Dal bacio di Giuda ai porno-teologi. È la crisi del dogma che genera una crisi morale all’interno della Chiesa visibile
– Theologica –
DAL BACIO DI GIUDA AI PORNO-TEOLOGI. È LA CRISI DEL DOGMA CHE GENERA UNA CRISI MORALE ALL’INTERNO DELLA CHIESA VISIBILE
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[…] una teologia che secolarizza senza scrupoli la morale e, quasi vergognosa dell’ideale di purezza e povertà cristiana, irrompe anch’essa per un’esistenza all’insegna del piacere, al rifiuto del sacrificio, per la celebrazione aperta del sesso (porno-teologia) […] Cosa può significare per la società consumistica, che sprofonda nella noia e nella ribellione dell’atto gratuito, una teologia che per salvare il mondo si abbevera al veleno che intossica il mondo?
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Redazione, 28 luglio 2017
Assieme all’ultimo articolo del Padre Giovanni Cavalcoli [28 luglio, vedere QUI] che ci guida nel cuore di un drammatico problema: «La crisi del dogma genera la crisi della fede», riproponiamo anche questo articolo scritto dal Padre Ariel S. Levi di Gualdo, che alcuni mesi fa ci guidava nel cuore di un diverso ma identico problema: «La crisi del dogma genera una crisi morale».
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Sant’Ambrogio ricorse all’immagine veterotestamentaria della prostituta Rahab che a Gerico aiutò i figli del Popolo d’Israele. Per lui, la Chiesa, sarebbe meretrice casta perché molti amanti la frequentano per le attrattive dell’amore ma senza la contaminazione della colpa. L’aggettivo “casta” significa quindi l’adesione senza incoerenti incertezze della Chiesa a Cristo suo sposo; mentre il sostantivo “meretrix” la volontà della Chiesa di darsi a tutti per portare tutti a salvezza.
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Letta sotto un altro aspetto, questa espressione di Sant’Ambrogio ci pone di fronte a un altro fatto: il mistero del male segue la Chiesa e penetra all’interno della Chiesa sin dalla sua nascita.
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Non dimentichiamo che Giuda, in quella Coena Domini celebrata dal Verbo di Dio fatto uomo nella quale il Signore Gesù istituisce il Sacerdozio ministeriale e l’Eucaristia, riceve il Corpo e il Sangue di quel Cristo che egli poi tradirà, rendendolo riconoscibile con un bacio ai soldati giunti per arrestarlo, cosa in sé molto peggiore del puntare un dito verso il ricercato e affermare: «È lui quello che cercate».
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Nel bacio di Giuda va letto dunque il principio diabolico della inversione: ciò che di per sé è bene e buono come un bacio, diventa supremo male ed è usato per consegnare Gesù, vero Dio e vero uomo, ai suoi aguzzini [segue …]
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