Autor Padre Ariel

Ramadán feliz en memoria de las Hermanitas de los Pobres de la beata Teresa de Calcuta brutalmente asesinado por islamistas

FELIZ RAMADAN EN MEMORIA DE LAS HERMANAS DE LOS POBRES DE TERESA DE CALCUTA BEATO asesinado brutalmente por los islamistas

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Con un mensaje del obispo Ambrosio Spreafico, responsable de Ecumenismo y Diálogo Interreligioso de la Conferencia Episcopal Italiana, los más devotos deseos de un feliz Ramadán lleno de frutos espirituales fueron dirigidos a cerca de 1,7 millones de musulmanes residentes en Italia [cf. AQUI].

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Autor Padre Ariel

Autor
Ariel S. Levi di Gualdo

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Hermanas de madre teresa asesinadas

imágenes de este tipo no deben molestar, porque ahí está la gran aspirina europea de’Islam moderado

A título puramente personal, Me gustaría informar a los lectores de’Isla de Patmos que mañana celebraré una misa de sufragio por las almas seguramente ya santas de cuatro mártires: las Hermanitas de los Pobres de la Beata Teresa de Calcuta, bárbaramente asesinado en Yemen el 4 marzo 2016 por un grupo de islamistas [1], junto con ellos fueron asesinados colaboradores voluntarios y ancianos asistidos por ellos [cf. AQUI].

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Nuestros buenos obispos, Ambrogio Spreafico a la cabeza, responsable de ecumenismo y diálogo interreligioso de la Conferencia Episcopal Italiana, los deseos ciertamente no los dirigen a islamistas fundamentalistas, sino a lo mágico y onírico Islam moderado, o como escribo en un articulo al que me refiero: nuestros obispos apelan a la gran aspirina de’Islam moderado [cf AQUI], mientras que sus hermanos episcopios que habitan en aquellas regiones, dirigirse inútilmente a todos ellos - como el Arzobispo Metropolitano de Mosul, S.E. Mons. Amel Nona - palabras de este tipo:

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Amel señorita

el Arzobispo Metropolitano de Mosul, S.E. Mons. Amel señorita, dentro de una de las numerosas iglesias católicas caldeas destruidas por fundamentalistas islamistas

"Perdí mi diócesis. La ubicación física de mi apostolado ha sido ocupada por los radicales islámicos que convertidos o muertos [...] Crees que todos los hombres son creados iguales, pero no es cierto. Islam no dice que todos los hombres son creados iguales. Sus valores no son sus valores. Si usted no entiende en el tiempo, convertirse en víctimas de los enemigos que te reciban en su casa » [cf. AQUI].

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mientras con provocativa elegancia, Su Beatitud el Patriarca de Antioquía de los Maronitas, Cardenal Bechara Pierre Raï, preguntó:

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patriarca rai

Sua Beatitudine il Patriarca Béchara Pierre Raï

"Qué dicen ellos “islamistas moderados ” vivir en occidente de lo que les sucede a nuestros cristianos en Mosul?» [cf. AQUI]

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La ’Islam moderado es una figura del islam que no existe, inventado por los europeos para exorcizar sus miedos, negar la realidad de la progresiva islamización de la vieja Europa y huir del hecho evidente: El islam es una cultura estructuralmente impregnada de violencia agresiva, codificado en sus textos “sagrado” y sellado en muchos países árabes a través de la falta total de separación entre el poder político y religioso. Por lo tanto, “el musulmán moderado“, es comparable a cualquier persona que se proclame “católico no creyente” o “ateo católico“, lo que equivale a decir que dejaría de ser católico en el acto, al igual que “el musulmán moderado“, quien como tal dejaría instantáneamente de ser musulmán.

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[1] con el término islam nos referimos a un conjunto de ideologías, incluyendo ideologías violentas, que creen que el Islam debe guiar la vida social y política, así como la vida personal de todos los asociados. Es una concepción esencialmente política del Islam., teocrático, que, en su caso, también legitima la persecución de las creencias religiosas de otras personas, el asesinato de “desleal” y conversión forzada.

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lectio magistralis del Sumo Pontífice Benedicto XVI en Ratisbona

[Texto en italiano, AQUI]

 

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En memoria de las Hermanas de los Pobres asesinadas

 

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7 comentarios
  1. Héctor Dice:

    Oggi è stato reso pubblico il Messaggio del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso ai Musulmani per il mese del Ramadan e la festa ‘Id al-Fitr 1437 MARIDO. / 2016 A.D., 17.06.2016 a firma del Presidente, Em.mo Card. Jean-Louis Tauran, e del Segretario del Dicastero, S.E. Mons. Miguel Ángel Ayuso Guixot, M.C.C.I. de título “Cristianos y musulmanes: beneficiari e strumenti della divina misericordia”.

    http://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2016/06/17/0450/01025.html

  2. Héctor Dice:

    http://www.ilfoglio.it/chiesa/2016/06/16/cristiani-perseguitati-chiesa-medio-oriente-iraq-genocidio-francesco-cavina___1-v-143300-rubriche_c505.htm
    Diario della persecuzione
    La fuga da Mosul, la salvezza in Kurdistan. Tra i profughi iracheni di Erbil, il racconto di mons. Cavina, vescovo embedded: “Il mondo non conosce questo martirio”
    Queste persone “sono grate per tutto quello che ricevono d’aiuto e grati a Dio per aver conservato la loro vita. Ma ancor di più per aver conservato la fede per la quale sono stati disposti a rinunciare a tutto pur di non perdere il vero tesoro della vita che è Cristo e la propria appartenenza al suo corpo mistico, che è la chiesa”. (Porro unum est necessarium.) Lucas 10, 42

  3. Héctor Dice:

    Rev.Don Emiliano,

    Don Emi: rider, piangere, a orar, l’uno e l’altro, anzitutto il terzo: pregare e noi tutti con Lei.
    Parafrasando Guareschine servirebbe uno di quella fatta anche oggi!

    «Don Emi, perché tanto pessimismo? Allora il mio sacrificio sarebbe stato inutile? La mia missione fra gli uomini sarebbe dunque fallita ..»
    – "Hombre, se questo è ciò che accadrà, cosa possiamo fare noi
    Il Cristo sorrise.
    «Bisogna salvare il seme: fe. Don Emi, bisogna aiutare chi possiede ancora la fede a mantenerla intatta. El desierto espiritual se expande cada día; ogni giorno nuove anime inaridiscono…»
    «Signore»
    domandò don Emi:
    «volete forse dire che il demonio è diventato tanto astuto che riesce talvolta a travestirsi perfino da prete
    “Don Emi!"
    lo riproverò sorridendo il Cristo
    «vuoi mettermi tu in nuovi guai

    Don Emi preghi, fedele alla promessa fatta a Cristo quando allaSuachiamata rispose ECCOMI, preghi anche per il Vescovo che vuol evitare guai. E racconti ancora di quei fatti: l’invocazione «Sancta Maria succurre miseris»,la festa del 7 ottobre Regina della Vittoria (Ayuda de los cristianos) e del Rosario, e suoni le campane

  4. Padre Ariel
    Carta Firmada Dice:

    Caro Padre Ariel.

    Vedi adesso tu se rider o piangere.
    en nuestra parte, il leggendario don Camillo di Giovannino Guareschi, per disturbare il comizio del sindaco Peppone, suonava le campane, poi tutto finiva in bene, specie tra i due.
    Hoy en día, nella mia Emilia, le cose sono un pocambiate
    Non molto distante dalla mia precedente parrocchia ubicata in una periferia, vivono diverse famiglie di musulmani, gran parte dei quali nordafricani.
    Una vez (ma dico, chi me lo fece fare!), durante un’omelia domenicale spiegai il senso del suono delle campane a mezzogiorno
    “… el 7 octubre de 1571 la flotta cristiana inflisse nelle acque di Lepanto una sconfitta definitiva a quella turca. E fu così che il Santo Pontefice Pio V, non disponendo degli odierni mezzi di comunicazione in tempo reale, ordinò di suonare le campane di Roma invitando i fedeli a ringraziare Dio per la vittoria ottenuta per l’intercessione della Beata Vergine Maria …”.
    Una settimana dopo è presentato da 11 famiglie musulmane un esposto contro la parrocchia responsabile di inquinamento acustico attraverso il suono delle campanesuono che turbava la loro quiete e che spaventava i loro bambini, che di ciò si erano tanto lamentati
    eh, chi putin ché i tesen mai! (eh, questi bimbi che non stanno mai zitti!).

    presentarono persino il certificato di uno psicologo che attestava il trauma subito dalle creature a causa delle campanecreature che però non erano per nulla traumatizzate quando i loro padri mandavano un mese si e un mese no le loro mamme al pronto soccorso, sempre e di rigore cadute per le scale, o con teste sbattute al buio sugli armadi di casa, etcétera ..
    Ero pronto a dar battaglia, ma fui fermato dal suono, questa volta del telefono. Era il vescovo, il quale saputo del fatto, mi dijo: “non suonare le campane e basta, non voglio guerre in diocesi, ed in specie oggi”. E lasciando la frase sospesa aggiunse: “… poi sai, Papa Francisco …”
    Respondí al obispo: “tra poco è Pasqua, si desea, vado a chiedere in giro per le case dei musulmani se ci sono 12 hombres, ma anche donne, che siano disposti a farsi lavare e baciare i piedi da un prete, semmai come segno di perdono loro richiesto per la ingiusta vittoria della battaglia di Lepanto da parte degli infedeli cristiani”.
    Il vescovo non mi rispose, buttò giù il telefono. Però buttò giù anche una lettera, giuntami un mese dopo, nella quale mi comunicava il mio trasferimento ad altra parrocchia.

    Preghiamo Padre Ariel … Oremos!

    Un Parroco Emiliano

    • piertoussaint Dice:

      Ringrazio il Padre Ariel, e noto che le suore di Madre Teresa sono morte col grembiule, servendo
      Al Parroco Emiliano vorrei dire che forse è inutile prenderla di punta.
      Noi siamo tra l’incudine dei massoni al potere in tutto il mondo, nella finzione della democrazia rappresentativa senza sussidiarietà https://lafilosofiadellatav.wordpress.com/2016/04/03/amoris-laetitia-e-la-ruvida-realta/, che è oligarchia pratica, e il martello dell’Islam. Siccome questa è un’onda che viene da lontano, dalla Rivoluzione francese e ancor prima, Illuminismo e Rinascimento, c’è di sicuro un misterioso disegno provvidenziale cheper motivi che oggi non possiamo vedereconsente le nostre sofferenze di oggi.
      Por lo tanto, più che prendere di petto l’onda, il che ci fa volare chi sa dove, forse è meglio piegarsisempre però dignitosamentecome il giunco.
      En particular, se tu non sei un sindaco che oggi è obbligato a celebrare un matrimonio gay, situazione molto più spinosa della tua, se il tuo Vescovo ti dice di non suonare più le campane, direi che forse è meglio se tu taci e ubbidisci, e porti avanti il tuo ministero al meglio, in umiltà e silenzio. Cristo non manca mai di giustizia

    • Padre Ariel
      don Luciano Dice:

      querido hermano, non credere che le cose siano diverse o migliori altrove, perché il problema c’è ed è serio, muchísimo …
      Ti racconto questa storia: nella mia città c’è una vecchia e anche prestigiosa scuola privata parificata, che è stata aperta un paio di secoli fa e che è gestita da una congregazione di suore. Y’ una scuola cattolica, pero también, come sopra dicevo, una scuola di un certo prestigio.
      Due famiglie di mussulmani, originarie dell’Egitto, dedite al commercio di preziosi, all’import-export e anche piuttosto ricche, hanno chiesto l’iscrizione di 5 niños.
      las hermanas, con il dovuto rispetto, hanno risposto che la loro è una scuola cattolica. Ma diritto alla mano, essi hanno fatto replicare che la scuola, anche se privata e cattolica, se però riceve finanziamenti dallo stato, non può negare l’iscrizione a dei bambini perché mussulmani, perché ciò equivale all’uso di soldi dello stato per fare discriminazioni
      decirlo que hacerlo, anche in questo caso interviene il vescovo ecumenista e interreligioso, e i bambini vengono iscritti.
      Questo ciò che accadde mesi dopo
      1. los niños (8/10 años), pretendevano delle pause durante le lezioni per fare le preghiere;
      2. rifiutavano le lezioni sull’insegnamento della religione cattolica;
      3. esigevano che la mensa della scuola fornisse loro cibi adatti a loro;
      4. volevano un giorno settimanale di festa e volevano rispettare il ramadan.

      Poi intervennero i genitori, i quali lamentarono che le immagini presenti in quella scuola, turbavano i loro figli, che di notte avevano incubi a causa del crocifisso.
      las hermanas, sin embargo, non sono come i preti, e a metà anno scolastico, senza dire niente al vescovo ecumenista e interreligioso, espulsero i cinque piccoli agitatori, restituendo i soldi della tassa d’iscrizione e i soldi delle rette mensili pagate, e quando il vescovo tentò di rimproverarle facendo loro presente il danno grave, a dir suo recato a tutta la diocesi, le suore risposero che era cosa provata che i bambini provenivano da famiglie assolutamente non osservanti, nelle quali non solo non si conoscevano neppure le preghiere islamiche, ma nelle quali si bevevano alcolici, si mangiava maiale, non si rispettavano le fondamentali leggi dell’Islam, che però si pretendeva di imporre dentro una scuola cattolica, fecero persino presente che in un negozio di gioielli gestito personalmente da alcuni genitori di questi bambini, si vendevano senza problema quei crocifissi e quelle immagini che tanto turbavano i loro figli, comprese icone bizantine di pregio e di alto costo, etcétera …
      Al vescovo rispose da Roma la superiora generale della congregazione con un breve e laconico messaggio: “noi non abbiamo problema a chiudere la scuola, spiegherà poi lei, ai fedeli della sua diocesi, i motivi per i quali l’abbiamo chiusa dopo quasi duecento anni di attività”.
      Tutti hanno dato ragione alle suore, cattolici e anche e non cattolici, l’unico che ha mostrato dissenso, è stato solo il vescovo, rifiutandosi di capire la pericolosa politica del cavallo di Troiarifiutandosi di capire ciò che ci attende, oggi con le campane che creano inquinamento acustico, domani con i figli dei mussulmani iscritti alle scuole cattoliche all’interno delle quali applicare quella sharia che non applicano a casa loro

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