3 thoughts on “Dalla preghiera al terribile quesito: «Quando il figlio dell’uomo tornerà, troverà la fede sulla terra?»”
Se il povero Cristo dovesse mai scendere sulla Terra, parafrasando Dostoevskij, troverebbe il paludato inquisitore Ariel di Gualdo che lo affronterebbe con le parole:” Perchè sei venuto a disturbarci?”. Il Cristo, muto, gli sorriderebbe, lo bacerebbe sulla fronte e se ne andrebbe disgustato, senza profferire verbo.
… e siccome, Cristo, un giorno tornerà nella gloria per giudicare i vivi e i morti, lei sa anche chi giudicherà e come li giudicherà?
Lei si rende conto che affermare che cosa Cristo farà e come lo farà, è una vera e propria blasfemia? Nessuno può sapere Cristo cosa farà e come lo farà, salvo essere un dio più dio di Lui.
Cosa dirle, sicuramente alla destra e alla sinistra di Cristo, che darà avvio alla parusia presso la neocatecumenale Domus Galiaeae, ci saranno Kiko e Carmen a dirgli: “Questo sì, questo no!”
In fondo, al suo Vicario in terra, la diva Carmen lo interruppe pubblicamente per due volte al fine di correggere delle cose a suo dire sbagliate che il Sommo Pontefice aveva detto.
E si ricordi: Cristo, dei suoi sacerdoti, non è mai disgustato, neppure di quelli che si dannano l’anima e finiscono nell’Inferno, perché comunque, persino all’Inferno i sacerdoti di Cristo ci finiscono con tutta quella loro eterna dignità sacerdotale da voi non riconosciuta in nome di un solo, unico ed eretico sacerdozio, dato che a dire di Kiko “tutti siamo sacerdoti”.
E si ricordi: “gli inquisitori”, nel senso spregiativo in cui lei intende questo ufficio, sono i vostri mega-catechisti. Lo prova il fatto che io, come confessore, mai e poi mai mi permetterei di rivolgere quelle delicate e invasive domande che dei laici praticoni come i vostri ignorantissimi mega-catechisti osano rivolgere ai poveri settaristi durante quelle confessioni pubbliche chiamate scrutini.
Se io dico al malvagio: Tu morirai! e tu non lo avverti e non parli perché il malvagio desista dalla sua condotta perversa e viva, egli, il malvagio, morirà per la sua iniquità, ma della sua morte io domanderò conto a te.
Ma se tu ammonisci il malvagio ed egli non si allontana dalla sua malvagità e dalla sua perversa condotta , egli morirà per il suo peccato, ma tu ti sarai salvato.
Così, se il giusto si allontana dalla sua giustizia e commette l’iniquità, io porrò un ostacolo davanti a lui ed egli morirà; poiché tu non l’avrai avvertito, morirà per il suo peccato e le opere giuste da lui compiute non saranno più ricordate; ma della morte di lui domanderò conto a te.
Se tu invece avrai avvertito il giusto di non peccare ed egli non peccherà, egli vivrà, perché è stato avvertito e tu ti sarai salvato ». (Ez 3. 18-24)
Se il povero Cristo dovesse mai scendere sulla Terra, parafrasando Dostoevskij, troverebbe il paludato inquisitore Ariel di Gualdo che lo affronterebbe con le parole:” Perchè sei venuto a disturbarci?”. Il Cristo, muto, gli sorriderebbe, lo bacerebbe sulla fronte e se ne andrebbe disgustato, senza profferire verbo.
… e siccome, Cristo, un giorno tornerà nella gloria per giudicare i vivi e i morti, lei sa anche chi giudicherà e come li giudicherà?
Lei si rende conto che affermare che cosa Cristo farà e come lo farà, è una vera e propria blasfemia? Nessuno può sapere Cristo cosa farà e come lo farà, salvo essere un dio più dio di Lui.
Cosa dirle, sicuramente alla destra e alla sinistra di Cristo, che darà avvio alla parusia presso la neocatecumenale Domus Galiaeae, ci saranno Kiko e Carmen a dirgli: “Questo sì, questo no!”
In fondo, al suo Vicario in terra, la diva Carmen lo interruppe pubblicamente per due volte al fine di correggere delle cose a suo dire sbagliate che il Sommo Pontefice aveva detto.
E si ricordi: Cristo, dei suoi sacerdoti, non è mai disgustato, neppure di quelli che si dannano l’anima e finiscono nell’Inferno, perché comunque, persino all’Inferno i sacerdoti di Cristo ci finiscono con tutta quella loro eterna dignità sacerdotale da voi non riconosciuta in nome di un solo, unico ed eretico sacerdozio, dato che a dire di Kiko “tutti siamo sacerdoti”.
E si ricordi: “gli inquisitori”, nel senso spregiativo in cui lei intende questo ufficio, sono i vostri mega-catechisti. Lo prova il fatto che io, come confessore, mai e poi mai mi permetterei di rivolgere quelle delicate e invasive domande che dei laici praticoni come i vostri ignorantissimi mega-catechisti osano rivolgere ai poveri settaristi durante quelle confessioni pubbliche chiamate scrutini.
E si provi a dire che non è vero.
Se io dico al malvagio: Tu morirai! e tu non lo avverti e non parli perché il malvagio desista dalla sua condotta perversa e viva, egli, il malvagio, morirà per la sua iniquità, ma della sua morte io domanderò conto a te.
Ma se tu ammonisci il malvagio ed egli non si allontana dalla sua malvagità e dalla sua perversa condotta , egli morirà per il suo peccato, ma tu ti sarai salvato.
Così, se il giusto si allontana dalla sua giustizia e commette l’iniquità, io porrò un ostacolo davanti a lui ed egli morirà; poiché tu non l’avrai avvertito, morirà per il suo peccato e le opere giuste da lui compiute non saranno più ricordate; ma della morte di lui domanderò conto a te.
Se tu invece avrai avvertito il giusto di non peccare ed egli non peccherà, egli vivrà, perché è stato avvertito e tu ti sarai salvato ». (Ez 3. 18-24)