorenzo
            lorenzo dice:

            Carissimo padre Ariel,
            1. Se per caso avessi messo in dubbio che Lei espone “con estrema chiarezza, in modo preciso e comprensibile”, mi segnali dove lo avei fatto.
            2. Anche se “un elevato numero di persone variamente prevenute non vuole a nessun costo intendere”, non mi sembra di essere fra quelli.
            3. Se non ricordo male, anche lei ha utilizzato con me, parecchio tempo fa e per una questione teologica per cui le avevo scritto in privato, “il meccanismo della chiusura all’ascolto”.
            Detto questo, così che risalti meglio che non mi riferivo a lei, amplio ulteriormente la mia risposta a PetrusLXXVII:
            – Il CVII ha affermato che in ogni persona ed in ogni popolo c’è un “brandello” della “Verità Divina”;
            – il CVII ha però specificato che la “Verità Divina” è già tutta presente in Cristo;
            – taluni invece sostengono che siccome in ogni persona ed in ogni popolo c’è un “brandello” della “Verità Divina”, potremo arrivare a conoscere tutta la “Verità Divina” solo quando metteremo assieme tutti i “brandelli”… da qui ad ipotizzare che il vero spirito parla attraverso il popolo il passo è breve.

          • Padre Ariel
            Ariel S. Levi di Gualdo dice:

            Nel commento sopra del 1° aprile ore 21.30 lei incomincia facendo sciocco richiamo ironico all’URSS e conclude con una frase de-contestualizzata e gettata a sproposito di Sant’Ambrogio; frase che richiede una articolata esegesi teologica, perché non è una battuta a uso della bocca degli stolti che hanno voglia di dar fiato alle trombe, ma costituisce il cuore stesso della ecclesiologia. E se lei fosse in grado di fare una esegesi ecclesiologica, quella frase, non l’avrebbe gettata così superficialmente tra le righe per dire, con altrettanta superficialità: … vedete come sono scaltro e come ho ragione? E fatto questo esige pure essere preso sul serio e lamenta non-risposte.

            Se questo non le bastasse aggiungo che questo è un dialogo tra sordi, ed il sordo non sono io, lo provano i fatti: affermazioni, risposte, repliche prive di risposta e via dicendo.
            In linguaggio filosofico si chiama “sofismo”: rigirare e rigirare le parole.
            E i non-dialoghi, non portano a niente.

          • lorenzo
            lorenzo dice:

            Carissimo padre Ariel, assodata la mia ottusità, mi potrebbe per favore chiarire meglio:
            – Perché definisce “sciocco richiamo ironico all’URSS” il mio commento finalizzato, visto il suo collegamento tra la costituzione italiana ed il Vangelo, a ricordare che l’incipit della nostra costituzione è ispirato alla costituzione redatta dall’ideologia atea del comunismo, dalle cui tesi materialiste tanto hanno attinto la teologia della liberazione, madre della teologia del popolo?
            – Perché definisce “una frase de-contestualizzata e gettata a sproposito di Sant’Ambrogio” il mio copia-incolla di parte di un’omelia nella quale un’omileta, che dovrebbe esserci maestro, traduce “casta meretrix” con “santa con figli peccatori”? Come tradurrebbe allora quell’omileta il termine, sempre dal commento di Sant’Ambrogio al Vangelo di Luca, “immaculata ex maculatis”?’

          • Padre Ariel
            Ariel S. Levi di Gualdo dice:

            Rilegga i suoi commenti e le mie risposte, poi le sue repliche, fatto questo chiunque potrà valutare chi è che gioca di sofismi polemici fini a se stessi.

  15. Libera mente semper
    Libera mente semper dice:

    Se una persona si ammala fisicamente, è normale che ricorra al medico, perché è lui che può comprendere i sintomi e trovare la cura. Generalmente si fida, anche se a volte pure i medici sbagliano.
    Difficilmente ci sarà chi, trattandosi della sua pelle, potrà dire “Io penso di avere…”, “la cura giusta è…”.
    Tutto questo per le cose del corpo: si ricorre allo specialista.
    Non capisco allora perché per le cose dell’anima non dovremmo fare altrettanto.
    Trattiamo meglio il corpo dell’anima.
    Sono d’accordissimo con Padre Ariel quando lamenta la presenza di troppi tuttologi, soprattutto sulle questioni della fede, che è un campo ancora più delicato del corpo.
    Personalmente, mi fido degli “specialisti” e ad essi desidero ricorrere come guida e salute della mia anima.
    Noi laici tuttologi siamo un bel problema per la Chiesa, ognuno con le sue idee che tendono a superare la direzione del clero e si sentono titolati a mettersi in discussione col “medico”, non solo quanto alla diagnosi, ma anche alla cura.
    Per parte mia, sento profondamente il bisogno di essere guidata dal pastore, perché mi sento semplice pecora del gregge, anche se a volte il pastore può sbagliare…

    • Padre Ariel
      Ariel S. Levi di Gualdo dice:

      Nella mia video-riflessione, dove si parla di Vauro?
      Perché inserisce nei commenti degli elementi che non hanno alcuna attinenza con ciò che è stato trattato?
      Siamo in Quaresima, lei pensa forse che sarebbe pertinente predicare l’Avvento prima del Natale?
      Comunque le rispondo.

      … quando io, a un gruppo di vescovi, dissi in privato che i magistrati avevano «arrestata la Madonna di Medjugorie perché appariva senza mandato di comparizione», loro si sganasciarono dalle risate. E tutti quanti, i vescovi e io, siamo devoti alla Beata Vergine.

      Riguardo la sua domanda rispondo: … penso, anzi ho la certezza, che Vauro non ha mai espresse le blasfemie che sono state espresse nel corso dei decenni da Kiko Arguello, Carmen Hernandez, Enzo Bianchi e soprattutto dall’esercito di “cattolici veri” che mandano commenti – molti dei quali impubblicabili perché contenenti insulti gravissimi – nei quali chiamano il Sommo Pontefice “antipapa”, “”anticristo”, “eretico”, “apostata”, “traditore della fede” ecc … giungendo ad affermare che il coronavirus “è una punizione di Dio a causa di Bergoglio che ha fatto entrare Pachamama nei giardini vaticani”.
      Lasci perdere Vauro e concentri le sue attenzioni su di loro, a meno che lei stesso non la pensi come loro.

      Prima che Vauro pubblicasse questa vignetta, un mio confratello napoletano, che si diletta ogni tanto a fare delle vignette che poi manda in privato agli amici, fece questa vignetta esilarante: mentre le donne si recavano al sepolcro vengono fermate dai soldati, ai quali esibiscono l’autocertificazione dicendo “siamo in regola!”.

      E ricordi: l’anticomunismo fobico e odioso, non è meno grave dell’anticattolicesimo fobico e odioso, perché l’odio non è mai giustificabile.

      • fabio
        fabio dice:

        caro padre Ariel
        dunque è una semplice battuta la vignetta di vauro, i personaggi che lei ha citato la gerarchia purtroppo li approva, contro tal Bianchi non eccepisce nulla la congregazione per la dottrina per la fede anzi è Consultore del Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani ,per gli altri che son sempre stati incoraggiati dal santo papa Giovanni Paolo 2,neanche,vede come la confusione regna sovrana nella chiesa

        • Padre Ariel
          Ariel S. Levi di Gualdo dice:

          Lei ha ragione, ha ragione, ha ragione.
          Prosegua quindi a polemizzare.
          Ha ragione, ha ragione, ha ragione.
          Perchè questa è la vera fede, vero?
          Attaccarsi a tutto e a tutti per avere ragione a tutti i costi, perché lo penso io nascondendomi dietro a Dio.

          • fabio
            fabio dice:

            caro padre Ariel

            guardi che non sto facendo nessuna polemica ,le ho riportato solo una notizia
            non la sto attaccando,per i personaggi che ha nominato ,le ho riportato la situazione attuale

  16. Carlo B.
    Carlo B. dice:

    Per certi aspetti molto vere caro don Ariel le sue parole. Mi sovviene però spontanea una riflessione, non è forse palese da tempo un endemica insipienza che sembra aver colpito molte eminenze episcopali e a “cascata” molti, troppi presbiteri al seguito? Credo sia corretto nel suo lucido attacco al popolo discente: superbo, ignorante, demente, ipocrita ecc. porre sull’altro piatto della bilancia le oggettive responsabilità delle eminenze docenti. Dov’è questa abbondanza di vescovi e di presbiteri pronti a rendersi disponibili per insegnare, istruire, guidare, accompagnare, sostenere, lenire, soffrire, visitare, ascoltare, ecc. seguendo pedissequamente la Sana dottrina cattolica? Quanti scenari ci hanno mostrato questi soggetti presentarci omelie, catechesi, seminari, libri, secondo il loro essere “cattolici” seminando e diffondendo una dottrina sempre più corrotta e opportunista figlia di un modernismo teologico imperante?
    Troppo semplicistico sparare a zero sul fedele (o infedele?) avventore parrocchiale e commentatore “sociale” assolvendo in toto il povero vituperato clero che in virtù degli stessi “munera” da lei citati ha il dovere primario di spendersi nell’esercizio che ho sopra elencato.
    Chi ha un cattivo maestro difficilmente potrà essere un buon alunno! E spontanee risuanano al mio orecchio le parole di Gesù che non erano certo rivolte al popolo ignorante, arrogante e superbo.
    “Guide cieche, che filtrate il moscerino e ingoiate il cammello!”.
    Qui habet aures audiendi, audiat.

    • Padre Ariel
      Ariel S. Levi di Gualdo dice:

      Se San Filippo Neri avesse ragionato con la sua impeccabile “logica politico-mondana”, quando er cardenal nepote, vicario generale di Sua Santità per la Diocesi di Roma, con un atto di arbitrio e di pura ingiustizia, gli proibì di amministrare confessioni e celebrare la Santa Messa in pubblico, il celebre Santo della gioia si sarebbe ribellato a quell’ingiustizia, perché tale era.

      Venendo a tempi più recenti: San Pio da Pietrelcina fu perseguitato da un vescovo, quello di Manfredonia, un uomo nel quale i peccati capitali erano concentrati tutti. Mai però Padre Pio mise in discussione l’autorità di quel vescovo, che era veramente un autentico satanasso.

      Tutti oggi si riempono la bocca con il Santo Vescovo Carlo Borromeo eroico visitatore degli appestati nel lazzeretto di Milano, nessuno pero – tronfi e odiosi giornalisti che vivono all’insegna dell’odio anti-bergogliano – ricorda che il Borromeo, lungi dall’esser nato santo, era un giovanotto spensierato e pure parecchio gaudente che ad appena 21 anni era già cardinale, perché nipote del Sommo Pontefice Pio IV. Quindi fu l’emblema di quello che all’epoca era il nepotismo, con le sue simonie e le sue corti gaudenti. Occorsero molti anni, prima che il Borromeo, folgorato, divenisse altro …

      Quando a me, il neo nominato prefetto di un dicastero della Santa Sede e il suo miserando arcivescovo segretario del dicastero, mi resero oggetto di una ingiustizia e di un atto di puro arbitrio che era una violazione palese non di un canone, ma proprio di tutto quanto l’impianto del Codice Diritto Canonico, io non andai a incardinare una causa presso il Supremo tribunale della segnatura apostolica, creando semmai scandalo o caricando quello o quell’altro giornalista: mi presi quella santa mortificazione e affidai i due poveretti e le monsignorine che avevano architettato il tutto, al giudizio e alla misericordia di Dio.
      Ecco perché divento come suol dirsi “una bestia”, quando certi fedeli vorrebbero scrivere o essere ricevuti dal Sommo Pontefice per lamentare che il parroco del paese li ha guardati male, o rimproverati.

      Perché dico che la sua è una visione “politico-mondana”? Perché il suo discorso è totalmente privo di trascendenza, soprattutto quando alla fine cita il Vangelo per sostenere … “ho ragione io”.
      Lei è solo uno dei tanti, dei troppi, che dinanzi a una prova di fede come quella che stiamo vivendo, è crollato con tutta la sua debole fede, mutando la trascendenza della fede in una via di mezzo tra azione politica e logica sindacale contro il governo in carica responsabile di tutti i peggiori mali.

      Per questo, io che il Vangelo non lo cito mai a suffragio delle mie opinioni ma solo per annunciare le verità di fede, le ricordo e le dico: «Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che entrano per essa; quanto stretta invece è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e quanto pochi sono quelli che la trovano!» [Mt 7, 13-14].

      A lei non piacciono le porte strette, lo ha dimostrato con il suo … discorso sindacale contro il governo.

      • Carlo B.
        Carlo B. dice:

        Lei conclude la sua risposta dicendomi: “A lei non piacciono le porte strette, lo ha dimostrato con il suo … discorso sindacale contro il governo.” Forse non sono stato abbastanza chiaro o lei ha interpretato a “modo suo” le mie parole ma il mio intervento non toccava minimamente l’aspetto politico e la sensata decisione di serrare quanto possibile per evitare l’espansione del virus in modo incontrollato. In questa decisione del governo è altrettanto ragionevole la sospensione temporanea delle funzioni religiose pubbliche come provvedimento della CEI a salvaguardia di tutti.
        Lungi da me, peraltro, contestare la costituzione gerarchica della Chiesa cattolica.

        Nel mio commento volevo concentrarmi sulla sua ampia digressione sul ruolo del cattolico (vero, finto, ipocrita o ignorante che sia) nei social network, vera piazza sociale seppur virtuale, e dei tanti interventi come lei ha evidenziato, dove i suddetti vorrebbero porsi se possibile persino sopra il Papa stesso con la loro “dottrina fai-da-te da apprendisti stregoni, i quali sono.(sic!)”. Non comprendono, poveretti, che come popolo discente devono tacere e come “sudditi” di Santa Madre Chiesa hanno il solo dovere di accogliere gli insegnamenti dei vescovi e dei loro presbiteri come gli stessi insegnamenti di Gesù Cristo. È in questo punto che ho voluto inserirmi ponendomi e sottoponendo a lei giusto un paio di interrogativi che non possiamo eludere e vorrei riassumere: Dove sono oggi tutti questi vescovi e presbiteri pronti ad elargire, ai poveri ignoranti cattolici la sana dottrina della Chiesa?

        E qualora ve ne fossero (i fatti ahimè dimostrano il contrario) a quale dottrina sarebbero esposti questi fedeli, a quella che va per la maggiore oggi impregnata di vipere o modernismo capace di trasformare persino Lutero in un santo?

        Come vede il mio ragionamento è preminentemente incentrato in un contesto trascendentale (la sana dottrina predicata o meglio non predicata per la salvezza delle anime), guardando alle cose dello spirito e non certo, come mi ha accusato, di aver fatto un discorso sindacale contro il governo. Nel mio scritto il governo non c’entra affatto.

        Anche io in piena gioventù ho chinato il capo sullo studio delle “cose di Dio” e pur avendo fatto capolino la canizie da tempo non l’ho ancora sollevato ed ogni volta che ho avuto a che fare con un cristiano, cattolico o no, social network inclusi, non mi ha mai sfiorato l’idea di adottare come soluzione la sistematica “presa per il culo” da lei invocata come difesa necessaria davanti agli attacchi e agli insulti “a quel dono di Dio che è l’umana intelligenza”. Non ritengo tale comportamento né ironico né caritatevole ancor più se messo in atto proprio da un sacerdote di Cristo.

        Concludo per ora anche se ce ne sarebbe da dire sugli esempi che ha portato da San Filippo Neri a San Pio passando per San Carlo Borromeo. Se possibile lo farò in un separato commento. Grazie per l’ospitalità su questo suo spazio.

        • Padre Ariel
          Ariel S. Levi di Gualdo dice:

          Le pongo una domanda molto semplice alla quale rispondere, ma risponda alla domanda, perché è molto chiara e semplice, ossia questa:
          mi indichi l’autorità umana, o una singola autorità o gruppo di persone che qualsivoglia, che possano legittimamente sindacare, definire giusti o ingiusti, conformi o non conformi alla dottrina cattolica, l’agire dei vescovi e del loro insegnamento.

          E’ una domanda semplice: risponda.
          Grazie!

          • Carlo B.
            Carlo B. dice:

            Eccomi a risponderle ad una domanda che lei considera “semplice” ma che in realtà non ritengo tale se si volesse approfondire giusto un po’ l’argomento consapevole che è cosa complicata farlo su un blog.

            Lei mi chiede quale autorità, singola o meno, potrebbe definire giusti o ingiusti, conformi o non conformi alla dottrina cattolica, l’agire dei vescovi e del loro insegnamento?

            L’autorità per eccellenza è la stessa Chiesa Cattolica Apostolica Romana.

            L’unicità della Chiesa di Cristo è rappresentata nella figura di Pietro, a cui Gesù stesso affidò la guida pastorale della Sua Chiesa in terra, e degli Apostoli insieme ad esso. Tale realtà e verità sussiste oggi, come nei passati secoli, nei successori degli Apostoli, i Vescovi, che in comunione con il successore di Pietro, Il Papa, guidano e governano la Chiesa di Cristo.

            La Chiesa terrena si è organizzata sempre più per affrontare in modo adeguato ed incisivo le sfide che il tempo nel suo divenire gli ha presentato innanzi, modificando e consolidando la propria struttura, dotandola di differenti dicasteri e congregazioni, della Curia romana ecc. a sostegno e soccorso del romano Pontefice.
            Questa è una semplice risposta, possiamo dire didascalica, catechistica, alla sua semplice domanda.
            Non possiamo però certamente affermare che sia una risposta adeguata ed esaustiva soprattutto alla luce della Storia della Chiesa e del papato. Sappiamo, perché è la Sacra Tradizione ad avercelo detto tante e tante volte, che il depositum fidei non può certamente essere modificato ma è compito precipuo della stessa Chiesa e quindi della gerarchia con il Papa in testa difenderla e tramandarla così com’è stata ricevuta. Questa verità è talmente semplice da risultare ovvia, nessuno, nemmeno un Papa, potrebbe mai aggiungere nulla a quanto, almeno implicitamente, è già contenuto nella Rivelazione.

            Quindi se permette vorrei ora farle io una semplice domanda: Un Papa può cambiare la dottrina della Chiesa?

          • Padre Ariel
            Ariel S. Levi di Gualdo dice:

            Rispondo: certo che no. La rivelazione non è in alcun modo alterabile e nessuno può cambiare il deposito della fede. Infatti la dottrina intesa come verità rivelata non può essere mutata da nessuno, neppure dal Vicario di Cristo, che del deposito della fede è fedele custode, non certo padrone.
            Le verità rivelate non sono “beni disponibili” modificabili o alterabili a piacimento.

            Spesso però, le persone, confondono l’immutabile deposito della fede con le discipline ecclesiastiche, che pure si fondano ovviamente sul deposito della fede, come le leggi stesse della Chiesa e che, come tali, possono essere modificate, cosa avvenuta molte volte, in alcuni casi di prassi, nel corso della Storia della Chiesa.

            Esempio di disciplina ecclesiastica? La Enciclica Humanae Vitae del Santo Pontefice Paolo VI nella quale si nega la liceità del ricorso per i cattolici alla contraccezione.
            Si tratta di una disciplina ecclesiastica e non di una verità di fede. N’è prova il fatto che il Pontefice non fece ricorso a un pronunciamento del magistero infallibile, perché non avrebbe potuto farlo; e quindi non lo fece. Stabilì una fondata norma, una disciplina. Ciò equivale a dire – cosa alquanto improbabile – che un suo Successore avrebbe potuto modificare quella disciplina.

            Cerco di chiarirmi meglio con un esempio: la sostanza dei Sacramenti quella è, nessuno può intaccare la loro sostanza, mentre i cosiddetti accidenti esterni possono essere mutati.
            Anche in questo caso però, in questo mondo di facili teologi internetici, molti fanno una grande confusione tra sostanza immutabile e accidenti mutabili senza che la sostanza venga mai intaccata.

            Altro esempio per chiarire meglio ancòra: per secoli, il Sacramento della Penitenza, la confessione sacramentale, non era un sacramento ripetibile e poteva essere amministrato una sola volta nella vita e mai più. Senonché, “grazie” alla discesa dei barbari che si convertirono poi in massa al cristianesimo, dopo non poche lotte e polemiche teologiche fu stabilito che questo Sacramento poteva essere ripetuto e amministrato non solo più di una volta, ma ad ogni necessità.
            Il Sacramento è rimasto quello, mai intaccato nella sua sostanza, è cambiata la disciplina che regolava l’amministrazione del Sacramento.

            E concludo con il doloroso tema della sacra liturgia e di coloro che affermano che è stata “cambiata la Santa Messa nella sua sostanza”. Cosa falsa ma soprattutto assurda: è stata mutata la forma accidentale esterna, non la sostanza. Così come nel 1570, il Santo Pontefice Pio V, dette alla Chiesa universale un Messale unitario, a fronte di decine e decine di riti particolari che nel corso dei precedenti secoli si erano andati formando. Trascorsi altri secoli, negli anni Cinquanta il Sommo Pontefice Pio XII riformò i riti della Settimana Santa e quelli delle sacre ordinazioni, a inizi anni Sessanta il Santo Pontefice Giovanni XIII riformò il Messale di San Pio V e pochi anni dopo, il Santo Pontefice Paolo VI, con la riforma liturgica rese la celebrazione della Santa Messa più idonea, nella sua forma esterna, a quelle che erano le esigenze pastorali del presente. Ma la celebrazione eucaristica, nella sua sostanza, è quella sin dalla prima epoca apostolica.

          • Carlo B.
            Carlo B. dice:

            Ho notato Don Ariel che nella sua ultima risposta ha inibito la possibilità di replicare e sentivo il bisogno di comunicare a lei e a chi ha seguito il dibattito un pensiero ultimo sulla risposta che mi ha dato in particolare sull’esempio che ha portato citando l’Enciclica Humanae Vitae. Mi sono trovato a dilungarmi ma credo per necessità quindi faccio appello alla sua pazienza e onestà intellettuale se troverà il modo di pubblicare quanto scritto. Da parte mia non ho potuto che scrivere su google drive e condividerne con voi il link.
            Grazie per il suo tempo e la sua disponibilità, le assicuro la mia preghiera come chiedo a lei e a chiunque legga di pregare per me.

            https://bit.ly/patmos2

          • Carlo Borghesi
            Carlo Borghesi dice:

            Come promesso compatibilmente con i miei impegni ho provveduto a fare un video in risposta alle sue eterodosse affermazioni sulla contraccezione. Convinto che personalmente conosca cosa è sana dottrina e quindi da ritenersi e cosa da scartare certamente tornerà utile ai tanti fedeli che da anni ci seguono e che hanno l’obbligo di conoscere la verità su questioni di tale importanza.
            http://apologetica-cattolica.net/

          • Padre Ariel
            Ariel S. Levi di Gualdo dice:

            Figliolo,

            ho ascoltato il tuo video-sproloquio.
            Visto che sei tanto interessato – per non dire unicamente interessato – a tutti i peccati che vanno solo ed eclusivamente dalla cintura in giù, ti comunico che il peccato originale non è stato commesso perché Eva usava la pillola anticoncezionale, ma perché i nostri due progenitori, come te, furono superbi verso Dio.

            Vista altresì la tua propensione a rinchiudere l’intera morale cattolica dentro a un preservativo, ti comunico che, se il preservativo lo avesse usato tuo padre, non avrebbe commesso affatto peccato, perché ci avrebbe risparmiato un soggetto come te, lesivo al buon nome della Chiesa Cattolica quanto per l’antico Israele lo fu l’assalto delle cavallette.

            Le persone come te, sono direttamente e totalmente responsabili:

            1. dell’uscita dei fedeli dalle Chiese;
            2. dell’abbandono della fede da parte di eserciti di fedeli;
            3. dello sviluppo dell’ostilirà dei laicisti verso la Chiesa Cattolica;
            4. della de-cristianizzazione dell’Europa;
            5. della ribellione alla morale cattolica e in particolare alla morale sessuale;
            6. della nascita delle lobby gay;
            7. della teoria del gender.

            Di tutto questo e altro, sono responsabili le persone come te, che pretendono di usare la croce di Cristo Redentore come se fosse una clava e che mutano il Santo Vangelo in un arido codice della strada, sempre e di rigore ossessionati sui peccati legati alla sessualità umana, nella quale fanno risiedere l’intero mistero del male.

            Come confessore, a un giovane che non riusciva a correggersi dall’auto-erotismo e che per ciò era profondamente turbato, risposi: «Ricorda, Dio ti giudicherà in base alla carità, non per quante volte nella tua turbolenta giovinezza ti sei masturbato».

            Ebbene, mio improvvido dilettante della teologia e della morale: ti sfido a trovarmi un dottore in teologia morale e un vescovo pronti a redarguirmi per il modo in cui ho risposto.

            Tu hai delle responsabilità enormi, perché auto-denominandoti “vero cattolico”, procacci disprezzo e odio su tutti noi, che cattolici lo siamo sul serio e che cerchiamo di riportare le pecore disperse all’ovile attraverso l’amore del padre che riaccoglie il figlio prodigo.

            Concludo: Gesù Cristo, nella sua predicazione, non ha mai parlato della contraccezione, che esisteva già all’epoca, perché già praticata da egizi e greci, abili a fabbricare gli antichi preservativi con sottili vesciche animali.

            Detto questo, sappi che Gesù Cristo, che sulla contraccezione non si è mai espresso, ha però invitato espressamente a pagare le tasse a Cesare e lui stesso, tramite Pietro, pagò la tassa al Tempio. Basterebbe che tu avessi letto il Santo Vangelo, per saperlo. Per tanto, seguendo la logica sconclusionata del tuo video delirante, essendo l’invito a pagare le tasse dato da Cristo stesso, il pagare le tasse dovrebbe essere un dogma di fede, non credi? Come tale fissato nell’immutabile deposito della fede, non credi?
            Bene.
            Quando ci delizierai, con un video contro l’evasione fiscale? Forse non lo sai, o nessuno te lo ha detto, ma un evasore fiscale produce molti più danni di una coppia di coniugi che usano i preservativi, perché l’evasore, oltre a rubare i soldi a tutta la collettività, contribuisce a far mancare quel gettito che serve per pagare le pensioni agli anziani, l’istruzione e l’assistenza sanitaria gratuita e garantita a tutti, ecc … ecc …
            O pensi che una coppia di sposi che usano il preservativo, all’interno delle loro stanze private, possano recare maggior danno alla collettività nazionale intera?

            Ciò detto premetto e ribadisco: noi sacerdoti e pastori in cura d’anime siamo tenuti a trasmettere e far osservare quanto il Santo Pontefice Paolo VI ha stabilito nella sua Humanae Vitae riguardo la contraccezione, che è una sapiente e opportuna legge data dalla Chiesa e che si fonda in parte sul rispetto della vita e in parte sul rispetto della donna in modo del tutto particolare. Uno dei grandi meriti di quella enciclica, è infatti proprio quello di avere tutelata la donna nella sua natura e dignità, impedendo che potesse essere usata come puro e unico strumento di piacere.

            E se tu, mia povera e giovane faccia triste, fossi stato amato da una donna, da tempo saresti guarito e non ti sfogheresti in un cattolicesimo cupo e ossessivo, che non appartiene a Cristo, ma ai frustrati.

            Lo sai, io, da chi sono stato condotto verso il sacerdozio e da chi poi, nel sacerdozio, sono stato sostenuto? Dall’amore profondo e sincero di diverse donne straordinarie, grazie alle quali, prima ho detto “si” alla mia chiamata, poi sono stato fedele alla mia chiamata.

            E una persona che come te, purtroppo, non ama e non è stata amata, io la percepisco subito, come dimostrano i tuoi occhi tristi di persona insoddisfatta, che non ha mai trovato nessuna che lo amasse e che quindi lo guarisse. L’amore infatti guarisce, ma soprattutto, come diceva un grande teologo del Novecento: “Solo l’amore è credibile”.
            E tu non sei credibile, come tutti coloro che presentando un arido cristianesimo senza amore, ridotto quindi a una sacrilega parodia del mistero dell’amore e della croce di Cristo.
            O detta in altri termini: tu sei un autentico bestemmiatore.

            Dio di benedica, ti indichi la strada della vera fede cattolica e abbia pietà della tua anima.

  17. Marco
    Marco dice:

    Io non mi fiderei di un prete dal nome semita che sta tutto il giorno al computer (e non dica per le restrizioni, lo faceva anche prima).

    • Padre Ariel
      Ariel S. Levi di Gualdo dice:

      … quindi farebbe bene a non fidarsi di semiti a 360 gradi come gli Apostoli, ma soprattutto come il loro capo semita, un certo Gesù Cristo. Pertanto, lasci perdere la Chiesa Cattolica ed entri presso il gruppo austriaco dei Naziskin.

      Basta un solo pseudo-cattolico come lei per far odiare da eserciti di persone tutta quanta la Santa Chiesa di Cristo.
      Nella sua malvagità lei non si rende neppure conto del danno che può recare a tutta quanta la comunità dei fedeli esprimendosi in questo modo e dichiarandosi al tempo stesso “autentico cattolico”.

    • Fabio 2
      Fabio 2 dice:

      Io sono sardo (non proprio di razza ariana) la mia compagna e di colore padre inglese (ebreo con cognome ebreo) e madre jamaicana (un pessimo incrocio direbbe il lui)

      Caro ottuso dove sta il problema?

      Spiegami che voglio capire…

  18. Andrea
    Andrea dice:

    Impossibile darle torto, su molti fronti: sulla social tuttology, sulle bordate alla cieca, sulla versione ecclesiale del fenomeno goscista dei “resistenti-partigiani dal maggio’45”, sul cristianesimo anemico dei “praticanti non credenti” che ha soppiantato il cristianesimo anonimo..
    Anzi, le dirò di più : riusciamo per un solo istante ad immaginare anche solo lontanamente cosa succederebbe OGGI, se i Vescovi di Brescia e Bergamo avessero deciso il mantenimento ad oltranza delle cerimonie pubbliche, magari opponendosi di petto, a colpi di Concordato, alla sospensione del culto pubblico? La responsabilità immane che peserebbe su di loro e il linciaggio mediatico sui Cattolici..
    I Vescovi, i Sacerdoti e i Cattolici in generale sarebbero ritenuti responsabili (e in molti casi lo sarebbero) dell’ecatombe che, già grave, sarebbe anche numericamente peggiore visto il numero di persone (anziane!) che sarebbero andate alle Ceneri e alla Messa domenicale..

    Lei caro don Ariel ha avuto parole di fuoco contro alti esponenti della Gerarchia (il memorabile caso Bagnasco-Luxuria!) quando hanno agito calpestando l’alto Ufficio Apostolico.
    Evidentemente ora non lo stanno facendo, e…

  19. Cippalippa
    Cippalippa dice:

    San Giovanni Ficher Vescovo e martire
    Omelia Venerdi Santo

    “……Così coloro che si sforzano di meditare e di ammirare questo “libro” così staordinario della croce, con un cuore mite e una fede sincera, giungeranno a un sapere più fecondo di quanti, in gran numero, studiano e meditano quotidianamente sui libri ordinari. Per un vero cristiano questo libro è oggetto di studio sufficiente per tutti i giorni della vita”

    • Padre Ariel
      Ariel S. Levi di Gualdo dice:

      Della serie “disonestà intellettuale”

      Premesso che il Santo Vescovo Giovanni Fisher – e non Ficher come lei lo chiama – era un umanista e un teologo di altissima levatura che non disprezzava in alcun modo il sapere e le scienze, già gran cancelliere dell’università di Cambridge e vescovo di Rochester; premesso che un uomo come Erasmo di Rotterdam diceva di lui: «Non c’è uomo più colto né vescovo più santo» … ebbene: premesso il tutto, vuole essere così cortese da provvedere, lei direttamente e personalmente, a pubblicare tutto il testo intero di questa omelia?
      Perché sa com’è: tagliando una frase, possiamo mettere in bocca a qualsiasi autore ciò che di fatto non ha proprio detto, dando al suo discorso un senso non solo diverso, ma del tutto stravolto.
      Allora: lo pubblica lei per intero, il testo integrale di questa omelia, o dobbiamo pubblicarlo noi per dimostrare che lei sta tentando di far dire a un santo vescovo e dottore ciò che nell’intero discorso non ha proprio detto?

      • Fabio
        Fabio dice:

        Se il Pontefice è o promuove eresie e L idolatria pagana diabolica addirittura in pubblico ( Pachamama … dea pagana demoniaca alla quale nel passato si son sacrificate in rituali vite umane …) è lecito non seguirlo più . Punto.

        Per quanto riguarda le messe : in altri Paesi la messa con le dovute precauzioni è rimasta ( es in Spagna ) il pericolo di contagio è quanto o minore di un supermercato aperto ne più ne meno( le messe si possono scaglionare con un addetto all entrata e in sala che filtri il numero dei partecipanti all entrata e che si occupi che si mantengano le distanze nei banchi e la comunione si da rigorosamente nelle mani. Detto questo secondo me la chiusura totale temporanea non è la fine del mondo e sono ingiustificate le reazioni isterico/ nevrotiche . Se manca la comunione per un po’ di tempo causa forza maggiore , la grazia di Dio non manca in chi ha fede ( è pienamente giustificato ). Mi sembra una polemica esagerata , nevrotica e infantile da ambo le parti al limite del parossismo. Che cosa ridicola .

        • Padre Ariel
          Ariel S. Levi di Gualdo dice:

          «Se il Pontefice è o promuove eresie e L idolatria pagana diabolica addirittura in pubblico ( Pachamama … dea pagana demoniaca alla quale nel passato si son sacrificate in rituali vite umane …)»

          Non posso seguirla in un discorso come questo: mai, ma soprattutto in questo momento. Disprezzare e aggredire a questo modo il Sommo Pontefice, è semplicemente aberrante.
          Prendo atto che con lei, nei mio video, ho predicato alle sabbia del deserto, perché il suo “secondo me … io penso che …” è superiore a qualsiasi ragionevole spiegazione, che pure ho dato in modo chiaro, preciso e comprensibile.

          Attaccare il Successore di Pietro a questo modo, in questo momento di grave crisi e sofferenza per la Chiesa, è come spararsi sulle palle con una calibro 38.
          Cosa che io non sono disposto a fare, per il supremo bene della Chiesa e del popolo dei Christi fideles.

          Se il Sommo Pontefice Francesco fosse anche il peggiore pontefice dell’intera storia della Chiesa, io sarò sempre con lui e sotto di lui, posto che non esiste sulla terra autorità a lui superiore che lo possa giudicare, come invece fa lei.

        • Fabio2
          Fabio2 dice:

          Scusate ho visto adesso che c è un altro Fabio , quest ultimo che dice che se il Pontefice sposa eresie pubblicamente( luteranesimo .. le scempiaggini del guru del Monastero di Bose etc etc che nulla hanno a che fare con cristianesimo Cattolico…etc ) o peggio ancora L adorazione publica di una dea pagana di imprinting diabolico come Pachamama , è lecito non seguirlo ne ascoltarlo più ne lui ne chi non prende le distanze pubblicamente . Si dirà : e che si fa allora? Risposta : non lo so …

          Dicevo : io sono non sono il Fabio medesimo dei precedenti post .

          Capisco il dolore di Don Ariel che averte che stavolta la Chiesa si sta per sfasciare per davvero e reagisce quasi con violenza . Purtroppo la realtà è che il potenziale scisma “ di fatto “ c è. È bene fare il possibile e L impossibile ( come fa Don Ariel ) per scongiurare Il crash . Ma credo che ci sarà prima o poi……ottima la reazione dei cardinali che presentando i famosi “ dubbia” …e non ricevendo risposta invece che reagire abbiamo preferito declinare per scongiurare lo scisma . Pessima invece la reazione del Pontefice dicendo che se volevano lo scisma di farlo pure( testuali sue parole ) ….

          inacettabile

      • Cippalippa
        Cippalippa dice:

        Per farmi perdonare del malinteso Caro Padre Ariel lo pubblico io e le chiedo perdono se sono stato frainteso
        Era rivolto a tutti i sapientoni …

        San Giovanni Fisher ( scritto giusto??)

        Lo stupore è la fonte alla quale i filosofi attingono il loro grande sapere. Incontrano e contemplano i prodigi della natura, come per esempio i terremoti, il tuono (…), le eclissi solari e lunari, e colpiti da tali meraviglie, ne cercano le cause. In questo modo, mediante ricerche pazienti e lunghe investigazioni, giungono a un sapere e a una profondità notevoli, che gli uomini chiamano “filosofia naturale”. Esiste però un’altra forma di filosofia più elevata, che supera la natura, alla quale si giunge anche mediante lo stupore. E, senz’alcun dubbio, fra quanto caratterizza la dottrina cristiana, è particolarmente straodinario e meraviglioso il fatto che il Figlio di Dio, per amore per l’uomo, abbia consentito ad essere crocifisso e a morire sulla croce. (…) Non è forse sorprendente che colui per cui dobbiamo avere il più grande timore rispettoso abbia provato una paura tale da sudare acqua e sangue? …

        • Cippalippa
          Cippalippa dice:

          …..Non è forse sorprendente che colui che dà la vita ad ogni creatura abbia tollerato una morte così ignobile, crudele e dolorosa? Così coloro che si sforzano di meditare e di ammirare questo “libro” così staordinario della croce, con un cuore mite e una fede sincera, giungeranno a un sapere più fecondo di quanti, in gran numero, studiano e meditano quotidianamente sui libri ordinari. Per un vero cristiano questo libro è oggetto di studio sufficiente per tutti i giorni della vita.

        • Padre Ariel
          Ariel S. Levi di Gualdo dice:

          Tante grazie!

          In questo celebre sermone, il Santo Vescovo, che come le dicevo nella precedente risposta fu grande intellettuale e cancelliere dell’Università di Cambridge, ricorda che la Sapienza è dono dello Spirito Santo, o meglio: tra i sette dono è il primo.
          John Fisher aveva molta allergia per tutti coloro che ritenevano la sapienza come una conquista personale fine a se stessa, ed in particolare era allergico agli intellettuali vanitosi.

          Emblema della sapienza di cui lui parla è sicuramente Santa Caterina da Siena, che era una giovane analfabeta che non sapeva leggere né scrivere e che oggi veneriamo col titolo di Dottore della Chiesa.
          E’ quella sapienza degli umili esaltati nel Magnificat, il canto della Beata Vergine Maria.

          Certo, bisogna fare molta attenzione a quelle persone più o meno esaltate che possiamo trovare numerose nelle fila dei carismatici o dei neocatecumenali, che verso il sapere hanno un autentico disprezzo, perché ritenendosi ripieni del loro personale “Spirito Santo”, credono di essere al di là e al di sopra della conoscenza, sino al punto di disprezzare il sapere e chi ha acquisito il sapere per poi prestare servizio al Popolo di Dio.

          Mi spiego: ogni tanto io porto l’esempio di una anziana donna incurvata dall’artrite reumatoide che quando confessavo in una basilica romana sede dell’adorazione eucaristica perpetua, se ero fuori dal confessionale mi chiamava e mi chiedeva se potevo inginocchiarmi io per lei dinanzi al Santissimo Sacramento, perché “… così, se per me lo fa un prete, Cristo è più contento ancora”.
          E più volte ho spiegato che nessun teologo tronfio accademico e grande specialista in dogmatica sacramentaria, perlomeno di quelli che ho conosciuto io, mi ha mai trasmessa una simile profonda pietà eucaristica.

          Ecco, in questo sermone, il Santo Vescovo, ci sta spiegando più o meno questo.

  20. Claudia
    Claudia dice:

    Stimato P. Ariel,
    il Suo pensiero sarebbe condivisibile se ci potesse essere un ritorno alla “normalità” precedente, ma mi sembra pateticamente illusorio pensare che questi non siano gli ultimi tempi, quando ciò è smentito dai gravi fatti che si susseguono quotidianamente; ai sacerdoti, come Lei mi insegna, proprio perchè è stato dato di + è richiesto molto + che a noi poveri “fedeli”. Il giudizio di Dio incombente sarà terribile nei confronti di chi ha abbandonato il Suo gregge proprio nel momento di maggior necessità, quindi invece di litigare come topi in gabbia, xchè non provare + compassione gli uni per gli altri per il ns. dramma? Non è infatti essere cristiani il non essere disposti a dare la vita per i propri simili. Invece di sprecare il tempo ad insultarci possiamo cercare almeno di passarlo in preghiera per conoscere meglio la volontà di Dio su di noi.
    Se poi mi sbagliassi, ma non credo, si sarebbe fatto il proprio dovere e dato uno splendido esempio agli altri

    • Padre Ariel
      Ariel S. Levi di Gualdo dice:

      …e come sarà il giudizio di Dio verso le pecore che nel momento della più grave emergenza hanno preso a morsi i pastori indicando a essi come insegnare, santificare e guidare il gregge?
      Anche lei fa parte del “partito” dei fedeli senza macchia e senza peccato che, anziché assumersi le loro responsabilità, dinanzi alla crisi e all’emergenza, dicono che è tutta colpa degli altri?
      Tranquilla: il giudizio di Dio su di lei e su quelli come lei, sarà l’accesso immediato al Paradiso senza sfiorare neppure per pochi istanti il Purgatorio.
      Ma lei, i miei 25 minuti di video li ha ascoltati, oppure si è limitata a leggere il titolo e a inviare questo commento?

      • Bruno
        Bruno dice:

        Egregio Ariel, noi non stiamo prendendo a morsi nessuno! Abbiamo solo un’idea diversa dalla sua, tutto qui, e tutto il diritto di esprimerla con mitezza e rispetto.
        Cosa che non sa fare Lei!
        Si lamenta per 25 minuti contro i leoni del web, contro l’arroganza, l’ignoranza, la maleducazione, contro tutto e tutti, per fare puntualmente la stessa cosa con persone come noi, ad ogni risposta, che con educazione tentiamo un dialogo.

        Lei è solo un poveretto….. del tutto privo di carità.

        Mi dispiace per Lei. Addio.

        • Padre Ariel
          Ariel S. Levi di Gualdo dice:

          Se l’Autorità Ecclesiastica la pensasse come lei, mi avrebbero già dimesso da tempo dallo stato clericale.
          Ringrazio Dio di avere, seppure gravate dai loro limiti e difetti umani, delle Autorità Ecclesiastiche come quelle che ho.

          Per inciso: un vescovo, sommo sacerdote e massima autorità apostolica, prima di dire pubblicamente dianzi a tutti a un sacerdote “sei solo un poveretto”, si taglierebbe la lingua con le sue stesse mani.

          A lei, questa sua terribile autorità di giudizio, da quale terrificante dio pagano deriva? Da quale? Perché dal Verbo di Dio incarnato, morto, risorto e asceso al cielo, non deriva di certo. E questo non glielo garantisco certo io, glielo garantisce l’intero mistero della rivelazione della nostra fede cattolica, alla quale lei non appartiene.

  21. fabio
    fabio dice:

    caro padre Ariel

    vorrei domandarle un cattolico deve necessariamente obbedire ai pastori anche quando questi fanno cose contrarie alla legge divina ?
    il papa è criticabile dai fedeli quando fa scempi come portarsi in Vaticano la pachamama,o la statua di un eretico ,o seminar confusione con un linguaggio ambiguo vedi l amoris laetitia,o elogiare personaggi notoriamente anticattolici come la bonino e scalfari?o ossesionarsi alla causa immigrazionista , firmare un documento coi musulmani dove Gesù non viene citato , o fare benedizioni senza la croce per non urtare altri fedeli di altre religioni?

    • Padre Ariel
      Ariel S. Levi di Gualdo dice:

      … amico mio, che minestrone!
      Sono argomenti diversi e tutti più o meno complessi.
      Mi limito allora a quanto ci narra il Santo Vangelo: Pietro, non solo rinnegò Cristo per tre volte, infine persino giurando e imprecando, ma quando le donne gli annunciarono la risurrezione del Cristo, lui – e anche gli altri – dettero ad esse delle visionarie.
      Altro che Amoris Laetitia e Pachamama!
      Sinceramente non so come i primi cristiani abbiano potuto seguire un soggetto del genere.
      Che dire: rimane un mistero!
      Misteri della fede.

      • fabio
        fabio dice:

        caro padre Ariel

        minestrone ? no, il mistero di un pontificato !

        poi dimentica cosa Gesù disse a Pietro giovanni 21, 15-18 Quand’ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone di Giovanni, mi ami tu più di costoro?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti amo». Gli disse: «Pasci i miei agnelli». Gli disse di nuovo: «Simone di Giovanni, mi ami?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti amo». Gli disse: «Pasci le mie pecorelle». Gli disse per la terza volta: «Simone di Giovanni, mi ami?». Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli dicesse: Mi ami?, e gli disse: «Signore, tu sai tutto; tu sai che ti amo». Gli rispose Gesù: «Pasci le mie pecorelle
        oggi invece le pecorelle si lasciano smarrire e chi osa criticare viene allontanato via, non è forse vero?

        • Padre Ariel
          Ariel S. Levi di Gualdo dice:

          … e allora risolviamo il problema ribellandoci al pastore e prendendolo a legnate.
          In fondo, le pecore, possono creare un collettivo, sentenziare la sua condanna e toglierlo di mezzo.
          Cosa vuole che le dica.

          • fabio
            fabio dice:

            caro padre Ariel
            siamo in una situazione critica in cui neanche voi sapete cosa fare ,rimane solo da implorare il capo della chiesa che la salvi ,nostro signore Gesù Cristo
            una cosa è chiara abbiamo assistito in 7 anni ad un pontificato disastroso e alle conseguenze di un concilio infettato dal modernismo che ha avuto effetti nefasti sulla chiesa o non è vero?

      • Ornella Antoniutti
        Ornella Antoniutti dice:

        Forse perché Pietro si era pentito e aveva riconosciuto la sua colpa e aveva chiesto perdono?

        • Padre Ariel
          Ariel S. Levi di Gualdo dice:

          Domanda sbagliata con risposta insinuante contenuta implicitamente all’interno.
          Pietro aveva capito a tal punto bene la dottrina da essere pubblicamente ripreso dall’Apostolo Paolo ad Antiochia e in seguito ancora anche a Roma, nella sua vecchiaia, se la stava dando a gambe levate un’altra volta durante le persecuzioni di Nerone. Non sappiamo se tornò indietro di sua spontanea volontà come narra la pia leggenda del Quo Vadis, ciò che sappiamo di certo è che fu catturato mentre fuggiva e che poi fu crocifisso sul Colle Vaticano, dove con il martirio lavò le sue colpe, inadeguatezze, fragilità e debolezze umane.
          Questo è ciò che insegna la esegesi del Nuovo Testamento e la storia della Chiesa dell’epoca apostolica.
          Si tratta però di testi complessi e articolati, molti dei quali scritti anche da Santi Padri e dottori della Chiesa, che non sono però reperibili sulla grande accademia di internet e che io ho letti, studiati e approfonditi per anni e anni, pertanto ritengo mia dovere e missione spiegare e insegnare il vero, non il verosimile.

  22. Giovanni
    Giovanni dice:

    Don Ariel mi piacerebbe conoscere una sua valutazione su quanto ha detto in una intervista mons. Athanasius Schneider e in altra intervista mons. Viganò. Sono un po’ frastornato e non mi permetto di giudicare nessuno, soli i fatti si possono giudicare, ma credo che sia utile da parte vostra (sacerdoti, vescovi, cardinali, papa) una catechesi approfondita e finalmente cattolica su quanto sta avvenendo da circa sessant’anni nella chiesa e nei fedeli cattolici, i motivi di tanto disorientamento . La seguo con interesse e spero possa ricevere il vostro pensiero in merito a quanto esposto. Dio la benedica. (Ps le interviste a cui mi riferisco sono state pubblicate in questi ultimi giorni dal sito cristianesimo cattolico e dal blog opportune importune)

    • Padre Ariel
      Ariel S. Levi di Gualdo dice:

      Caro Giovanni,

      il discorso sarebbe lungo, come lei stesso comprenderà bene. Per questo mi limito all’essenziale: nei momenti di grande crisi la Chiesa è sempre stata salvata dall’unità.
      L’Arcivescovo Carlo Maria Viganò e il Vescovo Athanasius Schneider, dicono cose giuste?
      Indubbiamente si, dicono anche cose giuste.
      Queste cose giuste, in un momento di crisi, favoriscono unità o divisione?
      Se favoriscono divisione e disorientamento nei fedeli, in tal caso sono giuste solo sul piano formale, ma non su quello sostanziale, perché in certe situazioni le cose non sono giuste in quanto tali, ma per ciò che di positivo producono.
      Se ciascuno va per la sua strada, convinto di quanto giuste sono le sue tesi, l’intera impalcatura della Chiesa si sfascia.
      Possono i pastori della Chiesa sbagliare, a partire dal successore del Beato Apostolo Pietro?
      Si.
      Ma chi in un momento di grave crisi attacca Pietro o gli altri Pastori, alla Chiesa reca il peggiore dei danni. Il tutto in nome della presunta verità, che però di fondo è sempre e solo manifestazione di egocentrismo.

      Questo mi induce a pensare che l’Arcivescovo Carlo Maria Viganò, in questo momento e con i suoi interventi improvvidi, stia recando un gran danno alla Chiesa, che peraltro sta danneggiando nel modo peggiore e in uno dei momenti tra i peggiori della sua storia.

  23. Paolofise
    Paolofise dice:

    Grazie Padre Ariel, peccato non averla conosciuta prima: il mio spirito si sarebbe rinfrancato e ne avremmo giovato in tanti, compresi quelli che il Signore mi ha messo incautamente accanto.
    Che il Signore la benedica e la preservi nella sua freschezza e nel suo rigore, pieno di misericordia e di passione evangelica.
    Se mi è lecito, un abbraccio nella fede

  24. Padre Ariel
    + (Lettera Firmata) dice:

    Stimato Padre,

    nella mia Diocesi lasciata due anni fa al compimento dei miei 75 anni, c’erano diversi parroci in fascia d’età giovane, tra 35 e 40 anni, pronti a tutto nel servizio alle parrocchie e ai parrocchiani, animati da fede, entusiasmo e operosità. Diversi di loro mi lamentarono più volte che di domenica spesso non giungevano neppure a dieci fedeli che partecipavano alla celebrazione eucaristica. Diversi di loro venivano a chiedere a me, loro vescovo, in che cosa a mio parere sbagliavano. Questo era difatti il loro dramma interiore: “sono io che sbaglio?”, al contrario di certi fedeli pronti sempre a indicare dove sbaglia il prete, anche soprattutto quando non sbaglia.

    Oggi quegli stessi preti, cresciuti in fascia d’età, sono tra 45 e 50 anni, e “rallegrano” il mio emeritato episcopale chiamandomi e dicendomi: “adesso che non celebriamo più Messe con il popolo, le persone che di ciò si lamentano e che criticano questa decisione, sono cento … duecento … trecento …”.

    A mettere assieme il numero dei partecipanti alla Messa domenicale prima del COVID-19 e il numero di quelli che oggi lamentano la mancanza di pubbliche celebrazioni, i conti proprio non tornano.

    A pandemia finita vieni a trovarmi, se sarò sempre vivo, sarà un piacere proseguire il discorso con te, mentre intanto benedico la preziosa opera tua, del Padre Cappuccino e del Padre Domenicano e del Sacerdote aretino autore dei video “Chiesa Aperta”.

    + (Lettera Firmata)

  25. Padre Ariel
    Don Bruno Fini dice:

    Caro Ariel, sino a ora il tuo video mi è stato mandato da 11 diversi preti e tutti mi hanno scritto in toni di raccomandazione … “ascoltalo! Ascoltalo!”.
    Devo dedurne che ben pochi preti italiani ti darebbero torto, a quanto per adesso sto vedendo.
    Il mio sincero grazie per il modo deciso e caritatevole con il quale hai parlato, autorevole e anche autoritario, proprio quella sana autorità che purtroppo manca da troppo tempo nella Chiesa.

  26. Laura
    Laura dice:

    Grazie padre Ariel.
    Preghiamo e facciamo penitenza in questo grande (e lungo) Sabato Santo.

  27. chicca
    chicca dice:

    Certamente questo morbo è un monito.
    Per tutti, laici e consacrati, è il mezzo per guardarsi dentro e riscoprire la Fede in Gesù Cristo, come è sempre stata insegnata dalla Chiesa.
    Quanto alla Santa Messa in streaming, ben venga.
    chicca

    • Padre Ariel
      Ariel S. Levi di Gualdo dice:

      … peccato che tuo padre, a suo tempo, non si comprò invece una scatola di preservativi e mise al mondo un autentico campione come te.
      Dinanzi agli esiti di certe nascite disastrose, si è quasi obbligati a rivedere la morale cattolica e a essere favorevoli alla contraccezione.

      • Padre Ariel
        Don Ciro (Napoli) dice:

        … certi soggetti metterebbero in crisi con le loro sparate persino il grande dottore di morale Sant’Alfonso Maria de’ Liguori che dinanzi a persone del genere potrebbe giungere a pronunciarsi a favore dell’aborto e dell’eutanasia

        • Bruno
          Bruno dice:

          don Ciro… complimenti! che bel commentino…. vedo con piacere che anche Lei è sulla via della santità come il citato Alfonso Maria…. Peccato che durante la terribile carestia che colpì nel gennaio 1764 il Regno di Napoli, Alfonso Maria de’ Liguori riuscì a limitare le sofferenze della popolazione del suo territorio. Si industriò, assieme ai governatori locali, ai sacerdoti della città e della diocesi, per accendere mutui e calmierare il prezzo del pane arrivato alle stelle, rilanciando l’economia bloccata per quasi due anni.

          Lei Don Ciro? oltre a ipotizzare volgari pensieri sulla santa persona di S.Alfonso cosa sta facendo per far arrivare il conforto di Cristo al Suo popolo che ha redento col sangue, nonostante le limitazioni imposte? Prega? Digiuna? non mi pare… la trovo su internet.
          Tanti auguri don Ciro!

          • Padre Ariel
            Don Ciro (Napoli) dice:

            Sono specializzato e purtroppo addottorato in teologia morale all’Alfonsianum con una specifica tesi di dottorato sul pensiero di Sant’Alfonso Maria de’ Liguori, il quale di tutto mancava fuorché di severità; una severità dolce che spesso univa a un senso di profonda ironia che lo rendeva particolarmente amato, seguito e ascoltato come maestro e come predicatore.

            Temo sia lei a non conoscere la santa persona di questo dottore della Chiesa.
            … lei mi trova su internet? E come ha fatto a trovarmici?
            Le basti sapere che quel commento grottescamente ironico l’ho scritto per rilassarmi un po’ dopo avere trascorso una giornata intera, a partire dalle 6.30 del mattino, a procurare scorte di spesa alimentare per diverse centinaia di famiglie chiuse in casa e in difficoltà, specie anziani. Le sale della mia parrocchia oggi sembrano il magazzino di un grande supermarket.
            Da oggi pomeriggio cominceremo a preparare le scatole dei pacchi alimentari da consegnare … viene a darmi una mano, o preferisce rimanere su internet a … sparare strunzate?

    • Padre Ariel
      Redazione de L'Isola di Patmos dice:

      Tutta la Redazione de L’Isola di Patmos le sarebbe profondamente grata se dal primo all’ultimo elencasse tutti questi insulti a cui lei si riferisce.
      Prego: ha tutto lo spazio che vuole, può scriverci anche 10 pagine, gliene pubblichiamo.
      Rimaniamo in attesa.

      • Padre Ariel
        Pinus Cembra dice:

        Caro Padre Ariel,

        Eccezionale.
        Con gli ultimi articoli avete compilato un bestiario dei laici-lupi. Io tremo al pensiero che molti, capaci di simili cattiverie, poi si piazzeranno in prima fila per ricevere l’Eucaristia, loro insindacabile “diritto”. La radice del giudizio temerario è sempre la stessa: la maledetta superbia. Condivido in pieno la sottolineatura sulla banalizzazione di quello che accade sui social, habitat ideale di lupi e leoni.

        Certo che però, viste le precedenti critiche che ti hanno rivolte per la tua fotografia con Vauro e Giuseppe Cruciani, mi aspettavo di vederti nelle riprese del video almeno con uno sfondo rosso, il volto del Che Guevara e l’Internazionale comunista in apertura!

    • Padre Ariel
      Don Antonio Mignanelli dice:

      Ma lei ha ascoltavo veramente il video, oppure si è solo limitata a leggere il titolo e a sparare questo commento infelice, per dare conferma e prova di quello che padre Ariel dice proprio in questo video?

      • Bruno
        Bruno dice:

        Egregi Padri, buongiorno. Pace e Bene a Voi.

        Mi chiamo Bruno e assicuro fin d’ora di aver ascoltato attentamente don Ariel quasi fino in fondo, ho rinunciato solo a pochissimi minuti dalla fine (spero voglia apprezzare la mia sincerità).
        Prendo spunto dalla brusca risposta data alla signora Anastasia per confermare che anche io ho avuto la netta sensazione che Don Ariel avesse un grande bisogno di insultare ed offendere un vasto numero di fedeli, forse per effetto del contraccambio.
        Anche io ho notato nelle sue parole, nell’intenzione, nel modo e nel senso che l’unico scopo del lungo parlare ci fosse solo l’obiettivo di offendere anziché insegnare.
        Sono d’accordo sul fatto che purtroppo il web e i social hanno dato voce a un gran numero di arroganti, insensati, maleducati e come piace a don Ariel e a Sgarbi ‘pecore ignoranti’… molte grazie Reverendo, davvero di cuore. Come è umano Lei! direbbe Fantozzi.
        Non siamo tutti uguali, nemmeno nel popolo di Dio, ve lo assicuro e ve lo mostrerà ns Signore proprio quando separerà il grano dalla zizzania.
        Gli attacchi che il popolo eleva sono verso la gerarchia di dubbia ispirazione (sicuramente non Divina), non certo verso…

        • Padre Ariel
          Ariel S. Levi di Gualdo dice:

          uno pseudo cattolico che con un giudizio lapidario afferma: «Gli attacchi che il popolo eleva sono verso la gerarchia di dubbia ispirazione (sicuramente non Divina), non certo verso …»
          Non necessita risposte, perché si è risposto da solo, dopo che all’inizio del mio video, con la “dottrina perenne della Chiesa”, è stato spiegato qual è il mandato conferito da Cristo agli Apostoli.
          Dio ci liberi presto dai tradiluterani (tradizionalisti-luterani).
          Non c’è infatti cosa peggiore che essere protestanti senza saperlo.

          P.S.

          … e continuate a commentare senza rispondere minimamente nel merito delle questioni sollevate, attaccandovi alla forma e superficialità varie.

          • Padre Ariel
            Ariel S. Levi di Gualdo dice:

            Carissimo Alberto,

            quella della Polonia è una autentica bufala che già in passato ho smontato, ed è stata usata in modo falsato e falsante per contrapporre l’eroico episcopato polacco al nostro episcopato di smidollati da certi dannosi giornalisti che si dicono cattolici.
            In Polonia, dove il numero di sacerdoti per battezzati e molto superiore a quello dell’Italia e dove l’età media del clero è inferiore di 22 anni rispetto alla media d’età del nostro clero italiano, inizialmente, le Messe, le avevano moltiplicate – avendo sacerdoti in necessario numero – stabilendo che a ogni Santa Messa non potevano partecipare più di 5 persone.
            Questo hanno stabilito i vescovi polacchi.
            Comunque le copio/incollo sotto una mia spiegazione che detti non molti giorni fa sulla mia pagina Facebook:

            LE COLOSSALI BUFALE DEI GIORNALISTI E BLOGGHETTARI “CATTOLICI”: «IN ITALIA NON SI CELEBRANO PIÙ SANTE MESSE IN PUBBLICO A CAUSA DEL CORONAVIRUS MENTRE IN POLONIA I VESCOVI LE AUMENTANO A CAUSA DEL CORONAVIRUS»

            – se i numeri non sono un’opinione –

            Un affezionato lettore de L’Isola di Patmos mi ha posto questo quesito interessante: «La Conferenza Episcopale Polacca, per ottemperare alle logiche e dovute misure di sicurezza e di prevenzione della diffusione del virus, sembra abbia deciso di intensificare il numero delle messe per dar modo che pochi fedeli per volta riescano a parteciparvi».

            Ciò è vero, i Vescovi polacchi hanno agito così e ciò ha fatto dire ad alcuni giornalisti cattolici di lungo corso, oggi specializzati nel tiro al bersaglio sui vescovi e sul clero italiano, che «mentre in Polonia si aumenta il numero delle Sante Messe, in Italia si chiudono le chiese».

            Delle due l’una: o questi soggetti ridotti ormai a vecchi avvoltoi e cecchini non conoscono le situazioni ecclesiali dei vari Paesi, oppure non sono neppure in grado di leggere i numeri. Perché la risposta è proprio scritta nei numeri, ossia i seguenti:

            I cattolici polacchi sono 35 milioni circa e il loro clero è composto da 31.442 sacerdoti secolari e 8.412 sacerdoti regolari (“sacerdoti regolari” sono i religiosi dei vari ordini maschili). Il numero delle parrocchie è pari a 10.379.
            L’età media del clero polacco è pari a 44,08 anni.
            Dividendo il numero delle parrocchie per il numero dei soli sacerdoti secolari, il risultato è che per ogni parrocchia polacca ci sono 3,04 sacerdoti. Ripeto: il tutto senza contare i religiosi, ossia i membri del clero regolare.

            In Italia la popolazione cattolica è pari a 47.021.200, le parrocchie sono 25.741, i membri del clero secolare sono 34.121 e i membri del clero regolare 9.112.
            L’età media del clero secolare italiano è pari a 67, 09 anni.

            È presto detto: noi abbiamo 1,02 sacerdoti per parrocchia, con una differenza di non poco conto: una media di età superiore di 23,01 anni rispetto a quella media del clero polacco.

            Ergo, giornalisti cattolici di lungo corso e blogghettari cattolici all’arrembaggio, stanno scrivendo e sostenendo delle cosiddette grandi ed emerite cazzate, se cortesemente mi passate il termine aulico.

            Padre Ariel S. Levi di Gualdo
            24.03.2020

        • Bruno
          Bruno dice:

          … non certo verso gli ancora molti santi Vescovi e Sacerdoti che ns Signore ancora ci concede. Quelli, noi povero popolino ignorante,psichicamente turbato e assente (come ci definite), li apprezziamo molto, ringraziamo per il loro lavoro e preghiamo per loro, lo assicuro! Anche se siamo dei poveretti, le ns Ave Maria arrivano lo stesso in Cielo.
          Spero non vorrete negare però che taluni atteggiamenti e prese di posizione a cui abbiamo assistito dai ‘vertici’ di santa romana chiesa, spesso velocissime e in netto anticipo rispetto ai tempi, lasciano tutti un po’ perplessi ed increduli.
          Allora mi e Vi chiedo: davvero non era possibile trovare modo di assicurare i Santi Sacramenti pur nel rispetto di ogni norma igienica e di sicurezza? Davvero gli illuminati vertici ecclesiali pensano che si possa fare a meno dei Sacramenti in questo particolare, triste momento? e quindi davvero vogliamo far passare S.Carlo Borromeo per un cretino, tra l’altro decontestualizzato?… Carissimi, spero proprio di no… se no, di che parliamo? CRISTO SACRAMENTATO E’ L’UNICA RISPOSTA, IERI, OGGI, DOMANI. SEMPRE!
          Ringrazio per l’attenzione e saluto fraternamente.

          come vede ci sono anche i…

          • Padre Ariel
            Ariel S. Levi di Gualdo dice:

            Lei torna ad affermare:

            «Davvero gli illuminati vertici ecclesiali pensano che si possa fare a meno dei Sacramenti in questo particolare, triste momento?»

            Lei non conosce la storia della Chiesa di cui si proclama a tal punto devoto da non poter fare a meno dei Sacramenti e prendendosela con chi, a suo dire, ve li avrebbe tolti.
            Ci sono stati vescovi e sacerdoti, oggi venerati beati e santi, diversi di essi martiri, che non hanno potuto celebrare la Santa Messa per anni, né ricevere Sacramenti; e che sono morti, molti di essi, senza ricevere i Sacramenti.

            E nessuno di loro ha mai fatto i piagnistei suoi, appunto perché erano santi uomini di fede e non fideisti con una idea “magica” dei Sacramenti, che sono una azione di grazia, non un “diritto” di cui “non si può fare a meno”.

    • Malachia
      Malachia dice:

      Caro Don Ariel

      Si vocifera di un esposto con richiesta di eventuale procedimento penale nei confronti di […] [CENSURATO]

      ________________________

      Ad rem non pertinet, avrebbero detto i latini.
      L’Isola di Patmos non è uno sfogatoio.
      Lei non ha alcun diritto di entrare in una pagina nella quale sono concessi commenti o domande riguardanti i temi trattati dall’articolo, sollevando tutt’altri generi di questioni che niente hanno a che vedere con quanto trattato.
      E le spiego perché: provi a entrare in una farmacia e chieda un chilo di pomodori, per vedere che cosa le risponderà il farmacista.

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